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Una storia di MARK TWAIN illustrata da quella prodigiosa illustratrice che risponde al nome di ERIN STEAD IL RAPIMENTO DEL PRINCIPE MARGARINA
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, per bambini e ragazzi, tagged BLACK FRIDAY, bompiani, Erin Stead, libri, libri per ragazzi, libri ragazzi consigliati, Mark Twain, nuovi libri per ragazzi, nuovi libri ragazzi, rapimento principe margarina on novembre 24, 2017| Leave a Comment »
da Selma Lagerlof a Sherlock Holmes, nuovi libri sul Natale.
Posted in le news dal mondo del libro, tagged A Christmas Carol, aavv, Arthur Conan Doyle, consigli libri, EINAUDI, Elsa Morante, gialli natale, Il caso dell'oca di Natale. Sherlock Holmes in «L'avventura del carbonchio azzurro», Il giorno più crudele, Il party di natale di David Beasley, Il regalo più bello- storie di Natale, interlinea, iperborea, ISBN, La leggenda della rosa di Natale, Laura Pariani Il nascimento di Tònine Jesus, letture natale, libri, libri natale, libri nuovi, libri tema natale, Louisa May Alcott, Mark Twain, Mattioli, rigoni stern, Selma Lagerlof, sherlock holmes, Tarkington Boot on dicembre 16, 2014| Leave a Comment »
C’è qualcosa di meglio del grande Nord per calarsi nell’atmosfera natalizia?
Selma Lagerlof, La leggenda della rosa di Natale, Iperborea
Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d’argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l’umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un’apparente semplicità emerge una sottile indagine dell’animo umano: non c’è mai un “vissero felici e contenti” nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l’accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il “miracolo” avviene attraverso un racconto nel racconto, quell’inesauribile potere dell’immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell’imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.
Ma le proposte in libreria sono tante:
Arthur Conan Doyle,
Il caso dell’oca di Natale. Sherlock Holmes in «L’avventura del carbonchio azzurro», Interlinea
Sherlock Holmes nei giorni di Natale si trova con un cappello nero malconcio e una grassa oca bianca che contiene al suo interno una pietra azzurra rubata alla contessa di Morcar in un prestigioso albergo di Londra. Senza apparenti indizi il mitico investigatore sorprende ancora una volta, pagina dopo pagina, nel dedurre la storia, anzi le storie, di ordinaria follia dietro copricapo e animale, con un finale sorprendente in cui la giustizia trionfa ma senza la polizia…
AAVV, Il regalo più bello- storie di Natale, Einaudi
Al caldo di un camino o su un marciapiede innevato, pieno di regali o spoglio come un albero, tra la folla degli amici o nella solitudine della natura, a una tavola imbandita o tra le briciole cadute a terra, colorato di palline o bianco come vuole la canzone: non c’è festa che come il Natale abbia ispirato, in ogni tempo, le storie e le voci più diverse. Perché, se è vero che a Natale si celebrano soprattutto l’amore e la bontà, è anche vero che il giorno più atteso dell’anno non è mai soltanto questo. Tra doni e tavole imbandite si rincorrono, da sempre, sogno e incanto, gioia e dolore, amarezza e mistero… Da Mark Twain a Francis Scott Fitzgerald, da Louisa May Alcott a Jeanette Winterton, da Dino Buzzati a Giorgio Scerbanenco, da Elsa Morante a Mario Rigoni Stern, un’antologia di grandi autori – e altrettanti classici – per svelare i mille volti della magia del Natale.
Aavv, Il giorno più crudele, Isbn
Alcuni tra i più grandi maestri della letteratura hanno sentito il bisogno, ognuno secondo le proprie inclinazioni, di confrontarsi con il tema del Natale. Perché Natale è un momento dell’anno molto particolare, e su questo possiamo tutti dichiararci d’accordo. Se si mettono insieme questi punti di vista si ottiene un grande affresco umano, in cui la contraddizione inevitabile che un giorno di felicità artificiale sortisce sul cuore delle persone prevale sulla retorica in stile Coca-Cola, tutta focolare e buoni sentimenti. E dunque in queste storie troveremo tradimenti, amori perduti, infanzie violate, fantasmi e streghe, assassini e ladri, poveri e ricchi (in entrambi i casi infelici); ma anche, per contrasto: amore, coraggio, amicizia, dignità, e accettazione del proprio destino.
Laura Pariani
Il nascimento di Tònine Jesus, Interlinea
«Il Natale fa rinascere in me l’idea della porta nera che mi attende» confessa Laura Pariani in questo piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato «subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia» tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall’altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, «per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere». Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s’intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo «uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare»
Tarkington Boot, Il party di natale di David Beasley, Mattioli
David Beasley è un uomo tranquillo, un politico ben voluto e rispettato, che inizia improvvisamente a comportarsi in modo inspiegabile e sconcertante. Il narratore del racconto, un giovane giornalista appena arrivato in città, proverà a scoprire il motivo dietro questo strano comportamento, giungendo a svelare una romantica e sfortunata storia d’amore. Il rapporto tra i due porta il giornalista verso un sorprendente epilogo, nel giorno della vigilia di Natale, mentre gli avversari politici di Beasley nelle strane cose che accadono a casa di Beasley pensano di aver trovato un’arma perfetta da usare contro di lui. Ma al party del sigonr Beasley li attende una sorpresa.
