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Posts Tagged ‘San Paolo’

 qualche titolo sull’Olocausto dedicato ai ragazzi, appena usciti, e di imminente pubblicazione. Abbiamo dato l’indicazione DAGLI OTTO anni per quelli più semplici, gli altri sono destinati a ragazzi più grandi.

L’ultimo viaggio,

IL DOTTOR KORCZAK E I SUOI BAMBINI,

di Irène Cohen-Janca , Orecchio acerbo

illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello traduzione di Paolo Cesari

dagli 8 anni in su

 

Simone, poco più che adolescente, tiene per mano il piccolo Mietek. Insieme ai loro compagni dell’orfanotrofio -mesti, ma la testa alta e una canzone sulle labbra- stanno attraversando le strade di Varsavia per raggiungere l’altra parte, il ghetto. Così hanno ordinato gli occupanti tedeschi. A guidare quella comunità, come sempre, Pan Doktor, il dottor Korczak. Non la fame, né le malattie, e neppure le sadiche angherie naziste riescono a intaccare i principii e le pratiche della loro convivenza. Nel prendersi cura di Mietek, Simone gli racconta della Repubblica dei bambini, con tanto di Parlamento, Codici, Tribunale. E poi del giornale murale, delle sedute di lettura, delle rappresentazioni teatrali, delle vacanze alla colonia estiva… Quel treno che li preleva nell’estate del 1942, però, non in campagna li avrebbe portati ma nel lager di Treblinka

 

ultimo viaggio

 

Liliana Segre con Daniela Palumbo, Fino a quando la mia stella brillerà, Piemme

 

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi, ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. Questa è la sua storia, per la prima volta raccontata in un libro dedicato ai ragazzi.

 

 

Portico d’Ottavia 13, Anna Foa

Una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43, Laterza (Nuova edizione)

La razzia cominciò poco prima delle cinque e trenta.

Scrupolosamente, gradino dopo gradino, i nazisti salirono le larghe scale di marmo consunte della Casa fermandosi ad ogni porta senza tralasciarne nessuna.

Un’antica casa medioevale ormai degradata, un vasto cortile rinascimentale.

È qui che il 16 ottobre del 1943 i nazisti arrestano più di trenta ebrei, un terzo dei suoi abitanti, tra i più poveri della Comunità. Sono per lo più vecchi, donne e bambini. Altri quattordici saranno catturati nei mesi successivi.

 

Questa è la storia degli abitanti della Casa e dei nove mesi segnati per gli ebrei romani da oltre duemila deportazioni. Sono presi per strada, nel quartiere del vecchio ghetto da cui non si sono allontanati, nelle stesse case in cui sono tornati, nei negozi, perfino al bar. Li arrestano soprattutto i fascisti, le bande autonome dipendenti direttamente da Kappler mosse dall’avidità della taglia, guidate dalle delazioni delle spie. Tutto può accadere: sono l’avidità e la crudeltà la norma della spietata caccia all’uomo. Quando le spie indicano gli ebrei alle bande, un carrozzone si avvicina per far salire gli arrestati, liberarne alcuni, mandarne altri a morte, a seconda della convenienza e del capriccio. L’arbitrio era re nella Roma di quei mesi. Intorno, il caos più tremendo, nessuna forma di organizzazione, il vuoto, i bombardamenti, la fame, i rastrellamenti, le fosse Ardeatine. Il quartiere è il teatro di questa caccia infinita, un teatro che attira come una calamita i suoi abitanti e i cacciatori, che conoscono le loro prede e sanno come e dove trovarle.

 

 

La Shoah spiegata ai ragazzi,

di Recchia Luciani Francesca, Il nuovo melangolo

Come è stato possibile che nel cuore della civile E uropa milioni di uomini, donne e bambini siano stati sterminati solo perché ebrei? Quali furono le ragioni profonde di uno dei più grandi genocidi della Storia? L’autrice cerca di rispondere a queste domande e di spiegare alle nuove generazioni quello che a molti giovani di oggi appare forse inspiegabil

 

 

La storia di come un intero villaggio, guidato da una bambina, ha salvato dai nazisti i suoi ebrei. Un libro illustrato per bambini commovente sulla solidarietà e i giusti sentimenti.

