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Posts Tagged ‘MINIMUM FAX’

I migliori romanzi degli ultimi mesi .

ELIZABETH JANE HOWARD, IL TEMPO DELL’ATTESA, FAZI

Il secondo libro dell’affascinante saga dei CAZALET, splendido ritratto di famiglia inglese, tra gli anni Trenta e l’arrivo della tempesta…

ERNST LOTHAR, SOTTO UN CIELO DIVERSO, E.O

Una potente saga famigliare, al centro della narrazione il destino del popolo sudtirolese, unito all’Italia dopo la Guerra. Alla frustrazione per la politica di omogenizzazione del fascismo subentrerà prima la nuova speranza per la Germania di Hitler, per passare alla fatale disillusione nei confronti del nazismo.

ELIZABETH STROUT, MI CHIAMO LUCY BARTON, EINAUDI

una breve degenza ospedaliera è lo spunto per recuperare un sentimento tra figlia e madre, osservato con pienezza e ricchezza di dettagli psicologici.

TOMMY WIERINGA, UNA MOGLIE GIOVANE E BELLA, IPERBOREA

Lui è un affermato virologo, giunto a metà della sua vita senza un rapporto duraturo, quando nella sua vita arriva una ragazza giovane e bella.  Sembrerebbe poco per ricavarci sopra un buon libro, ma Tommy Wieringa, fortunato autore de Questi sono i nomi, riesce a parlarci con leggerezza e a tratti con poesia di tante cose, dalle dinamiche di coppia ai necessari conti che un uomo deve fare con il proprio passato, di quel che significhi l’arrivo di un figlio nei rapporti, dell’infanzia e della ricerca scientifica, vegetarianesimo e di eticità, dell’attrazione per una donna più giovane,  condensando con una scrittura elegante e tagliente, in poche frasi, un intero universo.

ROBERT NEUMANN, I BAMBINI Di VIENNA, GUANDA

Nella Vienna del secondo dopoguerra un gruppo di bambini lotta per sopravvivere, tra le macerie umane e reali, un linguaggio originale che colpisce direttamente al cuore.

DONAL RYAN, IL CUORE GIREVOLE, MINIMUM FAX

La crisi immobiliare ha messo in ginocchio l’IRLANDA, concedendo però in cambio ai lettori questo strabiliante romanzo costruito con le voci dei tanti protagonisti che ne subiscono i contraccolpi in un paesino della campagna irlandese. C’è il fallimento di una impresa edile, le case mai terminate, contributi previdenziali mai pagati, il dramma di chi viene coinvolto, il tutto narrato ogni volta dal punto di vista di un diverso personaggio.

ESTHER KREITMAN SINGER, L’UOMO CHE VENDEVA DIAMANTI, BOLLATI

Sorella di Israel e del Nobel Isaac, e di certo non meno dotata,Ester Singer “vede oggi crescere la sua fama sia come narratrice yiddish sia cme icona femminista”(The Times)

JAKOB ARJOUNI, CHERRYMAN DÀ LA CACCIA A MISTER WHITE, MARCOS

Questa novità di Marcos Y Marcos è davvero consigliata. Lui è lo scrittore diventato famoso per il suo detective turco (con passaporto tedesco), ma qui racconta una storia diversa. Un ragazzo semplice e mite, in un piccolo paese popolato da giovani neonazi violenti e convinti di dover liberare la sacra patria dai barbari invasori. Per il modo in cui racconta questi fenomeni e il bullismo è stato scelto in diverse scuole tedesche come libro di testo. A ragione, diciamo noi.

RODRIGO HASBUN, ANDARSENE, SUR

ATTENZIONE, ecco un nuovo autore pieno di talento! Capace di fondere realtà storica e le vicende personali di una famiglia di fuoriusciti tedeschi in America latina,(padre assai compromesso con il nazismo)

LUDMILA ULITSKAYA, UNA STORIA RUSSA, BOMPIANI

Autrice di gran classe, potente, Ludmila Ulitskaya. Alla maniera dei grandi narratori russi illumina il terribile dopoguerra sovietico incrociando le vite di tre protagonisti, seguendoli dall’amicizia sui banchi di scuola per poi condurli sulle strade dell’adolescenza e dell’età adulta, ponendo in rilievo le grandi passioni che possono incendiare l’animo umano, dalla politica all’amore. E con il drammatico sfondo che tutti conosciamo!

