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Posts Tagged ‘premi letterari’

bel colpo per Fazi Editore, il romanzo appena pubblicato, Lo schiavista, di Paul Beatty si è aggiudicato il Man Booker Prize, il più importante dei premi letterari continentali:
 
 
Traduzione di Silvia Castoldi
 
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Questo l’inizio della storia di Bonbon. Nato a Dickens – ghetto alla periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è rassegnato al destino infame di un nero della lower-middle-class. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha trascorso l’infanzia prestandosi come soggetto per una serie di improbabili esperimenti sulla razza: studi pionieristici di portata epocale, che certamente, prima o poi, avrebbero risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, l’unico suo lascito è il conto del funerale low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite: la gentrificazione dilaga, e Dickens, fonte di grande imbarazzo per la California, viene letteralmente cancellata dalle carte geografiche. È troppo: dopo aver arruolato il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci d’America, che con questo romanzo si è aggiudicato il National Book Critics Circle Award 2016 ed è stato incluso nella rosa dei finalisti del Man Booker Prize 2016.
 
«La più lacerante satira americana degli ultimi anni».
«The Guardian»
 
«Fra i più importanti e difficili romanzi americani del ventunesimo secolo. Un racconto feroce che i lettori non dimenticheranno mai».
«Los Angeles Times»
 
«Satira alla Swift di prima qualità. Pungente, sbalorditivo, da capogiro».
«The Wall Street Journal»
 
«Il romanzo americano più caustico e più cazzuto che io abbia letto da almeno dieci anni».
«The New York Times»

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PREMIO ANDERSEN 2014 – I VINCITORI


questi sono i vincitori del Premio Andersen 2014, il più prestigioso dei premi letterari italiani dedicati ai libri per ragazzi. Cerimonia di premiazione il 24 maggio, a Genova, al Museo Luzzati.

Un premio sempre al di sopra delle polemiche,degli intrighi, delle gelosie ben presenti nel mondo della letteratura “per grandi”. Imparate!

 

La Giuria del Premio Andersen 2014 è composta dalla direzione della rivista Andersen – Barbara Schiaffino, Walter Fochesato, Anselmo Roveda – da Gianna Vitali, fondatrice della Libreria dei Ragazzi di Milano, da Pino Boero, docente di Letteratura per l’infanzia dell’Università di Genova e per l’individuazione delle terne dei libri finalisti da Anna Parola, Libreria dei Ragazzi di Torino, da Caterina Ramonda, blog Le Letture di Biblioragazzi, e dallo staff redazionale di Andersen.

MIGLIOR SCRITTORE

Fabrizio Silei

Per essere la voce più alta e interessante della narrativa italiana per l’infanzia di questi ultimi anni.
Per una produzione ampia e capace di muoversi con disinvoltura e ricchezza fra registri narrativi diversi: dall’umorismo alla misura breve del racconto per i più piccoli, dall’albo illustrato al romanzo per adolescenti, dal progetto creativo ad un forte impegno civile. Per una costante e limpida qualità della scrittura.

 

MIGLIOR ILLUSTRATORE

Desideria Guicciardini

Per un lungo, operoso e ricco percorso, sempre condotto all’insegna di un’assoluta e convinta professionalità. Per il coerente e ininterrotto valore della propria opera.
Per una colta e attenta sensibilità figurativa capace, in ogni occasione, di entrare in forte rapporto con il testo. Per la vivida, intensa e struggente bellezza di alcune delle sue opere più recenti.

 

MIGLIOR LIBRO 0/6 ANNI

Benjamin Chaud, Una canzone da orsi, Franco Cosimo Panini

Per un albo che combina perfettamente la tensione narrativa e l’invito al gioco e alla scoperta.
Per una piccola storia dai molti echi, dolce e incantevole ma aperta all’avventura e alla scoperta di sé.
Per le magnifiche tavole ariose e invitanti, ricche di mille particolari da scoprire.

