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Posts Tagged ‘nuovi libri olocausto’

mini carrellata di libri per ragazzi usciti in questi primi giorni del 2017, o di imminente pubblicazione. Tutti sul tema Olocausto.

 

 

EAN                           : 9788856657098

Stato editoriale              : In commercio (10/01/2017)

Titolo                        : L’uomo del treno. Ediz. illustrata

Autore                        : Altieri Fabrizio

Editore                       : Piemme

Prezzo                        : EUR 15.00 IVA Assolta

Collana                       : Il Battello a vapore. One shot

Pagine e formato              : 303, ill.  (8)

Tipologia di prodotto         : Libro rilegato

Dimensioni e peso             : 140 x 215 x 26 mm 438 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 12 anni (5AN)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 11/13 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

L’Orso e gli uomini che lavorano per lui alla falegnameria vedono passare treni

tedeschi tutti i giorni. Sembrano carri bestiame, e loro non ci fanno nemmeno

caso. Ma quando uno di quei treni rallenta, attraverso le fessure dei vagoni

scorgono centinaia di occhi, occhi di persone. Poi cominciano a girare voci che

parlano di campi di lavoro, dove vengono mandati anche donne e bambini e da cui

la gente non torna più. E loro capiscono che non possono continuare a guardare

passare i treni senza fare niente. Trovano il modo di sostituire uno dei vagoni

tedeschi con uno vuoto, costruito da loro. Ma dopo l’enorme rischio corso, la

delusione è cocente nello scoprire che proprio quel vagone ha un solo

passeggero, l’unico che non voleva essere salvato. Andrea sta infatti cercando

disperatamente di raggiungere la moglie e la figlia, deportate dal Ghetto di

Roma. Viaggia con una valigia da cui non si separa mai e di cui rivelerà il

contenuto solo arrivato nel campo… Età di lettura: da 12 anni.

 

EAN                           : 9788893481250

Stato editoriale              : In commercio (12/01/2017)

Titolo                        : L’orsetto di Fred. Ediz. a colori

Autore                        : Argaman Iris

Editore                       : Gallucci

Prezzo                        : EUR 15.00 IVA Assolta

Collana                       : Illustrati

Pagine e formato              : 48, ill.  (8)

Traduttore                    : Loewenthal E.

Illustratore                  : Ofer A.

Tipologia di prodotto         : Libro rilegato

Dimensioni e peso             : 232 x 275 x 10 mm 479 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Fiabe e storie illustrate (YBCS) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 5 anni (5AF)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 5/6 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

La storia dell’Orsetto e del suo padroncino Fred, il racconto di un’amicizia

profonda negli anni tragici della Seconda guerra mondiale. A narrarla è proprio

l’Orsetto, che per tutto il tempo ha tenuto compagnia al bambino dalla tasca del

cappotto o sul davanzale di una finestra. Da lui apprendiamo come e perché i

genitori di Fred furono costretti a nascondere il figlio (e con lui l’Orsetto)

presso altre famiglie, del loro lungo peregrinare e della persecuzione nazista

degli ebrei. Entrambi sono sopravvissuti alla Shoah. Fred ha poi lasciato

l’Olanda e da allora vive negli Stati Uniti. L’Orsetto dà testimonianza della

sua storia di sopravvissuto allo Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto a

Gerusalemme. Età di lettura: da 5 anni.

 

EAN                           : 9788895689258

Stato editoriale              : In commercio (23/01/2017)

Titolo                        : Siamo partiti cantando. Etty Hillesum, un treno, dieci canzoni

Autore                        : Corradini Matteo

Editore                       : Rueballu

Prezzo                        : EUR 20.00 IVA Assolta

Collana                       : Jeunesse ottopiù

Pagine e formato              : 128, ill.

Illustratore                  : Facchini V.

Tipologia di prodotto         : Libro

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 10 anni (5AL)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 9/10 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

Età di lettura: da 10 anni.

 

EAN                           : 9788804677178

Stato editoriale              : Di prossima pubblicazione

Titolo                        : Nebbia in agosto. La vera storia di Ernst Lossa

Autore                        : Domes Robert

Editore                       : Mondadori

Prezzo                        : EUR 17.00 IVA Assolta

Pagine e formato              : 336

Tipologia di prodotto         : Libro

Soggetti e qualificatori CCE  : NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945) (FA)

Settore                       : NARRATIVA, BIOGRAFIE E STORIE VERE

Scaffale                      : ALTRA

Classificazione               : 830. LETTERATURE STRANIERE: TESTI

 

EAN                           : 9788817086158

Stato editoriale              : In commercio (12/01/2017)

Titolo                        : Diario

Autore                        : Frank Anne

Editore                       : BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Prezzo                        : EUR 10.00 IVA Assolta

Collana                       : Ragazzi

Pagine e formato              : 209 (16)

Curatore                      : Corradini M.

Traduttore                    : Fiano D.

Tipologia di prodotto         : Libro in brossura

Dimensioni e peso             : 125 x 192 x 30 mm 383 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa classica (bambini e ragazzi) (YFA) – Età: a partire dai 10 anni (5AL)

Settore                       : CLASSICI

Scaffale                      : RAGAZZI

Tipologia di contenuto        : Classico

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

“Un domani chi leggera mai tutte queste lettere oltre a me? Chi mi conforterà.

Se non io stessa? Spesso ho bisogno di consolazione per questo alla fine mi

rifugio sempre nel mio diario. Quello è il mio inizio e la mia fine.”‘

L’edizione originale del diario, dai tre quaderni e i fogli sparsi di Anne,

nella nuova traduzione di Dafna Fiano. Età di lettura: da 10 anni

 

EAN                           : 9788817085694

Stato editoriale              : In commercio (12/01/2017)

Titolo                        : Diario

Autore                        : Frank Anne

Editore                       : BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Prezzo                        : EUR 10.00 IVA Assolta

Collana                       : Grandi classici

Pagine e formato              : 538 (16)

Curatore                      : Corradini M.

Traduttore                    : Fiano D.

