Un libro che lascia con il cuore in gola. Irena Brezna è una acclamata giornalista, fuggita in Svizzera dalla Cecoslovacchia comunista, esperienza narrata splendidamente nel romanzo Straniera ingrata.
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged cecenia, groznyj, inchieste, Irena Brezna, Keller editore, LE LUPE DI SERNOVODSK, libri, libri nuovi, libri russia, novità libri, reportage, Russia on Maggio 10, 2016| Leave a Comment »
Un libro che lascia con il cuore in gola. Irena Brezna è una acclamata giornalista, fuggita in Svizzera dalla Cecoslovacchia comunista, esperienza narrata splendidamente nel romanzo Straniera ingrata.
Posted in appuntamenti in libreria e in biblioteca, tagged bagnara, eraldo baldini, eventi culturali, eventi culturali romagna, eventi rocca, eventi romagna, gabriele rubini, incontri autori, incontri autori romagna, incontri libri, Italy, libri, libri ebraismo, libri einaudi, libri garuti, maurizio garuti, Nevicava sangue, presentazioni, presentazioni einaudi, presentazioni libri, rocca bagnara, romagna, Russia, Timira, wu ming 2 on ottobre 24, 2013| Leave a Comment »
Museo del Castello – Rocca di Bagnara
Bagnara di Romagna
Italiano: fotografia raffigurante le scuole e la Rocca di Bagnara di Romagna (anni ’50) (Photo credit: Wikipedia)
Novembre all’insegna dei libri al Castello
Trame di vita
Il mese di novembre vedrà un nuovo ciclo di incontri domenicali nella Rocca di Bagnara. Se lo scorso anno Trame Oscure aveva dato risalto a romanzi storici legati ad avvenimenti passati riguardanti il nostro territorio, questa nuova serie di appuntamenti si rivolge ad un’epoca più vicina a noi, illuminando le vite di personaggi comuni, e di riflesso del periodo storico al quale appartengono. Durante gli incontri saranno presenti gli autori intervistati da Lisa Emiliani.
Inaugurerà il ciclo Maurizio Garuti con il suo Fuoco e neve, un libro delicato e colmo di poesia ispirato ad una storia vera accaduta nella pianura emiliana, una vicenda che ci parla di amore e libertà. La domenica successiva con l’esordiente Gabriele Rubini (Generazioni 1881 – 1907) rivivremo i destini di cinque famiglie ebree nei decenni finali dell’Ottocento, tra la Russia dei pogrom e l’emigrazione nel Nuovo Mondo, tra la Francia di Dreyfus e Italia appena unificata.
Domenica 17 Wu Ming 2 ci condurrà con Timira dai primi anni del fascismo alla fine della Guerra Fredda, una carrellata di settanta anni di storia visti con gli occhi di un’italiana dalla pelle scura. Un lavoro frutto di anni di ricerche!
A degna conclusione del ciclo, Eraldo Baldini presenterà Nevicava sangue, fresco di pubblicazione: l’intensa epopea di Francesco, dalla Romagna rurale del 1812 alla triste campagna di Russia vestendo l’uniforme dell’esercito napoleonico. Il faticoso ritorno a casa lo condurrà alla consapevolezza della propria condizione di subalterno, al desiderio di riscatto.
Domenica 3 novembre, Maurizio Garuti – con letture di Patrizia Beluzzi – Fuoco e neve (Pendragon Edizioni)
Domenica 10 novembre, Gabriele Rubini – Generazioni 1881 – 1907 (Phasar Edizioni)
Domenica 17 novembre, Wu Ming 2 – Timira. Romanzo meticcio (Einaudi, di Wu Ming 2 e Anthar Mohamed)
Domenica 24 novembre, Eraldo Baldini – Nevicava sangue (Einaudi)
Gli appuntamenti sono gratuiti e avranno inizio alle ore 17,00, a seguire visita guidata al museo ed alla Rocca ad un prezzo speciale per i partecipanti.
Rocca Sforzesca, Piazza IV Novembre, 3 Bagnara di Romagna (RA)
Per info. http://www.comune.bagnaradiromagna.ra.it, 0545905501,
Il mosaico Cooperativa, www.ilmosaicocooperativa.com
3316995930.