 

 

 

MIGLIOR LIBRO 6/9 ANNI

Kenneth Steven – Øyvind Torseter, Perché il cane ha il naso bagnato?, Electa Kids

Per un’opera in gran formato arguta e divertente, coinvolgente e fantasiosa.
Per la capacità di ritornare, in modi assolutamente nuovi, sul tema dell’arca di Noè, saldandolo assieme con suggestioni che vanno dal mito alle “Storie proprio così” di Kipling.
Per i disegni frizzanti, colti e surreali di una delle voci emergenti della grande illustrazione europea.

 

 

MIGLIOR LIBRO 9/12 ANNI

Luigi Ballerini – ill. di Sara Benecino,La Signorina Euforbia, Edizioni San Paolo

Per aver saputo raccontare uno spaccato di adolescenza ritraendone sapientemente dinamiche e sentimenti.
Per l’abilità narrativa con cui l’autore riesce a intessere una trama scorrevole e divertente, capace di affiancare ai tempi comici l’occasione per riflessioni più profonde.

 

 

 

MIGLIOR LIBRO OLTRE I 12 ANNI

Sally Gardner, Il pianeta di Standish, Feltrinelli Kids

Per la proposta di una storia di grande intensità, in grado di offrire spazio al potere dell’immaginazione e ai temi della diversità e dell’accettazione. Per lo struggente ritratto di un’adolescenza in lotta, in un romanzo di formazione che dosa magistralmente avventura e indagine introspettiva.

 

 

 

MIGLIOR LIBRO OLTRE I 15 ANNI

Annalisa Strada, Una sottile linea rosa, Giunti

Per una storia che, con competenza e profonda sensibilità e delicatezza, affronta il tema delle scelte e degli affetti, soffermandosi coraggiosamente sulle dinamiche emotive intorno a una maternità inattesa. Per la capacità di riportare sulla pagina un linguaggio adolescente, senza forzature.

 

 

 

MIGLIOR LIBRO DI DIVULGAZIONE

Isabel Minhós Martins – ill. Bernardo Carvalho, Andirivieni, La Nuova Frontiera Junior

Per un libro fortemente insolito capace di offrirci, assieme, un’ardita sintesi sulla evoluzione dell’uomo, un risentito approccio ecologico e una sorta di elogio della lentezza.
Per la non comune forza grafica e la suadente, vivissima bellezza di immagini calde ed eleganti.

 

 

MIGLIOR LIBRO FATTO AD ARTE

Paul Éluard – versione ital. di Franco Fortini realizzato da Anouck Boisrobert e Louis Rigaud, Libertà, Gallucci

Per un albo prezioso, delicato e raffinato, ricco di fascino e al tempo stesso sobrio e pulito.
Per un’opera da leggere, da guardare e su cui riflettere. Lentamente.
Per aver saputo riproporre in modo nuovo una magnifica poesia dal forte e immutato valore lirico e civile.

 

 

MIGLIOR ALBO ILLUSTRATO

Alessandro Sanna, Fiume lento. Un viaggio lungo il Po, Rizzoli

Per averci regalato, fra evocazione e rappresentazione, fra storia e natura, un ritratto vivido ed emozionante del fiume e delle sue storie.
Per un’opera commossa e commovente, solenne e vitale di altissimo valore espressivo.
Per disegni di assoluta e struggente bellezza, vibranti e incantati.

 

 

MIGLIOR LIBRO MAI PREMIATO

Frank Asch – ill. di Mark Alan Stamaty, Giallo giallo, Orecchio Acerbo

Per averci restituito un albo apparso nel 1971 e perfetta, mirabile interpretazione di un’epoca, delle sue speranze  e tensioni.
Per disegni coraggiosamente inconsueti e sorprendenti, accompagnati da una grafica attenta ai ritmi del racconto.
Per offrirsi gioiosamente al gioco e a fertili processi di identificazione.

 

MIGLIOR LIBRO A FUMETTI

Assia Petricelli e Sergio Riccardi, Cattive ragazze, Sinnos

Per un libro che coniuga perfettamente la struttura narrativa del fumetto con i registri della biografia.
Per una narrazione che, scegliendo di raccontare un universo femminile, va oltre stereotipi e questioni di genere e, con un approccio accattivante e incisivo, invita alla riflessione, emozionando e coinvolgendo.

