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Posts Tagged ‘nostalgia dell’ombra’

Monterrey e dintorni, luoghi un tempo teatro degli eroismi oltre confine del ranger Tex Willer, ha assunto negli ultimi anni altri significati, ovvero quello di luogo dominato dalla violenza dei narcos, che permea ogni istante dell’esistenza dei suoi a volte rassegnati abitanti. Con passione, Antonio Parra rende l’orrore e la violenza, in opposizione ad una antitetica America del Nord, avvertita come antitesi al nord del Messico. Ramiro, il protagonista, si trasformerà con naturalezza in un killer al soldo della malavita, senza possibilità di deviare dal corso del destino.

Eduardo Antonio Parra, Nostalgia dell’ombra, La Linea

Traduzione di Angela Masotti

Nostalgia dell’ombra è la cronaca della nascita di un killer nel Messico violento dei nostri giorni.
Il libro si apre a Città del Messico, con la consegna a Ramiro, sicario al soldo di un uomo d’affari, di una busta contenente le generalità della sua prossima vittima, una donna che vive a Monterrey.
Il tempo presente della narrazione, svolta in prima persona, è interrotto a capitoli alterni dalla cronaca di un passato che pare lontanissimo e che vede protagonista la persona che Ramiro era prima: Bernardo, giornalista di Monterrey, che anni addietro, in una sera da incubo nella quale giunge la fulminante rivelazione del gusto per l’omicidio, si trova a interrompere il corso di una esistenza tranquilla e a dare inizio a una parabola esistenziale che lo inchioda tra i paria del Messico. Eccolo, allora, con il soprannome di el Chato, mendicante insieme ad altri disperati in una discarica di Monterrey, poi aspirante emigrante alla frontiera con gli Stati Uniti e, infine, galeotto nelle allucinanti carceri nazionali. Questo il filo che permette al passato di ritrovare la coincidenza col presente e a Bernardo, el Chato, e Ramiro di ricombinare una catena ininterrotta di derivazioni.
Sia nell’architettura del testo sia nella lingua, capace di registrare con grande acutezza il tempo intimo di un uomo, Parra rivela una capacità e un talento davvero invidiabili.

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Esordire come editori

 

Le Edizioni La Linea. Ecco il loro “esordio”:

 

“Ci eravamo rintanati al quarto piano di uno scialbo condominio della
città. Vi avevamo passato qualche mese nell’anonimato, la portinaia
indecisa sulle parole con cui salutarci e i vicini che ne facevano a meno.
Fu un omino tarchiato che illuminò la nostra presenza in quel luogo. Lo
fece scaricando nell’atrio dello stabile un paio di scatoloni di libri
provenienti da una tipografia. Tra i mugugni di chi tentava di scavalcarlie l’imbarazzo della portinaia, li caricammo in ascensore e li portammonel nostro ufficio. Ne uscirono due libri a cui ci presentammo come i loro editori.”

 

qualche notizia sulle Edizioni La Linea:

 

La Linea è un marchio editoriale che nasce a Bologna e debutta in libreria nel luglio 2011.

 

I fondatori sono quattro soci legati da una passione comune e decisi ad affrontare insieme una sfida che non si presenta certamente facile. Due di loro, Alessandro Menon e Marco Nardini, si occupano da tempo di libri: il primo lavora da oltre vent’anni nell’ambito dell’editoria scolastica e da alcuni anni ha avviato uno studio professionale; il secondo, dopo un’esperienza pluriennale in case editrici, radio e librerie, ha aperto un’agenzia letteraria. Gli altri due, Isabella De Ponti e Andrea Ghezzi, provengono da un dottorato di antropologia con un lungo periodo di ricerca sul campo all’estero.

 

Il programma editoriale si articola in quattro collane.
Tam Tam, la collana di narrativa, è dedicata a romanzi e racconti. Quello che vogliamo offrire è uno sguardo attento e critico, ma anche ironico e tagliente, verso la società in cui viviamo, punti di vista obliqui e originali, così come testimonianze della propria realtà di appartenenza, storie di emigrazione e di ibridazione, contesti sociali nuovi e inusuali.

 

La collana di saggistica breve Le Stringhe è un contenitore dedicato a opere sintetiche e divulgative su temi di ampio respiro, che possano interessare una larga audience di lettori.

 

La collana di antropologia Il Secondo Libro si propone di reindirizzare l’esperienza di campo o di studio del ricercatore sociale verso la dimensione narrativa o descrittiva, proponendo testi scritti per il grande pubblico, piuttosto che per l’accademia: il cosiddetto “secondo libro” dell’antropologo, appunto.

 

Infine, la quarta collana, La Linea Edu, si rivolge al settore della didattica per adulti, con particolare attenzione alla popolazione immigrata. Dal 2012 i titoli di questa collana usciranno in coedizione con la casa editrice Loescher.
L’ultima fatica de La Linea, Nostalgia dell’ombra, dello scrittore messicano (esordiente con questo libro in Italia!) Eduardo Antonio Parra

Nostalgia dell’ombra è la cronaca della nascita di un killer nel Messico violento dei nostri giorni.

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