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Posts Tagged ‘Mohammed Hanif’

bashir



VALZER CON BASHIR, ARI FOLLMAN – DAVID POLONSKY, RIZZOLI -LIZARD
uno splendido Graphic novel, è il primo testo realizzato sotto la nuova sigla Rizzoli – Lizard. Un terribile memoir \ documentario di guerra, incentrato sulla strage di Sabra e Shatila degli anni 80, estremamente coinvolgente.
PIOGGIA GIALLA, JULIO LLAMAZARES, PASSIGLI
Grande letteratura, il monologo di Andrés de Casas Sosas, ultimo abitante di Ainielle, paese disabitato sui Pirenei. Attraverso i suoi ricordi, rivive la storia della sua terra, delle persone che la abitavano, morte o partite, dimenticandolo.
MOHAMMED HANIF, IL CASO DEI MANGHI ESPLOSIVI, BOMPIANI
Un grande Ride di molte cose Mohammed Hanif, degli americani e dei musulmani, e fa divertire anche il lettore con questo romanzo (vincitore del Commonwealth Writer Prize for First Book) che ci riporta al 1988, quando l’aereo del Generale Zia , dittatore del Pakistan, finì tragicamente il suo volo dopo appena quattrominuti dal decollo.
ALEXANDRA FULLER, LA LEGGENDA DI COLTON H.BRYANT, MONDADORI
L’avventura umana di Colton H.Bryant, ultimo romantico cowboy in un Wyoming in cui le grandi praterie lasciano gli spazi agli impianti di trivellazione dei petrolieri.
HELONEIDA STUDART, FRANCOBOLLO D’ADDIO, MARCOS Y MARCOS
Per chi ama la narrativa sudamericana, il ritratto forte di due sorelle riavvicinate dal frutto della vendetta, sullo sfondo di un Brasile non tenero con le donne . .
REVOLUTIONARY ROAD, RICHARD YATES, MINIMUM FAX
Sono state scritte molte pagine sulla vita di provincia negli Stati Uniti, su quelle esistenze ordinarie all’ombra della rispettabilità, di una felicità indotta dal consumismo, ma l’opera di Yates va ben al di là degli stereotipi che poi si affermeranno..Dal 1961, un libro amatissimo negli Usa
INDRA SINHA, ANIMAL, NERI POZZA
Finalista al Booker Prize, ANIMAL narra la vita di un ragazzino reso deforme dal disastro ambientale dovuto alla Union Carbide, nell’India degli anni 80. Un romanzo potentissimo, a volte un vero pugno nello stomaco, a volte divertente.
IRENE NEMIROVSKY, I DONI DELLA VITA, ADELPHI
Un altro capolavoro da parte di autrice riscoperta in tutto il mondo: con un taglio decisamente moderno, l’autrice racconta le gioie e i dolori nati dal matrimonio tra Pierre e Agnes, coppia che osa sfidare i mediocri valori borghesi espressi dalla società francese di inizio novecento, fino ai terribili giorni di fine anni Trenta.
DAMON GALGUT, L’IMPOSTORE, GUANDA
Da un autore accostato al primo Coetzee, una narrazione incalzante da cui traspare la contrapposizione tra passato e presente, tra uomo e natura, tra quanto è etico e quello che non lo è, in un contesto drammatico come il moderno Sudafrica
TIM WINTON, RESPIRO, NERI POZZA
Due ragazzi, un piccolo paese dell’Australia: di fronte a loro la sfida dell’emozione assoluta, quella che può cambiare la vita. Un romanzo intenso,bellissimo!
HENRY BAUCHAU, IL COMPAGNO DI SCALATA, EDIZIONI E.O
Un gran libro che ci parla della vita e dello spettro della morte, di invecchiamento e della forza della memoria. Condito inoltre da un messaggio positivo, la volontà di far tesoro delle proprie esperienze per trasmetterle ad altri, con la speranza di poterli aiutare ad affrontare le asperità della vita.
TONI MORRISON, IL DONO, FRASSINELLI
Dal primo premio Nobel afro-americano, una vibrante vicenda sul dolore dell’innocenza perduta, sullo sfondo dell’America della fine del Seicento.
UNA RAGAZZA COMUNE, JOHN BURNHAM SCHWARTZ, NERI POZZA
Scritto con rara grazia, UNA RAGAZZA COMUNE racconta al lettore l’avventura di una semplice ragazza destinata a diventare la consorte del Principe imperiale giapponese. Senza che questo le rechi eccessiva gioia, anzi..
Come Arthur Golden ne Memorie di una geisha, Schwartz si cala con precisione nel carattere femminile della protagonista, dando vita ad un felice ritratto del Giappone post Seconda Guerra Mondiale.
VITA E DESTINO, VASILIJ GROSSMAN, ADELPHI
Un altro grande libro sulle grandi tragedie del 900, sul fallimento delle ideologie. La riscoperta di un grande autore russo, oscurato dalla censura.
WILLIAM TREVOR,UOMINI D’IRLANDA, GUANDA
Trevor è considerato uno dei capostipiti della nuova letteratura irlandese, il patriarca dei vari John Banville, Roddy Doyle.In questa sua dodicesima raccolta di racconti il lettore troverà vite in discesa verso qualcosa, sia l’infelicità, sia una svolta verso l’esistenza.
MICHAEL ZADOORIAN, IN VIAGGIO CONTROMANO, MARCOS Y MARCOS
Resterete affascinati dall’ultimo viaggio di due attempati coniugi, con il loro camper sulla mitica Route 66! Una storia piena di tenerezza ed amore!