 

 

 

MIGLIORE CREAZIONE DIGITALE

Il libro bianco , Minibombo

Per essere un’applicazione esattamente a misura di bambino, caratterizzata da essenzialità, efficacia e immediatezza.
Per l’attenzione ai bambini e ai loro adulti in un progetto che coniuga la qualità dei contenuti alla sperimentazione di linguaggi e mezzi diversi.
Per il coraggio di presentarsi all’esordio come casa editrice lavorando sul cartaceo e sul digitale senza considerarli ambiti distinti.

 

MENZIONE SPECIALE AL PROGETTO EDITORIALE

I “Quaderni quadroni” di Rrose Sélavy editore

Per la felice e accorta peculiarità del progetto grafico.
Per proporre con scelte coraggiose e intelligenti voci di autori noti che mai si erano cimentati con la scrittura per ragazzi.
Per gli eccellenti risultati raggiunti su questo versante e per la scelta altrettanto qualificata degli illustratori coinvolti nell’impresa.

 

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

Donzelli editore

per la pubblicazione dell’opera di Giuseppe Pitrè “300 fiabe, novelle e racconti siciliani”

con la traduzione di Bianca Lazzaro e le illustrazioni di Fabian Negrin

Per avere per la prima volta tradotto integralmente in lingua italiana la raccolta più importante del nostro patrimonio folklorico.
Per l’assoluto rigore scientifico e filologico del lavoro. Per aver offerto al lettore sia la monumentale opera in quattro volumi, con testo a fronte, delle “Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani” sia, attraverso “Il pozzo delle meraviglie”, una più agile edizione rivolta agli amanti della narrazione fiabesca.

 

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Hans Christian Andersen Award 2010
è considerato il premio Nobel per quanto riguarda l’editoria per ragazzi, il più importante riconoscimento internazionale della categoria.
I vincitori dell’edizione 2010 (il premio è biennale) sono stati annunciati oggi pomeriggio durante la prima giornata della Fiera del libro per ragazzi di Bologna; i premiati sono la tedesca Jutta Bauer per l’illustrazione (ricordiamo Urlo di mamma, Salani – Selma o la ricetta della felicità, Salani ) e l’inglese David Almond per la narrativa. Un autore amatissimo qui ad Atlantide, di cui abbiamo recensito negli ultimi 15 mesi Skellig (Salani), Il selvaggio (Bande Dessinè, in coppia con Dave McKean) , l’ormai introvabile Contare le stelle, Mondadori (in cui racconta la sua infanzia nell’Inghilterra degli anni 50\60) e il recente Argilla, sempre edito da Salani.

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Il premio Nonino può vantare un curriculum al di sopra di ogni sospetto, lontano da intrighi, pressioni del mondo editoriale, e altre tristi situazioni. I nomi scelti nel panorama internazionale sono sempre meritevoli!

A SIEGFRIED LENZ IL PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2010

Il grande scrittore tedesco sarà premiato da Claudio Magris
La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, Peter Brook, John Banville, Ulderico Bernardi, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha assegnato il Premio Internazionale Nonino 2010 a Siegfried Lenz, il grande scrittore tedesco autore di Lezione di tedesco e di Un minuto di silenzio, pubblicati in Italia da Neri Pozza. Cohen-Janca Irène; Quarello Maurizio,
Questa la motivazione del prestigioso premio, che verrà consegnato da Claudio Magris all’autore presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, sabato 30 Gennaio 2010 alle ore 11.00:
Siegfried Lenz è uno dei più grandi e amati scrittori in lingua tedesca viventi; nel suo capolavoro Deutschstunde”, Lezione di Tedesco, ha saputo affrontare intimamente, con grazia e senza retorica, il lacerante dramma del suo popolo divenuto una moltitudine di solitudini al termine della seconda guerra mondiale.
Nel suo percorso creativo ha soprattutto abbracciato i temi della violenza e della persecuzione, sempre filtrati dal suo essere distaccato e diffidente da ogni ideologia. Nella sua ultima fatica “Schweigeminute”, Un minuto di silenzio, scritta dopo aver superato la soglia degli ottanta anni, ha affrontato il tema dell’amore, sussurrando come sempre una storia senza tempo”.

Di questo autore proponiamo Lezione di tedesco: “Le gioie del dovere” è il tema che scatena in un riformatorio le riflessioni di un giovane recluso. Siamo nel 1953 in Germania, e il “dovere” evoca immagini tristemente note. . . .

Siegfried Lenz,
Lezione di tedesco , Neri Pozza

È il 1953 e nell’aula del riformatorio situato alle foci dell’Elba, non lontano dal confine tra Germania e Danimarca, è entrato oggi un individuo smilzo, profumato di brillantina. Si chiama Korbjuhn, dottor Korbjuhn, ed è entrato con l’aria che i ragazzi rinchiusi nel riformatorio chiamano korbjunesca, cioè sprezzante e timorosa insieme. Il dottor Korbjuhn si è fatto augurare il «buon giorno signore» e, senza preavviso, senza avvertimento, ha distribuito i quaderni dei temi. Non ha detto nulla. Semplicemente, quasi godendo della cosa, è andato alla lavagna, ha preso il gesso, ha alzato una mano insignificante e, mentre la manica gli scivolava fino al gomito scoprendo un braccio secco, giallognolo, vecchio almeno di cent’anni, ha scritto sulla lavagna il tema con la sua scrittura prona, obliqua, l’obliquità dell’ipocrisia. Era intitolato: «Le gioie del dovere». Ora, nel chiuso della sua cella, il giovane Siggi Jepsen sta meditando davanti al suo quaderno dei temi con l’etichetta grigia. Siggi si trova alle foci dell’Elba, perché, nel lontano 1943, avrebbe raccolto in un vecchio mulino una serie di quadri rubati. In realtà, Siggi ha semplicemente nascosto le opere di un pittore amico, Max Ludwig Nansen, un artista espressionista, sulle quali pendeva la minaccia nazista di essere «verboten und verbrannt», proibite e bruciate.
Come cominciare quel compito sulle «gioie del dovere»? Da suo padre, poliziotto obbediente agli ordini, a qualunque ordine, nella Germania di Hitler? O forse dal pittore Nansen, capace di dipingere anche con i colori invisibili della libertà? Oppure parlare dell’urlo dei gabbiani nel vento che costringe la gente alle foci dell’Elba a camminare cupi? O raccontare del vecchio mulino diroccato sulla spiaggia del Mare del Nord dove un giorno cercò rifugio un figlio disertore? Siggi scrive, scrive della meraviglia di essere in un mondo così duro, fulgente, pieno di poesia, impietoso e bellissimo come questo celebre capolavoro della letteratura tedesca finalmente restituito al pubblico italiano in una nuova edizione .

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era pronosticata dai Bookmakers inglesi come potenziale vincitrice, con una quota non certo da favorita: 50 / 1! Comunque, Herta Muller è il nuovo premio Nobel per la letteratura 2009, COMPLIMENTI. e bravo anche all’editore Keller, il solo ad avere un suo libro in catalogo sul territorio nazionale!

ecco la notizia secondo RAINEWS:
Il premio Nobel della letteratura e’ stato dato alla scrittrice e poetessa tedesca di origine romena Herta Mueller. Tra i suoi libri tradotti in italiano, “Il macello di Ceausescu”. Negli ultimi decenni il premio per la letteratura era gia’ andato allo scrittore tedesco Grass nel 1999.

La Mueller, nata nel 1953, ha “tratteggiato il panorama dei diseredati” in Romania sotto la ditattura di Nicolae Ceausescu “con la concisione della poesia e la schiettezza della prosa”, ha scritto l’Accademia di Svezia.

Riparata in Germania per sfuggire alle persecuzioni del regime dittatoriale di Ceausescu e’ a tutt’oggi considerata la piu’ importante scrittrice vivente in lingua tedesca e un autore di culto sia per la Germania sia per la Romania. In Italia, Keller editore ha pubblicato ‘Il paese delle prugne verdi’, ritratto impietoso di un paese dominato dalla paura e dall’oppressione della dittatura. Tradotto in 15 lingue il romanzo, in realta’ un autentico poema in prosa, si e’ aggiudicato anche l’Impac, il premio piu’ internazionale dopo il Nobel per la Letteratura. La stampa svedese aveva inserito gia’ l’anno scorso il suo nome tra i dieci favoriti per il Nobel.

Nata nel Banato Svevo, nel 1953,  regione di cultura e lingua tedesca passata dopo la seconda guerra sotto il controllo della Romania, ha studiato letteratura tedesca e rumena a Temesvari (Timisoara).

L’unico suo libro ancora in catalogo è questo, pubblicato con merito da un piccolo editore, Keller (www.kellereditore.it )
Il paese delle prugne verdi
Herta Müller
pp. 256, 14
Trad. dal tedesco Alessandra Henke

Keller Editore
Fra le maggiori voci della letteratura rumena contemporanea,
LA STAMPA
Un libro singolare e meraviglioso, DIE ZEIT

In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. In tutta questa oscurità, l’amicizia e l’amore sopravvivono

Un suo racconto è contenuto qui:
Fuoricampo. Racconti di scrittrici austriache e tedesche

Autore:     Pellegrini E. (cur.);
Editore:     AVAGLIANO EDITORE SRL

L’antologia presenta alcune delle scrittrice più rappresentative della narrativa contemporanea in Austria e in Germania. In tutte le loro storie, anche quando apparentemente si parla d’altro, è il fantasma costruito dal desiderio, dal rifiuto, dall’invenzione, dal rimpianto, dalla ribellione. Ci sono racconti in cui i personaggi perdono i contorni. Rispetto a una immagine idealizzata della femminilità, queste amazzoni della penna sembrano opporre il loro “ma”, rivoluzionando immaginario e sintassi, previsioni di trama e plot narrativi. Le loro sono storie che alle volte sembrano partorite da un unico sogno. La vita in questi racconti appare uno spettacolo frenetico dove le case, le isole, le menti sono trappole per sogni perduti.

Titoli non più in catalogo:

In viaggio su una gamba sola / Herta Muller ; traduzione di Lidia Castellani
Pubblicazione:
Venezia : Marsilio, 1992
Descrizione fisica:
169 p. ; 21 cm.
Collezione:     Romanzi e racconti

Bassure / Herta Muller ; a cura di Fabrizio Rondolino
Pubblicazione:
Roma : Editori riuniti, 1987
Descrizione fisica:
XIV, 135 p. ; 22 cm
Collezione:     I David ; 96
Note Generali:
Trad. di Fabrizio Rondolino

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Era la favorita e ha battuto JM Coetzee e As Byatt: è Hilary Mantel la vincitrice del premio letterario Man Booker Prize 2009 (il più autorevole premio letterario inglese) , con il suo romanzo “Wolf Hall”, romanzo ambientato alla corte di Enrico VIII, in quel mondo di intrighi che porterà alla condanna a morte di Anna Bolena;

Qui, una scheda dell’autrice:

http://www.contemporarywriters.com/authors/?p=auth67

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NERI POZZA NON PARTECIPA AI PREMI DI NARRATIVA ITALIANA

Questa comunicazione è rivolta innanzi tutto agli autori italiani, agli agenti di autori italiani e agli organizzatori dei premi letterari di narrativa italiana.

