Il nuovo libro di
Gianrico Carofiglio,
Le perfezioni provvisorie,
Sellerio – Dal 14 gennaio
È scomparsa una ragazza. Sono state fatte le indagini ma non si è approdato a niente e il pm che segue il caso vuole archiviare. Il legale della famiglia in un ultimo tentativo si rivolge al suo vecchio amico Guido Guerrieri e gli chiede di dare un’occhiata alle carte. Chi sa che non riesca a trovare qualcosa. E Guerrieri accetta di leggere il fascicolo. Manuela è sparita dopo una serata in discoteca tra i trulli di Ostuni. È stata accompagnata da amici alla stazione per prendere il treno per Roma dove frequenta l’università. Ma alla stazione se ne sono perse le tracce: niente sms o telefonate, niente bancomat, nessuno l’ha vista più. A Guerrieri, che è attento e sensibile, qualcosa non torna nei contorni della vicenda; scava nell’esistenza di Manuela, una vita come tante, parla con gli amici, cerca qualche appiglio da cui partire. L’unica nota stonata è la figura di un ex fidanzato della ragazza, dal passato non proprio limpido ma che nei giorni della sparizione si trovava all’estero. Questa volta per Guerrieri si tratta di un lavoro di investigazione più che di un affare di giustizia, mentre la sua vita continua a dividersi tra lo studio – che si è arricchito di nuovi personaggi, Maria Teresa, che si è laureata e ora è praticante, e Consuelo, avvocatessa peruviana, – il tribunale, le passeggiate con Caterina, che di Manuela è l’amica più cara e sembra molto attratta da Guido, e le serate con Nadia (che i lettori di Carofiglio hanno già incontrato in “Ad occhi chiusi”), con la quale si ritrova sempre più spesso nel locale “Chelsea hotel n. 2”. Insieme a loro Pino, il cane da combattimento che Nadia ha salvato, detto anche Baskerville. La casualità che governa tutta la storia de “Le perfezioni provvisorie”, sembra a un tratto subire un’accelerazione e l’enigma si scioglie nella soluzione imprevedibile.