Tipologia di prodotto         : Libro in brossura

Dimensioni e peso             : 130 x 190 x 30 mm 437 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA (DOPO IL 1945) (FA) – Autobiografie: personaggi storici, politici e militari (BGHA) – DIARI E LETTERE (BJ) – Olocausto (HBTZ1)

Settore                       : CLASSICI

Scaffale                      : NARRATIVA

Tipologia di contenuto        : Classico

Classificazione               : 830. LETTERATURE STRANIERE: TESTI

 

Simbolo dello Shoah, il diario di Anne Frank è una luce nel buio della storia e

ancora oggi illumina la vita di milioni di persone. Questa nuova versione, che

riporta il testo alla sua primaria lucentezza, è frutto di una scrupolosa

ricerca filologica, lessicale e letteraria condotta dal curatore Matteo

Corradini direttamente sulla stesura originaria di Anne, liberata da interventi

e tagli operati dopo la scomparsa della giovane autrice. I numerosi

approfondimenti finora inediti, la preziosa traduzione dall’olandese di Dafna

Fiano, la straordinaria testimonianza di Sami Modiano – che nella prefazione

ripercorre per noi la dolorosa esperienza del lager – offrono a questa edizione

autorevolezza, forza e una ritrovata freschezza. Da queste pagine la voce di

Anne parla ai contemporanei schietta e cristallina come non mai, riaccende la

Memoria e la prolunga nel presente.

 

EAN                           : 9788856658255

Stato editoriale              : In commercio (17/01/2017)

Titolo                        : Treno di vita. La straordinaria storia di tre bambini a Mauthausen

Autore                        : Holden Wendy

Editore                       : Piemme

Prezzo                        : EUR 6.90 IVA Assolta

Pagine e formato              : 377, ill.  (16)

Traduttore                    : Carena A.

Tipologia di prodotto         : Libro in brossura

Dimensioni e peso             : 120 x 190 x 15 mm 211 g

Soggetti e qualificatori CCE  : Olocausto (HBTZ1) – Storia d’Europa (HBJD) – Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000 (HBLW) – Seconda Guerra Mondiale (HBWQ) – Seconda Guerra Mondiale, 1939-1945 (3JJH)

Settore                       : SCIENZE SOCIALI E UMANE

Scaffale                      : STORIA

Classificazione               : 940. STORIA D’EUROPA

Soggetto                      : Persecuzioni razziali – Nazismo – Mauthausen

 

Sconosciute l’una all’altra ma accomunate dallo stesso destino, tre donne sono

scampate alla morte e alla follia di Mengele ad Auschwitz riuscendo

miracolosamente a nascondere di essere incinte. Costrette ai lavori forzati in

una fabbrica di armi vicino a Dresda, e poi stipate con altre migliaia di

vittime sul treno della morte diretto a Mauthausen, riescono a difendere

caparbiamente la vita che portano in grembo. Una di loro dà alla luce una

femmina appena prima del viaggio, un’altra un maschietto sul treno in condizioni

disumane, e la terza varcando il cancello del campo. Luogo di nascita

Mauthausen, riportano i certificati di nascita dei tre neonati. Tramontate le

tenebre della guerra, per oltre sessant’anni ognuno dei tre bambini, ormai

cresciuti, crede di essere l’unico uscito vivo dall’inferno in quelle

condizioni. Ma le sorprese nella loro incredibile storia non sono ancora finite.

 

EAN                           : 9788878745186

Stato editoriale              : In commercio (12/01/2017)

Titolo                        : Stelle di panno

Autore                        : Mattioni Ilaria

Editore                       : Lapis

Prezzo                        : EUR 12.50 IVA Assolta

Pagine e formato              : 323 (8)

Tipologia di prodotto         : Libro in brossura

Dimensioni e peso             : 202 x 144 x 26 mm 403 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) – Temi personali e sociali: razzismo e multiculturalismo (bambini e ragazzi) (YXN) – Storia e passato: argomenti d’interesse generale (bambini e ragazzi) (YNH) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 10 anni (5AL)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 9/10 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

Milano 1938. Le leggi razziali mettono alla prova il legame tra la piccola

Liliana Treves e l’amica Carla, di famiglia cattolica. Razzismo, guerra e

resistenza raccontati attraverso una intensa storia di crescita e amicizia, fino

ai giorni della Liberazione. Età di lettura: da 10 anni.

 

EAN                           : 9788817092487

Stato editoriale              : In commercio (19/01/2017)

Titolo                        : All’ombra del lungo camino

Autore                        : Molesini Andrea

Editore                       : BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Prezzo                        : EUR 12.00 IVA Assolta

Collana                       : Ragazzi

Pagine e formato              : 175 (8)

Tipologia di prodotto         : Libro rilegato

Dimensioni e peso             : 130 x 200 x 10 mm 249 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 9 anni (5AK)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 9/10 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

In un lager nazista uno zingaro e un ragazzo ebreo stringono amicizia e si

confortano a vicenda, nonostante la fame e la crudeltà a cui i loro aguzzini li

sottopongono. Ma quando ai prigionieri viene ordinato di costruire un forno

dall’imponente camino, diventa chiaro che non c’è più speranza, e che

l’eliminazione di massa è vicina. Ed ecco che lo zingaro e il ragazzo vengono

soccorsi da alcuni singolari “aiutanti magici”: due fantasmi un po’ bisbetici e

una puzzola parlante, apparizioni misteriose che forse sono soltanto l’ombra di

un sogno, o forse no… Età di lettura: da 9 anni.

 

 

EAN                           : 9788866563563

Stato editoriale              : In commercio (17/01/2017)

Titolo                        : Il mistero della buccia d’arancia

Autore                        : Tagliacozzo Lia

Editore                       : Einaudi Ragazzi

Prezzo                        : EUR 11.00 IVA Assolta

Collana                       : Storie e rime n. 640

Pagine e formato              : 110, ill.  (16)

Illustratore                  : Ruta A.

Tipologia di prodotto         : Libro in brossura

Dimensioni e peso             : 135 x 190 x 10 mm 154 g

Numero di pezzi               : 1

Soggetti e qualificatori CCE  : Narrativa generale (bambini e ragazzi) (YFB) – Temi sociali: guerre e conflitti (bambini e ragazzi) (YXZW) – Età: a partire dai 9 anni (5AK)

Settore                       : RAGAZZI

Scaffale                      : 9/10 anni

Classificazione               : 810. LETTERATURA PER RAGAZZI

 

Anna ha i capelli che sembrano un polpo arrabbiato, un fratello rompiscatole –

come tutti i fratelli -, due cugine, un cuginetto, due nonni, quattro zìi e una

maestra che la fa impazzire. Ma, soprattutto, ha un mistero tutto da scoprire:

perché alla nonna Miriam non piacciono le buccette d’arancia caramellate che

prepara magicamente il nonno? Per scoprirlo Anna, una bambina ebrea di oggi, si

trasforma in una vera detective: dovrà indagare, sottrarre prove e compiere un

viaggio nella storia di una famiglia ebrea durante la seconda guerra mondiale.

