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Jón Kalman Stefánsson (en)

Jón Kalman Stefánsson (en) (Photo credit: Wikipedia)

 

lo straordinario autore de PARADISO E INFERNO e de LA TRISTEZZA DEGLI ANGELI, sicuramente tra i migliori libri del 2011 e del 2012 è di nuovo in libreria. Con “Luce d’estate ed è subito notte” di Jón Kalman Stefánsson , sempre per Iperborea Edizioni.

Stefánsson è degno di stare sullo stesso scaffale del Grande Meaulnes, del Maestro e Margherita, dei Quarantanove racconti. Non credo di esagerare. EMANUELE TREVI

Il libro – “A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande”, a volte la lontananza dal rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni. È questo intenso sentire a erompere dalla vita di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese, dove la luce infinita dell’estate fa venir voglia di scoperchiare le case e la notte eterna dell’inverno accende la magia delle stelle. Un microcosmo che è come una lente di ingrandimento sull’eterna partita tra i desideri umani e le trame del destino, tra i limiti della realtà e le ali dell’immaginazione. Il direttore del Maglificio che per decifrare la frase di un sogno si immerge nel latino e nell’astronomia fino ad abbandonare tutto per i segreti dell’universo, la postina avida di vita che legge ogni lettera per poi rendere pubblici i più piccanti affari privati dei compaesani, l’avvocato che crede che il mondo si regga sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime…continua
Traduzione dall’islandese e postfazione di Silvia Cosimini – pp. 304 – € 16,00

L’autore – Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Paradiso e inferno è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni. Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. In Italia Jón Kalman Stefánsson è stato finalista al Premio Gregor von Rezzori 2012 e al Premio Bottari-Lattes 2012.

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stefanson

La bellezza potente della terra d’Islanda, la vita difficile, in balia di una natura aspra, la quotidianità semplice dei suoi abitanti che può essere resa meno banale grazie al potere della poesia. E’ un gran bel libro quello di Jon Kalman Stefansson, dalla prosa corposa, ricco di lirismo e suggestione, affascinante in ogni suo passo.

Paradiso e inferno
Jón Kalman Stefánsson, Iperborea

È l’Islanda, dove le forze primordiali della natura rendono i destini immutabili nel tempo, il luogo di questo racconto di gente di mare persa nell’asprezza dei giorni e delle notti, di un Ragazzo segnato dalla solitudine, e del suo grande amico Bárður, pescatore di merluzzo per necessità, ma in realtà poeta, sognatore, innamorato dei libri e delle parole, le uniche in grado di “consolarci e asciugare le nostre lacrime, sciogliere il ghiaccio che ci stringe il cuore”. Parole che possono anche essere fatali: come per Bárður, rapito da quel verso del Paradiso perduto di Milton che ha voluto rileggere prima di imbarcarsi, al punto da dimenticare a terra la cerata, correndo il rischio di trovare una morte invisibile e silenziosa come quella dei pesci. Storia di tragedia e di ritorno alla vita all’inseguimento di un destino diverso, Paradiso e inferno è un’avventura iniziatica, un viaggio metafisico, la ricerca di un senso e di uno scopo alto nella vita, ma soprattutto un inno al potere salvifico delle parole. Con una scrittura magnetica che decanta l’essenziale, Jón Kalman Stefánsson racconta con infinita tenerezza un’amicizia, la storia di due ragazzi che si innalza in una sfera magica sopra il frastuono del mondo, per ricordare che la vita umana è sempre una gara contro il buio dell’universo, in cui “non abbiamo bisogno di parole per sopravvivere, ne abbiamo bisogno per vivere”.

Jón Kalman Stefánsson
nazione:

Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte, di prossima pubblicazione da Iperborea, ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. Paradiso e inferno è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni.

Un brano del romanzo:

Siamo quasi tenebra

I monti incombono sulla vita e sulla morte e su

queste case che si stringono una all’altra sulla lingua

di terra. Viviamo nel fondo di una conca, il giorno

passa, si fa sera, si riempie a poco a poco di tenebre,

poi si accendono le stelle. Brillano in eterno sopra

di noi, come se portassero un messaggio urgente, ma

quale, e da parte di chi? Cosa vogliono da noi, o

forse piuttosto: cosa vogliamo noi da loro?

C’è ben poco di noi, oggi, che evoca la luce.

Siamo molto più vicini alle tenebre, siamo quasi

tenebra, l’unica cosa che ci resta sono i ricordi e

poi la speranza che si è però affievolita, continua a

poco a poco a estinguersi, e presto somiglierà a una

stella fredda, un lugubre blocco di roccia. Eppure

un paio di cose sulla vita le sappiamo, e anche sulla

morte, e possiamo dirle: abbiamo fatto tutta questa

strada per incantarti e per smuovere il destino.

Ti parleremo di gente che viveva ai nostri giorni,

più di cent’anni fa, persone che per te sono

poco più che nomi su croci sghembe e lapidi rotte.

Vita e ricordi che si sono consumati secondo l’implacabile

legge del tempo. È questo che vogliamo

cambiare. Le nostre parole sono come squadre di

salvataggio che non rinunciano alla ricerca, il loro

scopo è riscattare gli eventi passati e le vite ormai

spente dal buco nero dell’oblio, e non è compito

da poco, ma può anche darsi che, chissà, magari

sul cammino trovino intanto qualche risposta e che

salvino anche noi, prima che sia troppo tardi. Per il

momento basta così, ti consegniamo le nostre parole,

queste squadre di soccorritori smarriti e dispersi,

insicuri del loro ruolo, tutte le bussole rotte, le carte

geografiche strappate o superate, ma tu accettale

comunque. Poi, staremo a vedere.

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