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Ink, Alice Broadway, Rizzoli
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IL LIBRO DEL CUORE DELLA SETTIMANA. L’inondazione, di Adrian Bravi
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged adrian bravi, autori argentini, autori italiani, di Adrian Bravi, IL LIBRO DEL CUORE DELLA SETTIMANA. L'inondazione, inondazione, letture, letture consigliate, libri, libri nuovi, Nottetempo, nuovi libri consigliati, recensioni, recensioni libri, romanzi, romanzi consigliati, romanzi nuovi on ottobre 12, 2015| Leave a Comment »
IL LIBRO DEL CUORE DELLA SETTIMANA. L’inondazione, di Adrian Bravi
Una quotidianità stralunata e poetica, un linguaggio asciutto ma evocativo, i soliti personaggi immersi in una solitudine fatta di ricordi: questi sono i tratti che accomunano l’opera di Adrian Bravi, autore italo argentino risiedente nelle vicine Marche. Sono splendide le lente passeggiate in barca che l’anziano protagonista, il vecchio Morales, effettua tra le vie del paese sommerso dalle acque del rio Sauce, che con una inondazione si è mangiato la vita del paese: lui, unico sopravvissuto, decide di non andarsene.. Una piccola rivolta quotidiana, quasi in combutta con il fiume, venuto a riprendersi un territorio su cui grava la minaccia della speculazione edilizia…
Adrian Bravi, L’inondazione, Nottetempo
Morales vive con Clemente, un cane arancione con le orecchie appese, in una soffitta di Río Sauce. Un paese che prende il nome da un fiume e che, dopo un’inondazione, è diventato una distesa d’acqua disseminata di tetti. Tutti gli abitanti lasciano le loro case sommerse tranne Morales che passa le sue giornate a percorrere il paese in barca, a mangiare fagioli neri all’osteria del Turco Hasan e a sorvegliare le mosse di un enorme caimano che si stabilisce nella stanza dei figli. Con l’andare del tempo ha la strana sensazione che i luoghi non siano piú dove li ricordava e che la mappa del paese si sia scomposta, a eccezione del cimitero sommerso dove riposa la moglie. Tutto potrebbe restare eternamente sul fondo del fiume, se su Río Sauce non gravasse la minaccia di una speculazione, e un gruppo di imprenditori, forse cinesi, non si apprestasse a comprare per poco il passato di una cittadina fantasma infestata di coccodrilli. Con la sua lingua incantata Bravi racconta una vicenda a fior d’acqua, in cui tutte le grandi avventure umane, le minacce, le promesse, le nostalgie e gli affetti avvengono nel calibrato silenzio di una vita sospesa.
“Un’irresistibile verve comica incline a un lirismo trasognato. Un talento”. Alessandra Iadicicco, La Stampa
Paula McLain, Tra cielo e terra, Neri Pozza
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La vita straordinaria di Beryl Merkham raccontata in prima persona in questo colorito romanzo: una infanzia libera e selvaggia nel continente africano,una vita movimentata, l’amore per i cavalli, l’amicizia con Karen Blixen e l’avventura. Non dimentichiamolo, fu intrepida aviatrice capace di solcare l’oceano negli anni Trenta per una pericolosa trasvolata.. Per chi ha amato LA MIA AFRICA, basato anche sul libro di memorie della Merkham A OCCIDENTE CON LA NOTTE .
Paula McLain,
Tra cielo e terra, Neri Pozza
Nel 1904, i Clutterbuck lasciano l’Inghilterra e, navigando per settemila miglia fino al porto di Mombasa, raggiungono Nairobi, e da lì la «terra imperiale» che Charles Clutterbuck ha comprato a buon prezzo. La terra si riduce a seicento ettari di macchia incolta e a tre capanne esposte alle intemperie. Data la vicinanza all’equatore, non esiste il crepuscolo. Il giorno diventa notte nel giro di pochi minuti. In lontananza si sentono gli elefanti farsi strada nella boscaglia. I serpenti vibrano nelle tane.
Due anni dopo, quando la macchia incolta ha quasi le sembianze di una fattoria di allevamento di cavalli, Clara, la moglie di Charles, compra un biglietto di ritorno per l’Inghilterra per sé e per Dickie, il figlio maggiore di cagionevole salute. L’Africa è troppo dura per lei, dice. Alla stazione di Nairobi bacia la piccola Beryl, rimasta sola col padre, e la esorta a essere forte.
