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Posts Tagged ‘libri scozia’

oggi vi portiamo alle isole Ebridi, in compagnia di Peter May:

 

Il sentiero, Einaudi

Un uomo fradicio e intirizzito si risveglia su una spiaggia sconosciuta. Non ricorda nulla, né di quel che è successo né di sé: ogni memoria è svanita. Aiutato da un’abitante del luogo, recupera qualche brandello della propria identità. Vive in un cottage sull’isola di Harris nelle Ebridi, e sta conducendo delle ricerche sul mistero di tre guardiani scomparsi nel 1900 dal faro locale. Ma i file che dovrebbero contenere i capitoli del libro sono vuoti. L’unico indizio è una mappa su cui è tracciato un sentiero, la Via delle Bare, che attraversa l’isola. L’uomo non sa dove conduca, ma sa che seguirlo potrebbe essere il solo modo di ritrovare sé stesso e la verità. Con la consueta maestria, Peter May ci riporta fra i panorami incantati delle isole Ebridi in un romanzo che intreccia i colpi di scena di un thriller alle emozioni di un viaggio nell’anima, e nel futuro, dell’umanità.

«Una storia meravigliosa, una scrittura tagliente e un messaggio importante».
The Oxford Times

«Un ecothriller brillante e ricco di colpi di scena».
The Guardian

 

tradotto da Alessandra Montrucchio

 

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Theodore Fontane, Viaggio attraverso la Scozia, Santi Quaranta.

Theodor Fontane compie, nell’estate del 1858, un viaggio attraverso la suggestiva terra di Scozia, che racconterà poi con quella sua lingua signorile e familiare, efficace e puntigliosa, ma anche amabile e sorridente. Il cuore e gli occhi del grande scrittore tedesco si soffermano soprattutto a Edimburgo, però indugiano anche a Linlithgow, Stirling, Perth, Inverness e Oban; Fontane tocca le corde più alte nella bellissima storia riguardante “La Dama del Lago”. Sempre accompagnato dal fedele amico Bernhard von Lepel al quale dedica il libro, visita la brughiera di Culloden-Moor, l’abazia di Melrose, le isolette di Staffa e di Iona; Abbotsfort, la dimora-castello di Walter Scott, e tanti altri luoghi, terre e laghi scozzesi. Naturalmente s’interessa alle “case abitate dagli spettri”.
Come scrive il valente germanista Giuseppe Bevilacqua – nel profilo su Fontane che precede Il signore di Stechlin, Garzanti – con Viaggio attraverso la Scozia “è il passato, la storia come leggenda, il culto di una tradizione patriarcale ad affascinarlo”. La memoria si manifesta sobria, senza enfasi, attraversata da uno humor sottile e costante; Fontane ritrae una realtà con lo sguardo, penetrandola e dilatandola poi con la forza delle osservazioni profonde, ma anche con gustosi aneddoti storici e di costume. Una psicologia sapienziale dipinge le anime, gli interni dei gruppi e la vita quotidiana della gente in movimento. Quest’opera – sostiene Bevilacqua – “si distende in un periodare agiato e pastoso, in cui l’erudizione storica perde ogni aridezza trapassando nella pittura d’ambiente e di paesaggio, di grandi linee, ma con particolari di impressionistica freschezza”. Viaggio attraverso la Scozia si smoda, nell’insieme, come un itinerario minuzioso e poliedrico, che delinea, non solo la realtà ambientale, ma scandaglia pure l’arte e la storia. Si tratta della più bella “guida” esistente sulla Scozia che viene ora tradotta, per la prima volta, in italiano da Carmen Putti.

 

Heinrich Theodor Fontane (1819 – 1898) scrittore e poeta tedesco, èconsiderato un importante rappresentante del realismo poetico.

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in attesa che il destino della Scozia si compia, ricordiamo un magnifico classico:

Robert L.Stevenson, Il ragazzo rapito (varie edizioni)

Il romanzo è ambientato negli anni delle guerre civili in Scozia, verso la metà del XVIII secolo, periodo in cui la società si stava preparando alla Prima Rivoluzione Industriale, che avrebbe sconvolto il tipico stile di vita del tempo.

“II ragazzo rapito” è un vivace romanzo d’avventure, con protagonista narrante un giovane intrepido , fiero di partecipare a vicende che coinvolgono uomini temerari, e di cavarsela lottando da pari a pari con loro. Sfruttando appieno la libertà narrativa consentita dal romanzo d’avventure, Stevenson esprime, in una forma mitico-simbolica altamente suggestiva, idee, problemi e conflitti proiettandoli nelle circostanze più insolite e inattese.