 

La città che sussurrò,

Elvgren Jennifer, La giuntina

Età di lettura: da 8 anni.

 

Anett scopre che nello scantinato della sua casa si nasconde una famiglia di ebrei. Anche se scendere le scale buie dello scantinato le fa un po’ paura, è lei a portar loro da mangiare oltre a tutte le cose di cui hanno bisogno.

Così conosce Carl, un bambino come lei, con cui fa presto amicizia. La famiglia di Carl sta aspettando una notte di luna piena per raggiungere il porto e fuggire in Svezia, ma le nuvole non vogliono diradarsi ed è troppo buio per scappare. Finché ad Anett non viene in mente un’idea geniale per salvare il suo amico Carl dai soldati nazisti che si stanno avvicinando sempre di più. Ma per metterla in pratica dovrà coinvolgere l’intero villaggio e soprattutto non fare troppo rumore… Questa storia, fatta di coraggio e solidarietà, è basata su una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, un episodio che tiene accesa fino ad oggi la luce della speranza nella bontà umana.

 

https://www.youtube.com/watch?v=sJc7LAysxLE

 

 

 

 

Irena Sendler, la vita dentro un barattolo , Sara Cerri,       David and

Matthaus (collana I gufi) dagli otto anni

 

Un nonno e un nipote, intenti a preparare vasetti di olive, si ritrovano a parlare di una donna fantastica, che salvò numerosi bambini dall’olocausto conservando i loro veri nomi e quelli delle famiglie a cui erano stati affidati dentro dei barattoli per poter, una volta finita la guerra, restituire i piccoli alle loro famiglie

 

 

 

L’ora blu delle fiabe. Nel ghetto di Theresienstadt , Ilse Herlinger Weber, San Paolo

Il libro raccoglie 20 fiabe ebraiche, pubblicate nel 1929 in Cecoslovacchia, quando l’autrice, Ilse Herlinger era una giovane promessa della letteratura dell’infanzia degli anni Venti. Quando, l’8 febbraio 1942 viene deportata a Theresienstadt, Ilse, nella certezza di poter essere di aiuto nel ghetto, si presenta subito come infermiera e assume la direzione del reparto riservato ai bambini malati, assistendoli come fossero suoi figli. Pensava sempre a come poter offrire ai suoi assistiti un motivo di gioia, come nell’ora blu delle fiabe, un momento tanto atteso dai bambini, prima di prendere sonno, quando Ilse cercava di ricreare in un ambiente di quotidiano orrore, il calore e l’ordine di una casa per sempre perduta. In un universo, in cui i piccoli ebrei di Theresienstadt sono costretti a una convivenza forzata con la morte, la voce di zia Ilse – come la chiamavano – ferma il tempo e li accompagna in luoghi d’incanto.

 

 

David Safier, I ragazzi del Ghetto, Sperling

Varsavia, 1942. Mira è una ragazza piena di coraggio e di amore per la sua famiglia, rinchiusa nel ghetto di Varsavia sotto l’occupazione nazista. Con lei vivono la madre e la sorellina Hannah, che Mira protegge a ogni costo.

Per loro, Mira sfida la feroce polizia, esplora la città in cerca di cibo decente, protetta solo dagli occhi verdi che non la fanno sembrare ebrea.

Finché un giorno le “iene”, come ha soprannominato i gendarmi polacchi che prendono ordini dalle SS, la fermano e sembrano non lasciarsi ingannare dal suo aspetto, come se fiutassero con avidità una facile preda. Ma mentre Mira si sente spacciata, un giovane biondo la afferra improvvisamente e la bacia, facendola passare per la sua fidanzata. La ragazza è salva, e da quel momento Daniel non la perderà più di vista. Né nell’orrore, quando Mira scoprirà che tutti gli abitanti del ghetto, nessuno escluso, sono destinati allo sterminio nei campi. Né nel coraggio, quando lei deciderà di entrare nella resistenza. Né per tutti i lunghissimi 28 giorni durante i quali, insieme a un gruppo di altri ragazzi, sfiderà i nazisti nella più impensabile delle imprese: la rivolta del ghetto contro le forze di occupazione. La più lunga rivolta degli ebrei nella Seconda guerra mondiale.