Beryl cresce libera nell’Africa indomita e selvaggia. Quando è buio pesto, sguscia spesso da una finestra aperta per raggiungere il suo amico Kibii, un ragazzino kipsigi. Intorno a un falò basso e scoppiettante ascolta i racconti della tribù e sogna di diventare anche lei un giovane guerriero.
Un giorno, a casa degli Elkington, una magnifica dimora che dà su chilometri e chilometri di boscaglia africana, Paddy, il leone che scorrazza libero per casa, l’azzanna a una coscia, subito sopra il ginocchio, e poi molla la presa, come se gli fosse chiaro che non è «destinata a lui».
Quale sia il destino di Beryl, nata Clutterbuck, è scritto nel rapido susseguirsi degli eventi che segnano la sua vita: la guerra, con ampie porzioni del Protettorato britannico trasformate in campi di battaglia per impedire ai tedeschi di prendersi la terra; il fallimento della fattoria paterna, con Charles Clutterbuck che decide di trasferirsi a Città del Capo, dove amano i cavalli e dove lui conta di ripartire da zero; il matrimonio della giovanissima Beryl con Jock Purves, un uomo forte e robusto ma nulla più; la scelta di diventare la prima donna con la licenza di addestratrice di cavalli al mondo; il fatidico incontro con Karen Blixen, la misteriosa baronessa danese che gestisce una piantagione di caffè da sola, mentre il marito va a caccia di rinoceronti; l’amore per l’affascinante amante della baronessa, Denys Finch Hatton, organizzatore di safari e aviatore che sembra non dubitare mai di se stesso o dell’universo in cui si muove; il divorzio da Jock e il matrimonio con lord Mansfield Markham; l’attrazione per il volo, trasmessagli da Denys, che ne fa la prima donna a sorvolare l’Atlantico senza scali.
Con una scrittura impeccabile e un ritmo degno dell’esistenza tumultuosa di cui narra, Paula McLain compone il romanzo della vita di Beryl Markham, di una donna capace di sfidare il suo tempo in nome della libertà d’amare e vivere secondo i propri desideri e le proprie passioni.
Trad Fefè S.
libri, nuova tornata dei “migliori del 2015”, romanzi consigliati da Atlantide
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AUDREY MAGEE, QUANDO TUTTO SARA’ FINITO, BOLLATI
Un matrimonio di convenienza durante la Seconda Guerra Mondiale, tra un soldato tedesco e una giovane di buona famiglia, si trasforma in una vera e propria storia d’amore. Si manterrà viva la fiaccola della speranza, in un momento così difficile?
MIRIAM TOEWS, I MIEI PICCOLI DISPIACERI, MARCOS Y MARCOS
Due sorelle, una famosa pianista, piena di fascino e stile, l’altra precaria in tutti i lati della vita, da quelli lavorativi a quelli amorosi, apparentemente lontana dalle fortune della vita. Finchè non dovrà essere lei a far rinascere nell’altra l’amore per la vita…Tra lacrime e risa, un romanzo che arriva direttamente al cuore dei lettori.
I.J.SINGER, LA PECORA NERA, ADELPHI
Altro grande libro ritrovato, da cui trraspare la nostalgia immedicabile per un mondo, quello dello shtetl, che ancor prima che il nazismo ne sancisse la definitiva cancellazione era già avviato al dissolvimento; un universo popolato da studenti di Talmud, macellai rituali, rabbini, artigiani, mendicanti, scaccini zoppi, maestri folli e scolari riottosi, Singer ci consegna un ritratto così vivido che ci pare di udirne le voci, di percepirne gli odori.
MA JIAN, LA VIA OSCURA, FELTRINELLI
Scrittore bandito in patria, Ma Jian svela il volto oscuro del miracolo economico made in China, fatto di sfruttamento, burocrazia, e soperchiere come quelle applicate per garantire la politica del figlio unico. Tutto lungo il corso dello Yangtze.
JAN KALMAN STEFANSSON, I PESCI NON HANNO GAMBE, IPERBOREA
Una storia famigliare, sul potere dell’amore , “questa esplosione che rende abitabili i deserti”, ma che con il tempo può raffreddarsi e far cambiare tutte le prospettive.
JULIEN GREEN, VIAGGIATORE IN TERRA, NUTRIMENTI
Una raccolta di racconti sul mistero celebrata da Borges, sui temi della paura, del destino, dell’inquietudine, del perturbante.
