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Posts Tagged ‘Maestrale’

Crepe, recita il titolo. E le si trova, ossessivamente, per tutto il libro. La nuova fatica letteraria di Luigi Bernardi, scrittore – saggista – sceneggiatore – critico fumettista-  si svolge a Bologna, sulla scia lasciata dai lavori per l’alta velocità, e le altre tante crepe lasciate da decenni che hanno eroso il tessuto sociale di questa Italia. Così, a pochi metri l’uno dall’altro, si incrociano le vite dei protagonisti (emblematici) del romanzo, una giovane giornalista, un proprietario di farmacie, il figlio arrabbiato con il mondo, una vecchia sola, e un anatomopatologo. Così, le “crepe” generate dalle trivelle si allargheranno a quelle delle esistenze, generando falle insostenibili, che sarà necessario sistemare…. Composto con passione e precisione, ogni dettaglio di Crepe va al posto giusto, per creare in questo modo una piccola perla nel panorama letterario italiano!

Luigi Bernardi, Crepe, Maestrale

Amanda è una giovane giornalista insoddisfatta. Arturo è proprietario di due farmacie e ha un rapporto difficile con il figlio Orfeo, che odia il mondo e vorrebbe ripulirlo da ogni sporcizia. Armida è un’anziana sola che vive nei propri ricordi. Gregorio fa l’anatomopatologo e si ritrova nei luoghi più impensati. Abitano tutti in una palazzina in sofferenza per i disagi provocati dai lavori dell’Alta Velocità, che fanno tremare le case e provocano crepe ovunque con le loro gigantesche talpe d’acciaio. Ma non sono solo i lavori a disorientare l’esistenza: il tempo sembra accelerare e chiedere a ognuno di adeguarsi alla sua velocità. Amanda riesce a visitare il cantiere sotterraneo per scrivere l’articolo della vita. Arturo è sempre più prigioniero dell’incapacità di gestire i propri affetti e Orfeo convoglia il proprio odio in piani criminali. Un romanzo che ha la tensione del thriller e l’autorevolezza stilistica del classico. Il ritratto privo d’indulgenza di una umanità smarrita, capace soltanto di raccattare soluzioni di comodo che la fanno precipitare sempre più verso un abisso dal quale sarà impossibile ogni riscatto.

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 I MIGLIORI GIALLI DEL 2011, SECONDO ATLANTIDE

ROGER ELLORY, VENDETTA, GIANO

La MAFIA è la vera protagonista di questo ottimo noir, in cui il protagonista si troverà a dover affrontare nell’arco di un lungo periodo complotti e sporchi intrecci, corruzione e spietatezza. Un libro coinvolgente e di rapida lettura!

FRANCESCO GUCCINI E LORIANO MACCHIAVELLI, MALASTAGIONE, MONDADORI

Un nuovo personaggio, detto Poiana, ad investigare nei luoghi del nostro Appennino, un territorio ancora ricco di suggestioni!

VICTOR GISCHLER, NOTTE DI SANGUEA COYOTE CROSSING, MERIDIANO ZERO

Per chi ama i film di Quentin Tarantino, per chi cerca un noir originale e divertente, ambientanto nel nulla dell’Oklahoma.

CARLO FLAMIGNI, IL SENSO COMUNE, SELLERIO

“si chiese che senso ci fosse a svegliare uno che dorme per fargli un’iniezione per farlo dormire. Gli ospedali.” Il nuovo “giallo romagnolo” di Carlo Flamigni, Senso Comune, fa decisamente “spataccare”.

PATRICK FOGLI -FERRUCCIO PINOTTI, NON VOGLIO IL SILENZIO, PIEMME

Un noir ispirato ai silenzi e alle menzogne che circondano tragici fatti di cronaca italiani, come l’uccisione di Paolo Borsellino..

MARTIN CRUZ SMITH, LE TRE STAZIONI, MONDADORI

Tra le poche certezze dell’editoria,le inchieste di Arkady Renko (Gorky Park!) non deludono MAI!

FULVIO ERVAS, L’AMORE E’ IDROSOLUBILE, MARCOS Y MARCOS

Fulvio Ervas è davvero al meglio in questa nuova avventura dell’ispettore Stuky: il tratto ironico e pungente, l’attenzione al mondo che ci circonda,  il ritmo e l’assoluta piacevolezza della lettura ne fanno un bel candidato per le letture estive!  TREVANIAN, SHIBUMI IL RITORNO DELLE GRU, BOMPIANI

Una spy story dal ritmo e dalla trama perfetta, un thriller politico eccellente, ma non solo! Il personaggio principale, discendente di una famiglia russa emigrata in Cina, cresciuto ed educato sulla base degli ideali orientali, ostile ai valori occidentali, è assolutamente originale!