Anna si confronta così con la vicenda drammatica della propria nonna che,

bambina anche lei, è stata costretta a fuggire in Svizzera per sottrarsi alla

Shoah. “Il mistero delia buccia d’arancia” – rigoroso nella ricostruzione

storica e scritto con un linguaggio adatto ai ragazzi dell’ultimo ciclo della

scuola elementare e dei primi anni della scuola media – vuole raccontare il

passato senza traumatizzare, ma è anche, e soprattutto, una storia di affetto,

di vita e di memoria civile. Età di lettura: da 9 anni.

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Sebastiano Ruiz Mignone, Maria Luce Possentini
La città della stella, Ed. Gruppo Abele

Honza è un ragazzo di quattordici anni, «l’età dei giochi». Porta una stella cucita sul cappotto, una stella che non ha scelto di indossare e che proprio non gli piace. Come non piace a tutti i bambini e le bambine di Terezín: la città della stella. Vorrebbero strapparla via dai vestiti, e sentirsi finalmente liberi. Ma possono farlo solo per gioco, per finta, mentre mettono in scena la storia di Brundibar, sorretti dalla musica di uno sgangherato pianoforte e dall’affetto di uno zio che si occupa di loro.
A volte disegnano, anche se non hanno colori, oppure cantano in coro. E le note della musica si alzano in volo libere come farfalle. Quella di Honza e dei suoi amici è una storia di speranza, di desiderio di libertà, di avversione alla barbarie della guerra. È una storia di verità che dovremmo leggere, piccoli e grandi insieme, per riconoscere il valore della memoria e della pace.

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Barbara Vagnozzi, Lev, Gallucci
Questa è la storia vera di Lev, un ragazzino ebreo di 13 anni che sfuggì alla persecuzionenazista scappando con uno degli ultimi Kindertransport. Grazie aquesta iniziativa, migliaia di bambini riuscirono ad arrivare in Gran Bretagna appena prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. E così furono salvi.

 

Quando tornò l’arca di Noè
di Lia Levi, Piemme
Roma, 1943. Nella terza A della scuola ebraica è arrivata una nuova maestra, si chiama Agnese e non sembra molto simpatica. Almeno, non tanto quanto l’altra maestra, la signora Norsa. Una cosa però sa fare molto bene, raccontare. Le sue parole trasformano le storie della Bibbia in avventure meravigliose, e ogni bambino ha la sua preferita: Bruno stravede per Re Salomone, Mirella per il Mar Rosso che si apre davanti a Mosè e Giacomo sogna di viaggiare sull’Arca di Noè. Ma i tre amici non immaginano certo che, quando dovranno fuggire a causa delle leggi razziali, saranno proprio quelle storie a ispirare loro il modo per salvarsi insieme alle loro famiglie…

La porta di Anne,di  Guia Risari, Mondadori
  • Quando si svegliò, Anne ebbe la sensazione che quella sarebbe stata una giornata speciale. Sentiva un’immotivata irrequietezza, la voglia irresistibile di muoversi e saltare, far capriole e cantare a squarciagola. Voleva correre alla porta del rifugio, che fissava spesso con un misto di gratitudine e speranza, e battere i palmi sull’uscio per farsi aprire. Ma non si poteva, lo sapeva bene.
    È l’agosto 1944. Alle prime luci dell’alba, tra le vie di Amsterdam c’è una casa in cui tutti sognano. Peter sogna verdi colline da attraversare a cavallo. Auguste sogna una pelliccia. Otto sogna navi capaci di solcare ogni oceano. Margot sogna di nuotare in piscina. Fritz sogna la donna che ama. Edith sogna di tornare bambina. Hermann sogna di camminare in un prato. Anne sogna di diventare una scrittrice.
    Il sogno più grande, per tutti loro, è la libertà: rintanati in un nascondiglio da oltre due anni per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei, aspettano che gli Alleati cancellino dall’Olanda e dal mondo l’incubo del nazismo. Ma in questa storia c’è anche il sogno del sottufficiale delle SS Karl Josef Silberbauer: lui vuole catturare otto persone nascoste in un vecchio edificio. E quel mattino, purtroppo, il sogno diventa realtà.
    Per la prima volta, un punto di vista inedito sulla vita di Anne Frank e degli occupanti dell’Alloggio segreto, nelle ore prima dell’arresto.
Pam Munoz Ryan, Echo, Mondadori
Tre storie lontane nel tempo e unite da un’armonica fatata. Germania, 1933. Friedrich è un ragazzino ebreo che sogna di diventare direttore d’orchestra. Purtroppo la Storia porta la sua vita davanti a un bivio. Pennsylvania, 1935. Mike è orfano, ha un talento naturale per il pianoforte ma un fratellino da proteggere che prosciuga tutte le sue energie. California, 1942. Ivy è una piccola flautista di origini messicane, la cui vita è piena di scoperte inaspettate. Un’armonica magica arriva tra le mani dei protagonisti, come giunta da una favola, per unire e salvare le loro storie. Età di lettura: da 12 anni.

 

per i più grandi:
Monica Hesse, La ragazza con la bicicletta rossa, Piemme
È l’inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una “trovatrice”, incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c’è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l’anziana signora nascondeva in casa sua… Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere. Un romanzo di lancinante bellezza, che ricorda classici del genere come Storia di una ladra di libri e Il bambino con il pigiama a righe, e racconta la città di Anna Frank e la forza di chi, come Hanneke, ha cercato di sconfiggere l’orrore con il più piccolo, e grande, dei gesti.

 

 

 

 

 

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nel 2006 ci era molto, molto piaciuto UN INVERNO NELLA FORESTA, di HUBERT MINGARELLI, NOTTETEMPO.

Arrivato senza clamore da un piccolo editore il meritato Prix Medicis francese del 2003, ruotava attorno ad una storia minima d’amicizia fra quattro soldati disertori durante la Prima Guerra mondiale, sintetizzata con un stile asciutto e limpido da un autore francese schivo e riservato. Uno di quei personaggi che hanno fatto mille mestieri, e che con le sue storie si sta meritando un posto di spicco nella letteratura francese contemporanea.

 

La foresta è presente anche in questo nuovo libro, un racconto lungo che sembra quasi una piece teatrale con pochi elementi, con il consueto tono tagliente e limpido: la palestra in cui i soldati dormono, la campagna e la foresta in cui i protagonisti si spingono, una casupola in cui potersi riprendere dal freddo intenso che permea tutto il libro. Siamo nella Seconda guerra mondiale, e tre soldati tedeschi ottengono di poter andare a caccia di ebrei nelle campagne per non essere dover partecipare alle fucilazioni di massa della mattina. Troveranno un ragazzo ebreo fuggiasco, finchè uno di loro farà la fatidica domanda: e se questo qui lo lasciassimo andare, per farci sentire meglio? È un padre di famiglia a porre la questione, preoccupato anche per il fatto che il figlio non inizi a fumare: lasciare vivo uno di quelli vorrebbe dire tanto!