nuove letture sul Natale, da Selma Lagerlof a Conan Doyle, da Laura Pariani a Mario Rigoni Stern
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged aavv, Arthur Conan Doyle, dino buzzati, EINAUDI, Elsa Morante, Francis Scott Fitzgerald, Giorgio Scerbanenco, Il caso dell'oca di Natale. Sherlock Holmes in «L'avventura del carbonchio azzurro», Il giorno più crudele, Il regalo più bello- storie di Natale, interlinea, iperborea, ISBN, Jeanette Winterton, La leggenda della rosa di Natale, Laura Pariani Il nascimento di Tònine Jesus, letture, letture natale, libri natale, Louisa May Alcott, mario rigoni stern, Mark Twain, nuovi libri natale, racconti, racconti natale, Selma Lagerlof on dicembre 15, 2014| Leave a Comment »
C’è qualcosa di meglio del grande Nord per calarsi nell’atmosfera natalizia?
Selma Lagerlof, La leggenda della rosa di Natale, Iperborea
Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d’argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l’umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un’apparente semplicità emerge una sottile indagine dell’animo umano: non c’è mai un “vissero felici e contenti” nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l’accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il “miracolo” avviene attraverso un racconto nel racconto, quell’inesauribile potere dell’immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell’imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.
Ma le proposte in libreria sono tante:
Arthur Conan Doyle,
Il caso dell’oca di Natale. Sherlock Holmes in «L’avventura del carbonchio azzurro», Interlinea
traduzione di Marina Vaggi. Sherlock Holmes nei giorni di Natale si trova con un cappello nero malconcio e una grassa oca bianca che contiene al suo interno una pietra azzurra rubata alla contessa di Morcar in un prestigioso albergo di Londra. Senza apparenti indizi il mitico investigatore sorprende ancora una volta, pagina dopo pagina, nel dedurre la storia, anzi le storie, di ordinaria follia dietro copricapo e animale, con un finale sorprendente in cui la giustizia trionfa ma senza la polizia…
Il regalo più bello- storie di Natale, Einaudi
Al caldo di un camino o su un marciapiede innevato, pieno di regali o spoglio come un albero, tra la folla degli amici o nella solitudine della natura, a una tavola imbandita o tra le briciole cadute a terra, colorato di palline o bianco come vuole la canzone: non c’è festa che come il Natale abbia ispirato, in ogni tempo, le storie e le voci più diverse. Perché, se è vero che a Natale si celebrano soprattutto l’amore e la bontà, è anche vero che il giorno più atteso dell’anno non è mai soltanto questo. Tra doni e tavole imbandite si rincorrono, da sempre, sogno e incanto, gioia e dolore, amarezza e mistero… Da Mark Twain a Francis Scott Fitzgerald, da Louisa May Alcott a Jeanette Winterton, da Dino Buzzati a Giorgio Scerbanenco, da Elsa Morante a Mario Rigoni Stern, un’antologia di grandi autori – e altrettanti classici – per svelare i mille volti della magia del Natale.
Aavv, Il giorno più crudele, Isbn
Alcuni tra i più grandi maestri della letteratura hanno sentito il bisogno, ognuno secondo le proprie inclinazioni, di confrontarsi con il tema del Natale. Perché Natale è un momento dell’anno molto particolare, e su questo possiamo tutti dichiararci d’accordo. Se si mettono insieme questi punti di vista si ottiene un grande affresco umano, in cui la contraddizione inevitabile che un giorno di felicità artificiale sortisce sul cuore delle persone prevale sulla retorica in stile Coca-Cola, tutta focolare e buoni sentimenti. E dunque in queste storie troveremo tradimenti, amori perduti, infanzie violate, fantasmi e streghe, assassini e ladri, poveri e ricchi (in entrambi i casi infelici); ma anche, per contrasto: amore, coraggio, amicizia, dignità, e accettazione del proprio destino.
Laura Pariani
Il nascimento di Tònine Jesus, Interlinea
«Il Natale fa rinascere in me l’idea della porta nera che mi attende» confessa Laura Pariani in questo piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato «subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia» tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall’altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, «per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere». Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s’intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo «uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare»
Sailor Twain o La sirena dell’Hudson, Mark Siegel, Bao Publishing
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Bao Publishing, Brian Selznick, graphic novel, Hudson Valley, libri, libri consigliati, libri nuovi, Mark Siegel, Mark Twain, recensioni di libri, Sailor Twain o La sirena dell'Hudson on marzo 6, 2013| Leave a Comment »
Uno splendido graphic novel, complesso, intelligente, affascinante. Sulle acque dell’Hudson Valley solcate dal capitano Elia Twain i ricordi si accumulano, a proporre al lettore, attraverso una serie di flashback, la sua strana storia che incrocia quella del misterioso Lafayette, proprietario del battello.
