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Posts Tagged ‘libri su bologna’

Giovedì 10 aprile 2014 – ore 18,00
Biblioteca comunale Casa Bondi – Castenaso

CLAUDIO BOLOGNINI
presenta il suo ultimo romanzo

MANI IN ALTO . IL ROMANZO DELLA BANDA CASAROLI

Nella Bologna del secondo dopoguerra prende il via la breve carriera criminale di un gruppo di ragazzi che, dopo avere vissuto l’orrore della guerra, non riescono ad accontentarsi di una vita “normale”.

Introduce
GIORGIO TONELLI

Intervista a cura di
CESARE CIONI

con spezzoni tratti dal film del 1962 di Florestano Vancini

Al termine aperitivo con l’autore gentilmente offerto da Coop Reno Castenaso

Il Libro

Una banda criminale nata per scommessa:

«Se è croce faremo una vita onesta di lavoro e sacrificio,
se è testa metteremo a segno qualche bel colpo
e ci compreremo l’automobile».

Nella Bologna del secondo dopoguerra prende il via la breve carriera criminale di un gruppo di ragazzi. Daniele Farris, ex brigata nera; Romano Ranuzzi “il Bello”, ex partigiano; e Paolo Casaroli, ex membro della X Mas, si sono conosciuti nel carcere di San Giovanni in Monte e la loro amicizia è destinata a lasciare una scia di morte.
Dai primi piccoli furti passano rapidamente alle rapine in banca, fino a un colpo troppo grosso per loro: il Banco di Sicilia in viale Trastevere a Roma.
Tra sogni di ricchezza e nichilismo si consuma la tragedia di tre giovani che dopo aver vissuto l’orrore della guerra non volevano accontentarsi di una vita normale.

L’autore
Claudio Bolognini è nato il 24 agosto 1954 a Bologna, dove vive. Ha già pubblicato diversi romanzi e racconti, tra i quali L’albero dei rusticani (2000), Apache! Ovvero l’esordio di Piulina in serie A (2003), Il posto delle viole (2008), La casa di Garibaldi (2009) e La ballata di Dante Canè (2010), Tana libera tutti (2013)

Libreria Atlantide curerà il bookshop

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Bologne (Italie), les deux tours

Bologne (Italie), les deux tours (Photo credit: Wikipedia)

 

Sguardi sull’acqua, Storie di guerra nella Bologna dei canali, Calzolari Elisabetta, Pendragon

Gino, Edera, Mario, Stella, Emma sono solo alcune delle voci di questo romanzo corale ambientato a Bologna ai tempi della Resistenza. Le vicende narrate si dipanano attorno alla zona popolare di via della Grada, scandite dallo scorrere del canale di Reno e passano attraverso il racconto della quotidianità dei protagonisti – le scelte dei giovani, le difficoltà delle donne, l’impegno degli uomini – mentre la guerra civile distrugge amicizie e relazioni, contribuendo nello stesso tempo a ricostruire le maglie di un tessuto sociale frantumato dal conflitto. Su tutto, la presenza costante dell’acqua, immagine di vita in un panorama di desolazione. Pagine che trasudano odori e voci per un racconto di grande realismo, che vuole celebrare valori vitali e ancora attualissimi a settant’anni dalla loro nascita.

 

Tana libera tutti,

Dizionarietto dei bimbi birichini: da Ambarabaccicicocò a Zoppo galletto, passando dalle Figurine dei calciatori all’Hula hoop, mentre la Mucca Carolina osservava stupita. Claudio Bolognini, Minerva

Un divertente e appassionato abbecedario sentimentale, dove sono raccolti giochi, giocattoli, oggetti, modi dire, premi e penitenze, quando i maschi giocavano con i fucili a elastici e le femmine intrecciavano chilometri di scubidù.

Dalla A di Ambarabaccicicoccò alla Z di Zoppo galletto passando dalle Figurine dei calciatori o dal gioco del Dottore mentre la Mucca Carolina osservava stupita.

Ci sono le tessere di un mosaico che racconta la storia dell’infanzia, del tempo in cui tutti i bambini andavano a letto dopo Carosello. I monelli di quegli anni, oggi nonni e genitori, possono rivivere gli stessi turbamenti e svelarli ai bambini di oggi.