In collaborazione con Libreria Atlantide – Castel San Pietro (BO)
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Jennifer duBois, libri, libri consigliati, libri nuovi, MONDADORI, putin, recensioni di libri, romanzi consigliati, Russia, Storia parziale delle cause perse on luglio 5, 2012| Leave a Comment »
English: Joseph Stalin after 1943 in military uniform with shoulder marks of the Marshal of the Soviet Union. (Photo credit: Wikipedia)
Sapere di stare combattendo una battaglia persa fin dalla partenza, senza alcuna possibilità di mutare il corso degli accadimenti, un imperativo che ci spinge però a seguire una strada diversa da quella della convenienza e del facile vivere, per senso di giustizia, spirito combattivo. Sono queste le motivazioni che spingono ad agire i protagonisti di questo affascinante debutto, sorretto da una prosa intelligente e bella. Una lettera perduta ( “come giochi una partita quando sai fin dall’inizio che è perduta?”, mandata dal padre ad un campione di scacchi russo) è lo spunto per una ricerca attraverso vicende segnate sì da sconfitte, ma ricche di vita ed orgoglio, narrate alternativamente da Irina e Alekzandr! L’autrice riesce a far quadrare il difficile cerchio composto da accadimenti personali e dal volto del potere nella Russia del Novecento, ritratti in maniera davvero efficace, e su quella contemporanea, visto che arriviamo al lato oscuro del potere di zar Putin.
(Con una gustosa barzelletta: «c’è Stalin che appare in sogno a Putin» disse Viktor. «Putin, gli fa Stalin. Per mantenere il potere devi fare due cose: dipingere il Cremlino di verde e uccidere tutti i tuoi avversari politici. Putin lo guarda e gli risponde: perché di verde?»)
Jennifer DuBois, Storia parziale delle cause perse, Mondadori
Leningrado, 1980. Il giovane Aleksandr Bezetov è diventato il nuovo campione di scacchi. E con questo è entrato nel mirino del Partito, che gli promette una vita di agi in cambio della sua collaborazione. Aleksandr sceglie invece di unirsi ad alcu ni amici per dare vita a una rivista clandestina, iniziando la sua attività di dissidente. Sa di avere scelto di giocare una partita senza possibilità di vittoria, ma una profonda convinzione nei propri ideali, e l’amore per una donna misteriosa, lo spingono ad agire. Cambridge, Massachusetts, 2006. Irina Ellison ha trent’anni e sa di aver ereditato dal padre la corea di Huntington, una grave malattia degenerativa. Facendo ordine tra le sue carte trova una lettera da lui scritta al grande scacchista russo, in cui gli poneva un’unica domanda: come si gioca una partita quando si capisce che è già persa in partenza? Aleksandr non rispose mai. Vedendo progredire i sintomi della malattia, Irina decide di partire per la Russia alla ricerca di Aleksandr, per avere la risposta che il padre non aveva mai ottenuto. Ad attenderla c’è una strada segnata da sconfitte irrimediabili: la malattia, la partita a scacchi contro un invincibile avversario, la Russia del sottomarino Kursk, della scuola di Beslan, dell’omicidio della Politkovskaja. Eppure tutti i protagonisti di questa storia sembrano mossi da un’incrollabile fiducia perché, come Aleksandr, credono che “a volte c’è bisogno di difendere una cosa realmente importante, e non solo il simbolo di una cosa importante”.
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged autori russi contemporanei, Elena Cizova, Il richiamo dell'onore, Il tempo delle donne, libri, libri consigliati, MONDADORI, Novaya Gazeta, recensioni di libri, Russia, scrittori russi, tropea, Yulia Latynina on Maggio 19, 2011| Leave a Comment »
è la solidarietà femminile a rendere sopportabile l’esistenza nella cupa Leningrado degli anni Sessanta. L’era di Stalin è terminata, ma l’atmosfera è ancora impregnata della paura, la vita è dura per una madre e la sua bambina, che non ha mai avuto un padre. Sono le tre anziane donne che dividono il piccolo alloggio con loro, di cui presto conosceremo l’intenso passato, a creare quel circolo all’interno del quale sarà possibile continuare con più serenità. Un romanzo intenso, che illumina dal basso quei giorni.