 

English: French writer Hubert Mingarelli Franç...

English: French writer Hubert Mingarelli Français : L’écrivain français Hubert Mingarelli au cours d’un petit-déjeuner littéraire dans le cadre du 20e Festival international de géographie à Saint-Dié-des-Vosges (Photo credit: Wikipedia)

 

UN PASTO IN INVERNO, HUBERT MINGARELLI

Traduzione di Federica Romanò

Polonia, seconda guerra mondiale. Tre militari tedeschi, per evitare il compito ormai insopportabile di fucilare gli ebrei condotti al campo, ottengono il permesso per una missione all’esterno. Il loro incarico, non meno terribile ma più tollerabile, è stanare i pochi superstiti nascosti nella campagna circostante. Mentre marciano nel paesaggio glaciale, quasi loro malgrado trovano un giovane ebreo e lo fanno prigioniero. Ma durante una sosta per rifocillarsi, vengono assaliti dal dubbio. Uno di loro fa agli altri la proposta sconcertante: lasciarlo libero. Tutti loro ne hanno bisogno, dice: sapere di averne salvato almeno uno.
Questa è la storia di tre soldati e di una gelida giornata invernale. Di un ragazzo dentro un buco e di una casa abbandonata e spettrale. Di un uomo solitario con il suo cane e dell’interminabile cottura di una zuppa con semolino, cipolla, strutto e salame. Elementi disposti come in una fiaba, a rappresentare la banalità quotidiana e crudele di una delle più atroci tragedie dell’umanità.
Con questo suo prezioso romanzo breve, Hubert Mingarelli conferma la naturale vocazione della letteratura a raccontare l’indicibile.

“È questa la bravura di Mingarelli, portare il lettore oltre il fronte di guerra, là dove nessuno vorrebbe arrivare”.
Libération

 

 

Bonus,  tre interventi di Paolo Nori sul tema dell’Olocausto: 

 

Paolo Nori, Si sente? Marcos Y Marcos

 

Per noi, la storia, la storia a noi contemporanea, noi è come se abitassimo tutti in un appartamento al settimo piano che dà su uno snodo ferroviario ma ci abitiamo da tanto di quel tempo che se ci chiedono «Ti dà fastidio, il rumore dei treni?» ci vien da rispondere «Il rumore dei treni? Che rumore? Che treni?» Questo non vuol dire che i treni non facciano rumore. E non vuol dire che a concentrarsi, a tendere l’orecchio, come si dice, non si senta, quel rumore, il rumore che il treno della storia fa in questo preciso momento che noi siamo qui.

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una breve rassegna di alcuni dei nuovi libri dedicati all’Olocausto. Manca ancora qualche novità dedicata ai ragazzi delle primarie!

per ragazzi:

IL VIOLINISTA DI SCHINDLER

Storia di un’amicizia

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, G...

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, Germany, ca. 06/1940 (Photo credit: Wikipedia)

Autore: ANGELA KRUMPEN, San Paolo

Il libro racconta una storia vera, ambientata ai nostri giorni, cioè quella dell’amicizia tra Judith, una ragazzina tedesca di undici anni con una grande passione per il violino, e l’ex violinista Michael Emge.

Questi, che è stato a suo tempo un bambino prodigio, dovette abbandonare il suo violino in un campo di concentramento, dove era stato deportato con la famiglia.

Lo salvò dalla morte la famosa «lista di Schindler».

Judith, grazie al suo violino e all’amicizia con Emge, comincia a esplorare questo lato oscuro della  storia tedesca: insieme a lui si reca ad Auschwitz.

L’anziano viene sopraffatto dai ricordi, comincia a piangere amaramente. La ragazza rimane al suo fianco, spaventata, ma anche attenta, partecipe: «Voglio sapere di che cosa si tratta.

Per poter suonare devo capire!».

Mirjiam Pressler, Libro per Hanna, Il castoro

Germania, 1939. Hanna, 14 anni, è ebrea. Con le leggi razziali in vigore non ha una vita facile. Ma c’è una speranza: la possibilità di emigrare in Palestina grazie a un’organizzazione sionista. Insieme ad altre ragazze della sua età, parte così per la Danimarca, tappa intermedia del viaggio verso la salvezza. Hanna crede di essere ormai al sicuro dai nazisti, ma di lì a poco Hitler invade la Danimarca. È l’inizio della sua odissea: Hanna e le amiche Mira, Bella, Rosa, Rachel e Sarah sono deportate nel campo di concentramento di Theresienstadt. Insieme, le sei ragazze fondano una piccola comunità solidale, con una sola regola: non arrendersi mai. Età di lettura: da 13 anni.

Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank

Mirjam Pressler, Sonda

Questo libro racconta, prima ancora degli orrori del nazionalsocialismo, la storia toccante di una ragazza. Una giovane vita piena di aspettative e opportunità, destinata a un tragico destino. Anne Frank (1929-1945) è diventata celebre grazie al suo diario, che ha commosso e continua a commuovere lettori di tutte le età. Mirjam Pressler ne fa un ritratto biografico a tutto tondo, soffermandosi sulle contraddizioni e facendo emergere i talenti e le aspirazioni di questa giovane ebrea nata in Germania. La storia sconvolgente di una ragazzina che è diventata donna nel periodo più cupo della storia dell’umanità e che Mirjam Pressler ha avuto il coraggio di trasformare in un romanzo avvincente.

Hitler, il mio vicino. Ricordi di un’infanzia ebrea

di Edgar Feuchtwanger

Hitler il mio vicino, Rizzoli

Nel 1929, Edgar è un irresistibile bambino viziato che vive in Grillparzer Strasse, a Monaco: la madre è pianista, il padre editore, casa sua è abitualmente frequentata da Thomas Mann, Carl Schmitt, Richard Strauss. Di fronte a lui abita un uomo il cui volto comincia allora a comparire sulle pagine dei giornali: Edgar lo osserva salire e scendere dalla sua Mercedes nera, senza curarsene troppo. Fino al 1933, quando quel vicino, Adolf Hitler, viene nominato cancelliere del Reich e la vita degli ebrei tedeschi come i Feuchtwanger si trasforma in un incubo. Solo anni dopo, nel 1939, Edgar fuggirà a Londra con la famiglia.

Un graphic novel:

La seconda generazione ,Michel Kichka, Rizzoli Lizard

L’olocausto attraverso gli occhi del figlio di un sopravvissuto. Quello più strutturato, quello più ironico. Quello che non si è ucciso.