CHIGOZIE OBIOMA, I PESCATORI, BOMPIANI

Gran freschezza narrative per questo esordiente nigeriano, tra i finalisti del Man Booker Prize 2015. Davvero, un continente capace di riservare grandi e piacevoli sorprese al mondo letterario! Ancora una volta la storia viene presentata da una angolatura particolare: il fratellino minore di quattro maschi osserva con il suo occhio ingenuo il percorso che lo porterà ad entrare nel mondo degli adulti.

SIMONA VINCI, LA PRIMA VERITA’, EINAUDI

Tra i dimenticati di un ospedale psichiatrico sull’isola di Leros Simona Vinci “tesse il filo d’oro di una storia che arriva dal passato” per giungere fino a noi, un romanzo emozionante

KENT HARUF, CREPUSCOLO, NN EDITORE

Torniamo nella immaginaria cittadina delle grandi pianure, Holt, già vista negli altri libri di questa affascinante trilogia.Uno splendido ritratto di comunità!

EDNA O’BRIEN, OGGETTO D’AMORE, EINAUDI

“I racconti più belli e dolenti che siano mai stati scritti” secondo Alice Munro..

HAKAN GUNDAY, ANCORA, MARCOS Y MARCOS

Un libro splendido e toccante, l’odissea dei migranti vista con gli occhi di un giovane figlio di un “trafficante d’uomini”

LUCIA BERLIN, LA DONNA CHE SCRIVEVA RACCONTI, BOLLATI BORINGHIERI

Lucia Berlin è sempre stata apprezzata da una piccola cerchia di letterati, poi all’improvviso lo scorso anno la sua meritata fama si è aperta al mondo, grazie alle traduzioni in diverse nazioni. L’autrice eccelle nel dipingere con una forma narrativa tipicamente americana, il racconto, la società americana che ha frequentato, dando voce a donne qualunque ritratte in altrettanto luoghi privi di particolare fascino letterario, lavanderie a gettone, stanze d’ospedale

ANTOINE VOLODINE, ANGELI MINORI, L’ORMA

Per chi vuol leggere qualcosa di assolutamente originale, “il più inclassificabile degli scrittori francesi contemporanei”, fondatore della corrente letteraria denominata Post-esotismo. Secondo il Corriere della sera, “Per bilanciare il sole di primavera, niente di meglio che un gelido viaggio psichedelico tra steppa, apocalissi e vegliarde immortali.”

JOYDEEP ROY-BATTACHARYA, L’ATTESA, ATMOSPHERE

Una novella Antigone in Oriente: “Noi osserviamo cle la resistenza di un presidio isolato americano in Afghanistan è messa a repentaglio non con la forza dele armi, ma dalla volontà di una osla donna disarmata, aggrappata inflessibilmente a un’diea di cià che è giusto e retto” J.M.Coetzee

JON KALMAN STEFANSSON, GRANDE COME L’UNIVERSO, IPERBOREA

nuovo appuntamento con il grande autore islandese, una vera e propria celebrazione della sua terra, della poesia che alberga nell’animo umano.

dautremer vice

 

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La crisi immobiliare ha messo in ginocchio l’IRLANDA, concedendo però in cambio ai lettori questo strabiliante romanzo costruito con le voci dei tanti protagonisti che ne subiscono i contraccolpi in un paesino della campagna irlandese. C’è il fallimento di una impresa edile, le case mai terminate, contributi previdenziali mai pagati, il dramma di chi viene coinvolto, il tutto narrato ogni volta dal punto di vista di un diverso personaggio. Davvero BELLO!

Palmares:

Selezione Man Booker Prize 2013

Premio Guardian First Book Award 2012

Irish Book Award come miglior libro dell’anno 2012

 

Il cuore girevole, Donal Ryan, Minimum Fax

 

Il cuore girevole è un romanzo corale e polifonico in ventuno capitoli, ognuno condotto dal punto di vista di un personaggio diverso, su quanto accade in un paesino della campagna irlandese all’esplosione della bolla speculativa immobiliare che costellò gli insediamenti rurali di ghost town, lotti di mini-villette a schiera mai abitate. La lente d’ingrandimento di Ryan consegna al lettore il quadro delle vicende che si sviluppano attorno al fallimento di un’impresa edile: relazioni, tradimenti, rapporti familiari disfunzionali, un omicidio e un rapimento trovano uno spazio tanto naturale quanto le gesta dettate dall’amore, dallo spirito di solidarietà, dalla dignità e dal rispetto. Ogni capitolo recupera la trama del precedente spingendola in avanti: la vicenda avanza arricchendosi ogni volta di informazioni decisive, rivelazioni, ipotesi e dubbi formulati da prospettive inedite e inattese, il tutto in uno stile unico, ruvido e vivace, ironico e coinvolgente.

