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IL PROSSIMO APPUNTAMENTO IN ATLANTIDE.

“L’eroina era anche una ragazza di quattordici anni di cui, nella mia memoria, mia zia si impietosì. In almeno un’occasione, la raggiunse e si mobilitò in suo soccorso, vedendola nella sua fase calante. L’eroina era quelle persone da evitare, l’impossibilità di recuperarle e di fare qualsiasi cosa per recuperarle. Era un demone che trasformava le persone. C’eravamo noi, le persone per bene, poi c’erano loro, vittime dannate, nei confronti delle quali, al limite, si poteva provare pena.” (Da Piccola città.)

VENERDÌ 31 MARZO, ORE 20.30, LIBRERIA ATLANTIDE

Un incontro con VANESSA ROGHI, autrice di Eroina (Mondadori) e Piccola città. Una storia comune di eroina (Laterza).

Due libri capaci di cogliere in profondità tutte le sfumature del fenomeno, con uno sguardo preciso e partecipato. Dialoga con lei Jessy Simonini.

Tutti gli incontri che proponiamo in libreria sono per noi importanti, vi dedichiamo tempo e cura con l’intenzione di offrire qualcosa che resti in chi partecipa.

Il prossimo lo sentiamo come decisamente importante, visto che affronta un argomento scottante che abbraccia cinque decenni di storia italiana: Vanessa Roghi con la precisione della storica (e con partecipazione) indaga il fenomeno delle droghe sotto molteplici aspetti: quello umano, la loro diffusione, l’evoluzione della legislazione, l’atteggiamento della politica e della stampa, quello della società, il punto di vista del consumatore, la logica di stigmatizzazione e demonizzazione della sostanza e di chi ne fa uso.

Ricordiamolo, una intera generazione è scomparsa, nell’indifferenza generale, mentre ora sembra che nulla accada, si tratti di qualcosa di astratto, il “fenomeno droghe”.

Vanessa Roghi è una storica e ricercatrice.  Ha insegnato Storia contemporanea all’Università Roma Tre, Storia e TV nella Facoltà di Lettere della Sapienza Università di Roma. Si occupa di educazione, scuola, adolescenti, del fenomeno delle tossicodipendenze. Per Laterza ha pubblicato anche La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole (2017) , Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari. Per Einaudi Ragazzi ha scritto Voi siete il fuoco. Storia e storie della scuola.

Vi aspettiamo!

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«E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Mi di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente?

Sabato prossimo Eric Gobetti in dialogo con Nerina Depangher, profuga istriana, Medicina.

Libreria Atlantide curerà il bookshop, proponendo il libro di Eric Gobetti e gli altri della collana Laterza Fact Checking.

Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente. Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.

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Mercoledì 8 marzo 2023, ore 21.00 – c/o PHI Hotel, Ozzano dell’Emilia

In occasione della Giornata internazionale della Donna, la Biblioteca Comunale “8 marzo 1908”, in collaborazione con Libreria Atlantide, dedica una serata a tre figure femminili, di grande forza, le cui vite straordinarie sono state raccontate dallo scrittore e giornalista PAOLO CIAMPI.

Paolo Ciampi, in dialogo con Monica Marocchi, parlerà di Leda Rafanelli (Nulla va perduto. Vita straordinaria di Leda Rafanelli, Spartaco ed.), Enrica Calabresi (Un nome, Giuntina), Jessy White (Miss Uragano, Romano ed.).

Letture tratte dai suoi libri a cura di Giuseppina Randi dell’Associazione teatrale OTE.

Per chi lo desidera, in programma Apericena alle ore 20.00, al costo di 15,00 euro, da prenotare entro il 3 marzo. Per info e prenotazioni: 051791370 – biblioteca@comune.ozzano.bo.it.

Le schede dei libri:

Nulla va perduto. Vita straordinaria di Leda Rafanelli, Spartaco ed.

Imprevedibile, appassionata, autentica. Sempre controcorrente, ma anche al centro dei grandi eventi che hanno segnato il ventesimo secolo. «La mia vita è un romanzo, anzi, lo sono le mie vite. E io sola ne sono l’autrice». È Leda «Djali» Rafanelli, insieme anarchica e musulmana – tra le prime italiane ad abbracciare l’Islam – ma anche scrittrice, poetessa, giornalista, veggente, amante di molti.