 

Conoscere la Shoah

 Storia, letteratura, filosofia, teologia, arte, La scuola editore

Un volume a molte voci, come piccolo strumento pedagogico per aiutare docenti, studenti, ma anche il più vasto pubblico di non specialisti, a comprendere la complessa costellazione di eventi storici che va sotto il nome di Shoah. L’intenzione è quella di informare, mostrando una polifonia di approcci – dalla storiografia alla documentaristica, alla filosofia, al cinema, passando anche per le graphic novels – e suggerendo percorsi culturali diversi che contribuiscano a far crescere nelle giovani generazioni la coscienza di ciò che è stato. Affinché lo studio delle barbarie sia l’antidoto al loro ripetersi, nelle menti e nelle azioni.

NOTE AUTORI

Massimo Giuliani è docente di Pensiero ebraico presso l’Università degli Studi di Trento, dove coordina il corso di laurea in Filosofia. È membro del comitato scientifico della Fondazione Maimonide (Milano) e dei comitati scientifico-editoriali della riviste «Humanitas», «Sefer», «La rassegna mensile di Israel», «Politica e Religione» e «Nuova Secondaria». Tra i suoi lavori più recenti: La filosofia ebraica, oggi (Esedra, 2013) e, per Morcelliana, con Paolo De Benedetti: Portare il saluto. I significati dello shalom (2012) e Farsi perdonare. Il valore della teshuvà (2013).

SOMMARIO

 

Date, luoghi e numeri della Shoah – Quale nome per questi eventi storici? – Linee interpretative nella storia della Shoah – Le politiche della memoria – Gli internati militari italiani – Le fotografie della Shoah italiana – Persecuzione nazista contro gli zingari – Il fenomeno del negazionismo – La filosofia davanti alla Shoah – L’impatto della Shoah sulle teologie contemporanee – Dire l’indicibile: la letteratura su Auschwitz dopo Auschwitz – Shoah e poesia: quando la parola è memoria e la memoria dolore – La musica e i campi di concentramento – La Shoah nella letteratura israeliana – Letteratura italiana sulla Shoah – Cinema e rappresentazione della Shoah – La Shoah nella pittura contemporanea – Maus di Art Spiegelman:

educare alla Shoah con i cartoons.

 

Con i contributi di M. Giuliani, G. Luzzatto, A. Foa, J. Calussi, L.

Picciotto, C. Vercelli, C. Milani, S. Ferrari, F. Lotoro, E. Trevisan Semi, S. Kaminski, M. Chamla, D. Liberanome, R. Badii.

 

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i nostri consigli per Young Adults.

 

 

Ultime novità. LA NOSTRA SELEZIONE DI LIBRI CONSIGLIATI. anno 2014

Guido Sgardoli, Muso rosso, Rizzoli

Nuovo appuntamento per Guido Sgardoli con una storia ambientata tra gli indiani d’America: la riserva, una terra da abbandonare, per il giovane protagonista di questo palpitante romanzo!

Lynn Miller Lachmann, Gringolandia, Atmosphere  

Gringolandia, termine dispregiativo con cui i Sudamericani definiscono gli States. E il padre del protagonista ne ha ben donde, dopo esser passato per le torture dei Carabineros di Pinochet. Ora, è esiliato con la famiglia negli Stati Uniti, ma nulla sarà come prima, e il rapporto con il figlio ne risente ampiamente…

Maria Beatrice Masella, Respiro, Sinnos un trasferimento forzato con la madre dal sud a Bologna, e alla protagonista si blocca il respiro, in tutti i sensi..