Allora Tana libera tutti… anche le emozioni fanciullesche rimaste a lungo sopite.

 

 

Il bolognese per tutti, A cura dell’associazione Succede solo a Bologna, Minerva Edizioni

Un manuale divertente che non può mancare nella libreria di chi ama Bologna e il suo dialetto.

Il bolognese per tutti è un viaggio alla scoperta di termini, di uso comune, utili per affrontare situazioni di ogni genere: la colazione al bar, l’andare dal meccanico, l’intervento del fontaniere

e molto altro.

Un libro illustrato per tutti: grandi, ma anche… cinni.

 

 

Marino Perani, l’ala che fece volare il Bologna, Andrea Maurizzi, Giraldi editore

1964-2014 – A cinquant’anni dall’ultimo scudetto

Dal campetto dell’oratorio di Ponte Nossa, un piccolo paese vicino a Bergamo, allo storico scudetto con il Bologna (stagione 1963-64), passando dalla Nazionale italiana. È la storia di Marino Perani, raccontata in prima persona: la famiglia durante la guerra, la scuola, le vacanze, i primi calci nel campo sotto casa, gli amici in paese, l’esordio nell’Atalanta e la sua vita nel mondo del calcio. È il racconto dei tanti successi, ma anche delle sconfitte e delle delusioni di un’ala destra che, nella sua carriera, ha giocato per 18 anni sempre e solo in serie A, segnando 79 reti.

È la storia di un uomo e delle sue imprese, ma è anche il racconto di un’altra epoca e di un calcio diverso e lontano da quello di oggi. Quando il calcio era pura passione, dei giocatori e dei tifosi. E Marino Perani lo racconta e lo attraversa, da Ponte Nossa allo spareggio dell’Olimpico, da Bernardini a Fabbri, da Haller a Bulgarelli.

E ricordo Marino Perani.

Incontenibile, con quel suo scatto sulla destra, quel dribbling naturale che gli faceva prendere subito cinque metri sul difensore, quel cross tagliato dal fondo, secco e preciso, vera manna per Nielsen e Pascutti. Segnava anche, e spesso. Un tiro vellutato, preciso, che scaturiva all’improvviso.

(Dalla prefazione di Gianni Morandi)

Andrea Maurizzi, ingegnere, vive e lavora a Bologna, dove è nato nel 1956. Enigmista, ex calciatore dilettante, frequenta il laboratorio di scrittura di Gianni Cascone a San Lazzaro. Sposato con Mariangela, una figlia psicologa, Matilde, e due gatti.

Marino Perani, nasce nel 1939 a Ponte Nossa, nel bergamasco. Calciatore promettente fin da bambino, dalle giovanili dell’Atalanta arriva in serie A, poi al Bologna e alla Nazionale. È l’ala destra dello spareggio di Roma del 1964, l’ultimo scudetto dei rossoblù.

 

 

qualche rarità fuori catalogo su Bologna, disponibili in poche copie:

Bologna dentro le mura, Luigi Bortolotti

Non tutto di Bologna, ma il meglio di Bologna. BORTOLOTTI, Luigi – Bologna, La Grafica Emiliana, 1977. In-8°, cartoncino edit., 271 pp. con 106 illustrazioni in bianco e nero nel testo.

 

E PER FINIRE,

 

VIRTUS O FORTITUDO?

 

Gus Binelli,Il gigante di Basket City, Zani Francesco, Italic

In questo volume Binelli ripercorre tutta la sua lunghissima carriera partita un giorno d’estate mentre assisteva ad un torneo di basket con tutta la famiglia ed arrivata all’apice con la vittoria dell’Eurolega, alzata da capitano e poi tenuta qualche giorno in salotto. Una militanza sul parquet con la maglia bianconera fin dall’età di quindici anni e bruscamente finita con una telefonata, la voglia di rimettersi in gioco nelle serie minori, i provini con gli Atlanta Hawks e due anni di scuole superiori negli Stati Uniti dove è diventato Gused ha visto da vicino cos’è il razzismo.