Henri ha due figli, Michel e Charly, ed è l’unico membro della famiglia d’origine sopravvissuto alla Shoah. Il ricordo l’ha reso muto, schiacciato da un dolore profondo e assordante. Fino al 1988, quando tocca a lui scoprire il cadavere del figlio minore, morto suicida. Dopo la cerimonia funebre qualcosa dentro Henri si rompe, come una diga che cede, e i ricordi dell’Olocausto divengono un inarrestabile fiume di parole che investe chiunque gli si trovi davanti. Henry diventa così uno scrittore di fama e una sorta di eroe della Shoah; il trauma più recente gli ha restituito una voce, ma non la libertà di vivere un’esistenza normale.

Questa, in sintesi, la trama di questo romanzo grafico di Michel Kichka. Trama che però non comincia nemmeno a rendere giustizia alla storia, evidentemente, vividamente autobiografica. Da anni l’autore meditava di affrontarla, ma non se l’era mai sentita. Probabilmente, dati i risultati, è stato un bene.

La seconda generazione è il genere di libro che ti prende totalmente alla sprovvista. Ti aspetti dramma, ti aspetti dolore, ti aspetti angoscia. E naturalmente li trovi, ma immersi in un contesto narrativo così divertente, così pulito e così francamente ineccepibile che vorresti abbracciare i personaggi, tutti, uno per uno. Conoscerli, pranzarci insieme.

I pugni in pancia, quando arrivano, sono dati bene. E fanno ancora più male, data la cornice. Ma preferiamo postare qualche tavola, piuttosto che tentare di spiegarci a parole.

Vittorio Giardino ha detto che La seconda generazione sta all’Olocausto come Persepolis alla rivoluzione iraniana. Anche per noi è vero, e non sapremmo dire quale sia più bello.

Michel Kichka insegna alla Bezalel Academy in Israele. Sono stati suoi allievi, tra i tanti, Rutu Modan (premio Miglior Opera Lucca Comics and Games 2013) e Uri Fink. Presiede l’Associazione dei disegnatori israeliani e collabora con vari giornali e emittenti francesi (Le monde, TV5). Nel 2011 il ministro francese della Cultura lo nomina Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

Romanzi, saggi, testimonianze

Paul Glauser, Ballando ad Auschwitz, Bompiani

Rosie è nata nel 1914 in Olanda, in una famiglia ebrea benestante; dopo un’adolescenza ribelle e piena di amori, trova nella danza una passione e un lavoro, e si sposa col proprietario della scuola di ballo in cui insegna, Leo. Rosie e Leo devono vivere nella casa del fratello di lui, simpatizzante nazista, che umilia Rosie ogni volta che può. Leo non prende le difese della moglie, lei si consola con un amante e presto il matrimonio finisce. L’ex marito la denuncia alla Gestapo e Rosie viene deportata ad Auschwitz come cavia umana per gli esperimenti di Mengele e di Glauber. Ma il direttore, colpito dalla sua esuberanza e appreso della sua passione per la danza, le concede di ballare negli spettacoli per i soldati e di organizzare una scuola di ballo per i militari tedeschi. Così, tra un amante e l’altro, Rosie riesce a salvarsi e ad aiutare anche due compagne.

Ovunque sarai. Una storia vera

 Olga Watkins, James Gillespie, Piemme

L’incredibile odissea di una giovane ragazza di vent’anni nell’inferno della Shoah e nel cuore del Terzo Reich per ritrovare Julius, l’uomo che ama. Un viaggio lungo 3.300 chilometri, da Zagabria a Budapest, da Dachau a Norimberga, sfidando la polizia segreta, gli eserciti, la delazione, le frontiere, i bombardamenti. La determinazione di Olga nell’inseguire il suo uomo per un amore che ha ben pochi ricordi concreti – un bacio sulle labbra, qualche serata all’Opera, poco di più – non si arresta di fronte a nulla. A nessun impedimento. A nessuna beffa del destino. Nemmeno ai cancelli di Buchenwald, il campo dell’orrore.

Il popolo che disse no, Bo Lidegaard, Garzanti

La Danimarca occupata dalla truppe naziste è riuscita a fare qualcosa che gli altri paesi occidentali nemmeno hanno tentato. Venuti a conoscenza dei piani di un imminente rastrellamento dell’intera comunità ebraica del paese, i danesi hanno detto no. Per quattordici giorni gli ebrei danesi sono stati assistiti, nascosti e protetti da persone comuni che spontaneamente aiutavano i propri compatrioti diventati improvvisamente dei rifugiati. Su 7000 ebrei, 6500 riuscirono a salvarsi dai campi di concentramento raggiungendo la Svezia con ogni tipo di imbarcazione. Il paese che disse no racconta la storia di un esodo straordinario. Dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, il libro descrive, giorno dopo giorno, due settimane in cui un intero popolo ha compiuto la più normale e allo stesso tempo eroica delle azioni: salvare i propri fratelli.

L’irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Valentina Pisanty – Bompiani,

Milioni di ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c’è chi non la pensa così: qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento non sono sei, come solitamente si crede, ma cinque, quattro, due, o forse “solo uno”; altri ritengono che le camere a gas siano solo un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale e che quindi, a meno di non essere storici di professione, non bisognerebbe preoccuparsene troppo; addirittura, c’è chi afferma che il genocidio è un’invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall’internazionale ebraica, e che “ad Auschwitz sono state gassate solo le pulci”. Tali sono le questioni aperte dai negazionisti. Di fronte agli scritti dei negazionisti, ci si può comportare in due modi diversi: si può scegliere di relegarli, non analizzati, nella categoria delle aberrazioni di cui è capace la psiche umana; oppure si può decidere – come fa l’autrice di questo libro – di soffermarsi sulle strategie argomentative da essi adottate per sostenere e divulgare la loro tesi. Solo se si analizza da vicino il meccanismo del diniego storico, si possono smascherare le tecniche comunicative impiegate da chi vorrebbe rimuovere una volta per tutte “l’irritante questione” delle camere a gas.

Jorge Semprun, Esercizi di sopravvivenza, Guanda

«Lo sa che cosa l’aspetta, se viene arrestato dalla Gestapo?» È la domanda secca, diretta, che il ventenne Jorge Semprún, nel 1943, si sente rivolgere da Henri Frager, il capo della cellula di Resistenza francese a cui appartiene. Una domanda che sottintende una sola risposta: la tortura. Di questa esperienza, per tutta la vita, Semprún ha parlato poco, ma in Esercizi di sopravvivenza, prima parte del suo «libro interminabile» rimasto tragicamente incompiuto, la affronta con una chiarezza e insieme un pudore che vanno nella direzione opposta al facile eroismo. Perché «sarebbe assurdo, persino nefasto» si legge, «considerare la resistenza alla tortura alla stregua di un criterio morale assoluto». In un movimento incessante tra presente e passato, l’autore rievoca situazioni, personaggi, volti ed episodi della deportazione e della liberazione, e nello stesso tempo medita, da pensatore quale è, sulle relazioni tra la realtà e la scrittura, personalizzando la storia mentre storicizza la propria vita, coniugando l’intimo con il frastuono e il furore, come osserva Régis Debray nella postfazione. Esercizi di sopravvivenza che a noi impongono un esercizio di riflessione.