Elena Cizova, Il tempo delle donne, Mondadori
Vincitore a sorpresa nel 2009 del Russian Booker Prize, il più importante premio letterario russo, Il tempo delle donne esce finalmente dai suoi confini, offrendo al pubblico europeo la possibilità di conoscere una delle voci più originali e interessanti della nuova letteratura postsovietica.
Siamo a Leningrado, l’odierna San Pietroburgo, nei primi anni Sessanta. L’era di Stalin ha lasciato un’eredità di paura e di sospetto che si insinua nella vita quotidiana di tutti. Si vive in sordina, in silenzio, ma non per questo meno intensamente, perché quel silenzio è il vero nemico nel “tempo delle donne”. Anche di Antonina, giovane e ingenua operaia da poco trasferitasi in città per lavorare in fabbrica. Il guaio è che Antonina si ritrova inaspettatamente incinta di un uomo che non ne vuole sapere, e che l’abbandona senza indugi. A soccorrerla è lo Stato sovietico, che le assegna un alloggio in coabitazione dove vivono tre anziane donne, affettuose e pronte ad aiutarla dopo la nascita di Sjuzanna. Saranno proprio Ariadna, Glikerija e Evdokija a prendersi cura della bambina quando rimarrà orfana, saranno loro le tre “nonne” che la cresceranno e si faranno carico della sua educazione, anche attraverso il racconto delle loro vite, delle sofferenze affrontate sempre con coraggio, della durezza di un’esistenza che ha visto il suo sfondo cambiare spesso e violentemente, la Russia degli zar, il bolscevismo, la Rivoluzione, e poi l’assedio di Leningrado e gli anni dello stalinismo…
Il tempo delle donne è un romanzo straordinariamente ricco, pieno di valori, di ideali e di coraggio. Il ritratto di un gruppo di donne forti e autentiche, che hanno affrontato e superato prove durissime sostenute solo dalla loro dignità. Ma è anche una riflessione profonda e a tratti perfino commovente sul passato, sulla memoria, sulla Storia, il romanzo che ci fa capire come siano state le donne, queste donne, le vere, silenziose, intense protagoniste della storia russa del secolo scorso.
________________________________________________________
Un romanzo dai toni aspri, ambientato in una repubblica del Caucaso inventata, ma ben definita nel suo caleidoscopio di terra senza legge, dove la violenza e il denaro sono quanto più conta, dove parole come onore e clan sono sovente associati alla vendetta.
Yulia Latynina, Il richiamo dell’onore, Tropea
In una immaginaria repubblica caucasica vicina alla Cecenia, si fronteggiano due uomini che in modo diverso cercano di mettere ordine al caos che li circonda. Pankov è un alto funzionario russo, educato ad Harvard, segnato dallo choc di un rapimento avvenuto molto tempo prima proprio nel paese che oggi cerca inutilmente di governare. Nijazbek è un leader ceceno dal cuore di lupo, mussulmano devoto, omicida ed eroe del popolo. Intorno a loro si agita un’umanità livida e feroce. Politici, militari, banditi, imam, donne brutalizzate, oppressori ed oppressi: tutti contribuiscono a rendere la vicenda politica del Caucaso una tragedia senza soluzioni. Tra l’islam in ascesa e la Russia in bilico sull’orlo del precipizio, sembra impossibile salvaguardare l’onore sepolto sotto le macerie. Yulia Latynina non si limita a denunciare la corruzione, le malversazioni, la violenza celate all’ombra del potere russo, ma descrive il mattatoio del Caucaso attraverso un romanzo di rara intensità visionaria: un Anime morte della contemporaneità, la narrazione grottesca e spietata di un mondo capovolto.
Yulia Latynina
Yulia Latynina (Mosca 1966) è giornalista e scrittrice di bestseller. Con un dottorato in Filologia, a metà degli anni ’90 diventa analista economica e raggiunge la notorietà con i suoi articoli sulla corruzione politica e finanziaria, e le sue analisi acute basate sulle ricerche personali e i viaggi sul territorio russo. Avversaria dichiarata del regime di Putin, Latynina scrive per il maggior giornale di opposizione, la Novaya Gazeta, per The Moscow Times e conduce una trasmissione molto seguita su radio Moscow Echo. In Russia è considerata la nuova Anna Politkovskaja.