 

Un saluto ai ragazzi – racconti Fortitudo, Cristiano Governa, Emilio Marrese, Filippo Venturi

Tre autori uniti dalla passione per la Fortitudo, la squadra di basket bolognese tradizionalmente “altra”. Racconti ignoranti, cioè di pancia e istinto, contro ogni logica – come i famosi tiri di Basile – che hanno come protagonista non chi è sceso in campo quanto chi ci ha vissuto intorno, ogni giorno pensando in biancoblù. Piccole storie individuali che compongono una grande storia collettiva: vere, romanzate o del tutto inventate restituiscono quel senso di diversità da cui si sono sempre sentiti caratterizzati i tifosi Fortitudo. Le vicende del basket, a volta centrali e altre solo un pretesto, si intersecano e sovrappongono infatti con eventi, luoghi, leggende, modi d’essere e personaggi che hanno fatto di Bologna quello che è oggi, senza compiacimenti. Un modo per raccontare e leggere la città attraverso il basket, e viceversa. Diciotto quadri capaci di far ridere, sorridere, ricordare, sperare, arrabbiare, commuovere. E anche spiazzare, se ci si aspetta il solito libro di sport. Un unico comune denominatore: quella malattia il cui primo sintomo è la pelle d’oca davanti alla frase scelta come titolo, “Un saluto ai ragazzi”, che lo storico speaker del palasport Lanfranco Malagoli detto il Lungo pronunciava prima della partita…
 

 

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1974 -1979, cinque anni in cui alle speranze di cambiamento sono succedute le delusioni e il rifugio in una esasperazione della battaglia politica, portandola sul fronte dello scontro fisico.  L’immagine che vedete sopra è proprio di quegli anni, quando s Bologna i carri armati presidiavano la zona universitaria.

La vetrina infranta è il primo volume di una collana di studi storici curati dall’Istituto Parri,e riporta alla luce episodi ben noti, come l’omicidio del brigadiere Lombardini ad Argelato, ad altri meno noti, tutti riconducibili al clima che si era creato.

Luca Pastore, La vetrina infranta, Pendragon

Bologna, città delle tre stragi nere, ha vissuto negli anni del terrorismo rosso un lungo e intenso periodo di violenza politica finora mai accuratamente indagato. Questo libro si propone di colmare tale vuoto storiografico prendendo spunto dall’assalto all’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna-Marche, il 13 marzo 1979, nel quale perse la vita Graziella Fava. L’analisi politica di quella morte “senza giustizia” (i colpevoli infatti non sono mai stati identificati) offre una prospettiva nuova e particolarmente interessante: l’assalto non è stato un atto improvvisato e occasionale, ma va collocato al termine di un ben preciso percorso politico che termina rendendo protagonista della Storia non una vittima eccellente, ma una donna del popolo. Le accurate ricerche condotte dall’autore sono state effettuate su quotidiani, atti processuali, dicharazioni e documenti, biografie e volumi; sono inoltre incluse nel volume interviste – realizzate da Claudio Santini – fatte a testimoni del tempo fra cui Maurice Bignami, il dirigente comunista Maurizio Zani, il capo dei Carabinieri antiterrorismo, Nevio Monaco e altri. Completa il saggio una cronologia degli episodi di violenza politica a Bologna nel periodo 1974-1979.

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L’Arena Puccini, il Gran Pavese, Bologna sogna: luoghi della memoria di un’altra Bologna, tornati a galla con questo libro:

Bologna Ride, Eraldo Turra e Lorenzo Arabia, Minerva Edizioni

Un libro può nascere nei modi più inaspettati: basta una frase, un’ idea approssimativa, una traccia vaga su cui indagare. “Bologna Ride” è nato facendo due chiacchiere dopo uno spettacolo. Nessuno aveva scritto niente, anzi meglio nessuno aveva ancora raccontato la storia della comicità a Bologna: ci è sembrato quasi un dovere farlo! Così ci siamo messi al lavoro per riunire e raccontare, partendo da inizi lontani nel tempo, le persone e i posti che ci hanno regalato tante risate, personaggi famosissimi sia nel mondo del comico che della musica. La storia e le storie si sono intrecciate, si sono fatte sempre più interessanti e buffe: personaggi dimenticati e altri ancora noti, che rivediamo nelle foto d’epoca con tanti capelli neri e molti chili in meno; cantine ai limiti della decenza muraria dove si faceva spettacolo; locali storici, sedie da osteria, umidità da palude, uscite di sicurezza inesistenti, panini alla mortadella che venivano lanciati contro il comico che non piaceva, assessori che cadevano dai tetti, comici televisivi agli esordi teatrali, cantanti famosi che facevano cabaret invece di cantare, ma soprattutto tanta gente, tante idee e tanta voglia di divertire e divertirsi.
Il risultato finale è un racconto cronologico scritto a quattro mani, ascoltando le voci dei protagonisti intervenuti con i loro ricordi, come il nostro “Maestrone” Francesco Guccini, Lucio Dalla, Gigi e Andrea, i fratelli Santonastaso, Gianni Cavina, Patrizio Roversi, Syusy Blady, Vito, Enzo Jacchetti, Daniele Luttazzi, Gene Gnocchi, Giuseppe Giacobazzi, Duilio Pizzocchi … e tanti altri, più o meno conosciuti ma ugualmente importanti.
Bologna merita di essere ricordata nel panorama comico italiano: molti dei suoi protagonisti hanno spiccato il volo dai locali cittadini per atterrare in casa della gente grazie alla televisione, una vera spinta creativa ha coinvolto la città fino a diventare corrente di pensiero e uscire dai confini, fra musica e risate. Non sappiamo se esiste una “scuola bolognese”, forse è stata solo una concatenazione di eventi e personaggi. Quel che sappiamo è che abbiamo provato a raccontare una storia comica, di comici, per il comico, col comico, sul comico!
Buona lettura, o forse è meglio dire… buona risata.

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È un’opera imponente quella che sta pubblicando Bononia University Press, tutta destinata alla storia di Bologna: è appena uscito il nuovo tomo, dedicato a Bologna nell’età moderna, mettendo in rilievo la cultura e le istituzioni culturali

Storia di Bologna 3, Bologna nell’età moderna II
II. Cultura, istituzioni culturali, Chiesa e vita religiosa
a cura di Adriano Prosperi
Un profilo di storia della Chiesa e della cultura bolognese nell’età moderna non potrà che presentarsi come sintesi di studi esistenti e proposte di ricerca, a partire da una opzione metodologica che privilegia l’approccio alla storia religiosa e delle istituzioni ecclesiastiche esaminate nel contesto della storia culturale e sociale. Pur nel necessario riferimento alle specifiche condizioni politiche e ai rapporti di forza che le caratterizzano nei diversi momenti della storia bolognese, si ritiene che l’interpretazione del fenomeno religioso in chiave prevalentemente politica non risponda alla necessità di rispecchiare in sede storica il complesso intreccio tra strutture, dottrine e mentalità con cui la Chiesa si manifesta nella storia. Né pare soddisfacente connotare la storia della Chiesa come studio delle gerarchie ecclesiastiche o delle dottrine, ma come espressione di fede di una comunità che si esprime in forme e modi storicamente diversi e culturalmente connotati.
Gli altri volumi già pubblicati:

Storia di Bologna 1, Bologna nell’antichità
A cura di Giuseppe Sassatelli e Angela Donati

Storia di Bologna 2, Bologna nel medioevo
A cura di Ovidio Capitani

Storia di Bologna 3, Bologna nell’età moderna I
I. Istituzioni, forme del potere, economia e società
a cura di Adriano Prosperi

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in libreria dal 16 febbraio 2009, una nuova indagine per ANTONIO SARTI

(Il libro sarà presentato nella Biblioteca Comunale di Castel San Pietro il 14 aprile 2009, alle ore 18: restate sintonizzati per la conferma ufficiale!)

Alcuni autori si fanno amare più di altri: Loriano Macchiavelli, con la sua bravura, la sua capacità nel raccontare ( e nell’amare) la nostra Bologna , la sua disponibilità nel confrontarsi con i lettori, lo rendono uno dei nostri beniamini.

DELITTI DI GENTE QUALUNQUE, LORIANO MACCHIAVELLI, MONDADORI

La formula del radium, un libro con una annotazione a matita che rimanda a un altro libro che contiene un’altra annotazione: l’elenco di quattro ville storiche di Bologna e del suo territorio. Villa Aldini, Villa delle Rose, Casa Beroaldo e la Rocchetta Mattei. Questo è quello che hanno in mano un fotografo conosciuto come “Duescatti” e un ricercatore universitario di nome Rosas, conosciuto come “il talpone”. E con queste tracce Rosas arriva a un episodio storico documentato: un furto di radium commesso dall’esercito tedesco all’ospedale Sant’Orsola nel luglio 1944. Radium sottratto ai malati e destinato alla macchina bellica di Hitler. Solo che, arrivati a questo punto, Duescatti trova una morte orribile a Casa Beroaldo e Sarti Antonio, sergente, si trova di fronte a una scena del delitto enigmatica: come è possibile che la vittima giaccia, come fosse stata schiacciata, sul pavimento e la sua immagine speculare sembri stampata sul soffitto? Per Sarti Antonio i guai sono appena cominciati. Deve fare i conti con la sparizione di Rosas, di cui è amico, e che in Questura viene indicato come colpevole. L’indagine lo porterà alla Rocchetta Mattei, luogo di indicibile fascino e di mille misteri che affondano nel passato. Chi era veramente il conte Cesare Mattei e perché i suoi segreti – dopo un secolo – ossessionano ancora tante persone? “Delitti di gente qualunque” segna il ritorno di Sarti Antonio che, con la sua solida umanità, con i suoi troppi caffè, con le sue storie d’amore malinconiche, con i suoi rapporti conflittuali con i superiori, ancora una volta ci seduce e si conferma uno dei più amati poliziotti della narrativa italiana.

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berveglieri

LA VOCE DEL CAMPIONE – 25 storie di sport e passione all’ombra delle due torri
Marco Tarozzi – Minerva Edizioni, 2008

Ne ho incrociati venticinque. Partendo dalle pagine di un giornale con un solo progetto preciso: ascoltare storie, provare a raccontarle. Per cercare di dimostrare che i racconti di sport, quelli veri e intensi, non hanno una precisa collocazione temporale. Resistono a tutto: alle mode, al tempo che passa, alla polvere dell’oblìo. Ne ho pescate venticinque, viaggiando tra una disciplina e l’altra e tra un decennio e l’altro. Al giornale mi sono fermato intorno alla quindicesima, le altre le ho inseguite per diletto, certamente per curiosità, perché volevo vedere dove mi avrebbero portato. O magari perché alcuni nomi mi riaccendevano ricordi d’infanzia, di primissime passioni, di chiacchierate familiari che non torneranno e che rimpiango, e volevo vedere cosa avrei trovato dietro una foto, un risultato, un ritaglio di giornale. Un po’ alla volta, mi sono accorto che avevo infilato una strada piena di vicoli e anfratti da esplorare, ma con uno scenario immutabile sullo sfondo. Bologna.
Dentro questi racconti, o interviste, o favole di sport, chiamatele come preferite, c’è una città che forse si è fatta un po’ più disattenta e cinica, negli ultimi anni, ma ha ancora guizzi di un entusiasmo antico. Quello che portava sessantamila persone allo stadio per vedere boxare Checco Cavicchi. Altri tempi, direte: oggi sessantamila li richiama soltanto Vasco Rossi. Dentro queste pagine ci sono campioni e talenti nati a Bologna, o appena fuori città, e altri che hanno scelto di venire qui per realizzare i propri sogni, ma il bello è che una volta appesa al chiodo la loro vita sportiva non se ne sono più andati e hanno messo radici. Ci sono atti di coraggio, come i viaggi di “Toro” Rinaldi e Paolo Cimpiel verso un’America che un tempo, più di trent’anni fa, era difficile anche da immaginare. C’è don Arturo Bergamaschi, prete solare e felice che sale ad alta quota per sentirsi più vicino a Dio. Ci sono perle sfavillanti: gli ori di Ennio Mattarelli, Mauro Checcoli, le medaglie di Manu Pierantozzi e Giordano Turrini alle Olimpiadi. C’è la fedeltà alla bandiera (che davvero sembra un’idea lontana anni luce) di Picchio Orlandi, anima Fortitudo, e la forza di Dado Lombardi nel fare, anche per amore di Bologna, il primo salto di sponda in un posto che si nutre di rivalità stracittadina. C’è la volontà di un ragazzo d’Africa, partito da un villaggio sperduto del Burundi per conquistare un oro olimpico che è storia per la sua nazione: Venuste Niyongabo ha vinto la sua medaglia prima di conoscere Bologna. Ma quando è arrivato qui, anche lui si è sentito a casa. Ci sono venticinque personaggi che mi hanno regalato umanità, allegria, passione, commozione. Il massimo, per chi vuol scriverci storie. Spero di raccontarveli come si deve.
LE STORIE – don Arturo Bergamaschi, Achille Canna, Francesco Cavicchi, Mauro Checcoli, Pierfrancesco Chili, Paolo Cimpiel, Kurt Diemberger, Franco Farnè, Helmut Haller, Federico Girasole, Donata Govoni, Gianfranco Lombardi, Giorgio Longhi, Orlando Maini, Ennio Mattarelli, Venuste Niyongabo, Giampaolo Orlandi, Ezio Pascutti, Emanuela Pierantozzi, Gino Pivatelli, Alberto Rinaldi, Gigi Serafini, Giordano Turrini, Renato Villalta, Vittorio Visini.

E’ ACCADUTO A BOLOGNA, 30 ANNI DI STORIA BOLOGNESE DENTRO UN SOLO OBIETTIVO, WALTER BREVEGLIERI,MINERVA
Dal 1 novembre in Sala d’Ercole a Palazzo d’Accursio sarà possibile ammirare oltre 200 fotografi e di Walter Breveglieri. Episodi di vita mondana, politica, sociale, sportiva accaduti in trent’anni di attività sotto le Due Torri: grandi emozioni fermate nelle pellicole delle sue macchine fotografi che.
Famose le foto aeree dei neonati quartieri Pilastro e Barca, della nuova tangenziale, del Palazzetto dello Sport (Paladozza) pubblicate sulle maggiori testate di architettura italiana e ricordate ad esempio di grande fotografia da un urbanista come Pier Luigi Cervellati. La Bologna, dei tram che cedono il passo agli autobus, delle riunioni politiche oceaniche del PCI in Piazza Maggiore.
Il tifo per un Bologna Calcio – quello di Dallara e Bernardini – che non aveva concorrenti; il Velodromo;
le appassionate gare motociclistiche per le strade e le colline della città. La Sala Borsa, dove si alternavano mercati di bestiame, borsa valori, mitiche partite di pallacanestro e comizi politici.
Poi la Bologna della gente, quella più umile, come il famoso carbonaio immortalato sotto una fitta nevicata dentro Porta Castiglione, i bambini che si rinfrescavano facendo il bagno nel Reno alle porte della città; gli sfollati dell’alluvione del Polesine in fuga dalla rotta del Po del novembre 1951.
Poi la Bologna di Padre Marella, Giacomo Lercaro, Giorgio Morandi.
Senza dimenticare la Bologna della “Dolce vita”: Frank Sinatra e Ava Gardner all’uscita dal Grand Hotel Baglioni, Sean Connery, Gina Lollobrigida e il Sindaco Giuseppe Dozza, Spadolini (allora direttore del Resto del Carlino) con una bellissima Sophia Loren. Ancora, Lucio Dalla, un raggiante Federico Fellini con Giulietta Masina e Renzo Renzi alla Stazione di Bologna Alfred Hitchcock che visita la famosa mostra di Spina al Museo Archeologico.
A corredo preziose testimonianze di scrittori, giornalisti, storici e studiosi che a Bologna ci vivono o che ci hanno vissuto in quegli anni: Eugenio Riccòmini, Marco Poli, Luca Goldoni, Antonio Faeti, Giuliano Musi, Benny Faeti, Paola Rubbi, Gianni Leoni, Luigi Lepri, Fausto Carpani, Wolfango, Gianni Cancellieri, Maurizio Catassi, Sandro Samoggia, Giorgio Serra (Matitaccia), Andrea Emiliani, Franca Varignana, Graziano Campanini, Severio Pozzati.
Uno straordinario album che si inserisce nella collana “È accaduto a Bologna” avviata da Minerva Edizioni insieme all’Unione Fotografi Organizzati di Bologna (UFO).

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