Un nome, Giuntina ed.

Dedicato a Enrica Calabresi, scienziata di origine ebraica, suicida in carcere per sfuggire alla deportazione.

Miss Uragano, la donna che fece l’Italia, Romano ed.

Jessie White Mario, reporter britannica naturalizzata italiana, fu tra le più importanti documentariste del Risorgimento, sostenitrice della causa risorgimentale italiana.

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VENERDÌ 3 MARZO, ORE 18,30 – LIBRERIA ATLANTIDE

“IMPARARE A ODIARE CON ALEA”

Rivista ALEA, presentazione del numero monografico ODIO con il Comitato di Redazione. A seguire aperitivo.

Interverranno per presentarla Silvia Pizzirani, Maria Elena Lopatriello e Pasquale Menditto del Comitato di Redazione.

“ALEA è un’ombra al crepuscolo, una sfumatura incerta, un intervallo nello spazio e nel tempo… ALEA è una realtà intermedia: un enigma di parole, suoni e immagini che precipitano negli interstizi del presente… ALEA è una traiettoria immaginaria che sfugge ad ogni logica.”

LA SCHEDA DEL NUMERO dedicato all’Odio.

L’odio è un movimento, un processo che accumula e rilascia una stratigrafia complessa di energie politiche, economiche e culturali. I suoi sussulti contemporanei aprono fratture inedite: si può odiare il capitalismo e le sue catastrofi? È possibile sottrarre l’odio ai modelli divisori e polarizzati che tendono a veicolarlo? Possiamo immaginare pratiche d’odio generative e rivoluzionarie, oltre qualsivoglia forma di appropriazione superficiale di tale sentimento? Ci avviciniamo all’epicentro di un fenomeno che ha segnato in modo indelebile la storia umana: nella voce dei suoi tremori più profondi, proviamo ora a cogliere l’alterità stessa dell’odio.

Estratti:

Francesco Danesi della Sala, Farmacologia di un epilogo

Contributi di:

Stefan Ecks, Damiano Gallinaro, Chiara Musu, Rosana Pinheiro-Machado, Lucia Mury Scalco, Mondher Kilani, Lucrezia Quadri, Caterina Capelli, Federica Tessari, Roberto Carli, Giusi Bonomo, Roberta Donatini, Nicolò Atzori, Davide Lhamid, Matteo Montenero, Andrea Bortolotti, Paolo Ghisu, Luca Petrassi.

*ALEA è la prima rivista indipendente di antropologia culturale. 

Alea è un progetto editoriale indipendente fondato nel 2020.

Con una pubblicazione di 2+1 numeri all’anno, la rivista intende misurarsi con le ritmiche sfumate e complesse della contemporaneità, attraverso un racconto polifonico e multidisciplinare.

Ogni numero è orientato da una cornice tematica di ampio respiro, la cui interpretazione è affidata ai singoli contributi selezionati dal comitato di redazione.

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“Che cosa siamo noi, povere donne, per i nostri maschi audaci e forti? Siamo piccole cose, dolci e discrete, che le cose grandi trascinano come il vento trascina la sabbia! Siamo le lampade della casa, le schiave obbedienti che accolgono con gioia il loro amore impetuoso e selvaggio”. Da L’oasi romanzo arabo, Corsiero Editore.

Leda Rafanelli (Pistoia, 4 luglio 1880 – Genova, 13 settembre 1971) politica, anarchica, pacifista e scrittrice italiana, convertitasi alla religione islamica dopo essere venuta in contatto in Egitto con la filosofia dei sufi.

Cominciamo a conoscerla con queste parole, in vista dell’incontro dell’8 marzo a Ozzano con l’amico Paolo Ciampi, autore di una sua biografia (Phi Hotel, ore 21). Una vita che ha ispirato anche Sara Colaone, con la sua graphic…

L’ oasi. Romanzo arabo

di Leda Rafanelli

Milva Maria Cappellini (Curatore)