 

 

Traduzione

Andrea Binelli

 

 

 

 

 

 

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Il 28 gennaio 1881 morì a San Pietroburgo lo scrittore russo FËDOR MICHAJLOVIČ DOSTOEVSKIJ.

 

qualche sua frase:

Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso

Il poeta, quando è rapito dall’ispirazione, intuisce Dio.

L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui

 

l’incipit

All’inizio di un luglio straordinariamente caldo, verso sera, un giovane scese per strada dallo stanzino che aveva preso in affitto in vicolo S., e lentamente, come indeciso, si diresse verso il ponte K. Sulle scale riuscì a evitare l’incontro con la padrona di casa. Il suo stanzino era situato proprio sotto il tetto di un’alta casa a cinque piani, e ricordava più un armadio che un alloggio vero e proprio. La padrona dell’appartamento, invece, dalla quale egli aveva preso in affitto quello stambugio, vitto e servizi compresi, viveva al piano inferiore, in un appartamento separato, e ogni volta che egli scendeva in strada gli toccava immancabilmente di passare accanto alla cucina della padrona, che quasi sempre teneva la porta spalancata sulle scale. E ogni volta, passandole accanto, il giovane provava una sensazione dolorosa e vile, della quale si vergognava e che lo portava a storcere il viso in una smorfia. Doveva dei soldi alla padrona, e temeva d’incontrarla.

 

[Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo, traduzione di Serena Prina, Mondadori, 1994.]

 

Il 29 gennaio 1860 nacque a Taganrog (Russia) lo scrittore e drammaturgo russo ANTON PAVLOVIČ ČECHOV.

 

Cinque o sei giorni         

 

«Per scrivere un racconto ci vogliono cinque o sei giorni e dovete pensarci tutto il tempo, altrimenti non vi foggerete mai uno stile. Prima d’esser messo sulla carta, ogni frase deve restarvi in testa un paio di giorni per rimpolparsi. Io stesso, beninteso, sono troppo pigro per attenermi a questa regola, ma tanto più volentieri la raccomando a voi che siete giovane, in quanto ne ho sperimentato molte volte i benefici effetti, e so che i manoscritti di tutti i veri maestri sono scarabocchiati per lungo e per largo, consunti e coperti di pezze a loro volta piene di cancellature e di sgorbi».

ad Aleksander Lazarev- Gruzinskij, Mosca, 13 marzo 1890

da Senza trama e senza finale – 99 consigli di scrittura, Minimum Fax

 

 

 

Italiano: Ol'ga Knipper e Anton Cechov

Italiano: Ol’ga Knipper e Anton Cechov (Photo credit: Wikipedia)

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Sul grande schermo. Libri.

 

“A me interessa raccontare la storia di un uomo in conflitto col proprio tempo, con il conformismo di un’epoca. [Mario Martone]

Il giovane favoloso, di Mario MARTONE, con Elio Germano nel ruolo di Giacomo Leopardi, per seguirne la tormentata esistenza tra Recanati e Napoli

 

 

 

 

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L’urlo e il furore

 

Un film di James Franco. Con James Franco, Joey King, Dave Franco, Seth Rogen, dal libro di William Faulkner

 

Il 1929, passato alla storia come l’anno del crollo di Wall Street che segnò l’inizio della Grande Depressione, è un anno fondamentale anche per la letteratura americana. Escono infatti “Addio alle armi” di Hemingway e “L’urlo e il furore” di Faulkner, una coincidenza che avvicina i libri, diversissimi tra loro, di due amici. Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l’interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud.

 

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Il film di Christophe Honoré si ispira a Ovidio e al suo “Le Metamorfosi”, ambientandolo però ai giorni nostri: la giovane Europa marinerà la giornata scolastica per salire a bordo di un camion con un ragazzo seducente, di nome Giove.