Prevalgono gli ambienti esterni (la campagna e le cittadine); gli unici ambienti chiusi sono la casa dello zio, il Brigantino, le case in cui i due protagonisti vengono ospitati e lo studio dell’avvocato. Tutto il sapore di quelle terre!

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ECCO il primo volume della nuova collana Piombo 82: ideata per dare voce, ridarla, ad autori notevoli del panorama noir e pulp europeo ed americano, quelli che portano nuova linfa a questo genere. Un ritmo forsennato, dialoghi “dal vivo”, capitoli in cui si alternano le voci dei due delinquenti di mezza tacca protagonisti di questo noir adrenalico, permeato di cruda ironia e di violenza latente..

(il volume era stato pubblicato anni fa da Bd Revolver, un ottimo ritorno in libreria)

 

Ray Banks, Lupi,  Baldini e Castoldi

Sean Farrell, ladro e contrabbandiere in procinto di entrare nel giro che conta, viene tradito da Nora, l’amore della sua vita, che fugge portandosi via ventimila dollari, un grammo di coca e soprattutto la sua giacca di pelle preferita, lasciandolo solo, ubriaco e deluso. Farrell per rintracciarla chiede aiuto a Jimmy Cobb, un bullo di mezza tacca suo amico sin dai tempi dell’esercito. La troveranno. Morta, e solo per scoprire di essere divenuti, da cacciatori, prede: uno psicopatico sanguinario li sta cercando, dopo aver costretto Nora a tradire Farrell perché vuole qualcos’altro da lui. Una storia di vendetta che si trasforma in una caccia all’uomo, scritta in uno stile anfetaminico e spettacolare, i cui protagonisti sono pronti a tutto.

 

«Leggere Ray Banks è come stare in prima fila a un incontro di boxe fra Thompson e Bukowski raccontato da Palahniuk»

Allan Guthrie

 

«Ray Banks è uno dei migliori autori noir del Regno Unito»

The Guardian

 

«Ray Banks scrive con asprezza, humour ed eleganza e i suoi dialoghi pungenti grondano di forte autenticità»

The Times

 

 

Ray Banks è nato a Kirkcaldy, Scozia, e vive a Newcastle. Autore di dieci romanzi, due novelle e decine di racconti, è tradotto in quattro lingue. Ha lavorato come vetraio, croupier e cantante ai matrimoni prima di raggiungere il successo come autore. Nel 2012 ha vinto lo Spinetingler Award.

 

 

 

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nella più desolata delle brughiere, tra le Higlands selvagge e innevate, in un inverno scozzese che fa rabbrividire solo a pensarlo, un reverendo alle sue prime esperienze ha la disavventura di innamorarsi di una avventente fantasma. Un magnifico racconto da gustare accanto al camino sorseggiando un buon whisky torbato!

Addio Miss Julie Logan, JM

English: Sepia photograph of James Matthew Bar...

English: Sepia photograph of James Matthew Barrie (1860-1937), author of “Peter Pan” (Photo credit: Wikipedia)

Barrie, Mattioli 1885
A CURA DI
Francesca Cosi e Alessandra Repossi

Ambientato in una valle scozzese sperduta e sommersa dalla neve – tanto che nessuno può entrare o uscire – questo racconto è narrato dal reverendo Adam Yestreen sotto forma di diario; il pastore racconta i duri mesi di isolamento invernale ai visitatori inglesi che arrivano nel glen in estate. Il diario assume toni sempre più fantastici via via che si manifestano strane presenze, tra cui alcuni fantasmi e l’attraente e misteriosa Julie Logan del titolo. Il fuoco è acceso, la notte è buia, la tormenta infuria, ed è in questo periodo dell’anno che si dice arrivino i fantasmi.

Lei mi ha teso la mano, con il palmo in alto, come se chiedesse perdono. Io me la sono appoggiata sul cuore e finalmente ho fatto ciò che ci si aspetta da un uomo: le ho detto “Vi amo,Miss Julie Logan” e lei ha risposto, con la dolcezza di un fiocco di neve: “Sì, lo so”. | j.m.b.

L’AUTORE
James Matthew Barrie (1860 – 1937). Ottavo di nove fratelli, a tredici anni lasciò la casa dei genitori per studiare all’Accademia di Dumfries, quindi all’Università di Edimburgo. Iniziò la carriera di giornalista a Nottingham, poi si trasferì a Londra. I suoi primi romanzi furono pubblicati con lo pseudonimo diThrums. Peter Pan, il principe dei folletti comparve per la prima volta nel 1902 in alcuni capitoli del romanzo The Little White Bird. L’amicizia – spesso discussa – con i figli della vedova Llewellyn-Davies (uno dei quali si chiamava, appunto, Peter) sarebbe risultata fondamentale.Nel 1911, venne pubblicato il romanzo Peter eWendy. Barrie morì nel 1937.

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