Una giovinezza nel ghetto di Varsavia , Alina Margolis-Edelman, La giuntina

“Il ghetto continuò a bruciare molto a lungo, ma non si sentivano più gli spari. Proprio allora, là accanto al muro, per la prima volta nella vita mi sentii veramente ebrea. E capii che ormai per sempre, fino alla morte, sarei rimasta insieme ai carbonizzati, ai morti soffocati, ai gassati nei rifugi, a coloro che avevano combattuto ed erano morti perché non potevano non morire, a coloro il cui destino non avevo condiviso”. Le memorie di Alina Margolis-Edelman (1922-2008) sono uniche nella grazia della loro semplicità. La sua testimonianza di bambina e di adolescente, scritta cinquant’anni dopo, ci porta da Lódz, sua città natale, a Varsavia dentro e fuori le mura del ghetto, e ci parla del tragico eroismo quotidiano di uomini e donne destinati alla più crudele delle morti e che lei salva così dall’oblio. Dopo la guerra, Alina si è laureata in medicina, ha sposato Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, e come pediatra si è dedicata per tutta la vita ai bambini più disagiati.

Boris Cyrulnik,La vita dopo Auschwitz,Mondadori

«Sono nato due volte. Alla mia prima nascita non c’ero. Il mio corpo è venuto al mondo il 26 luglio 1937 a Bordeaux. Me l’hanno detto.

E devo crederlo poiché non ne ho alcun ricordo.

La mia seconda nascita, invece, è fissa nella mia memoria. Una notte, sono stato arrestato da alcuni uomini armati che circondavano il mio letto. Mi stavano cercando per uccidermi.

La mia storia è nata quella notte.»

Boris Cyrulnik, celebre psichiatra francese, ha un passato tormentato alle spalle: i genitori, di origine ebraica, sono stati rinchiusi e assassinati nel campo di concentramento di Auschwitz quando lui era ancora un bambino.

Rimasto solo, è caduto prigioniero dei nazisti ma è riuscito a salvarsi per miracolo nascondendosi nel bagno della sinagoga della sua città. Dopo aver trascorso l’infanzia come un fuggitivo, in casa di famiglie che lo ospitavano e in orfanotrofio, terminata la guerra ha scelto di diventare psichiatra. Pur lavorando ogni giorno con traumi e sofferenze da superare, soltanto di recente è riuscito ad affrontare il proprio passato, per testimoniare a voce alta l’orrore vissuto e le conseguenze dolorose che ha dovuto affrontare crescendo.

La vita dopo Auschwitz è un viaggio nella memoria, un’esplorazione profonda dei ricordi di un passato che emerge dopo un lungo silenzio. La memoria, ci dice Cyrulnik, non racconta la verità storica dei fatti, ma un’altra verità, soggettiva ma non per questo meno reale: un meccanismo dal potere salvifico che cancella, seleziona e modifica quello che è accaduto e che nel tempo ha plasmato i nostri ricordi per rendere il dolore accettabile aiutandoci a superare i traumi vissuti.

Attraverso la sua storia, Cyrulnik si rivolge a tutti coloro che cercano di scappare da un passato difficile: un lavoro paziente, in cui l’autore si è messo in gioco, accettando di essere per la prima volta soggetto e oggetto della propria ricerca. Un saggio che unisce le emozioni e la sofferenza di un sopravvissuto a una rigorosa analisi sulla costruzione della memoria, da cui emergono i segni di un’infanzia stravolta dalla guerra e, al tempo stesso, il desiderio di superare l’infelicità per rispondere con forza alla chiamata della vita.

EDITH STEIN,

Un’ebrea testimone per la verità,

MARIA CECILIA DEL VOLTO SANTO, San Paolo

Edith Stein nacque a Breslavia da famiglia ebrea. Di straordinarie doti intellettuali, intraprese la carriera universitaria divenendo assistente del filosofo Edmund Husserl.

Dopo aver letto l’autobiografi a di Teresa d’Avila, abbandonò l’ateismo e si convertì.

A causa delle leggi razziali fu costretta ad abbandonare l’insegnamento ed entrò nel carmelo di Colonia prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce.

Trasferitasi nei Paesi Bassi, non sfuggì alla rappresaglia nazista e venne deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa il 9 agosto 1942 insieme alla sorella Rosa.

Conoscere la sua figura vuol dire compiere un’esperienza di provocante attualità.

Nella nostra civiltà meccanizzata e tecnologica, Edith, donna dalla parola limpida ed essenziale, ha qualcosa da dire: è un andare alle radici, alla scoperta dell’esistenza umana.

Edith Stein è stata beatificata (1987) e canonizzata (1998) da Giovanni Paolo II, che nel 1999 l’ha proclamata compatrona d’Europa.

Al cinema, dal libro di Edith Bruck, Quanta stella  Garzanti

Nell’immediato dopoguerra, in un villaggio dell’Europa Orientale, una giovanissima sopravvissuta vive una burrascosa storia d’amore che diventerà per lei occasione di coraggiosa ribellione e appassionante rinascita.

Regia: Roberto Faenza

Con Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Moni Ovadia, Nico Mirallegro, Jane Alexande

Storia di una ladra di libri (The Book Thief) è un film del 2013 diretto da Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush ed Emily Watson.

 

La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak, scritto nel 2005.

Dato tra i favoriti nella corsa alle nomination agli Oscar, il film è la trasposizione cinematografica del best-seller di Markus Zukas “La bambina che salvava i libri”: oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo e per quattro anni nella classifica dei migliori libri di sempre stilata dal New York Times. Si tratta del debutto alla regia cinematografica di Brian Percival, pluripremiato regista della serie tv Downton Abbey ed ha per protagonisti Geoffrey Rush, Emily Watson e la giovane rivelazione Sophie Nélisse (Monsieur Lazhar), tutti dati per possibili candidati agli Academy Awards.