Kevin Brooks, L’estate del Coniglio nero, Piemme

“Crescere può portare tanta confusione e dolore.” dice l’autore di questo romanzo. Una sorta di crime story sull’effetto del destino: quante volte ci siamo detti “se quella notte fosse andata in modo diverso, molte cose sarebbero cambiate”: a volte basta poco per cambiare il corso della vita. Finalista premio Andersen

Gary Paulsen, Nelle terre selvagge, Piemme   Romanzi palpitanti di vita e avventura, quelli di Gary Paulsen, molte volte ambientati in terre selvagge e difficili. Finalmente sembra che comincino a ripubblicarli!

Todd Strasser,La bomba, Rizzoli  

un romanzo ispirato alle memorie personali dell’autore, (quello di L’onda), quando negli anni Sessanta la minaccia del conflitto nucleare Usa – Urss spingeva gli americani a costruirsi rifugi antiatomici nel giardino di casa. Che fare in caso di allarme, permettere ad altri di entrare o restare sordi alle loro invocazioni? Come si vivrà in pochi metri quadrati?

Jemisin Nora K., I centomila regni, Gargoyle       Un fantasy affascinante

Tery Brown, La ragazza che leggeva nei cuori, Corbaccio

Per chi ama i libri di Libba Bray, è una valida alternativa. Ambientazione negli anni ruggenti, in una vibrante New York, una ragazzina dai poteri speciali, la capacità di raccontare in maniera perfetta un complicato rapporto madre – figlia, un segreto che pian piano riaffiora. Ottima lettura!

Markus Zusak, Storia di una ladra di libri, Frassinelli

Il potere della parola vale anche in un’epoca dominata dalla barbarie nazista! Un libro premiato, ora anche un grande film.

Benedetta Buonfiglioli, My bass guitar, San Paolo

Noah, diciassette anni, e alcuni problemini.. Ma forse, la passione per la musica potrà portare nuova speranza.

Zita Dazzi, Bella e Gustavo, Il castoro

Due ragazzi, un’estate. E l’incontro con un burbero barbone e il suo adorabile cucciolo. Ispirato ad un fatto di cronaca

Marie Aude Murail, Miss Charity, Giunti

Miglior libro del 2013, secondo LIBER. Un fantastico omaggio a Jane Austen, alle ragazze di tutte le età! Ambientato nell’Inghilterra dell’Ottocento

Sally Green, Half Bad, Rizzoli

Un fantastico protagonista per questo fantasy d’esordio, figlio di una“strega buona” e di uno “stregone davvero cattivo”. Stile diretto ed immediato, per una storia densa di grandi emozioni che spinge il lettore ai confini di quanto considerare BENE e cosa MALE… Primo libro di una trilogia

David Almond, La vera storia del mostro Billy Dean, Salani  

Billy, figlio del peccato tra un predicatore e una parrucchiera:un angelo (come lo vede la madre) o un mostro (secondo il padre)? Forse solo un ragazzo… Dall’autore di Skellig, un ambizioso romanzo finalista al premio Andersen

Arsenault Isabelle, Britt Fanny, Jane, la volpe e io, Mondadori

Helene ha solo una vera amicizia: quella con la lettura, specialmente con Jane Eyre. Ma al momento della temuta gita di classe, può capitare di scoprire di non esser soli… Un graphic novel pieno di grazia e poesia, finalista premio Andersen.

Jostein Gaarder,Il mondo di Anna, Longanesi  

Una storia ecologista di forte impatto dall’autore de IL MONDO DI SOFIA

Français : Photographie de l'écrivain Marie-Au...

Français : Photographie de l’écrivain Marie-Aude Murail (Photo credit: Wikipedia)

 

I finalisti del premio Mare di Libri come miglior romanzo per giovani adulti pubblicato in Italia nel 2013:

Miss Charity, di Marie-Aude Murail, Giunti

Ogni giorno, di David Levithan, Rizzoli

Perché ci siamo lasciati, di Daniel Handler, Salani

Sei come sei, di Melania Mazzucco, Einaudi

Il pianeta di Standish, di Sally Gardner, Feltrinellilibri per ragazzi, libri, libri recensioni, libri migliori anno, libri migliori 2014, romanzi consigliati, autori per ragazzi,

 

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una breve rassegna di alcuni dei nuovi libri dedicati all’Olocausto. Manca ancora qualche novità dedicata ai ragazzi delle primarie!

per ragazzi:

IL VIOLINISTA DI SCHINDLER

Storia di un’amicizia

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, G...

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, Germany, ca. 06/1940 (Photo credit: Wikipedia)

Autore: ANGELA KRUMPEN, San Paolo

Il libro racconta una storia vera, ambientata ai nostri giorni, cioè quella dell’amicizia tra Judith, una ragazzina tedesca di undici anni con una grande passione per il violino, e l’ex violinista Michael Emge.

Questi, che è stato a suo tempo un bambino prodigio, dovette abbandonare il suo violino in un campo di concentramento, dove era stato deportato con la famiglia.

Lo salvò dalla morte la famosa «lista di Schindler».

Judith, grazie al suo violino e all’amicizia con Emge, comincia a esplorare questo lato oscuro della  storia tedesca: insieme a lui si reca ad Auschwitz.

L’anziano viene sopraffatto dai ricordi, comincia a piangere amaramente. La ragazza rimane al suo fianco, spaventata, ma anche attenta, partecipe: «Voglio sapere di che cosa si tratta.

Per poter suonare devo capire!».

Mirjiam Pressler, Libro per Hanna, Il castoro

Germania, 1939. Hanna, 14 anni, è ebrea. Con le leggi razziali in vigore non ha una vita facile. Ma c’è una speranza: la possibilità di emigrare in Palestina grazie a un’organizzazione sionista. Insieme ad altre ragazze della sua età, parte così per la Danimarca, tappa intermedia del viaggio verso la salvezza. Hanna crede di essere ormai al sicuro dai nazisti, ma di lì a poco Hitler invade la Danimarca. È l’inizio della sua odissea: Hanna e le amiche Mira, Bella, Rosa, Rachel e Sarah sono deportate nel campo di concentramento di Theresienstadt. Insieme, le sei ragazze fondano una piccola comunità solidale, con una sola regola: non arrendersi mai. Età di lettura: da 13 anni.

Io voglio vivere. La vera storia di Anne Frank

Mirjam Pressler, Sonda

Questo libro racconta, prima ancora degli orrori del nazionalsocialismo, la storia toccante di una ragazza. Una giovane vita piena di aspettative e opportunità, destinata a un tragico destino. Anne Frank (1929-1945) è diventata celebre grazie al suo diario, che ha commosso e continua a commuovere lettori di tutte le età. Mirjam Pressler ne fa un ritratto biografico a tutto tondo, soffermandosi sulle contraddizioni e facendo emergere i talenti e le aspirazioni di questa giovane ebrea nata in Germania. La storia sconvolgente di una ragazzina che è diventata donna nel periodo più cupo della storia dell’umanità e che Mirjam Pressler ha avuto il coraggio di trasformare in un romanzo avvincente.

Hitler, il mio vicino. Ricordi di un’infanzia ebrea

di Edgar Feuchtwanger

Hitler il mio vicino, Rizzoli

Nel 1929, Edgar è un irresistibile bambino viziato che vive in Grillparzer Strasse, a Monaco: la madre è pianista, il padre editore, casa sua è abitualmente frequentata da Thomas Mann, Carl Schmitt, Richard Strauss. Di fronte a lui abita un uomo il cui volto comincia allora a comparire sulle pagine dei giornali: Edgar lo osserva salire e scendere dalla sua Mercedes nera, senza curarsene troppo. Fino al 1933, quando quel vicino, Adolf Hitler, viene nominato cancelliere del Reich e la vita degli ebrei tedeschi come i Feuchtwanger si trasforma in un incubo. Solo anni dopo, nel 1939, Edgar fuggirà a Londra con la famiglia.

Un graphic novel:

La seconda generazione ,Michel Kichka, Rizzoli Lizard

L’olocausto attraverso gli occhi del figlio di un sopravvissuto. Quello più strutturato, quello più ironico. Quello che non si è ucciso.

Henri ha due figli, Michel e Charly, ed è l’unico membro della famiglia d’origine sopravvissuto alla Shoah. Il ricordo l’ha reso muto, schiacciato da un dolore profondo e assordante. Fino al 1988, quando tocca a lui scoprire il cadavere del figlio minore, morto suicida. Dopo la cerimonia funebre qualcosa dentro Henri si rompe, come una diga che cede, e i ricordi dell’Olocausto divengono un inarrestabile fiume di parole che investe chiunque gli si trovi davanti. Henry diventa così uno scrittore di fama e una sorta di eroe della Shoah; il trauma più recente gli ha restituito una voce, ma non la libertà di vivere un’esistenza normale.

Questa, in sintesi, la trama di questo romanzo grafico di Michel Kichka. Trama che però non comincia nemmeno a rendere giustizia alla storia, evidentemente, vividamente autobiografica. Da anni l’autore meditava di affrontarla, ma non se l’era mai sentita. Probabilmente, dati i risultati, è stato un bene.

La seconda generazione è il genere di libro che ti prende totalmente alla sprovvista. Ti aspetti dramma, ti aspetti dolore, ti aspetti angoscia. E naturalmente li trovi, ma immersi in un contesto narrativo così divertente, così pulito e così francamente ineccepibile che vorresti abbracciare i personaggi, tutti, uno per uno. Conoscerli, pranzarci insieme.

I pugni in pancia, quando arrivano, sono dati bene. E fanno ancora più male, data la cornice. Ma preferiamo postare qualche tavola, piuttosto che tentare di spiegarci a parole.

Vittorio Giardino ha detto che La seconda generazione sta all’Olocausto come Persepolis alla rivoluzione iraniana. Anche per noi è vero, e non sapremmo dire quale sia più bello.

Michel Kichka insegna alla Bezalel Academy in Israele. Sono stati suoi allievi, tra i tanti, Rutu Modan (premio Miglior Opera Lucca Comics and Games 2013) e Uri Fink. Presiede l’Associazione dei disegnatori israeliani e collabora con vari giornali e emittenti francesi (Le monde, TV5). Nel 2011 il ministro francese della Cultura lo nomina Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

Romanzi, saggi, testimonianze

Paul Glauser, Ballando ad Auschwitz, Bompiani

Rosie è nata nel 1914 in Olanda, in una famiglia ebrea benestante; dopo un’adolescenza ribelle e piena di amori, trova nella danza una passione e un lavoro, e si sposa col proprietario della scuola di ballo in cui insegna, Leo. Rosie e Leo devono vivere nella casa del fratello di lui, simpatizzante nazista, che umilia Rosie ogni volta che può. Leo non prende le difese della moglie, lei si consola con un amante e presto il matrimonio finisce. L’ex marito la denuncia alla Gestapo e Rosie viene deportata ad Auschwitz come cavia umana per gli esperimenti di Mengele e di Glauber. Ma il direttore, colpito dalla sua esuberanza e appreso della sua passione per la danza, le concede di ballare negli spettacoli per i soldati e di organizzare una scuola di ballo per i militari tedeschi. Così, tra un amante e l’altro, Rosie riesce a salvarsi e ad aiutare anche due compagne.

Ovunque sarai. Una storia vera

 Olga Watkins, James Gillespie, Piemme

L’incredibile odissea di una giovane ragazza di vent’anni nell’inferno della Shoah e nel cuore del Terzo Reich per ritrovare Julius, l’uomo che ama. Un viaggio lungo 3.300 chilometri, da Zagabria a Budapest, da Dachau a Norimberga, sfidando la polizia segreta, gli eserciti, la delazione, le frontiere, i bombardamenti. La determinazione di Olga nell’inseguire il suo uomo per un amore che ha ben pochi ricordi concreti – un bacio sulle labbra, qualche serata all’Opera, poco di più – non si arresta di fronte a nulla. A nessun impedimento. A nessuna beffa del destino. Nemmeno ai cancelli di Buchenwald, il campo dell’orrore.

