Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘libri sport’

dal 16 aprile: 
Marco Malvaldi, Le regole del gioco, Rizzoli
La scienza e lo sport diventano brillanti se a parlarne è Marco Malvaldi!

Nella calma dello spogliatoio, poco prima dell’inizio del torneo olimpico di tennistavolo, l’inglese Matthew Syed si concentra su quello che sente come l’incontro più importante della sua carriera: ripassa la tecnica dei colpi, pensa al movimento delle gambe, al dettaglio dei gesti per recuperare la posizione d’equilibrio subito dopo il servizio. Poi, glaciale, si presenta al tavolo per affrontare il suo primo avversario, il tedesco Peter Franz. Sotto gli occhi di un palazzetto incredulo e di un numero non trascurabile di spettatori televisivi (è tennistavolo, ma è pur sempre un’Olimpiade), il povero Matthew viene battuto dal suo ancora più incredulo avversario per 21-4, 21-8, 21-4. Matthew Syed non è un giocatore qualsiasi, è campione del Commonwealth ed è universalmente riconosciuto tra i più spettacolari del mondo. Cos’è successo? Tenderemmo a pensare che sia l’eccessiva pressione la causa della débâcle, e in parte c’entra, ma la risposta è un’altra. E arriva dalla psicologia cognitiva. In un saggio sempre in bilico tra umorismo e suspense come le pagine migliori dei suoi romanzi, Marco Malvaldi scioglie questo e molti altri enigmi, ripercorrendo la storia dello sport sulle tracce di lanci, tiri e salti impossibili, con lo spirito di scoperta del vero uomo di scienza. “Cercare di capire il motivo per cui una punizione può seguire una traiettoria inspiegabile a livello intuitivo, o ragionare sul perché un tuffatore tenga le mani intrecciate e parallele all’acqua, o un saltatore in alto trovi conveniente aggirare l’asticella di schiena dà al nostro ruolo di spettatori una dimensione ulteriore.” E nobilita il divano sul quale siamo spaparanzati.

Read Full Post »

 

 L’editore se ne intende davvero di romanzi ambientati nel mondo dello sport (da I MASTINI DI DALLAS a FINO A DIVENTARE UOMINI), e VOGLIO LA TESTA DI RYAN GIGGS ne è uno degli esempi migliori…

 

Non è tanto il popolo dei “fedeli” del Manchester United (pure rappresentanto nei suoi “riti) ad essere preso in esame attraverso l’ascesa e la brusca e veloce caduta del protagonista, quanto l’esperienza vissuta da un ragazzino che prova tutto ed il suo contrario, dagli sconvolgimenti che la sua carriera provoca nella routine di famiglia, nei diversi atteggiamenti che chi sta accanto a lui assume (a cominciare dal padre, prima genitore di un ragazzino amante del calcio, per poi volerne fare il “suo campione” con dovizia di suggerimenti su quello che deve o non deve fare in campo).

 

Atmosfere dipinte con grande bravura e partecipazione dall’autore, dall’emozione per la prima partita vista nel grande stadio, con il suo rito collettivo (e la trasfigurazione del padre in qualcuno di sconosciuto durante il match…) , al deserto intorno a lui quando la carriera del giovanissimo esordiente si interrompe a causa di Ryan Giggs, ultimo calciatore gentiluomo.

 In sottofondo, ma mica tanto, la musica del luogo. E cominci a capire perché questo autore ti stia così simpatico… Ecco la playlist del romanzo, ovvero The Smiths, Joy Division, Charlatans

 

 http://lnx.66thand2nd.com/libri/voglio-la-testa-di-ryan-giggs/

 

 una piccola guida al sound di Manchester, corredata da una playlist costruita attingendo dalle pagine di Voglio la testa di Ryan Giggs. Per scoprire che, dopotutto, anche tra i Joy Division e i Take That può esserci qualcosa in comune.

    

 

 

Rodge Glass, Voglio la testa di Ryan Giggs, 66thand2nd  – Traduzione di Roberto Serrai

 

 Un libro acido, dolce, frammentario, un’angosciosa e sincopata raccolta di memorie agonistiche inventate. Enrico Sisti, «la Repubblica»

Un romanzo scritto magnificamente, una prosa ironica e lieve.

 

English: Ryan Giggs

English: Ryan Giggs (Photo credit: Wikipedia)

«Pagina99»

 

 Può un sogno infrangersi centotrentatré secondi dopo essersi realizzato?

 

 E’ ciò che accade a Mikey Wilson, ultimo esponente di quella mitica Generazione del ’92 che avrebbe reso invincibile il Manchester United nei due decenni successivi. A differenza delle altre, però, la carriera di Mikey termina pochi istanti dopo essere iniziata, a causa di un tragicomico infortunio provocato da un assist impreciso di Ryan Giggs, «l’ultimo calciatore gentiluomo», l’idolo del giovane Wilson. E, da quel giorno, la sua ossessione.

Sedici anni dopo Mikey – alcolizzato e disoccupato – cerca di riprendere il controllo della propria vita invocando l’aiuto dei suoi ex compagni di squadra ma senza ottenere alcun conforto. Nemmeno da lui, Giggs, l’uomo che per la cui immortalità ha pagato il prezzo più caro. E verso il quale indirizzerà tutta la sua frustrazione.

 

 

Alternando i brani dei Joy Division ai cori della Repubblika di Mancunia, lo sguardo solidale e malinconico di Rodge Glass ci ricorda che alle spalle di ogni folgorante carriera ce ne sono altre migliaia che finiscono a pezzi, lasciando vuoti che non potranno più essere colmati.

 

 

 

 

 

 

Enhanced by Zemanta

Read Full Post »