Yulia Latynina ha ricevuto:
Premio Maria Grazia Cutuli del Corriere della Sera (2007)
Premio Freedom Defenders Award conferito dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America (2008)
Menzione speciale della giuria del Premio Internazionale di giornalismo del Mundo (2010)
Su Il richiamo dell’onore:
“E’ differente. Reale e duro come un grande romanzo noir. Una prosa coraggiosa e affascinante.” Arturo Pérez-Reverte
“Erano anni che non leggevo un romanzo così avvincente. E’ un prodigio del genere noir, aghiacciante e divertente al contempo.” Tibor Fischer, Guardian
_________________________________________________
anche il libro di Aleksandr Terechov ha l’aspetto di un giallo, in cui l’azione si svolge alla fine degli anni Novanta con lo sguardo rivolto a fatti del passato, all’epoca staliniana.
L’autore indaga con sapienza due epoche diverse, ben caratterizzando le situazioni e i i diversi personaggi che ne animano le pagine.
Aleksandr Terechov, Il ponte di pietra, Edizioni Eo
Un’indagine poliziesca scaturita da un lontano crimine passionale tra i rampolli della nomenklatura staliniana ricostruisce in maniera vivida le vite degli “schiavi d’oro” di Stalin, quegli uomini e quelle donne che seguirono ciecamente l’Imperatore nella sua sanguinaria epopea, che per essa si sacrificarono, preferendo spesso auto-accusarsi e farsi fucilare pur di non essere esclusi dal grande sogno del potere assoluto, dall’unico scopo capace di dare significato alle loro vite.
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged Arkady Renko, LE TRE STAZIONI, libri, libri consigliati, martin cruz smith, MONDADORI, nuovi libri consigliati, recensioni di libri, Russia, thriller consigliati on aprile 27, 2011| Leave a Comment »
Martin Cruz Smith continua ad indagare le desolazioni della Russia contemporanea, narrando con tratti forti la corruzione e i nazionalisti, la povertà e il lusso più sfrenato, il disfacimento della società e l’arroganza del potere. E affidando il ruolo di Caronte in questa terra desolata al suo fantastico personaggio: Arkady Renko!
LE TRE STAZIONI, MARTIN CRUZ SMITH, MONDADORI
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged gialli storici, Il saggiatore, Italy, Joseph Stalin, L'occhio dello zar, libri, libri consigliati, recensioni di libri, Russia, Sam Eastland, Siberia, thriller consigliati on ottobre 29, 2010| Leave a Comment »
Sam Eastland è lo pseudonimo di uno scrittore inglese vivente negli Stati Uniti, che conosce bene la storia dell’Unione Sovietica nel XX Secolo, come ben dimostra questo incalzante thriller ambientato ad una decina di anni di distanza dalla rivoluzione russa: ottime le descrizioni del periodo, molto interessante il personaggio principale, ripreso nella sua parabola dannata: dai gulag siberiani al servizio della paranoica Urss di Stalin!
Sam Eastland, L’occhio dello zar,Il Saggiatore
Pekkala un tempo era conosciuto come l’Occhio di smeraldo: il più famoso detective di tutta la Russia, il braccio destro dello zar, l’uomo a cui l’ultimo dei Romanov aveva affidato la sicurezza della sua famiglia e di tutto il paese. Ora, dopo la Rivoluzione, è solo il prigioniero 4745-P nel campo di lavoro della Siberia, dove è riuscito a sopravvivere per nove anni, e per il resto del mondo è un uomo morto e sepolto. Ma una possibilità di salvezza si presenta quando è Stalin stesso a convocarlo per chiedere il suo aiuto per risolvere un mistero che dura dal 1918. Lo zar e la sua famiglia non sono stati fucilati dai rivoluzionari come afferma la propaganda del partito: qualcuno li ha liberati o eliminati all’insaputa dei bolscevichi. La missione di Pekkala è scoprire che cosa sia successo davvero ai Romanov e trovare il loro tesoro scomparso. Il suo premio è la libertà per sé e la donna che ama. Il prezzo del fallimento è la morte. Ambientato nella Russia brutale e paranoica del periodo stalinista, L’occhio dello zar è il primo romanzo della serie che seguirà le avventure di Pekkala fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.