Salutato dal Whashington Post come uno dei Top 10 Graphic/Comic Reads of 2012, con le sue illustrazioni a carboncino dai toni sfumati, con i rimandi a Edgar Allan Poe, Mark Twain e altri arriva anche in Italia a conquistare chi ha amato i lavori di Brian Szelnick
Il sito dedicato al libro:
http://sailortwain.com/about/
Un secolo fa, a bordo di un battello a vapore sul fiume Hudson, il Capitano Twain salva dai flutti una sirena ferita, la porta nella propria cabina e la cura.
Nel frattempo Lafayette, l’ambiguo armatore del battello, è perseguitato da ben altri segreti; è possibile che sappia anche lui qualcosa della sirena?
Sulla terra ferma, l’enigmatico C.G. Beaverton, uno scrittore la cui identità è rimasta misteriosa per anni, decide di rivelarsi al pubblico con un sorprendente nuovo libro, nel quale potrebbero esserci le risposte per i misteri che ossessionano tanto Twain quanto Lafayette.
il booktrailer
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Mark Twain, In cerca di guai, Adelphi
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged adelphi, autori americani, autori statunitensi, cultura, In cerca di guai, libri, libri consigliati, Mark Twain, recensioni di libri on luglio 26, 2010| Leave a Comment »
Mark Twain va frequentato da piccoli (Huck Finn e Tom Sawyer), e apprezzato anche da adulti con libri come questo. In cerca di guai ci riporta ai giorni della scoperta della frontiera americana, all’epopea del West, tra i coyote e i cercatori d’oro, le stazioni di posta e le diligenze, i pistoleri e i mormoni. Fu la voglia di accompagnare il fratello Orion, nominato Segretario del Territorio del Nevada a fare da spunto a questo fantastico resoconto di quella stagione vissuta dallo scrittore, un libro felicissimo pieno di quell’umorismo che lo distingueva!
Mark Twain, In cerca di guai, Adelphi
Nel 1861 Mark Twain parte per il Far West al seguito del fratello Orion, nominato Segretario del Territorio del Nevada. Dopo ventun giorni di diligenza, in mezzo a paesaggi stupefacenti popolati di pistoleri, mormoni, pony express, indiani ante-beatificazione e resti di carovane, contagiato dalla febbre dell’argento si getta per un anno nella vita grama del cercatore, diventa milionario per una settimana e approda infine, per fame, a quelle corrispondenze per i giornali che gli daranno la celebrità. Questa è, in grezza telegrafia da terre di frontiera, la materia di In cerca di guai. Ed è come se Huckleberry Finn, finalmente e a malincuore cresciuto, avesse deciso di insediarsi nel Far West come nella terra a lui più affine: sufficientemente movimentata per offrirgli avventure e occasioni di attaccare briga, ma anche remota quanto basta per proteggere la sua inesausta inventiva di fanfarone. Come sempre candido e scaltro, trascinante umorista e infiammato fustigatore, Mark Twain irride ogni cosa, dal governo centrale ai coyote, e ci offre una sequenza di settantanove capitoli che sono ciascuno un piccolo romanzo, con la prodigalità di un giocatore di roulette che per una volta è uscito dalla bisca senza farsi ripulire. Ogni capitolo è una chiacchierata intorno al fuoco – e la somma di queste chiacchiere è un’epopea. Twain ride per sopravvivere, e far sopravvivere, in mezzo agli orrori e allo splendore del West. E alla fine ci consegna uno di quei rari libri che divertono in qualsiasi punto li si apra – e dove ancora circola, pungente, il profumo selvatico dell’America.
In cerca di guai apparve per la prima volta nel 1872.
Samuel Langhorn Clemens (in arte Mark Twain) è nato il 30 novembre 1835 in un villaggio del Missouri. Nel 1847, alla morte del padre, comincia a lavorare come apprendista tipografo, rispondendo ad un annuncio della Gazette di Hannibal (Missouri). Continua a fare questo mestiere fino al 1857, spostandosi in varie città (New York, Philadelphia, Washington, St.Louis, Cincinnati).
Nel 1856 diventa pilota di battelli lungo il Mississippi; ricaverà il proprio pseudonimo da quest’esperienza (il grido “mark twain”, che significa “segna due tacche nella pertica”).
Nel 1861, allo scoppio della Guerra Civile, si arruola nell’esercito confederato. Dopo due settimane di vita militare, parte per il Nevada, dove si trasforma in cercatore d’oro; ma senza successo.
Alla fine di questo periodo, comincia a scrivere per i giornali tenendo rubriche umoristiche. Ottiene notevole popolarità ed inizia una lunga serie di giri di conferenze che lo porterà anche in Europa, dove conoscerà la futura moglie. Si trasferisce poi nel Connecticut dove inizierà una frenetica attività di scrittore che lo porterà a scrivere alcune delle opere più importanti della letteratura americana.
Nel 1891 si trasferisce a New York, dove prova a fondare una casa editrice. L’esperienza fallimentare lo porterà a riprendere i suoi giri di conferenze. Gli ultimi anni sono segnati da un pessimismo crescente e da racconti e pamphlet satirici e desolati. Tra 1906 e 1908 detta la sua autobiografia. Muore il 21 Aprile del 1910.