Corsiero Editore

L’amore sensuale e doloroso tra una fanciulla beduina e un giovane giornalista francese, affascinato dalle bellezze orientali eppure convinto delle ragioni del colonialismo; le storie di due europei colti e consapevoli, convertiti all’Islam e alla saggezza dell’Oriente; le carovane di berberi che attraversano il deserto e le comunità di coloni affamati di ricchezze; i poveri villaggi di capanne e i lussuosi alberghi di Tunisi. Sullo sfondo, albe e tramonti sulle dune, palmeti nel plenilunio, tende di nomadi, imperturbabili cammelli. L’editore Monanni, nel 1929, pubblica “L’Oasi” a firma di Étienne Gamalier: sono gli anni della repressione fascista in Cirenaica e Leda Rafanelli, sorvegliata con attenzione dal regime, preferisce fingersi la traduttrice di un libro che afferma pratiche e ideali radicalmente alternativi: alla vicenda sentimentale esotica, degna del più classico feuilleton, Leda Rafanelli intreccia un discorso politico e culturale forte e preciso, confutando gli argomenti delle potenze conquistatrici e le mistificazioni degli intellettuali europei, contrastando il militarismo e il razzismo, e di contro sostenendo valori di comprensione, cura e riconciliazione. Dopo la Grande Guerra che ha devastato l’Occidente come il ghibli sconvolge il deserto, nelle pagine di questo romanzo sorprendente fioriscono nell’oasi insperate possibilità di rinascita.

Immagine di Leda Rafanelli da qui:

Di Sconosciuto – File:Leda_Rafanelli_1916.jpg, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=103807616

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Il 2023 in Atlantide prenderà il via con un ospite, Mario Ferraguti, che con i suoi libri è alla costante ricerca di catturare lo spirito del luogo in cui abita, quell’Appennino che è anche nostro.

Ne presentiamo la sua ultima fatica, un romanzo dedicato al ritorno di un animale che affascina o incute ataviche paure, vittima di una campagna il più delle volte avversa: il lupo. Vi faremo ascoltare anche brani dagli altri suoi libri, dedicati alle case abbandonate, alla voce del vento, grazie alla collaborazione con Officine Duende.

La fermata successiva è per un gradito ritorno. La rivista Alea, la prima indipendente ad occuparsi di antropologia culturale, presenterà il suo numero monografico dedicato all’odio. Troviamo giusto dare spazio a questa iniziativa coraggiosa, frutto del lavoro di un team di capacissimi giovani.

A metà marzo sarà la volta di Emanuela Valentini, che ha affascinato noi e molti lettori con il suo giallo ambientato nel nostro Appennino, tra strade, boschi, piccoli borghi, e la secolare tradizione delle “segnatrici”. Ci condurrà con Le Lacrime delle sirene in un altro angolo del Paese, ad esplorare il mondo delle credenze popolari e dei miti ancestrali ancora vivi in ogni parte d’Italia.

Alla fine del mese ci concentreremo su un altro argomento che abbiamo a cuore: Vanessa Roghi ne Eroina e Piccola città. Una storia comune di eroina ha saputo cogliere in profondità tutte le sfumature del fenomeno, con uno sguardo personale, partecipato, precisissimo.

Poi, si proseguirà con un graditissimo ritorno, per uno degli autori più amati dai nostri lettori, ma di questo parleremo più avanti…

Costruire un calendario di incontri è uno dei momenti più stimolanti e impegnativi per una libreria, cercare di dare vita a presentazioni coinvolgenti e non banali, capaci di spaziare in direzione di una pluralità di territori, confrontarsi con temi importanti, fare in modo che qualcosa resti in chi vi partecipa: vuol dire mettersi alla prova ogni volta!

L’intento è anche quello di offrire spunti per mantenere viva la comunità, affermare il valore della parola e della cultura, cercare di fare uscire di casa la gente: grazie quindi per il vostro supporto alle nostre iniziative, e per contribuire a farle conoscere!

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LE PRESENTAZIONI DEL 2022 si chiuderanno con LISA LAFFI, questa volta ad Ozzano Emilia, in compagnia di Lisa Emiliani!

Napoli, 1414. Costanza Calenda, figlia di un famoso medico di Salerno, ha sempre sognato di seguire le orme del padre ed esercitare l’arte medica. Tuttavia, sa perfettamente che il suo destino è quello di sposarsi, in un mondo che vuole le donne soltanto mogli e madri. Anche il padre, Salvatore, è di questo avviso, ma quando si reca alla corte di Napoli per curare il re in punto di morte, le consente di assisterlo. Per Costanza è l’occasione per mostrare a lui e alla futura regina, Giovanna II, i rimedi e le cure apprese di nascosto nella bottega di uno speziale. Giovanna ne rimane talmente colpita, che insiste perché la ragazza studi per diventare il suo medico personale. Ma poiché alle donne non è permesso frequentare l’università, Costanza dovrà proseguire gli studi in un convento a Bologna, lontana da casa e soprattutto dal giovane Baldassarre Santomango, l’affascinante nobile salernitano che le ha colpito il cuore… Terminati gli studi, Costanza torna a Napoli per restare accanto alla sovrana; ne diventa l’amica e la confidente, scoprendo che Giovanna è circondata di nemici che tramano contro di lei. Nel frattempo Costanza ritrova Baldassarre e si accorge di amarlo più che mai. Forte del suo sostegno, la giovane fa di tutto per difendere la regina dagli intrighi di corte, e lei in cambio le permette di accedere all’Università di Napoli: potrà discutere la tesi in medicina, e diventare la prima donna laureata al mondo…

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Mauro Conti, Giacomo Pozzi: due esordienti presentati da due esperti di libri

Martedì 29 novembre, in libreria Atlantide

Novembre si conclude con un appuntamento doppio: due esordienti presentati da due esperti di libri!

VALERIO ZANOTTI PRESENTA MAURO CONTI E IL SUO MILLENOVECENTO’77 (VENTURA ED.)

ANDREA PAGANI PRESENTA GIACOMO POZZI, AUTORE DI UN BAOBAB TOCCO’ IL CIELO DELL’AFRICA, TEMPO AL LIBRO ED.

Le schede dei libri.

Mauro Conti, Millenovecento77, Ventura Edizioni. Il romanzo è ambientato a Bologna tra l’autunno del 1976 e la primavera del 1977 e narra le vicende di un adolescente bolognese, Leopoldo. Figlio di una famiglia piccolo-borghese di cui sta mettendo in discussione i valori incarnati nella triade “Dio, Patria e Famiglia”, sta attraversando un periodo di confusione mentale e fisica che non sa come affrontare né gestire. L’unico amico è il coetaneo Efisio, immigrato sardo che vive nel quartiere periferico e popolare Barca a cui Leopoldo si è avvicinato, anche se Efisio, per carattere e per background, è diametralmente opposto a lui. Il distacco di Leopoldo con la famiglia nel corso dei mesi si accentua. Un episodio del suo passato riaffiora d’un tratto, rassicurante. Leopoldo viene coinvolto e poi partecipa agli scontri del marzo 1977 e incontra Ester, sua coetanea, figlia di un’emigrata ebrea di origine russa e di un italiano. Tra i due ragazzi nasce un’immediata simpatia che ben presto li coinvolge in un rapporto più profondo.

Giacomo Pozzi, Un Baobab toccò il cielo dell’Africa, Tempo al Libro edizioni. Per comprendere e rinascere è davvero fondamentale che la vita colpisca in maniera così violenta e travolgente? A quanto pare sì, e per i protagonisti di questa storia essa colpirà con tutta la ferocia che possiede. Dopo aver scelto un seme raro e prezioso dalla collezione di un vecchio del paese, il risveglio in una grotta gelida al di là della valle cambierà le loro vite. Hélène ha però un volo prenotato, e un villaggio attende di conoscerla. Sarà poi una sola promessa a riecheggiare nell’arsura del deserto, impetuosa come la rivendicazione di se stessi dopo aver subìto la peggiore violenza che quella stessa vita possa proporre a un essere umano per indirizzarlo a cambiare; per fargli comprendere di essere nient’altro che suo limitato amico. Una storia commovente, di un’intensità tale da riuscire a penetrare nell’animo del lettore e depositarsi come la poesia delle sue parole, incalzate da un ritmo narrativo sprezzante e delicato. Un libro nel quale bisogna chiudere gli occhi e fidarsi, come ha fatto Hélène con la sua vita.

Valerio Zanotti, giornalista, è direttore de www.leggilanotizia.it.

Andrea Pagani è insegnante di Lettere e collaboratore dell’editore Zanichelli. È autore di oltre quaranta pubblicazioni fra testi saggistici sul Cinquecento/Seicento e sul Novecento (Tasso, Basile, Garzoni, Calvino, Proust, Joyce, Buzzati, Fenoglio) e testi narrativi.

