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Posts Tagged ‘New York’

dal vincitore del Premio Strega, ecco annunciato New York è una finestra senza tende, ovvero, dalle montagne ai grattacieli: in libreria dal 24 luglio, per Laterza, da Paolo Cognetti.

Ho pensato di poter prendere tutte le storie mai raccontate – tutte le trame inventate da un essere umano, tutti i personaggi e i luoghi – e di metterle insieme per formare un mondo, e ho pensato che se quel mondo avesse avuto una capitale, ecco, io c’ero finito in mezzo. Mi trovavo nella capitale dell’immaginazione.»

«La prima guglia sparata in cielo, il primo marciapiede gremito, il colore della pelle del primo incontro. Il primo odore inatteso, che per qualcuno è di oceano, o di carne arrostita, o di zucchero a velo, o di ruggine e foglie marce, anche se quello che sta marcendo è legno, cemento, ferro, mattoni, perché l’intera città sembra attaccata dalla ruggine e dalla muffa. Sono inaspettati anche i colori. Non il bagliore freddo del vetro e dell’acciaio, ma le tonalità pastello del rosso, dell’arancio, del marrone. La sorpresa di sbarcare nel Nuovo Mondo e scoprire una città vecchia: non come sono vecchie quelle europee, che sono vecchie come monumenti, ma vecchia come una fabbrica abbandonata, o una casa di famiglia, o gli edifici ferroviari che si vedono appena fuori dalle stazioni, o i luna park in disuso.» «Questo libro è frutto di diversi viaggi a New York. Il risultato è una mappa ottenuta per accumulazione di appunti – piena di buchi, libri che non ho letto, posti che non ho visitato. Del resto, se scrivere una guida sulla città più raccontata al mondo ha un senso, l’unico senso possibile è che sia incompleta, particolare e mia.»

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in vacanza con il giusto libro , Paese per Paese. Edizione 2015

parte seconda.

AMERICA

CUBA, Leonardo Padura, Eretici, Bompiani

STATI UNITI – Colorado,Kent Haruf, Benedizione, NN Edizioni

NEW YORK, Richard Price, Clockers, Neri Pozza

BALTIMORA, Laura Lippman, Ogni cosa è segreta, Neri Pozza

COLOMBIA, Emma Reyes, Non sapevamo giocare a niente, SUR

ARGENTINA, Roberto Arlt, I lanciafiamme, Sur

ARGENTINA-Delta del Paranà, Alicia Plante, Senza macchia apparente, La nuova frontiera

MESSICO, Maria Venegas, La figlia del fuorilegge, Bollati Boringhieri

MESSICO, Oscar Martinez, La furia, Fazi

MESSICO, Pino Cacucci, Quelli del San Patricio, Feltrinelli

HAITI, Dany Laferriere, Tutto si muove intorno a me, 66ndand2nd

SUD AMERICA, Miguel Bonnefoy, L’avventuroso viaggio di Octavio, 66ndand2nd

STATI UNITI, Minard Celine, Per poco non ci lascio le penne, 66ndand2nd

URUGUAY, Tomas de Mattos, Il cielo di Bagdad, Controluce

SUDAMERICA, Vespeggiando in sudamerica, Altromondo

PATAGONIA, Gimenez Hutton Adrian, Chatwin in Patagonia, Nutrimenti

ARGENTINA, Alicia Plante, Senza macchia apparente, La nuova frontiera

 

AFRICA

AFRICA, Egisto Corradi , Africa a cronometro, Corbaccio

SUD AFRICA, Deon Meyer, Cobra, E.o

BOTSWANA, Alexander Mc Call Smith, Precious e le scimmie, Salani

ALGERIA, Yasmina Khadra, Cosa aspettano le scimmie a diventare uomini, Sellerio

EGITTO, Leila Aboulela, Il dottore sul Nilo, Controluce

MADAGASCAR, Giulio Querini, Sotto il cielo del Madagascar, Fazi

UGANDA, Dinaw Mengestu, Tutti i nostri nomi, Frassinelli

CONGO,Alain Mabanckou, Pezzi di vetro, 66ndand2nd

MALI, Moussa Konatè, Commissario Habib – due gialli africani, Del Vecchio

AFRICA TROPICALE, Vincenzo Rampolla, L’anima del baobab, Europa edizioni

NIGERIA, Noo Saro Wiwa, In cerca di Transwonderland, 66THAND2ND

NIGERIA, Aurelien Molas, I fantasmi del Delta, Mondadori

AFRICA, Wole Soyinka, Africa, Bompiani

ANGOLA, Ondjaki, Nonna Diciannove e il segreto del sovietico, Il sirente

 

OCEANIA

AUSTRALIA, Franklin Miles, La mia brillante carriera, Elliot

Patrick White, Il giardino sospeso, Bompiani

 

 

 

in MESSICO con Oscar Martinez, La bestia

Óscar Martínez

La bestia,

Fazi editore

Martínez, con il suo reportage, ci trascina fuori dai cliché del sogno americano, per portare l’attenzione sulla Bestia, il treno merci che ospita le storie di 250.000 migranti per i quali l’immigrazione non è speranza, ma consapevolezza. Una questione di vita o di morte.

Le storie dei “migrantes que no importan” sono apparse prima sul «Elfaro.net» per poi approdare ne La bestia, considerato il miglior libro dall’«Economist» e dal «Financial Times». Un’inchiesta corale suddivisa in quattordici capitoli ripercorre la rotta dei migranti, tracciando la mappa dei pericoli: sequestri da parte della criminalità organizzata senza nome, stupri, l’obbligo di prostituirsi nei locali notturni in Chiapas, il rischio di essere uccisi da parte dei narcotrafficanti, e non per ultimo quello di finire sotto le rotaie della Bestia per stanchezza o distrazione, costretti a viaggiare sul tetto del treno. Martínez percorre da cima a fondo le vite dei migranti, con tanto di testimonianze dirette da parte dei protagonisti.

La tela di racconti ricostruisce un sistema criminale che sfrutta la disperazione e la trasforma in denaro contante per aumentare a dismisura la liquidità dei cartelli della droga. I veri protagonisti sono i migranti, le cui storie vengono narrate da Martínez con grande umanità durante il drammatico percorso.

«Non volevo suscitare compassione, ma rabbia e indignazione», ha affermato.

E ci riesce con una forte denuncia nei confronti dell’autorità statale, spesso corrotta e assente, complice di questa strage. Il libro ridisegna, attraverso la tratta della morte, una nuova geografia delle terre dimenticate tra l’America Centrale, il Messico e gli Stati Uniti.

Oscar Martínez è un giornalista salvadoregno che scrive per il primo quotidiano online dell’America Latina, ElFaro.net. Oggi svolge indagini sulle violenze delle gang centroamericane. Nel 2008 ha vinto il premio messicano Fernando Benitez per il giornalismo e nel 2009 ha ricevuto lo Human Rights Prize all’università di El Salvador.

«La bestia è straordinario per il coraggio di cui Martínez ha dato prova scrivendolo e per le vite nascoste che rileva… Il suo linguaggio preciso, carico di empatia e spesso poetico è capace di suscitare nel lettore rabbia e pietà, ma anche ammirazione». Financial Times

«Una scrittura elegante e incisiva. La bestia supera il semplice reportage per entrare nel regno della letteratura. Il libro di Martínez è un degno successore di un’opera immortale come La strada di Wigan Pier di George Orwell». The New York Times

«Martínez è chiaramente un grande ascoltatore – una dote fondamentale quanto rara per un giornalista -, per questo la sua prosa risuona così cruda e autentica». The Observer

«Martínez merita riconoscimento non solo per il duro lavoro che ha fatto e per quello che scrive, ma anche perché scrive benissimo». New Yorker

«Un libro che mozza il fiato. Una rivelazione frutto d’amore e di incredibile coraggio». New York Review of Books

 

In Egitto con LA CITTA’ DEL PIACERE

El Kamhawi, La città del piacere, Il sirente

 

La città del piacere, un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, plasmato in fretta e furia da un abile architetto e consacrato alla Dea del Piacere. Una felicità mista a malinconia aleggia per le strade di questa moderna metropoli immaginaria, insinuandosi nei cuori dei suoi abitanti, dediti alla pratica del piacere e sudditi di un licenzioso re. Una narrazione che a tratti ha quasi il sapore di una fiaba, abilmente intrecciata con rimandi a miti e leggende. El Kamhawi in questo testo affronta questioni scottanti, lasciando divenire questa città un luogo in cui si condensano i difetti e gli errori dell’uomo moderno. [tratta da La rivista di Arablit, I, 2, 2011, articolo a cura di Ada Barbaro]

Ezzat El Kamhawi è nato nel villaggio di Mit Suhayl, nel Governatorato di Sharqiyya. Si è laureato in giornalismo all’Università del Cairo e ha iniziato a lavorare per il quotidiano egiziano Al-Akhbar e ha contribuito a fondare Akhbar al-adab, settimanale in arabo, del quale è vicedirettore. Attualmente collabora anche coi quotidiani al-Misri al-Yawm e al-Quds al-‘arabi. Come scrittore ha pubblicato sei romanzi e due raccolti di racconti. La città del piacere è il suo primo romanzo.
IN SUDAMERICA CON

Vespeggiando in Sudamerica

di Mario Pecorari
,Altromondo edizioni

Una Vespa, la propria compagna e il Sudamerica. Da ottobre 2012 a marzo 2013, 21.000 chilometri percorsi attraverso il Cile, l’Argentina, il Paraguay, il Brasile e l’Uruguay. Una storia vera, fatta di incontri con persone fantastiche, soprattutto i molti appartenenti ai Vespa club locali che, con il sistema del passaparola, attendono l’autore lungo il tragitto per fargli scoprire un mondo meraviglioso. Perché viaggiare con la Vespa non è soltanto andare in scooter. La vespa è un mezzo per comunicare e per conoscere.

Mario Pecorari, goriziano del 1953, ha sempre vissuto a Trieste. Impiegato tecnico presso la Grandi Motori Trieste, prima, e poi nella Fincantieri, è stato uno sportivo e ha praticato la speleologia. Ma la sua vera passione è sempre stata la fotografia e i viaggi. Usando i mezzi più disparati, ha girato in Europa, in Medio Oriente e nel Sud Est Asiatico. Da quando ha conosciuto Sandra, anch’essa amante delle due ruote, i viaggi in Vespa sono diventati i suoi preferiti, tanto da percorrere con essa più di 200.000 chilometri, raggiungendo le mete più varie, dai Balcani, alla Crimea, dal Mar d’Azov, al Vietnam e al Sudamerica
in Angola con


NonnaDiciannove e il segreto del sovietico (Ondjaki)

, Il sirente

 

 

 

“L’esplosione svegliò persino gli uccelli addormentati sugli alberi e i lenti pesci del mare – accaddero colori di un carnevale mai visto, giallo mischiato con un rosso a fingersi arancione in un verde azzurrato, luccichii che imitavano la forza delle stelle distese sul cielo e un rumore tipo guerra degli aerei Mig. Era proprio una bella esplosione perché continuava nel rumore di quei colori che i nostri occhi guardarono e non dimenticarono mai più.”

 

 

 

Luanda, Praia Do Bispo. In un tempo imprecisato tra l’Angola postcoloniale e l’età dell’oro della fanciullezza, due bambini hanno una missione: far saltare in aria il Mausoleo del Compagno Presidente Agostino Nheto, la cui costruzione minaccia di sgombero gli abitanti delle strade vicine. Sullo sfondo di un Paese segnato dai conflitti successivi all’indipendenza e sotto l’influenza sovietica e cubana, Ondjaki filtra attraverso lo sguardo di un bambino le tracce del disordine; inventando una lingua impossibile, infantile e colta allo stesso tempo, riformula la realtà storica di un quartiere della capitale angolana in una vera e propria “comunità alternativa” in cui si sviluppano relazioni sociali tra angolani, cubani e sovietici caratterizzate da creatività, avventura, compassione – e infine riscatto.

 

Vincitore nel 2010 del prestigioso premio letterario Jabuti, NonnaDiciannove e il segreto del sovietico sancisce la maturità artistica di uno dei più significativi scrittori in lingua portoghese, vincitore nel 2013 del Premio Saramago.

Ondjaki è nato a Luanda nel 1977, si è formato a Lisbona e vive a Rio de Janeiro. Autore di cinque romanzi e tre raccolte di racconti, di diverse volumi di poesia e di racconti per l’infanzia, ha inoltre realizzato un documentario sulla propria città natale (“May Cherries Grow”). Già vincitore di premi letterari autorevoli, tra cui il Grinzane for Africa (2008) ,lo Jabuti (2010) e il Premio Saramago (2013), i suoi lavori sono stati tradotti in otto lingue. “NonnaDiciannove e il segreto del sovietico” è il suo quarto volume pubblicato in Italia.

in Australia con
Patrick White, Il giardino sospeso, Bompiani
Gilbert e Eirene: inglese lui, orfano in fuga dall’Europa devastata dalla seconda guerra mondiale; inglese di madre greca ed egocentrica lei. Due ragazzini allo sbando, sullo sfondo di un’Australia sconosciuta e insidiosa per degli stranieri senza guida e tutela. Conosceranno le umiliazioni scolastiche, la solitudine e un amore semplice e insieme complesso, figlio dei loro travagli interiori, disperato e tenero come loro. L’ultimo romanzo dell’autore di “L’occhio dell’uragano”. Un’opera totale, in cui il flusso di coscienza dei personaggi, la cura estrema dei dettagli, l’attenzione spasmodica al trascorrere del tempo, e l’esplorazione dei segreti e delle emozioni famigliari, fanno emergere una piccola epopea di vita quotidiana, dove ciò che può sembrare banale e dimesso diventa momento rivelatore di quella verità esistenziale che ama sempre nascondersi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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I MIGLIORI GIALLI DEGLI ULTIMI MESI, secondo Atlantide

TOM HILLEBRAND, IL FRUTTO DEL DIAVOLO, ATMOSPHERE

Un bel giallo per mettere il naso nel mondo della sofisticazione alimentare e dei grandi interessi che ruotano al mondo del cibo, tra gli eccessi dello chef system e l’ossessione per il nuovo ingrediente trendy

OLIVIER TRUC, L’ULTIMO LAPPONE, MARSILIO

Toh! Un giallo nordico scritto da un esordiente che nordico non è! Olivier Truc conosce però bene la realtà che descrive, visto che di mestiere fa il giornalista, corrispondente dalla Svezia! Ecco così un romanzo denso di suggestioni e stimoli, capace di calarci nel cuore di una civiltà da secoli emarginata, con la sua ricchezza ma anche con le proprie debolezze.

IVY POCHODA, VISITATION STREET, NERI POZZA

Un noir che piacerà a chi ama Dennis Lehane e Alice Sebold. Con tratti decisi, ecco svelata al lettore la vita quotidiana di un quartiere di Brooklyn, sconvolta dalla scomparsa di una ragazza

PIERGIORGIO PULIXI, LA NOTTE DELLE PANTERE, E.O

Per proteggere la sua squadra da uno scandalo di crimini e corruzione, l’ispettore Mazzeo finisce in carcere. Ma il suo sacrificio non può fermare le conseguenze di anni di crimini. I suoi uomini, infatti, hanno messo le mani su una partita di droga, e lui da dietro le sbarre non può fare nulla. L’unica alternativa è scendere a patti con la legge imbarcandosi in una missione sporca e suicida..

MALCOM MCKAY, LA MORTE NECESSARIA DI LEWIS WINTER, MONDADORI

Per tutti i fans di Ian Rankin, del cosiddetto TARTAN NOIR, come anche Christopher Brookmyre, per esempio, ecco una nuova stimolante proposta per calarsi nei climi scozzesi

MARCOS CHICOT, L’ASSASSINO DI PITAGORA, SALANI

Matematica, filosofia, misteri e delitti, e un protagonista importante: Pitagora. Un giallo storico accattivante, voltapagina, finalista tra l’altro del Premio Planeta in Spagna, il più importante!

RICHARD LANGE, ANGEL BABY, EINAUDI

Una scrittura secca, quella di Richard Lange, che con questa storia di confine tra Messico e Stati Uniti, finalista dell’Hammett PRIZE 2013.

ARNALDUR INDRIDASON, SFIDA CRUCIALE, GUANDA

un ragazzo ucciso, nell’Islanda anni settanta che si preparava alla sfida tra Fischer e Spassky. Un raffinatissimo thriller di uno tra i migliori giallisti in circolazione!