Sono gli anni del potere di Hitler e della Seconda Guerra Mondiale. Lo spettatore assiste alle vicende di cui è protagonista la piccola Liesel Meminger (Sophie Nélisse), affidata dalla madre incapace di mantenerla ai coniugi Max (Geoffrey Rush) e Rosa (Emily Watson). Liesel non ha frequentato la scuola, ma attraverso gli insegnamenti del suo nuovo papà, durante lunghe notti trascorse con lui a studiare, impara ben presto a leggere. È grazie all’amore per la lettura che supera l’iniziale diffidenza verso Max (Ben Schnetzer), un ebreo tedesco che i suoi genitori nascondono nel sottoscala della loro cantina. Insieme a lui legge i romanzi che salva dai roghi nazisti o ruba dalle biblioteche. Per entrambi l’immaginazione diventa l’unico modo per sfuggire all’orrore nazista che si scatena intorno a loro…

Un film ricco di emozioni che affronta temi universali come l’amicizia, la forza dell’animo umano, il potere delle parole e la capacità di trovare la bellezza nascosta anche nei luoghi più bui.

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important

Cover of "Sophie Scholl - The Final Days&...

Cover of Sophie Scholl – The Final Days

FEBBRAIO 2013, settanta anni dal sacrificio dei ragazzi appartenenti al gruppo della ROSA BIANCA, che si oppose alla follia nazista. Giusto ricordarli!

da Wikipedia

La Rosa Bianca (in lingua tedesca: Die Weiße Rose) è stato un gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo nonviolento al regime della Germania nazista. La Rosa Bianca fu attiva dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione.

Operativo a Monaco di Baviera, il gruppo pubblicò sei opuscoli, che chiamavano i tedeschi a ingaggiare la resistenza passiva contro il regime nazista. Un settimo opuscolo, che potrebbe essere stato preparato, non venne mai distribuito perché il gruppo cadde nelle mani della Gestapo.

Il gruppo era composto da cinque studenti: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. A essi si unì un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli.

Sebbene i membri della Rosa Bianca fossero tutti studenti all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, avevano anche partecipato alla guerra sul fronte francese e su quello russo, dove furono testimoni delle atrocità commesse contro gli ebrei e sentirono che il rovesciamento delle sorti che la Wehrmacht soffrì a Stalingrado avrebbe alla fine portato alla sconfitta della Germania.

Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia. Citando estensivamente la Bibbia, Laozi, Aristotele e Novalis, così come Goethe e Schiller, si appellarono a quella che consideravano l’intellighenzia tedesca, credendo che si sarebbe intrinsecamente opposta al Nazismo.

In un primo momento, gli opuscoli vennero spediti in massa verso differenti città della Baviera e dell’Austria, poiché i membri ritenevano che la Germania meridionale fosse più ricettiva nei confronti del loro messaggio antimilitarista.

In seguito a un lungo periodo di inattività, dopo il luglio 1942, la Rosa Bianca prese una posizione più vigorosa contro Hitler nel febbraio 1943, distribuendo gli ultimi due opuscoli e dipingendo slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco, e addirittura sui cancelli dell’università. Lo spostamento delle loro posizioni risulta ovvio dalla lettura dell’intestazione dei loro nuovi opuscoli, sui quali si leggeva “Il movimento di resistenza in Germania”.

Il sesto opuscolo venne distribuito nell’università il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. Quasi tutti i volantini vennero distribuiti in luoghi frequentati, Sophie Scholl prese la coraggiosa decisione di salire in cima alle scale dell’atrio e lanciare da lì gli ultimi volantini sugli studenti sottostanti. Venne individuata da un bidello nazionalista che la bloccò e la consegnò assieme al fratello alla polizia di regime. Gli altri membri attivi vennero subito fermati e il gruppo, assieme a tutti quelli a loro associati, venne sottoposto a interrogatorio da parte della Gestapo. Gli Scholl si assunsero immediatamente la piena responsabilità degli scritti sperando, invano, di proteggere i rimanenti membri del circolo; i funzionari della Gestapo che li interrogarono rimasero stupiti per il coraggio e la determinazione dei due giovani. La Gestapo torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943.

I fratelli Scholl e Probst furono i primi ad affrontare il processo, il 22 febbraio 1943 presso il Volksgerichtshof («tribunale del Popolo»), un tribunale politico speciale presieduto da Roland Freisler. Nel corso di un breve dibattimento, durato cinque ore, furono reputati colpevoli e ghigliottinati il giorno stesso. Le motivazioni della sentenza furono le seguenti:
« Gli accusati hanno, in tempo di guerra e per mezzo di volantini, incitato al sabotaggio dello sforzo bellico e degli armamenti, e al rovesciamento dello stile di vita nazionalsocialista del nostro popolo, hanno propagandato idee disfattiste e hanno diffamato il Führer in modo assai volgare, prestando così aiuto al nemico del Reich e indebolendo la sicurezza armata della nazione. Per questi motivi essi devono essere puniti con la morte.”

Gli altri membri chiave del gruppo, processati il 19 aprile 1943, furono anch’essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi. Amici e colleghi della Rosa Bianca, che aiutarono nella preparazione e distribuzione degli opuscoli e raccolsero fondi per la vedova e il giovane figlio di Probst (Probst aveva tre figli, di cui uno appena nato), vennero condannati al carcere con una pena oscillante tra i sei mesi e i dieci anni. Nel complesso a Monaco e Amburgo furono condannati a morte quindici appartenenti al gruppo e trentotto alla carcerazione. Questi ultimi alla fine della guerra furono liberati dalle truppe americane. Durante il nazismo il Volksgerichtshof da solo condannò a morte cinquemilatrecento persone.

BIBLIOGRAFIA

Inge Scholl, La Rosa Bianca, trad. di Marcella Ravà, Valentina Gallegati, ITACA 

Il volume racconta la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl che diedero vita alla “Rosa Bianca”, movimento studentesco di opposizione al nazismo, e che furono giustiziati il 22 febbraio 1943. Introdotto da Tanja Piesch, curatrice dell’omonima mostra allestita al Meeting di Rimini nell’edizione 2005, il libro è arricchito dal racconto di amici e di testimoni delle ultime ore dei fratelli Scholl. Il volume si conclude con un intervento di Thomas Mann alla trasmissione radiofonica della BBC di Londra nel 1943.