HELEN HUMPHREYS, IL CANTO DEL CREPUSCOLO, PLAYGROUND
La luce del giorno, il buio della notte. Tra questi due diversi momenti, in cui tutto sfuma e assume diversi significati si collocano idealmente le avventure dei protagonisti di questa palpitante vicenda, sullo sfondo del Secondo conflitto mondiale. Soldati, donne, nemici dal volto umano, un quadrilatero perfettamente inquadrato dalla scrittura sapiente e precisa dell’autrice, maestra nel dipingere i rapporti tra le persone, il sorgere delle emozioni .
KAREN JAY FOWLER, SIAMO TUTTI COMPLETAMENTE FUORI, PONTE ALLE GRAZIE “Un libro dal grande cuore, incredibilmente intelligente, profondo e ambizioso” dice Khaled Hosseini. Vincitore del Premio Pen|Faulkner 2014.
CHITRA B.DIVAKARUNI, LA RAGAZZA OLEANDRO, EINAUDI Dall’autrice de LA MAGA DELLE SPEZIE, un nuovo ottimo romanzo!
LAURA PARIANI, QUESTO VIAGGIO CHIAMAVAMO AMORE, EINAUDI
Intenso, profondo, suggestivo: aggettivi perfettamente adatti a questo nuovo romanzo di Laura Pariani, capace di offrirci una personale e azzeccata visione dei tormenti del grande poeta Dino Campana.
MAYA ANGELOU, IO SO PERCHE’ CANTA L’UCCELLO IN GABBIA, BEAT Autobiografico, “il magnifico libro di una donna che ha molto sofferto e molto lottato per affermare la propria libertà”.
DANIEL KEHLMAN, I FRATELLI FRIEDLAND, FELTRINELLI Com’è realmente la vita che viviamo quotidianiamente? I fratelli Friedland visti un attimo prima della crisi finanziaria del 2008, quando si spalancherà l’abisso sulle loro esistenze…
ERICH MARIA REMARQUE, LA NOTTE DI LISBONA, NERI POZZA
L’Europa del 1942 era calata nella notte della guerra, del trionfo del nazismo. Due profughi tedeschi in fuga si incontrano, vicino ad una nave che può segnare la speranza per fuggire ad una sorte segnata: una lunga confessione, consegnerà una memorabile storia di vita ed illusione..
Grandissimo autore!
IRENA BREZNA, STRANIERA INGRATA, KELLER
Fuggire giovanissimi dall’Europa dell’Est per assaporare la libertà in un Paese diverso, con tutte le difficoltà che possono sorgere, per poi diventare interprete nei confronti delle autorità per i nuovi migranti di oggi: dalla propria esperienza personale, un libro davvero capace di ampliare i propri confini.
HAKAN GUNDAY, A CON ZETA, MARCOS Y MARCOS
E’ giovane Hakan Gunday, ma ha talento da vendere. Nome conosciuto anche al di fuori dei confini greci e turchi: è nato a Rodi, ma da genitori turchi.
Il suo è un libro tagliente in cui appare riflessa tutta la complessità della società turca, un mondo in cui anche i libri possono aiutare a salvare la vita…
a cui aggiungiamo:
Fidatevi di Wilkie Collins, che così vedeva il compito dello scrittore nei confronti dei lettori: “Fateli piangere, fateli ridere, ma soprattutto teneteli sulla corda” Ecco così un capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo una critica decisa alle storture della società vittoriana. Collaboratore di Dickens, viene considerato il padre del romanzo poliziesco, ma il suo campo di indagine è decisamente più ampio, e la sua arte nel creare personaggi vivissimi, nel collocarli in uno sfondo mirabilmente descritto, ne fanno una lettura consigliatissima anche a 150 anni e passa dalla sua pubblicazione!