 

 

 

 

Birdman, di Alejandro González Iñárritu e interpretato da Michael Keaton, Zach Galifianakis, Emma Stone e Edward Norton. Dal libro di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, Minimum Fax

 

 

 

LA SCHEDA

Con questi diciassette racconti, pubblicati negli Stati Uniti nel 1981, Carver che fu subito riconosciuto come maestro della “short story”, mise di fronte a scrittori, critici e lettori un nuovo universo narrativo. Scrisse “The Nation” all’uscita del libro, “Duecento anni fa Wordsworth e Coleridge diedero inizio ad una rivoluzione quando proclamarono di voler scrivere con la “lingua veramente usata dagli uomini”. Ma nessuno dei due ci riuscì fino in fondo. In questi racconti Raymond Carver ci è riuscito. In maniera impressionante.”

 

Al cinema, Figli di Dio, dal romanzo di Cormac McCarthy, con la regia di James Franco

 

 

 

Cormac McCarthy, Figli di Dio, Einaudi

Trad di R.Montanari

Gli abitanti della contea di Sevier, Tennessee, sono abituati alla violenza della natura, alle tempeste di ghiaccio e alle alluvioni, agli animali da preda che popolano la montagna. Ma quando dal folto dei boschi emerge una creatura mostruosa, vestita di sgargianti abiti femminili, dal volto dipinto, sanno che è arrivato il momento di agire.

 

Lester Ballard, il protagonista di questo romanzo, è uno dei tanti «poveri bianchi» che popolano le catapecchie e i cortili del Sud rurale, le campagne fuori dal tempo dove la Storia è scandita dai linciaggi e dalle pubbliche impiccagioni, dove la promiscuità e l’incesto sono la regola, dove la miseria e l’abiezione rendono incongrua, quasi surreale, la sporadica comparsa di un’aula di tribunale o di una stanza d’ospedale.

Nello spazio di una breve gelida stagione, Ballard, il contadino solitario, amante della caccia e del whisky fatto in casa, si trasforma in un animale da preda: da feticista a stupratore, ad assassino, a necrofilo.

Le scorribande sempre piú sanguinose di questo serial killer controcorrente hanno come cornice la natura violenta e il paesaggio incantato delle montagne del Tennessee, e a commentarle è un coro di personaggi che, come sempre, attinge a quel museo degli orrori che è l’immaginazione di uno scrittore peraltro capace di insospettate, improvvise delicatezze.

 

 

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Leonard Cohen
Morte di un casanova, Minimum fax

Uscito originariamente nel 1978, Morte di un casanova è una raccolta di poesie, prose poetiche, pagine di diario sul tema dell’amore che ci offrono un ritratto intimo e toccante dell’autore. Un libro con una struttura particolare, in cui a una poesia o un brano di prosa ne segue quasi sempre un altro, dallo stesso titolo, che gli fa da controcanto in tono opposto, più ironico o più doloroso; un gioco di specchi, insomma, che incarna perfettamente le contraddizioni, i paradossi e le ambiguità della personalità di Cohen, e dell’esperienza amorosa in sé. Un libro appassionante e provocatorio che resta fra i più significativi della produzione di colui che Suzanne Vega ha definito «mistico e amante, penitente e monaco. Uno dei grandi songwriters del nostro tempo».

«Cohen e le sue religioni, ebraismo e buddismo. Cohen dal suo osservatorio in Canada, dal suo osservatorio mobile in camere d’albergo in Europa, dal suo osservatorio in un monastero buddista da qualche parte negli Stati Uniti.
Cohen tra Montreal e un’isola greca. Cohen e Gerusalemme sempre presente e sempre lontanissima.
Cohen che in questo libro è sempre da un’altra parte.
Questo libro di immagini pornografiche e liriche.
Il corpo, lo spirito e un luogo geografico. Tutte cose da scegliere, tutte decisioni da prendere.
E parole che ci faranno sospirare eternamente».

Leonard Cohen, Suzanne
http://www.youtube.com/watch?v=otJY2HvW3Bw

Ry Cooder, Los Angeles Stories, Elliot
I1 ritratto di una Los Angeles che non ha ancora perso l’innocenza, nelle-vicende di musicisti jazz, venditori porta a porta, alcolizzati, uomini di dubbia moralità, irresistibili loser, sarti messicani, ballerine, detective privati, pornografi, mogli abbandonate, disc jockey, baristi di locali malfamati. “Los Angeles stories” è un’ode indimenticabile a una città dell’anima e a un’epoca che non c’è più: la metropoli leggendaria di John Fante e delle storie di Raymond Chandler rivive in questi racconti, che formano un unico affascinante disegno narrativo. Ry Cooder, musicista tra i più grandi del nostro tempo, nel suo esordio come scrittore si rivela anche un grande narratore delle vicende umane e ci regala un’opera fuori dal tempo, venata a ogni pagina di noir, mariachi e blues.