La rosa Bianca, Paolo Ghezzi, San Paolo 

Il volume ci ricorda la storia del gruppo antinazista denominato La Rosa Bianca, le cui vicende culminarono cinquant’anni fa con l’uccisione dei suoi componenti, un gruppo di universitari tedeschi che si erano opposti al regime in nome della libertà.
 La Rosa Bianca, trad. di Nicoletti M.,  Romano Guardini, Morcelliana,

film
La Rosa Bianca – Sophie Scholl (Sophie Scholl – Die letzten Tage, 2005) di Marc Rothemund

con Julia Jentsch; Fabian Hinrichs; Gerald Alexander Held; Johanna Gastdorf; André Hennicke; Florian Stetter

Monaco, 1943. Mentre la guerra di Hitler devasta l’Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari decide di ribellarsi al nazismo e alla sua disumana macchina da guerra. Nasce così la “Rosa Bianca”, un movimento di resistenza al Terzo Reich. Sophie Scholl è l’unica donna che si unisce al gruppo; una ragazza come tante, che il tempo matura in una combattente audace ed impegnata. Il 18 febbraio 1943, Sophie ed il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre distribuiscono volantini all’università. Nei giorni a seguire l’interrogatorio di Sophie da parte di Mohr, ufficiale della Gestapo, si trasforma in uno strenuo duello psicologico.

 un appuntamento:

http://www.montesolebikegroup.it/php5/iniziativa.php?idiniz=537

Venerdì 25 gennaio 2013
Ritrovo: Ore 20.30 sala di S. Sigismondo, via S. Sigismondo 7 – Bologna
Consueto appuntamento di inizio anno per presentare le idee sui nostri viaggi e gli itinerari per il 2013.

Abbiamo inoltre pensato di intraprendere un viaggio nella memoria cogliendo l’occasione del 70° anniversario della Battaglia di Stalingrado e del sacrificio dei ragazzi della Rosa Bianca: per rievocare questa tragica vicenda verranno letti alcuni brani dalle Ultime lettere da Stalingrado, in cui compare anche la corrispondenza tra Fritz Hartnagel, ufficiale della Wehrmacht, e la fidanzata Sophie Scholl, componente del movimento di resistenza della Rosa Bianca.

Alla lettura:
Marisa Bonetti
Marco Frascaroli
Patrizia Tossani

Accompagnamento musicale, al violino:
Leonardo Caranti
(musiche di Kabalevski e Beethoven)

Un rinfresco concluderà la serata

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Auschwitz II - Birkenau - Entrance gate and ma...

Image via Wikipedia

 

Qualche nuovo libro sull’Olocausto, già uscito o di imminente pubblicazione. Per bambini e ragazzi.

Storia di Vera, Gabriele Clima, San Paolo

Vera non riesce a capire perché è rinchiusa insieme alla sorella Teresa e alla mamma Shara in un enorme campo circondato da reti e pieno di soldati. Quando Teresa si ammala, Vera prova a chiedere aiuto ai militari, ma ottiene solo di essere presa in giro. Alla morte della sorellina, Vera inizia a sognare – ogni notte – di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più.

 

Gabriele Clima, lavora da vent’anni come autore e illustratore nella comunicazione e nell’editoria per ragazzi. Ha curato numerosi progetti per la scuola e l’educational, ha insegnato disegno e scrittura creativa e diretto mostre e eventi legati alla lettura e all’illustrazione per l’infanzia. In Italia ha pubblicato circa settanta libri fra fiabe, racconti, filastrocche, libri didattici e libri per giocare. Dal maggio 2003 dirige il “gruppo Studioscuola” che realizza prodotti editoriali e multimediali per la scolastica e l’educational. Dal marzo 2006 è direttore artistico delle Edizioni La Coccinella di Milano. Il suo sito internet è http://www.gabrieleclima.com.

 

Davide Toffolo, Inverno d’Italia, Coconino Press

Gonars, provincia di Udine, 1942-43. Una pagina vergognosa e rimossa del nostro passato: i campi di internamento dove l’Italia deportò e lasciò morire migliaia di cittadini sloveni. Un folle progetto di pulizia etnica, narrato attraverso lo sguardo e i dialoghi di due bambini.

 

La bambina del treno, Lorenza Farina – Manuela Simoncelli, San Paolo

Lungo la strada gli occhi della bambina si incontrano con quelli di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio.

Due bambini, due madri, due punti di vista.

È difficile trovare le parole adatte per spiegare l’olocausto ai giovanissimi.

È difficile pure trovare le immagini adeguate.

Questo libro, per l’eleganza delle immagini e il candore del linguaggio, è riuscito perfettamente nell’intento.

 

In occasione della Giornata della memoria, 27 Gennaio 2011.

 

È stato solo un sogno?

Ogni giorno tornava di nascosto

a guardare il treno che passava,

sperando di rivedere ancora quella bambina che,

chiusa nel vagone,

gli aveva fatto ciao con la mano.

 

(Lorenza Farina)

 

Il compleanno di Franz,Sebastiano Ruiz Mignone, Lapis

1936. Il piccolo Franz ha l’occasione della sua vita: assistere alle Olimpiadi di Berlino, che dimostreranno la superiorità della razza ariana. Ma quando un atleta nero volerà molto sopra tutti gli altri, quando il padre di Franz mostrerà il vero volto, nel ragazzo nascerà una diversa interpretazione di quello che vede…

 

Le valigie di Auschwitz, Daniela Palumbo, Piemme

Da una visita al campo di sterminio di Auschwitz nascono le storie, inventate ma tragicamente realistiche, di quattro bambini che nell’Europa dilaniata dalle leggi razziali vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione. Il libro vincitore del Premio letterario Il Battello a Vapore 2010 induce il lettore, ragazzo o adulto, a rifl ettere su un capitolo della nostra storia che non deve essere dimenticato.

 

Jacob – il bambino di creta, Andrea Salvatici, Einaudi Ragazzi

Un mattino di ottobre del 1943 molti bambini romani furono deportati con tutti i loro familiari verso uno dei luoghi più tetri del mondo. Non avrebbero fatto ritorno. Ma di quegli stessi avvenimenti esiste un altro racconto, che finisce in ben altro modo e parla di un bambino di creta, vivo come noi, che parte alla ricerca di Marco, uno dei bambini romani di quel mattino di ottobre. Se è vero che la storia è storia e guai a dimenticarla, neanche va dimenticato il mondo di Jacob, in cui noi vogliamo vivere, dove chi si vota a far male finisce sconfitto e disperso. Età di lettura: da 9 anni.

 

Il sorriso delle vongole, Renata Mambelli, Piemme

Ogni giorno, al sorgere del sole, Gigio si fa trovare in spiaggia: quello infatti è il momento in cui, come dicono i pescatori, le vongole “sorridono” ed è facile raccoglierle. Una mattina, però, Gigio e i suoi amici scoprono che Gabri, un ragazzino ebreo, si nasconde in una villa abbandonata per sfuggire ai rastrellamenti dei nazisti e, nonostante il rischio che sanno di correre, decidono di aiutarlo… Età di lettura: da 9 anni.

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