Wilkie Collins, Senza nome, Fazi
Senza nome è uno degli esempi più belli di “melodramma contenuto”, secondo la definizione di Thomas S. Eliot, dell’opera di Wilkie Collins. Capolavoro di minuziosa osservazione psicologica e allo stesso tempo critica decisa alle storture della società vittoriana, ha un posto di primo piano nella letteratura inglese del secolo scorso. Protagoniste ne sono due sorelle, Magdalen e Norah Vanstone che, per una sfortunata serie di circostanze, alla morte improvvisa dei genitori si trovano private di una cospicua eredità e sono costrette a guadagnarsi da vivere. Sullo sfondo di questa contrastata vicenda, scandita da perizie legali e tradimenti, emergono i personaggi, mirabilmente caratterizzati, di una storia intensamente drammatica, ma anche venata di umorismo. Una strepitosa narrazione, ricca di innumerevoli colpi di scena, in cui ogni elemento si ricollega all’altro in una dinamica continua e incessante. Un romanzo che per tutto il 1862 ha tenuto in sospeso migliaia di lettori che ne seguivano gli sviluppi sulla rivista “Ali The Year Round”. Traduzione di Luca Scarlini
La conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quanto grande sia stato questo autore, qui impegnato nei suoi resoconti della Seconda Guerra Mondiale, vista con gli occhi di uno scrittore, ma partecipata in prima linea. Un libro fodamentale per capire tutta la realtà sovietica di quegli anni, per inquadrare l’opera di Grossman:
Vasilij Grossman, Uno scrittore in guerra, Adelphi
Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità”: attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di “Krasnaja zvezda” (Stella Rossa), il giornale dell’esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l’Ucraina, la difesa di Mosca e l’assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a “Vita e destino”. Benché fosse un tipico esponente dell’intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l’ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall’altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini – di sorprendente qualità letteraria – che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve.
Traduttore Parisi V.
Jo Baker, Longbourne House, Einaudi
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sembra un bel mondo idilliaco quello delle sorelle Bennet: ma avete sentito l’opinione di cameriere e vallette delle signorine?? Ancora una volta, Jane Austen è feconda ispiratrice di affascinanti libri!
Jo Baker, Longbourne House, Einaudi
Pranzi da mettere in tavola, grandi pulizie, vestiti da rammendare, pavimenti da spazzare, signorine da preparare per il ballo, lettere da consegnare e montagne di patate da pelare… le incombenze di un domestico, nel mondo di Jane Austen, sono numerose, pesanti e da svolgere con la massima discrezione. Ma, sebbene facciano di tutto per sembrare invisibili, le cameriere e i maggiordomi di casa Bennet conducono vite tutt’altro che trascurabili, tra amori che sbocciano, segreti a lungo custoditi, dolorosi compromessi e incontri inaspettati. In questo romanzo Jo Baker spalanca le porte di Longbourn per raccontarci le storie della servitù. A farci da guida, tra personaggi familiari e insospettabili retroscena, sarà la schietta e giudiziosa Sarah, cameriera diciottenne cresciuta in casa Bennet dopo un’infanzia passata all’orfanotrofio. A fianco di Mrs Hill, la governante, e degli altri dipendenti della casa, da Mr Hill, maggiordomo di Mr Bennet, alla servetta Polly, di buon cuore ma un po’ dura di comprendonio, Sarah si barcamena senza troppi scossoni, tra le innumerevoli faccende da sbrigare. Al contrario delle cinque signorine Bennet, Sarah non si è mai concessa il lusso di sognare… almeno fino all’arrivo di James Smith, giovanotto taciturno e misterioso che prenderà servizio come valletto e stalliere, portando lo scompiglio nella proprietà e nei cuori dei suoi occupanti.
Marilù Oliva, Le sultane, Elliot
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Wilma, Nunzia e Mafalda, le tre SULTANE del titolo, sono tre pensionate “tipo” di Bologna, con le loro storie e vicende personali alle spalle. C’è Bologna e la società contemporanea in questo spaccato sociale che la brava Marilù Oliva offre ai propri lettori dopo i successi incontrati con le indagini della Guerrera. Un tessuto urbano sgretolato e sfilacciato, in cui i valori della civile convivenza sono ormai tramontanti, per lasciar spazio ad un inquietante presente, che poi è quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Con ironia e penna tagliente, Marilù Oliva centra nuovamente il bersaglio!