 ROGER FURST, LE SPIE DI VARSAVIA, GIANO

Un maestro dello spionaggio storico, elegante e con la capacità di rendere dettagliatamente l’ambientazione di fine anni 30, senza risparmiare colpi di scena, intrighi,  e passioni: la sua fama  verrà ulteriormente rafforzata con questo suo nuovo libro!

ELIZABETH GEORGE, QUESTO CORPO MORTALE, LONGANESI

La regina del giallo classico stupirà ancora una volta i lettori!

 CHRISTIAN MORK, DARLING JIM, MARSILIO

Molto originale! A tratti noir, a tratti gotic horror, con solide basi nella mitologia  medievale irlandese, terra in cui è ambientato, un pizzico di fantastico. Di certo nero e inquietante, come ci ricorda del resto anche la sua copertina…

BARBARA BARALDI, LA BAMBOLA DAGLI OCCHI DI CRISTALLO, CASTELVECCHI

Tra le tortuose vie del centro, a Bologna, niente è come sembra: una vibrante storia tra il gotico e il noir!

JOE NESBO, IL LEOPARDO, EINAUDI

“Salutato fin dal suo apparire in Norvegia come il capolavoro di un autentico maestro del thriller, Il leopardo ha scalato le classifiche di tutto il mondo. In Gran Bretagna è stato il secondo romanzo di un autore non di lingua inglese a raggiungere il primo posto assoluto tra i best seller. Era accaduto solo con Uomini che odiano le donne, di Stieg Larsson”

DANIEL SILVA, IL DISERTORE, GIANO

Una nuova coinvolgente spy story, un caso molto complicato per Gabriel Allon, l’agente dei servizi segreti israeliani

ROSS MCDONALD,IL PASSATO SI SCONTA SEMPRE, POLILLO

Un vero e proprio classicodell’hard boiled americano!

GIORGIO TODDE, LE INDAGINI DELL’IMBALSAMATORE, MAESTRALE
Riunite in un unico volume le indagini di Efisio Marini, personaggio storico realmente esistito nella Sardegna ottocentesca, medico inventore di rivoluzionaria tecnica di pietrificazione dei cadaveri. Splendide le descrizioni dell’isola, e quelle delle insondabili profondità dell’animo umano!

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chamoiseauWarning! Se cercate una lettura veloce, scorrevole e agile che vi lasci contemporaneamente libero il pensiero, non affrontate questo libro! Il tema è ambizioso, coniugare le difficoltà contemporanee di una bambina abbandonata, figlia di genitori poli-tossicomani, con la storia sedimentata nelle isole caraibiche, incomparabile melting di popoli e vicende, appesantito e addolorato dalla schiavitù. Il passato permea senza sosta il presente, questo il perno del libro, e l’autore universalizza questo concetto usando un linguaggio unico (solo a tratti un pò compiaciuto), un mix intenso, musicale, di creolo e francese, reso con bravura nella traduzione, una lingua scoppiettante e poetica. Di certo, Chamoiseau è uno dei grandi autori di lingua francese, e un BRAVO va detto anche all’editore Il maestrale, che continua a credere in lui (ha in catalogo infatti anche Texaco, il libro più noto dell’autore)!

“difficile trovarsi un’identità sotto l’occhio fisso di una domenica. E quando piove è peggio: si è piantati in se stessi senza scappatoia possibile. Durante la settimana possiamo disporre degli impulsi che il capitalismo occidentale ci ha inculcato nelle ossa. Ma la domenica, l’intensità dei pub e dei centri commerciali si attenua un po’. ”

Patrick Chamoiseau, Una domenica in cella, Maestrale

Una domenica di pioggia, una bambina si rifugia sotto una volta di pietra, nel giardino del centro d’accoglienza che la ospita. Assediata da una sofferenza invincibile, resta prostrata nell’ombra e si rifiuta di uscire. Patrick Chamoiseau, scrittore, Tracciatore di Parole, e soprattutto educatore giudiziario, viene convocato per risolvere il problema. Ma mentre soccorre la bambina, Chamoiseau indovina ciò che lei ignora: quella volta di pietra è il reperto più spaventoso che si possa immaginare. È una cella le cui pareti trasudano memorie tenebrose, che si perdono in ciò che la Storia ha di impensabile e nel crimine senza castigo della schiavitù. Disorientato, l’educatore le racconta dapprima ciò che gli
viene in mente (sotto gli auspici di Faulkner, Saint-John Perse e Glissant). Ne segue una storia di carne e di sangue, una fremente evocazione in bilico tra il reale e l’immaginario, tra il presente e i tempi antichi della piantagione in cui viveva Dimenticata, la schiava ribelle… perché il compito del Tracciatore di Parole è captare i segni e le tracce, le lingue e le culture, di considerare le presenze che ci abitano, ciò che si è rovinato o che si è cancellato, e che pure costituisce per noi un fondamento e un’iniziazione… chissà, forse anche la cella più spaventosa può liberare un riflesso del fulgore del mondo.

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