Ry Cooder, Paris Texas, soundtrack del film di Wim Wenders
http://www.youtube.com/watch?v=X6ymVaq3Fqk

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autrice di romanzi e racconti e intellettuale molto amata oltreoceano (segnaliamo Tra amiche. La corrispondenza di Hanna Arendt e Mary McCarthy , Sellerio), Mary McCarthy pubblicò questo suo primo libro nel 1942 all’età di trent’anni; edito in Italia da Feltrinelli nel 1962 viene ora finalmente riproposto da Minimum Fax.

 

Nelle sue opere è evidente la vocazione a raccontare le vicende personali, rivissute dalle sue anti – eroine. Gli uomini della sua vita, ambientato negli anni Trenta, fotografa con precisione  sei momenti della vita di Margaret Sargent, i tre mariti e gli amanti, con un taglio feroce sui vizi, le banalità e le meschinerie della società americana, smascherandone ferocemente il finto perbenismo.

I quadri da lei ritratti sono deliziosi, la sua intelligenza coglie nel segno e la sua prosa irretisce il lettore. E che dire del titolo di uno dei “quadri”, L’uomo con la camicia Brooks Brothers”?

 

«Una volta, mi hanno chiesto quale romanzo abbia saputo rappresentare più fedelmente la donna americana dell’ età moderna, e l’ unico titolo che mi è venuto in mente è Madame Bovary »

 

 

Gli uomini della sua vita, Mary McCarthy, Minimum Fax

Traduzione
Augusta Darè

 

Ambientato nella New York degli anni Trenta, Gli uomini della sua vita è la storia di Margaret Sargent, una donna giovane e brillante che si fa conoscere nei circoli intellettuali più bohémien della città sostenendo posizioni politiche provocatorie e conducendo una vita sessualmente disinibita, lontana anni luce dalla rigida educazione cattolica ricevuta da bambina.
Questo romanzo a episodi fotografa Margaret in sei momenti chiave della sua vita. Di volta in volta la vedremo rivelare un tradimento al marito, lavorare come segretaria per un gallerista truffaldino, attraversare l’America nel vagone letto di un uomo sposato, scandalizzare gli ospiti a una cena mondana, animare la redazione di una rivista culturale e infine stendersi sul lettino dell’analista per una lunga, forse salvifica seduta.
Pubblicato originariamente nel 1942, l’esordio letterario di Mary McCarthy è il ritratto di un personaggio indimenticabile ed estremamente moderno, che a distanza di settant’anni ci affascina ancora con l’anticonvenzionalità e la libertà delle sue idee.

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Denaro e amore, due cose che sembrano non bastare mai al formidabile protagonista de IL MIO IMPERO E’ NELL’ARIA. Sembrerebbe uno spunto perlomeno banale per un romanzo, ma il suo “svolgimento”, il vivace dipanarsi della storia e la briosa prosa lo rende davvero degno di attenzione. All’inizio, sorprendiamo il diciannovenne Vic Gamalero barricato da giorni nel bagno di casa, con gran disappunto del resto della famiglia. Novello barone rampante, scopriremo pagina dopo pagina quale sia la sua reale ossessione, il segreto che condivide con la madre, svelandoci con il suo sguardo inquieto di giovane immaturo ma sveglio la realtà che circonda anche noi…

Gianluigi Ricuperati, Il mio impero è nell’aria, Minimum Fax

Vic Gamalero è un ragazzo nevrotico e geniale: ossessionato dal denaro, incapace di distinguere la linea che separa la gratuità dell’affetto dalla pervasiva presenza dei soldi, se ne fa prestare continuamente da genitori, amici, fidanzate, sconosciuti, provando ogni volta qualcosa di simile al sentimento amoroso. Imbastisce menzogne di ogni genere, inventa e veste molteplici identità (si improvvisa giornalista e impresario teatrale, si spaccia per architetto e consulente d’impresa); nel frattempo, la sua natura camaleontica e la sua stupefacente capacità di entrare nelle vite degli altri lo portano a contatto con persone di ogni tipo: disadattati, miliardari, recuperatrici di credito, eroine del volontariato. Fino a quando, tra debiti e truffe, Vic si ritroverà sull’orlo del baratro.
Scritto con una lingua rapida e avvincente, ricco di dialoghi battenti, scene indimenticabili e squarci di pura comicità, Il mio impero è nell’aria è il ritratto di un formidabile antieroe italiano del terzo millennio: cattolico, borghese ma sempre ai margini della convivenza civile, il suo rapporto patologico col denarolo conduce nelle viscere di un paese che proprio del denaro – il suo desiderio, la sua cronica mancanza o la sua scandalosa abbondanza – sembra aver fatto una malattia inguaribile.