Marilù Oliva, Le sultane, Elliot
Tre donne regnano sovrane sul palazzo popolare di via Damasco, a Bologna. Sono soprannominate le Sultane e hanno dai settant’anni in su. C’è Wilma, piccola e astuta mercante in grado di vendere l’acqua santa al diavolo, che nomina incessantemente il suo morto. C’è Mafalda, la donna più tirchia sulla faccia della Terra. E infine Nunzia, bigotta fuori e golosa dentro, incapace di contenersi. Le loro imperfezioni sono state marchiate a fuoco da una vita poco gentile: Wilma non sa fare i conti col suo lutto e litiga in continuazione con la figlia Melania, una disgraziata adescata da una setta satanica, che bussa alla porta solo quando necessita di un piatto caldo; Mafalda è costretta ad accudire il marito malato di Alzheimer; Nunzia, in delirio tra i suoi crocifissi, trova sempre il tempo per estorcere pettegolezzi e per concedersi i peccati che riesce ad arraffare. I loro desideri sono palliativi al grande sconforto dell’indifferenza che suscitano. Sono ignorate da un mondo a misura di giovinezza, un mondo incarnato dalla frastornante vicina del secondo piano, Carmela, cui Wilma prova a chiedere maggiore educazione e rispetto delle regole. Ma niente, quella continua a riderle in faccia. Le vecchie sono abituate a non ricevere considerazione, ragion per cui, quando improvvisamente l’esistenza le costringe a una svolta forzata, osano quello che non hanno mai osato fare e rompono tutti i tabù…
Chantel Acevedo, Meraviglie lontane, E.o
Posted in Uncategorized, tagged autori cubani, autori sudamericani, Chantel Acevedo, Cuba, E.O, libri, libri consigli, libri consigliati, libri CUBA, libri nuovi, Meraviglie lontane, nuovi libri consigliati, recensioni, romanzi cuba, romanzi nuovi on giugno 30, 2014| Leave a Comment »
una donna è la protagonista di questo caleidoscopico romanzo, Maria Sirena, nata in circostanze eccezzionali, che sente ormai vicino il momento del trapasso dopo aver varcato la soglia degli ottanta anni, e aver assistito a tanti avvenimenti della storia cubana, fino agli anni Sessanta. Tutto al femminile è anche il filo che si dipana dalle storie che, moderna Sherazade, ama raccontare: del resto, uno dei suoi tanti lavori, fu proprio quello di lettrice per le donne impegnate al lavoro nelle fabbriche di sigari.
L’arrivo di un potente uragano sull’isola darà il via proprio ad un nuovo fiume di storie per una platea molto particolare, sfoderando memorie proprie e dell’isola.
English: Square of the Cathedral of San Cristobal de La Habana in Cuba Français : Place de la Cathédrale de San Cristobal de la Havane à Cuba (Photo credit: Wikipedia)
Chantel Acevedo, Meraviglie lontane, E.o
Traduzione Giugliano N.
Cuba, 1963. Maria Sirena, un tempo “lectora” nelle fabbriche di sigari, viene evacuata assieme ad altre donne anziane sotto la minaccia dell’uragano Flora. Per calmare le sue compagne e i propri stessi demoni, e per essere certa che la propria storia verrà tramandata, racconta l’incredibile vita di tre generazioni della propria famiglia. È un’ode all’arte del racconto. A un certo punto Maria Sirena confessa che, mentre fingeva di leggere un libro alle operaie della fabbrica di tabacco, in realtà raccontava storie della sua stessa vita. Una vita segnata da avvenimenti meravigliosi ma anche da un triste segreto legato al destino del suo unico figlio Mayito. La storia inizia alla fine dell’Ottocento, ai tempi della guerra d’indipendenza cubana contro la Spagna, quando il padre di Maria Sirena, un ribelle, viene incarcerato e sua moglie Lulu, per sopravvivere, è costretta a dipendere da altri uomini e farsi trattare da “puta, sucia, descarada, sinvergüenza”. Gli episodi raccontati da Maria Sirena seguono il corso della turbolenta storia cubana e sono pieni di avventure sensuali e sanguinarie, tragedie, gioie momentanee, battaglie, solidarietà, amore e crudeltà, spesso declinate al femminile. Storie avvincenti che si alternano al racconto dei rapporti tra le donne evacuate nel corso dell’uragano del 1963, poco dopo la rivoluzione castrista, quando la minaccia incombente del disastro ambientale accende tensioni, rivalità, alleanze, amicizie tra le stesse donne.
Claudia Pineiro, La crepa, Feltrinelli
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una piccola crepa può mandare in fumo tante sicurezze, e trascinare in un gorgo spaventose le esistenze di quattro persone. E’ quanto accade in una città in cui gli appetiti immobiliare hanno velocemente cambiato tutti i panorami, compreso quelli umani… Un thriller in cui l’autrice dà il meglio nel rendere il paesaggio urbano e umano, fino ai dettagli delle dinamiche di famiglia che avvolgono i suoi personaggi. Da leggersi in un fiato, certamente!

Español: Galerías Pacífico, Avenida Córdoba y Florida, Buenos Aires, Argentina. (Photo credit: Wikipedia)
Claudia Pineiro, La crepa, Feltrinelli
trad. di Pino Cacucci
E’ impossibile non notare una crepa e quando diventa visibile, niente è più lo stesso
Nella vita da uomo qualunque dell’architetto Pablo Simó c’è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una “canaglia”, ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l’apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un’attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge.
Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna