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Posts Tagged ‘nuovi editori’

Le edizioni Barbes non ci sono più, il testimone passa alle edizioni Clichy (il nome viene dal versante della collina di Montmartre opposto a Barbès e scenario del capolavoro di Truffaut I 400 colpi).Che sorprendono subito con questo bel titolo di un autore molto amante degli pseudonimi…
Lutz Bassmann, Manuela Draeger,  Elli Kronauer, Antoine Volodine, sono appunti le denominazioni assunte da un ignoto autore, nato nel 1949 o nel 1950, capace di scrivere per adulti e adolescenti, traduttore dal russo di Limonov, Arcadi e Boris Strougatski, ed altri ancora. Artista dall’immaginario ricco e variegato, ha pubblicato questo libro per l’editore francese Fiction & Cie (e anche questo ci sembra un segno). E’ a lui che si deve la corrente letteraria del Post – esotismo, e con un termine del genere viene quasi in mente il real viscerismo bolaniano…
Secondo Volodine, con il termine delle esplorazioni della terra l’esotico non è più possibile con mancanza di posti realmente sconosciuti, così è la narrativa a doverci condurre in territori ignoti, summa di quanto abbiamo letto nei secoli passati.  I luoghi  sono descritti in maniera anonima, senza precise connotazioni geografiche, e i nomi dei suoi protagonisti possono appartenere a diversi angoli di mondo

In una intervista, così recita Volodine:
“Per definizione, la letteratura post-esotica è quindi una letteratura straniera e, come ogni letteratura straniera tradotta, offre al lettore una parte soltanto di quello che dice realmente, una frazione. Si ammetterà quindi come principio fondante che una letteratura straniera, con le sue eco e i suoi riferimenti, con tutta la sua ricchezza, può essere scoperta, indovinata, studiata, apprezzata tramite i prodotti di autori significativi. Il mio progetto tiene conto di tale curiosità istintiva del lettore nei confronti di ciò che sta al di là del libro stesso. In una sorta di “collezione di voci del post-esotismo” presento quindi al pubblico un certo numero di romanzi, indipendenti l’uno dall’altro, dietro i quali si suggerisce la completezza della visione e della sensibilità post-esotiche e, in sintesi, tutto un mondo”.

Una letteratura quindi che ben si distanzia dal nazionalismo e dal presente, per abbracciare più ampie dimensioni, rivolta al passato e al futuro. Leggendo Scrittori, vengono inevitabilmente in mente le creazioni artistiche del grande Borges. Qui non si avverte la cultura sterminata che sta alla base dell’opera dell’argentino, ma garantiamo che il talento c’è!

Scrittori
di Antoine Volodine, Edizioni Clichy

Traduzione di Federica Di Lella e Didier Alessio Contadini

Un romanzo a episodi che si finge saggio sulla figura dello scrittore, per distruggerla e (forse) ricrearla. Nelle pagine di Volodine lo scrittore è ben lontano dall’essere un alcolizzato geniale o un gigante del pensiero, un romantico torturato o un mondano adulato dai media. I suoi protagonisti si dibattono tra il silenzio e la malattia mentale, rischiano la vita per mano propria o per mano di chi è recluso insieme a loro, mettono facilmente a repentaglio quella altrui. Spesso sono analfabeti, come Kurilin, che evoca il terrore stalinano a delle bambole di ferro che sembrano ascoltarlo; a volte sono già morti, come Maria Trecentotredici, che tiene una conferenza sulla scrittura nell’oscurità totale che segue il suo decesso. Oppure sono in trance, come Linda Woo, che dall’interno della sua cella di manicomio grida una definizione degli scrittori: «La loro memoria è diventata una raccolta di sogni. S’inventano dei mondi in cui il fallimento è sistematico e cocente come in quello che voi chiamate mondo reale». Volodine non perde l’occasione di mettere ferocemente alla berlina la società letteraria e i suoi vezzi, come quello dei ringraziamenti nei libri, satireggiati con ironia corrosiva al centro del romanzo; o il mito del genio incompreso, impersonato da Bogdan Tarassev, l’autore che battezza Wolff ogni personaggio delle sue storie. Scrittori è l’opera forse più diretta e matura, la prima tradotta in italiano, di Antoine Volodine, autore di origine russa che ha esordito con la fantascienza, per poi abbandonarla e dedicarsi alla pubblicazione di un numero sterminato di romanzi e saggi. Scrittore tra i più imprevedibili e controversi della Francia contemporanea, spesso celatosi dietro pseudonimi, tra i quali i più famosi sono Manuela Draeger e Lutz Bassmann,Volodine tratteggia un universo oscuro e disperato, ma carico di passione e insofferente all’oppressione di qualsiasi regola.

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Ernesto Sabato

Image via Wikipedia

Sur è arrivato finalmente in libreria con i primi tre titoli.
Ma cosa è Sur? Una nuova collana di minimum fax? Una vera e propria casa editrice indipendente? Quali saranno gli autori e i titoli?
Scopriamo meglio questo nuovo, interessante progetto.

Iniziamo dal nome: cosa è Sur? Sur fa riferimento sia alla rivista letteraria argentina fondata da Victoria Ocampo nel 1931, sia all’editoriale che, con lo stesso nome e fondato ancora dalla Ocampo, apparve nel 1933.
Fin da subito, Sur assunse un chiaro profilo antinazista, antifascista e antifrachista, e riunì un gruppo nutrito di intellettuali latinoamericani. Celebrò il trionfo degli alleati nella seconda guerra mondiale e si schierò contro la dittatura di Perón, festeggiando la sua caduta nel 1955.

Con tale nome, Sur nasce oggi memore dell’importanza di una rivista che ebbe tra i suoi collaboratori Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Guillermo de Torre, Ernesto Sabato.

Sur è un marchio minimum fax, e si propone come casa editrice indipendente dedicata alla letteratura latinoamericana di qualità. Pubblicherà, quindi, autori di oggi e classici contemporanei da riscoprire, puntando l’attenzione su un’area geografica forse ancora poco conosciuta in Italia dal punto di vista letterario.

I primi tre titoli escono a fine ottobre e inaugurano l’iniziativa in grande stile. 3 capolavori della letteratura e 3 oggetti-libro davvero molto curati, con una traduzione di qualità e una veste grafica originale:

   Prima della fine di Ernesto Sabato –>Prima della fine è un libro emozionante, fatto di ricordi e riflessioni di uno dei più grandi intellettuali del XX secolo. Il percorso culturale e umano di Ernesto Sabato, lungo cent’anni, intreccia memorie familiari (la morte del figlio Jose Federico, l’amore per Matilde, compagna di tutta la vita) ed eventi storici (la dittatura argentina, al termine della quale l’autore fu chiamato a dirigere la Commissione Nazionale sui Desaparecidos) con le passioni della sua vita: l’attività politica, la fisica, la letteratura, la pittura. Arricchita da un testo inedito dell’autore, l’edizione italiana di Prima della fine segna la nascita di SUR.
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I fantasmi di César Aira —> Quante forme di realismo conosciamo? Davanti alle storie surreali e oniriche di César Aira, in quale territorio ci troviamo? È questa la domanda che nasce dalla lettura dei romanzi di questo scrittore argentino, classe 1949, estremamente prolifico ma quasi sconosciuto in Italia…

    Scene da una battaglia sotterranea di Rodolfo Fogwill –> Los pichiciegos – titolo originale del romanzo di Fogwill – è un brillante esempio di scrittura di guerra: scritto “con dodici grammi di cocaina in due giorni e mezzo” nel giugno del 1982, racconta la storia di un gruppo di disertori dell’esercito argentino…

Sur nasce con titoli di qualità e con alcuni obiettivi che oggi, nel panorama editoriale italiano – soffocato dal potere delle grandi concentrazioni editoriali che pubblicano titoli in eccedenza, tendendo a omologare la proposta per rispondere alle richieste di un mercato che si regge sulla promozione selvaggia – appaiono quasi “rivoluzionari”: pubblicare inizialmente non più di otto titoli annui. Nascendo senza alcun capitale, Sur non ambisce a crescere in dimensioni, ma si propone di lavorare con onestà, riscoprendo la qualità dei libri che vengono pubblicati.
Cura dei diritti, redazione, ufficio stampa, e produzione sono affidate a minimum fax; la gestione amministrativa e la cura del sito alla cooperativa Lotto 49.

Ma la vera novità sta nella distribuzione: nascendo in un’epoca in cui il libro, il suo aspetto fisico e la sua diffusione vivono un momento di transizione e di criticità, Sur dedicherà particolare attenzione – oltre che ai contenuti e alla forma dei propri libri – al modo di venderli. Ha creato quindi un nuovo modello distributivo, alternativo a quello attuale, dominato dall’enorme potere contrattuale delle librerie di catena, che sta mettendo sempre più a rischio la sopravvivenza di piccole realtà indipendenti. Sur prediligerà il rapporto con i librai indipendenti, ai quali offrirà l’acquisto diretto con uno sconto minimo reale del 40% a fronte di un acquisto minimo (verrà concesso uno sconto via via superiore in base ad alcune variabili, e potrà arrivare fino al 51%), e una comunicazione diretta con i lettori.

Il modello distributivo proposto da Sur si completa con altre forme di vendita e condivisione del progetto: la vendita on-line, il download dell’e-book, la formula “abbonamento”, la vendita di un limitato quantitativo di copie in edizione speciale numerata, e infine il pre-acquisto in crowd-funding o sottoscrizione popolare.

Sur intende avvicinare e mettere in comunicazione diretta le figure principali del mondo del libro: autore-editore-libraio-lettore, favorendo così un rapporto più partecipato dei soggetti alla cultura e alla diffusione del libro. Altre iniziative si muovono in questo senso:

il blog di approfondimenti sulla letteratura latinoamericana, curato da Raul Schenardi, in cui saranno disponibili interviste, articoli, recensioni, traduzioni, e altre notizie di cultura.
la possibilità di diventare SponSUR di un libro! “SponSURizzare” un libro significa diventarne mecenate, portavoce, diffusore: potrai acquistare un quantitativo di copie, personalizzare l’edizione, e favorire la diffusione.
l’opportunità di creare circoli di lettura nella tua città, aiutare a trovare librerie amiche da mettere direttamente in contatto con Sur.