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Venerdì 25 febbraio, alle ore 19.00 presso la casa della Sinistra in Via dei Mille 24, ad Imola
presentazione del libro “La scuola è di tutti”, edito Minimum Fax;
sarà presente l’autore Girolamo de Michele, insegnante in un liceo di Ferrara.

nelle parole di uno degli organizzatori, Tiziano Tosarelli:
“Ho letto con passione il libro che consiglio a tutti; l’invito è aperto a  quanti,  studenti, insegnanti, genitori, desiderino comprendere cosa stia di fatto accadendo alla scuola pubblica italiana e capire quale sia la posta in gioco; occorre continuare a smascherare le tante bugie dette sulla scuola per non arrenderci nella difesa di un bene comune .”

LA SCUOLA E’ DI TUTTI, GIROLAMO DI MICHELE, MINIMUM FAX

LA scheda del libro:
La scuola è di tutti . Ripensarla, costruirla, difenderla
Una scuola degna di questo nome un insegnante come Girolamo De Michele – scrittore raffinato, esperto di filosofia e pedagogia, adorato dai suoi studenti – se lo terrebbe ben stretto. Se ciò non accade, la malattia è nel sistema. Tocca allo stesso De Michele segnalare, a colpi di logica ferrea e di argomentazioni ineccepibili, la deriva dell’istituzione base di ogni società civile verso mutazioni pericolose, e indicare la strada per un’autentica riforma. Valerio Evangelisti

Volete sapere cosa accade oggi nella scuola, alla scuola, grazie alla scuola o a dispetto della scuola? Provate a chiederlo a Girolamo De Michele
Wu Ming 1

Troppi insegnanti, alunni violenti e somari, bidelli scansafatiche, programmi inadeguati… la scuola italiana è davvero in stato di emergenza come sostiene chi vuole salvarla a suon di tagli al personale, rigida disciplina, valutazioni «quantitative» dell’apprendimento? Questo libro, unendo analisi statistiche e strumenti teorici di grande autorevolezza con l’esperienza di chi lavora da anni nelle classi, smonta gli stereotipi e aumenta la prospettiva: il nemico da combattere è una vasta crisi di valori politici e culturali che rischia di rendere la scuola (e la società) sempre più autoritaria.

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a cura di sei editori indipendenti italiani: instar libri, iperborea, marcos y marcos, minimum fax, nottetempo, voland, un blog per sollecitare un cambiamento della legge sul libro:

http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/

Una legge all’italiana, il solito mezzo condono temporaneo per accontentare un po’ tutti.

La questione sul prezzo del libro andrebbe affrontata con un più ampio progetto di promozione della lettura, che veda coinvolti le istituzioni, gli editori e le librerie, e rivolto a tutti i cittadini, da 0 a 99 anni. Un Paese senza adeguati indici di lettura rischia di fare la fine che stiamo facendo, non ha speranze sul piano sociale ed economico.

Detto questo, la legge non porta sostanziali novità ad un settore dove tutti fanno di tutto: sconti promozioni regali e gadget, che non fanno altro che appiattire il panorama culturale favorendo i grandi gruppi, e alla fine non favoriscono il consumatore, visti gli aumenti praticati dagli editori sui prezzi dei libri, aumenti di certo non neutralizzati da sconti e promozioni.

( A tal proposito è stato da poco pubblicato in Francia un interessante documento, presentato al Ministro della Cultura, riguardante l’andamento del mercato del libro in relazione agli effetti della Legge Lang, che ha sancito il prezzo fisso del libro. Analizzando la situazione di 24 Paesi, il relatore conclude che “Non è utile riformare la Legge Lang” , perchè non ha condotto ad un rincaro dei libri, ha permesso la pluralità della proposta culturale, favorendo in definitiva l’innovazione dell’intero settore editoriale.