Neri Pozza rende noto che la casa editrice ha deciso di non partecipare, dal 2010 in poi, ad alcun premio letterario di narrativa italiana.
Le ragioni principali di questa scelta sono le seguenti:
1) non esiste in Italia alcun premio letterario nazionale, comparabile in qualche modo ai premi letterari internazionali, come il National Book Award, il Goncourt o il Booker Prize. I principali premi italiani non sono premi di «narrativa letteraria», dal momento che selezionano spesso tra le opere partecipanti romanzi polizieschi, thriller e storie di vita vera. Non sono nemmeno premi «nazionali», influenzati come sono da realtà editoriali e culturali locali;
2) le giurie dei principali premi italiani non sono composte da critici letterari, al corrente di sviluppi e tendenze della letteratura contemporanea, ma da accademici di altre discipline, personalità generiche e funzionari di gruppi editoriali;
3) la vittoria, nei premi letterari italiani piú importanti, è riservata da quasi mezzo secolo esclusivamente a due soli gruppi editoriali.

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la longlist del Man Booker Prize è pronta, 13 scrittori si contenderanno il più importante premio letterario per gli autori di lingua inglese. Gran favorito pare essere JM Coetzze, già vincitore due volte del premio. Tra i finalisti, Brooklyn di Colm Toibin è appena stato pubblicato in Italy da Bompiani

Author                          Title                                          Publisher

Byatt, AS ,     The Children’s Book    ,             Random House – Chatto and Windus
Coetzee, J M   ,            Summertime     ,                      Random House – Harvill Secker
Foulds, Adam     ,         The Quickening Maze    ,          Random House – Jonathan Cape
Hall, Sarah       ,            How to paint a dead man  ,    Faber and Faber
Harvey, Samantha   ,   The Wilderness      ,                  Random House – Jonathan Cape
Lever, James           ,     Me Cheeta      ,                        HarperCollins – Fourth Estate
Mantel, Hilary       ,       Wolf Hall         ,                         HarperCollins – Fourth Estate
Mawer, Simon    ,         The Glass Room    ,                   Little, Brown
O’Loughlin, Ed       ,      Not Untrue & Not Unkind    ,    Penguin – Ireland
Scudamore, James  ,    Heliopolis         ,                        Random House – Harvill Secker
Toibin, Colm           ,     Brooklyn  ,                                Penguin – Viking
Trevor, William        ,     Love and Summer                   Penguin – Viking
Waters, Sarah         ,     The Little Stranger      ,              Little, Brown – Virago

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Stabat Mater vince il Premio Strega

Stabat Mater di Tiziano Scarpa (Einaudi) si è aggiudicato l’edizione 2009 del Premio Strega, vincendo allo sprint finale davanti a Il bambino che sognava la fine del mondo, di Antonio Scurati
e agli altri finalisti: L’istinto del Lupo di Massimo Lugli, L’ultima estate di Cesarina Vighy e Almeno il cappello di Andrea Vitali.

La scheda del libro, che confessiamo di non avere letto. . .

È notte, l’orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l’ha abbandonata. La musica per lei è un’abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall’alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa “Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci”. Così passa la vita all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell’arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.

I vincitori delle edizioni precedenti:

*  2008 – Paolo Giordano,  La solitudine dei numeri primi
* 2007 – Niccolò Ammaniti, Come Dio comanda
* 2006 – Sandro Veronesi, Caos calmo
* 2005 – Maurizio Maggiani, Il viaggiatore notturno
* 2004 – Ugo Riccarelli, Il dolore perfetto
* 2003 – Melania G. Mazzucco, Vita
* 2002 – Margaret Mazzantini, Non ti muovere
* 2001 – Domenico Starnone, Via Gemito
* 2000 – Ernesto Ferrero, N.
* 1999 – Dacia Maraini, Buio

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Ecco i cinque finalisti del Premio Strega 2009 (premiazione il 2 luglio):
Tiziano Scarpa (Stabat Mater, Einaudi) 59 voti;
Massimo Lugli (L’istinto del lupo, Newton Compton) 45 voti;
Cesarina Vighy (L’ultima estate, Fazi) 42 voti;
Antonio Scurati (Il bambino che sognava la fine del mondo, Bompiani) 40 voti;
Andrea Vitali (Almeno il cappello, Garzanti) 35 voti.

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