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Posts Tagged ‘L’orma editore’

Piccoli editori, grandi libri. L’Orma propone una nuova opera di Irmgard Keun, la scrittrice che ben ha saputo rappresentare sulla pagina la voglia di vivere delle ragazze tedesche nei primi decenni del Novecento, poi finita messa all’indice dai censori nazisti. In libreria dal 15 novembre. E pochi giorni dopo, Annie Ernaux.
 
 
Anteprima
Irmgard Keun
Una bambina da non frequentare
«Devo imparare a prendere la vita sul serio. Ma com’è che si fa?»
Una bambina da non frequentare di Irmgard Keun. Dopo Gilgi, una di noi e Doris, la ragazza misto seta, una nuova, irresistibile protagonista. Stavolta si tratta di una ragazzina intorno ai dieci anni che, nella Colonia del 1918, sul finire del primo conflitto mondiale, se ne va in giro per le strade, i parchi e le case della città a ribaltare le convenzioni e a smascherare le meschine bugie e le ottuse convinzioni degli adulti, prendendo di continuo il mondo di sorpresa con la sua indomita intelligenza e il suo carattere sfrontato e ribelle (simile a quello di un Gian Burrasca, di un Huck Finn o di una Zazie). Imprese ardimentose e avventure spericolate segnano le tappe di una giovinezza vissuta senza freni, a dispetto degli immancabili rimproveri di severi parenti e insegnanti. Un romanzo effervescente, ricco di episodi di pura comicità e mosso da quello stile brillante e personalissimo che ha reso Irmgard Keun una scrittrice di prima fila nel panorama letterario europeo della prima metà del Novecento.
• Traduzione di Eleonora Tomassini ed Eusebio Trabucchi
Collana Kreuzville Aleph

“Il nuovo libro di Annie Ernaux. A sette mesi da Una donna, lunedì 19 novembre uscirà La vergogna. Ulteriore tessera del mosaico letterario composto opera dopo opera dalla grande scrittrice francese, si apre con il racconto di una «scena» spartiacque nella vita dell’autrice: quella in cui, dodicenne, è testimone del momento in cui, una domenica di giugno del 1952, il padre – preda di un improvviso stravolgimento – tenta di uccidere la madre. È in questo momento – presto rimosso dalla ristabilita quotidianità famigliare – che Ernaux capisce di trovarsi dalla parte sbagliata della società, e inizia il «tempo in cui non avrei più smesso di provare vergogna». Allestendo un vivido inventario dei linguaggi e delle norme che plasmavano l’ambiente in cui era immersa – la religione cattolica, la scuola privata, i doveri verso la «buona educazione» –, l’autrice affonda la lama nel corpo sociale con la precisione che ormai ben conosciamo e al contempo – da esemplare «etnologa di se stessa» – rileva i movimenti e i sussulti che segnano l’ingresso nella vita adulta.”

  • Traduzione di Lorenzo Flabbi

Collana Kreuzville Aleph

128 pp., 15 euro

https://www.lormaeditore.it/libro/9788899793593

 

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“L’amore è ritrovarsi per caso sbronzi insieme e avere voglia l’uno dell’altra. Il resto sono scemenze.” “L’amore è qualcosa di più” dice Brenner. “L’amore è mille cose e tutte diverse” dico io. L’amore non è un affare” dice lui. “Le ragazze carine sono un affare” dico io.  E Brenner: “Cosa c’entra con l’amore?” Eh, lo so, lo so, l’amore, sì, ma non voglio saperlo, non voglio.”

Vi stupite che i nazisti abbiano proibito i libri spumeggianti di Irmgard Keun, compagna di Joseph Roth? La tetraggine del regime non permetteva l’esistenza di romanzi come i suoi.

Una gran voglia di vita, quella che trapela dalla voce di DORIS, ragazza dai grandi sogni nella Germania pre orrore degli anni Trenta. Desiderosa di orologi, pellicce, sigarette costose e vini pregiati, di farsi strada puntando sul poco a disposizione.  Da questo libro negli anni Sessanta fu tratto La gran vita del regista francese Julien Duvivier, con una protagonista d’eccezione, Giulietta Masina nei panni di Doris.

 

https://www.lormaeditore.it/libro/9788899793319

 

Irmgard Keun,

Doris, la ragazza misto seta, l’ORMA EDITORE

«Padre nostro che sei nei cieli, concedimi una buona istruzione, fa’ questo miracolo, al resto ci penso da sola con un po’ di rimmel.»

traduzione di Vins Gallico

2017, pp. 200, brossura con alette

isbn 9788899793319 | collana: Kreuzville Aleph

 

oris è giovane, vive in provincia, si innamora spesso e sogna in grande. E a sognare non l’ha imparato nell’oscurità delle notti, ma nel buio delle sale cinematografiche. «La mia vita è come un film, ed è così che la voglio scrivere» annota nelle pagine che compongono questo incalzante romanzo in cui ritroviamo a pieno l’inconfondibile tocco di Irmgard Keun. Una ragazza nella Germania degli anni Trenta, dove l’economia ristagna e la società freme. Quando le moleste attenzioni del capo la costringono a lasciare il lavoro di dattilografa, Doris decide di partire alla conquista della ruggente Berlino. Diventare una stella – una stella del teatro, del cinema o anche solo del bel mondo, poco importa –, risplendere come le luci della grande metropoli, e magari trovare l’amore: ambizioni che la spingono, non senza fraintendimenti e cadute, a reclamare un ruolo da protagonista all’in- terno della propria vita. Le avventure di questa «ragazza misto seta» – un tessuto già in sé simbolo di un lusso contraffatto, sfavillante eppure effimero – sono un vorticoso saliscendi di ambienti e passioni tra splendori e miserie, dal proletario Karl ad Alex pezzo grosso dell’industria, da Brenner reduce di guerra cieco all’impiegato Ernst. Al suo fianco l’amica del cuore Tilli, addosso una pelliccia rubata quasi più cara di ogni affetto. La voce irresistibile di Doris trascina con sé un meravigliato gioire dell

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Antoine Volodine è nato nel 1950 a Chalon-sur-Saône. Volodine è uno pseudonimo, mutuato dal grande amore per la lingua russa (del resto, lui stesso ha queste origini..). E’ uno di quei talenti che merita di essere segnalato, tanto da essere considerato “il più inclassificabile degli scrittori francesi contemporanei”: fondatore della corrente letteraria denominata Post-esotismo. (I narratori del post-esotismo sopravvivono al margine di una società chiusa e ostile, sostenitori di un’utopia egualitaria estremista, generosa, sempre sconfitta, alla quale segue la disfatta fisica e morale, la prigione, l’oblio, la morte. Spesso i protagonisti dei loro libri sono anch’essi scrittori: all’interno del romanzo compongono un ulteriore romanzo, trasmettono il corpus sovversivo e clandestino delle loro opere, discutono criticamente, inventano nuovi generi letterari. Conducono in questo modo un oscuro combattimento contro la realtà, attraverso la tensione del prendere la parola. – da https://correzionedibozze.wordpress.com/2014/05/29/antoine-volodine-scrittori-e-potere/
 
Questo è l’ultimo fulminante libro pubblicato in Italia, e, come scrive il Corriere della sera,
“Per bilanciare il sole di primavera, niente di meglio che un gelido viaggio psichedelico tra steppa, apocalissi e vegliarde immortali.”
 
 
 
Antoine Volodine
Angeli minori, L’orma editore
«”Angeli minori” ha tutte le caratteristiche del capolavoro: potenza, forza evocativa e visionarietà.» The Literary Review
traduzione di Albino Crovetto
La civiltà è da tempo tramontata, e alcune vegliarde immortali guardano con occhi delusi il nipote Will Scheidmann: lo hanno creato con pezzi di stoffa e incantesimi, ma ne sono state tradite. Pronto a essere giustiziato dalle proprie nonne, Will le intrattiene come un novello Sheherazade con una particolarissima forma di racconti intessuti di storie e figure stranianti, allucinate: sono i narrat, «istantanee romanzesche» di sua invenzione, nelle quali tutte le trame di un’unica tela narrativa si incrociano, si sfilacciano, si riuniscono. L’umanità di cui narra è ormai quasi estinta, e solo sparute voci si levano da una terra ridotta a un ammasso post-apocalittico di tendopoli e rovine. Le strade sono, però, ancora vive di una piccola e folle masnada di musicisti, scrittori, vagabondi e sciamani, che pur nella disperazione non rinuncia alle speranze dell’amore e al piacere di un humor nero feroce e vitale. Angeli minori è un’opera seducente e folgorante su un mondo oltre la fine del mondo. Una sinfonia di voci e personaggi che provengono da un futuro riposto nei lati oscuri della nostra coscienza.
 
Antoine Volodine è il più inclassificabile degli scrittori francesi contemporanei. Di origini russe, classe 1950, esordisce nel 1985 come autore di fantascienza per poi costruire una prolifica opera narrativa sotto il vessillo del «post-esotismo», la corrente letteraria che inventa e anima e in cui si mescolano realtà e fantasia, scarto onirico e tensione politica. La sua articolata bibliografia è pubblicata anche con gli pseudonimi di Manuela Draeger, Elli Kronauer e Lutz Bassmann. Tradotto in molte lingue, i suoi testi hanno ricevuto numerosi premi, compresi i prestigiosi Prix Wepler e Prix du Livre Inter assegnati entrambi ad Angeli minori.

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