PETER BLAUNER, SLOW MOTION RIOT, IL SAGGIATORE

Un noir metropolitano durissimo, a dipingere la New York degli anni Novanta, al tempo dell’arrivo del Crack, tra spacciatori violenti e un sistema giudiziario di certo non perfetto…

BELINDA BAUER, NEGLI OCCHI DELL’ASSASSINO, MARSILIO

Con tensione crescente e un briciolo d’ironia di fondo, ecco un altro godibile thriller firmato Marsilio. Un viaggio nel Somerset, in un piccolo villaggio, in cui l’investigatore locale dovrà fronteggiare un mistero molto particolare..

CAMILLA LACKBERG, LA SIRENA, MARSILIO

Davvero, la regina del thriller in questo momento!

GUIDO SGARDOLI, ROSSO VENEZIANO, TIME CRIME

Da un grande autore per ragazzi, un giallo storico assolutamente coinvolgente! Con protagonista un genio dell’arte del calibro di Giorgione!

ARNE DAHL, BRAMA, MARSILIO

Protagonista, il crimine internazionale, il mondo della finanza… e una squadra speciale per combattere certi eccessi..

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Publishers Weekly

Image via Wikipedia

I MIGLIORI LIBRI DEL 2011

fine anno, tempo di giudizi. I critici letterari del pianeta stilano le loro classifiche. Atlantide li trova per Voi…

La selezione più autorevole e “cliccata”, composta da pochissimi titoli, quella del NEW YORK TIMES:

Quelli di TEA OBREHT, STEPHEN KING, KAREN RUSSELL li trovate anche in italiano.
http://www.nytimes.com/2011/12/11/books/10-best-books-of-2011.html

Publisher weekly, I MIGLIORI DEL 2011
Compare (giustamente ) Jeffery Eugenides, con The marriage plot
http://www.publishersweekly.com/pw/best-books/2011#book/book-1

The reviews staff was generally crazy for Eugenides’s The Marriage Plot, and Ann Patchett’s bestselling State of Wonder got on for being just terrific, while Tina Fey (Bossypants) is our celebrity who can write. We paid tribute to the big guns taking on the big guns: R

SECONDO SCRITTORI E POETI INGLESI
http://www.guardian.co.uk/books/2011/nov/25/books-of-the-year

Francia,
i libri migliori dell’anno secondo la redazione di LIRE.

miglior romanzo straniero, ACIER di SILVIA AVALLONE
http://www.lexpress.fr/culture/livre/les-20-meilleurs-livres-de-l-annee-2011_1056251.html

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La MAFIA è la vera protagonista di questo ottimo noir, in cui il protagonista si troverà a dover affrontare nell’arco di un lungo periodo complotti e sporchi intrecci, corruzione e spietatezza. Un libro coinvolgente e di rapida lettura!

Vendetta, Ellory Roger, Giano

Chalmette è un quartiere di New Orleans che è un eufemismo definire malfamato. In uno di questi vicoli, è in sosta una Mercury Turnpike Cruiser. In un’umida notte d’agosto, la polizia scopre il cadavere di un uomo di circa cinquant’anni. Gli esami post mortem accertano che è stato colpito alla testa e al collo con un martello e che gli è stato inciso il cuore. Lungo la schiena, sotto il collo e sopra le spalle, l’uomo presenta uno strano disegno raffigurante la costellazione dei gemelli. La polizia si appresta ad appurarne l’identità, quando l’inchiesta viene secretata e trasferita nelle mani dell’FBl. Il morto, infatti, è un ex poliziotto diventato guardia del corpo di Charles Mason Ducane, governatore dello stato della Louisiana. Accompagnava per le strade di New Orleans la figlia diciannovenne del governatore, Catherine, che è stata rapita. L’agente Schaeffer riceve la telefonata di uno sconosciuto che, con una indefinibile inflessione nella voce, gli intima di portare un certo Ray Hartmann, investigatore speciale a New York, a New Orleans nel giro di ventiquattr’ore, pena la vita della ragazza. È l’inizio di un lungo confronto tra i due uomini, il poliziotto che ha sacrificato la sua vita privata alla lotta ai Cambino e ai Genovese, i clan di Cosa Nostra che regnano a New York, e il killer che ha trascorso l’intera sua esistenza a uccidere al servizio della mafia.

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