Ecco gli incontri che si terranno questa settimana alla libreria Irnerio in via Irnerio, 27 a Bologna
VENERDI’ 6 NOVEMBRE ALLE 18,00
CHRISTINA SCHMIDT
presenta
“AL DI LA’ DEL MURO.
CINEMA E SOCIETA’ NELLA GERMANIA EST 1945-1990”
(Clueb editore)
interviene PATRIZIA DOGLIANI
SABATO 7 NOVEMBRE ALLE 18,00
VALERIA PALUMBO
presenta
“LE FIGLIE DI LILITH.
VIPERE, DIVE, DARK LADIES E FEMMES FATALES. L’ALTRA RIBELLIONE FEMMINILE.
(edizioni Odradek)
intervengono ALESSANDRA CALANCHI E GINO SCATASTA
Ecco un fine settimana davvero denso e, a nostro parere, degno di interesse.
Due incontri differenti, che affrontano temi quanto mai attuali: la caduta del muro di Berlino e le sue conseguenze sulla societa’ tedesca orientale attraverso lo studio dell’industria cinematografica, per l’incontro di venerdi’ con Christina Schmidt. Ed il ruolo ricoperto dalla “famme fatale” nella strada per l’emancipazione femminile, grazie alla accattivante ricerca di Valeria Palumbo. Ruolo che stupisce, davvero, per la sua attualita’ stringente.
VENERDI’ 6 NOVEMBRE ALLE 18,00
CHRISTINA SCHMIDT presenta
“Al di la’ del muro. Cinema e societa’ nella Germania Est 1945-1990.
Il nostro contributo alle celebrazioni di questi giorni per i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino.
Il 9 novembre del 1989 le autorita’ tedesche diedero il permesso ai cittadini di Berlino Est di raggiungere la parte Ovest della citta’, che in molti non avevano mai visto.
Fu l’inizio di un processo di vorticoso cambiamento politico e sociale, in primo luogo per la Germania stessa, i cui effetti si produssero davvero in tutto il mondo.
Il cinema e’ tra le arti piu’ efficaci nel rendere e riportare fedelmente le tensioni ed i mutamenti sociali, ed e’ dunque sulla produzione cinematografica della Germania Orientale che si concentra l’attenzione di Christina Schmidt, che proviene della scuola di cinema di Babelsberg ed ha lavorato come redattrice e drammaturga alla televisione nazionale della RDT, ma che ha anche compiuto ricerche sulla condizione delle donne e delle intellettuali nella Germania Orientale.
Nella ricerca di Christina Schmidt attraverso il filtro cinematografico e’ soprattutto rappresentata la societa’ tedesca orientale, per come e’ andata modellando, pur sotto l’influenza tedesca, una propria identita’ e culture, miti, gusti e svaghi. Vengono inoltre in luce conflitti e confronti interni fra le generazioni, tra sessi, tra ceti sociali, tra apparati dello Stato e societa’ civile, tra riformisti e conservatori in seno al partito guida, tra partito ed intellettuali.
Una possibile chiave di lettura dunque che, pur nella sua peculiarita’, puo’ essere di aiuto anche per interrogarsi sulle dinamiche socali che coinvolsero tutta l’Europa, e delle quali stiamo senza dubbio ancora subendo le conseguenze.
In particolar modo in Italia, dove pare che un nuovo equilibrio tra i soggetti politici che si sono andati configurando in tutta Europa a partire da quella svolta epocale che fu la caduta del muro di Berlino, sia ancora di la’ da venire.
Con Christina Schmidt parlera’ PATRIZIA DOGLIANI, docente di Storia Contmporanea dell’Universita’ di Bologna, particolarmente attenta ai cambiamenti sociali sviluppatisi nel Primo e Secondo Novecento.
———————————–
SABATO 7 NOVEMBRE alle 18,00
VALERIA PALUMBO presenta
“Le figlie di Lilith.
Vipere, dive, dark ladies e femmes fatales. L’altra ribellione femminile”.
Quanto, nella strada – lunga, e di certo non ancora terminata – che ha condotto le donne verso l’emancipazione – sono state importanti le le donne “scandalose”?
Molto, ci dice Valeria Palumbo.
A partire dalla seconda meta’ dell’Ottocento si vanno sviluppando movimenti che si battono per i diritti politici e sociali delle donne, le “suffragette”, o femministe a seconda del tempo e del luogo.
Accanto ad esse, tuttavia, si assiste ad una seconda via all’emancipazione femminile, quella percorsa da un drappello nutrito di signore che, in ordine sparso, rompevano tabu’, abitudini, rituali e limiti che da sempre erano imposti al loro genere. Non sempre, anzi quasi mai si sottraevano ai ruoli tradizionalmente loro imposti (madre, moglie, prostituta o suora), ma spesso ne spostavano i confini .
Donne speeso belle, intelligenti, spregiudicate, ma soprattutto determinate ad incarnare un’idea di femminilita’ meno costretta di quella che era fino ad allora immaginabile.
E’ nel secondo Ottocento che torna in auge – e per i Preraffaelliti diventa una vera icona – la figura di Lilith, prima leggendaria moglie di Adamo, figura di primo piano nella trazione ebraica ed ancor prima mesopotamica come demone legato agli aspetti negativi della femminilita’: adulterio, stregoneria, lussuria.
Nello stesso periodo dunque, accanto alle istanze consapevoli delle donne piu’ colte portate avanti attraverso rivendicazioni politiche, una rivoluzione sociale viene introdotta da donne – letterate, ma anche prostitute, attrici, scrittrici, giornaliste – che minano il controllo che da sempre l’uomo esercita su di loro, affrancandosi prima di tutto economicamente.
Un certo spazio si trova in letteratura, – basti pensare alle donne dannunziane, o alla Salome’ di Wilde – e la reazione, letteraria come reale, e’ di un sostanziale disprezzo da parte dell’uomo.
Le donne pero’ – non solo le borghesi, ma via via un cetto sempre piu’ vasto e popolare- si identificano in queste eroine di carta e celluloide (Francesca Bertini, la Bella Otero, Colette, la contessa Lara) e dalla “femme fatale” della Belle Epoque si arriva alla diva del primo Novecento.
Il cambiamento e’ oramai irreversibile, e l’incrocio tra la consapevolezza politica e l'”Altra” ribellione femminile portera’ a cambiamenti non piu’ azzerabili.
In questo processo indiretto delle donne fatali – che spesso capisce i meccanismi di richiesta dell’uomo, per soddisfarli apparentemente e dominarli nella realta’- risiede il modello alternativo e non femminista all’emancipazione femminile, che, prima di diventare uno standard televisivo e conservatore, si e’ rivelato un riferimento dirompente e modernizzatore che traduce bene non soltanto il radicale mutamento della condizione femminile in Occidente… ma anche le perduranti paure maschili.
VALERIA PALUMBO e’ caporedattore centrale de “L’EUROPEO”. Ha scritto numerosi libri sulla storia delle donne. E’ membro della societa’ italiana delle storiche.
Con lei sabato interverranno ALESSANDRA CALANCHI, docente di Storia della Cultura Angloamericana presso l’Universita’ di Urbino, e GINO SCATASTA, docente di letteratura inglese dell’Universita’ di Bologna.
E come e’ poi nostra abitudine, alla fine degli incontri un aperitivo per proseguire la chiacchierata.
Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita.
per informazioni:
Libreria Irnerio
Via Irnerio, 27 Bologna
tel e fax 051251050
e-mail libreria.irnerio@libero.it
blog: http://www.libreriairnerio.blogspot.com
Read Full Post »