Trovate qui il rapporto:

SITUATION DU LIVRE, Évaluation de la loi relative au prix du livre et Questions prospectives : Hervé GAYMARD / Rapport à la Ministre de la Culture et de la Communication

http://www.culture.gouv.fr/culture/actualites/rapports/rapport_gaymard.pdf

In Italia, invece , posso citare un rapporto di Liber ( http://www.liberweb.it/index.html):

Prezzo medio dei libri per ragazzi, 2007: 10,8 euro

Prezzo medio dei libri per ragazzi, 2008: 11,71 euro

Fonte rapporto 2009 di Liber  )

Solo una legislazione seria come quella in vigore in Francia o Germania può contribuire a creare un mercato maturo, rispettoso delle diversità culturali e che sia terreno fecondo per lo sviluppo delle idee.

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Andrea Camilleri, La caccia al tesoro, Sellerio, in libreria dal 20 maggio
La nuova indagine di Salvo Montalbano. Una storia inquietante, cruenta, con un commissario che questa volta rischia davvero grosso.

I fratelli Gregorio e Caterina Palmisano, settantini, presi da manie sacre si sono asserragliati in casa e accolgono i poliziotti che si presentano alla loro porta a colpi di pistola. Ma non è la sola sorpresa: la casa fa spavento per lo stato d’abbandono e per la selva di crocifissi mentre sul letto di Gregorio viene trovata una bambola gonfiabile, lacera, quasi senza capelli e priva di un occhio. Dopo qualche giorno un’altra bambola di gomma viene rinvenuta in un cassonetto di Vigàta. Montalbano è un po’ perplesso, e mentre si porta le due pupe a casa per ragionarci sopra – con l’inevitabile commedia degli equivoci che la loro presenza genera in Adelina e Ingrid – comincia a ricevere delle strane lettere anonime. Si tratta delle istruzioni per una caccia al tesoro: indovinelli, prove da superare, luoghi da raggiungere. Il commissario è inquieto, qualcosa non gli quadra ma decide di stare al gioco: risolve gli enigmi, le sciarade e l’aneddoto cifrato che lo conduce in una campagna un po’ sperduta. A risolvere i rompicapi lo aiuta Aurelio Pennisi, un giovane che gli ha presentato Ingrid, interessato ai suoi metodi di indagine. La situazione però si fa tesa quando insieme a una delle lettere della caccia al tesoro viene recapitata a Montalbano una testa d’agnello sanguinante. Il commissario avverte una sensazione di disagio e capisce che dietro a quella burla si cela qualcosa di oscuro e che non è più ora di giocare. Nel frattempo a Vigàta scompare Ninetta Bommarito, una diciottenne che non ha mai dato problemi in famiglia, le sue tracce si perdono in periferia su una strada che conduce a un luogo un po’ misterioso, il Lago di Dio, mentre arriva l’ennesima lettera:
Con te mi scuso caro Montalbano
Ma il tuo aspettare vedrai non sarà invano…
I versi questa volta hanno qualcosa di laido e non c’è più tempo da perdere.
La caccia al tesoro è una storia inquietante, cruenta, con un commissario più incline alla riflessione e che questa volta rischia davvero grosso

Carlo Lucarelli e Andrea Camilleri scrivono un romanzo a quattro mani : l’evento editoriale dei primi mesi del 2010, vedremo cosa esce dall’incontro tra Montalbano e Grazia Negro

Carlo Lucarelli e Andrea Camilleri, Acqua in bocca, Minimum Fax, da giugno 2010

Un gioco, un esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti: i due “re” del giallo italiano contemporaneo, entrati in contatto durante le riprese del documentario “A quattro mani” (Minimum fax media 2007), uniscono le forze e ci regalano una storia che vede protagonisti i loro personaggi di maggior successo: il commissario Salvo Montalbano e l’ispettrice Grazia Negro. A metterli in contatto è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di Grazia Negro, che, resasi conto di non trovarsi di fronte a un delitto di ordinaria amministrazione, chiede aiuto al collega siciliano; i due scopriranno di avere a che fare con i servizi segreti deviati e nelle indagini rischieranno la propria stessa vita. Il libro è reso unico e appassionante dalla sua struttura: invece che un romanzo convenzionale, è un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, ‘pizzini’ che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective, stimolando e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell’indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una ‘jam session’ fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro stile, una lettura imperdibile per gli amanti del poliziesco e del noir.

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