Titoli in programma nel 2012, per avere un’idea di cosa ci aspetta…

Andrés Caicedo, Viva la musica
Juan Carlos Onetti, Gli addii
Roberto Bolaño, L’ultima conversazione
Ricardo Piglia, Respirazione artificiale
Ernesto Sábato, L’angelo dell’abisso
Guillermo Cabrera Infante, La ninfa incostante
Alan Pauls, Storia dei capelli

www.edizionisur.it

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Un nuovo editore, collegato a Giunti, propone uno sguardo attento ai nuovi talenti narrativi di un continente sempre più protagonista.

http://www.metropolidasia.it/

Metropoli d’Asia è una nuova casa editrice fondata da Andrea Berrini, scrittore e saggista, in partnership con Giunti Editore. L’obiettivo: scoprire, tradurre e proporre a un vasto pubblico narratori contemporanei asiatici che propongono temi e scritture innovativi. Metropoli d’Asia intende concentrarsi su autori residenti in molti paesi, che ne vivono quindi in prima persona la realtà, e su romanzi ambientati in prevalenza nelle aree urbane; autori legati a un luogo, con il quale hanno una contiguità fisica, materiale, perché ne battono le strade e i quartieri e hanno relazioni dirette con gli abitanti. Il piano editoriale prevede l’uscita dei primi titoli nel 2009, a partire dal 14 ottobre.

Shazia Omar ,
Come un diamante nel cielo

Come si scrive un noir ambientato nella capitale del Bangladesh, uno dei paesi più poveri del mondo? Immergendo i suoi protagonisti nei vapori dolciastri dell’eroina, Shazia Omar racconta la parabola di due tossicodipendenti. Deen è il rampollo di una famiglia ricca, anche se decaduta, AJ proviene invece dal mondo delle baraccopoli, ma è riuscito a farsi strada come scagnozzo di un boss del contrabbando di pietre preziose. Tra feste d’alto bordo, rapine, e sballi di LSD, cantando la Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles e la Heroin di Lou Reed, i due restano invischiati nelle manovre della corrotta polizia di Dhaka che perseguita i piccoli pusher, ma protegge i trafficanti. Un noir semplice e di impianto classico: l’amore struggente per una ragazza, la pistola del boss, la partita di diamanti. Gli ingredienti del romanzo di genere ci sono tutti, l’ambientazione è insolita. Percorrendo in motorisciò i vicoli squallidi e miserabili come i viali alberati delle residenze di lusso, facendosi accompagnare dai classici del pop internazionale come dall’hindi pop locale, i due protagonisti si avviano verso un finale sorprendente e senza sconti.

Shazia Omar
Shazia Omar ha 29 anni ed è cresciuta a Dhaka. Si è laureata in psicologia nel New Hampshire, e ha lavorato come analista finanziaria alla Lehman Brothers a New York. Coinvolta nella tragedia dell’11 settembre, salvatasi rocambolescamente dal crollo del grattacielo che ospitava il suo ufficio, decise di cambiare vita. Dopo aver completato un master in psicologia sociale a Londra, ha svolto un tirocinio in un centro di riabilitazione per eroinomani a Bombay, un’esperienza che ha poi rielaborato


Kiran Nagarkar ,
Ravan & Eddie

Fa pensare alla Belleville di Pennac, il chawl dove nascono e crescono Ravan e Eddie. Un condominio popolare dove si intrecciano le storie di due bambini, poi adolescenti, poi giovani adulti, l’uno indù e l’altro cattolico, ma talmente insofferenti alle convenzioni da arrivare a scambiarsi i ruoli. A partire da un imperdibile incipit – nel corso del quale Ravan si trova per un caso a uccidere il padre di Eddie – la leggerezza e l’ironia del tocco di un grande autore come Kiran Nagarkar ci strappano risate anche quando si toccano temi importanti, come le relazioni tra religioni diverse e le differenze di casta. Inestricabilmente legati anche se in eterno conflitto, i due ragazzi si confrontano con una galleria di personaggi sordidi e strampalati, immaginifici e vitali. Chiedete a un abitante di Bombay: qual è il romanzo che me

Kiran Nagarkar
Romanziere, drammaturgo e sceneggiatore, Kiran Nagarkar (Bombay 1942) è uno dei più noti scrittori indiani. Scrive sia in marathi che in inglese. Il suo primo romanzo, Saat Sakkam Trechalis (uscito nel 1974 e pubblicato in inglese col titolo Seven Sixes are Forty-Three ) è considerato una pietra miliare nella letteratura indiana dopo l’indipendenza. Nel 1978 scrive la sua controversa pièce Bedtime Story e nel 1994 viene messa in scena l’opera teatrale Kabirache Kay Karayache? , sugli scontri etnici

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