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Posts Tagged ‘narrativa sudamericana’

Il vento delle ore,

Ángeles Mastretta, Giunti

“Sarà perché ci sono stati anni in cui ho vissuto di fretta, che adesso, nonostante mi rimangano meno stagioni, le spreco di più?

Ho corso per anni. Rido di me, quando ricordo come una volta le ore mi incalzassero. Dove vai così veloce, dicevano le mie scarpe, visto che prima o poi tutto arriva?

 

UN’ALTRA MAGISTRALE NARRAZIONE DELL’AUTRICE DI DONNE DAGLI OCCHI GRANDI

 

Sull’onda del ricordo e dell’emozione, con “Il vento delle ore”, Ángeles Mastretta ci propone un nuovo, intenso memoir lungo i sentieri incantati dei ricordi rievocando i momenti più preziosi della sua infanzia e giovinezza a Puebla.

 

La zia Catita, fantasiosa e tenace, che aveva il dono di predire il futuro; il padre italiano che appena tornato dal lavoro riuniva con un fischio tutta la famiglia davanti a un piatto di pasta; Ángeles adolescente, che sognava di essere magra come Jackie Kennedy e alta come le fidanzate dei Beatles, alternando digiuni e abbuffate sulla scia di dispiaceri ed entusiasmi; il complesso rapporto con la madre, bellissima, forte e tradizionalista, che non perdonò mai la scelta di Ángeles di vivere l’amore liberamente, convivendo con un uomo senza sposarsi.

 

Attraverso immagini così forti da trasportare il lettore nei luoghi e nel tempo della narrazione, Ángeles Mastretta percorre con il suo stile impeccabile i grandi temi dell’esistenza: la stagione sublime della giovinezza, quella dell’amore e della morte, celebrando soprattutto l’importanza di non lasciarsi sfuggire ogni singola occasione di vita.

traduttore Mogavero E.

 

 

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COLOMBIA

COLOMBIA (Photo credit: ho visto nina volare)

Colombia, sono gli anni della guerra senza esclusione di colpi tra narcotrafficanti per il controllo del traffico di droga, con le forze dell’esercito e della polizia che non stanno certo a guardare.
L’epopea corale narrata da questo narratore di razza è quella dei pesci piccoli e dell’universo che li circonda, ma non solo: desaparecidos, rivoluzionari, prostitute, artisti  e altri, accomunati dal vivere in un luogo in cui la morte scivola sempre accanto a te, in agguato. Naturale che il primo personaggio che si incontra sia un pluriassassino, capace di resistere per lunghe ore ad un assedio delle forze dell’ordine, seminando lutti. Da cui per incanto nascerà una nuova vita, alla ricerca di un punto fermo nella vita che travalichi le emergenze che lo circondano.

Dieci anni per scrivere questa ricostruzione della tragedia del suo Paese, “senza finzioni” come dice l’autore, 35 morti come gli anni dello zingaro diretta conseguenza dell’assedio al bandito, che è comunque il perno centrale della narrazione, poche ore basteranno al lettore per gustarsi questa opera dal ritmo narrativo intenso e rapido, che resterà poi a lungo dentro di lui!

Valeria Luiselli, Felisberto Hernandez, Juan Josè Saer: autori di assoluto livello presentati da pochi mesi da questo editore: necessario batter loro le mani per la validità delle scelte!

35 morti, Sergio Alvarez, La nuova frontiera
Traduzione dallo spagnolo (Colombia) di Elisa Tramontin

Un romanzo corale in cui riecheggiano la storia, la vita e le voci di un intero popolo. Trentacinque anni sempre in bilico tra speranze e cocenti delusioni, raccontati da un picaro moderno, che fa sempre quello che non dovrebbe e che si trova nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Dalla nascita in Colombia fino alle ultime peripezie a Madrid, seguiamo con il fiato sospeso l’avventurosa vita del protagonista in un succedersi di situazioni raccontate con uno stile crudo e realista: “puttane rivoluzionarie” e rivoluzionari senza rivoluzione, mogli tradite e guerriglieri gelosi, teppisti da strada e giovani sognatori, desaparecidos e cantanti di vallenatos. Una scrittura impetuosa che si gonfia come un fiume in piena pagina dopo pagina, un miscuglio di voci che gridano la loro voglia di vivere in un Paese dove amore, sesso e morte si susseguono vorticosamente.
Sergio Álvarez, è nato nel 1965 a Bogotà. Figlio di un sognatore e di una maestra di scuola, ha sempre coniugato la passione per i libri con quella per l’avventura. Il suo primo romanzo La Lectora ha ottenuto il premio Silverio Cañada della Semana Negra di Gijón nel 2002. Sergio Álvarez ha dedicato dieci anni alla scrittura di 35 Morti, un romanzo che è frutto di approfondite ricerche sulla storia e sul mondo del narcotraffico in Colombia, nonché di numerosi viaggi in tutto il Paese.

Sergio Alvarez è nato nel 1965 a Bogotà. Figlio di un sognatore e di una maestra di scuola, ha sempre coniugato la passione per i libri con quella per l’avventura. Il suo primo romanzo La Lectora ha ottenuto il premio Silverio Canada della Semana Negra di Gijòn nel 2002. Sergio Alvarez ha dedicato dieci anni alla scrittura di 35 morti, un romanzo che è frutto di approfondite ricerche sulla storia e sul mondo del narcotraffico in Colombia, nonchè di numerosi viaggi in tutto il paese.

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