Per info: Libreria Atlantide – tel/wa 0516951180; email info@atlantidelibri.it

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AMBIENTE OGGI E(‘) DOMANI. III EDIZIONE

VENERDÌ 18 NOVEMBRE, ORE 20.30

BIBLIOTECA CASTEL S. PIETRO

ULTIMO APPUNTAMENTO DEL CICLO DEDICATO ALL’AMBIENTE

INCONTRO CON GIANFRANCO PACCHIONI

AUTORE DEL LIBRO W LA CO2 (IL MULINO).

CONDUCE L’INCONTRO VALERIO ZANOTTI.

Il costante aumento della CO2 nell’atmosfera ha determinato le conseguenze climatiche che ben sappiamo. Molto si parla del problema, poco delle soluzioni. Anche se potessimo fermare ora le emissioni di CO2 la temperatura del pianeta continuerà a crescere a lungo. E in realtà di CO2 ne produrremo ancora per decenni in attesa di una completa transizione alle energie rinnovabili, e continueremo a produrne anche dopo. Forse una via d’uscita c’è. Dobbiamo non solo ridurre le emissioni ma catturare la CO2 e riutilizzarla come materia prima, magari per produrre combustibili puliti e sostenibili. Copiando dalla natura, e sfruttando l’energia che ci arriva dal sole. Non è fantascienza, oggi si può fare.

Gianfranco Pacchioni insegna nell’Università di Milano-Bicocca. Per le sue ricerche ha ricevuto numerosi premi internazionali, fra cui l’Humboldt Award e la medaglia Pascal della European Academy of Sciences. Ha tra l’altro pubblicato «Idee per diventare scienziato dei materiali» (2006) e «Quanto è piccolo il mondo» (2008), entrambi con Zanichelli, per il Mulino «Scienza, quo vadis?» (2017) e «L’ultimo Sapiens» (2019). È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Per info :

Biblioteche comunali – Tel. 051940064  –  Email: biblioteca@cspietro.it

Libreria Atlantide: Tel./WhatApp 0516951180 – Email: info@atlantidelibri

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Venerdì ospiteremo in Atlantide Alberto Grandi, secondo incontro del ciclo Ambiente: oggi e(‘) domani, con il suo L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Il professor Grandi (insegna all’Università di Parma) è autore anche di questo saggio di cui si è parlato assai, sul ruolo del marketing nella creazione del mito del cibo italiano:

Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani, Mondadori

Il Parmigiano Reggiano più simile a quello creato tanti secoli fa dalla sapienza dei monaci emiliani? È il Parmesan prodotto nel Wisconsin, in USA. E quella meraviglia dolce e succosa, coccolata dal sole e dall’aria della Sicilia, che si chiama pomodoro di Pachino? È un ibrido prodotto in laboratorio da una multinazionale israeliana delle sementi. Per non dire del Marsala: fu inventato, commercializzato e prodotto su larga scala da un commerciante inglese che aggiunse alcool al vino al solo scopo di conservarlo meglio durante il trasporto verso la madrepatria. E tutto quel gran sbattersi per definire il vino DOC, DOP o IPG in base a presunte e millenarie tradizioni dei vigneti? Un nobile intento che però finge di non sapere che nella seconda metà del 1800 un parassita distrusse tutte le vigne presenti sul territorio italiano ed europeo. Dovendo ripartire da zero, i nostri viticoltori usarono obbligatoriamente viti non autoctone e innesti vari. Alberto Grandi, professore dell’Università di Parma, svela quanto marketing ci sia dietro lo strepitoso successo dell’industria gastronomica italiana. I tantissimi prodotti tipici italiani, gran parte dei piatti e la stessa dieta mediterranea sono buonissimi, ma le leggende di storia e sapienza che li accompagnano sono invenzioni molto più recenti, scaturite dalla crisi industriale degli anni Settanta: è in quel momento che imprenditori e coltivatori italiani si alleano per inventare una presunta tradizione millenaria del nostro cibo e il conseguente storytelling per sostenerla. Denominazione di Origine Inventata è un libro autorevole, che farà arrabbiare – ma forse anche ragionare – tutti coloro che sono fideisticamente innamorati del grande mito della tipicità italiana.

IL LINK ALL’EVENTO:

https://www.facebook.com/events/1558917081226593?active_tab=about

#libri #eventibologna #ambiente #abocaedizioni #cibo

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