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hanif

Ride di molte cose Mohammed Hanif, degli americani e dei musulmani, e fa divertire anche il lettore con questo romanzo che ci riporta al 1988, quando l’aereo del Generale Zia , dittatore del Pakistan, finì tragicamente il suo volo dopo appena quattro minuti dal decollo.
Al centro di questo brillante debutto troviamo il sottufficiale Ali Shigri, figlio di un colonnello pakistano finito suicida dopo una brillante carriera, pronto a ricevere l’ispezione del Generale con il suo reparto. L’improvvisa scomparsa del miglior amico di Ali, Obaid, fornisce il punto di partenza per una vicenda che ci fa ricordare Comma 22 di Heller.
Fortemente originale il gruppo di personaggi principali attorno a cui ruota la storia, a partire dal protagonista, per passare all’amico Obaid ( sempre profumatissimo, amante della poesia tanto da regalare ad Ali un libro di poesie di Rilke tradotto in pakistano), all’istruttore americano Bannon, ( lontano dagli stereotipi rocciosi del militare Usa: forte consumatore di droghe, continuerà a sostenere Ali quando per lui le cose si metteranno male).
In quegli anni il Pakistan era il baluardo occidentale contro le derive afghane, quando ormai l’Armata rossa aveva pronti i bagagli, e già si aggiravano per il mondo gli spettri di quanto sarebbe accaduot nei decenni successivi.

Vincitore del Commonwealth Writers Prize for First Book 2009, finalista al Booker Prize 2008 e al Guardian First Book Award 2008.

Mohammed Hanif, Il caso dei manghi esplosivi , Bompiani

Ali Shigri è un giovane istruttore dell’esercito pakistano che ha visto morire il dittatore Zia, il 17 agosto 1988, in un incidente aereo. Ali in realtà sapeva prima del decollo ciò che sarebbe accaduto – e in questo libro ce lo racconta, in una specie di teso count down prima della tragedia. Ci racconta i tentativi di pressione psicologica esercitati senza successo nei suoi confronti, prima dell’incidente, dalle forze dell’ordine insospettite dalla scomparsa di un aereo. Ci racconta la vita del presidente pakistano Zia, che da undici anni deteneva il potere, vivendo come un “patriarca” marqueziano, recluso, ignaro del mondo, preda di una follia paranoica di tipo religioso. Ci racconta come, dopo mille interrogatori, è stato rilasciato, con le autorità di giorno in giorno più confuse e il momento dell’attentato sempre più vicino. Ci racconta l’incidente, realizzato con grottesca concertazione: il dittatore Zia colpito contemporaneamente da un’arma biologica (una specie di tenia), da un’arma chimica (del veleno nell’impianto di aria condizionata dell’aereo) e da un’arma tradizionale (l’esplosione dell’aereo).

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