Il popolo che disse no, Bo Lidegaard, Garzanti

La Danimarca occupata dalla truppe naziste è riuscita a fare qualcosa che gli altri paesi occidentali nemmeno hanno tentato. Venuti a conoscenza dei piani di un imminente rastrellamento dell’intera comunità ebraica del paese, i danesi hanno detto no. Per quattordici giorni gli ebrei danesi sono stati assistiti, nascosti e protetti da persone comuni che spontaneamente aiutavano i propri compatrioti diventati improvvisamente dei rifugiati. Su 7000 ebrei, 6500 riuscirono a salvarsi dai campi di concentramento raggiungendo la Svezia con ogni tipo di imbarcazione. Il paese che disse no racconta la storia di un esodo straordinario. Dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, il libro descrive, giorno dopo giorno, due settimane in cui un intero popolo ha compiuto la più normale e allo stesso tempo eroica delle azioni: salvare i propri fratelli.

L’irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Valentina Pisanty – Bompiani,

Milioni di ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c’è chi non la pensa così: qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento non sono sei, come solitamente si crede, ma cinque, quattro, due, o forse “solo uno”; altri ritengono che le camere a gas siano solo un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale e che quindi, a meno di non essere storici di professione, non bisognerebbe preoccuparsene troppo; addirittura, c’è chi afferma che il genocidio è un’invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall’internazionale ebraica, e che “ad Auschwitz sono state gassate solo le pulci”. Tali sono le questioni aperte dai negazionisti. Di fronte agli scritti dei negazionisti, ci si può comportare in due modi diversi: si può scegliere di relegarli, non analizzati, nella categoria delle aberrazioni di cui è capace la psiche umana; oppure si può decidere – come fa l’autrice di questo libro – di soffermarsi sulle strategie argomentative da essi adottate per sostenere e divulgare la loro tesi. Solo se si analizza da vicino il meccanismo del diniego storico, si possono smascherare le tecniche comunicative impiegate da chi vorrebbe rimuovere una volta per tutte “l’irritante questione” delle camere a gas.

Jorge Semprun, Esercizi di sopravvivenza, Guanda

«Lo sa che cosa l’aspetta, se viene arrestato dalla Gestapo?» È la domanda secca, diretta, che il ventenne Jorge Semprún, nel 1943, si sente rivolgere da Henri Frager, il capo della cellula di Resistenza francese a cui appartiene. Una domanda che sottintende una sola risposta: la tortura. Di questa esperienza, per tutta la vita, Semprún ha parlato poco, ma in Esercizi di sopravvivenza, prima parte del suo «libro interminabile» rimasto tragicamente incompiuto, la affronta con una chiarezza e insieme un pudore che vanno nella direzione opposta al facile eroismo. Perché «sarebbe assurdo, persino nefasto» si legge, «considerare la resistenza alla tortura alla stregua di un criterio morale assoluto». In un movimento incessante tra presente e passato, l’autore rievoca situazioni, personaggi, volti ed episodi della deportazione e della liberazione, e nello stesso tempo medita, da pensatore quale è, sulle relazioni tra la realtà e la scrittura, personalizzando la storia mentre storicizza la propria vita, coniugando l’intimo con il frastuono e il furore, come osserva Régis Debray nella postfazione. Esercizi di sopravvivenza che a noi impongono un esercizio di riflessione.

Una giovinezza nel ghetto di Varsavia , Alina Margolis-Edelman, La giuntina

“Il ghetto continuò a bruciare molto a lungo, ma non si sentivano più gli spari. Proprio allora, là accanto al muro, per la prima volta nella vita mi sentii veramente ebrea. E capii che ormai per sempre, fino alla morte, sarei rimasta insieme ai carbonizzati, ai morti soffocati, ai gassati nei rifugi, a coloro che avevano combattuto ed erano morti perché non potevano non morire, a coloro il cui destino non avevo condiviso”. Le memorie di Alina Margolis-Edelman (1922-2008) sono uniche nella grazia della loro semplicità. La sua testimonianza di bambina e di adolescente, scritta cinquant’anni dopo, ci porta da Lódz, sua città natale, a Varsavia dentro e fuori le mura del ghetto, e ci parla del tragico eroismo quotidiano di uomini e donne destinati alla più crudele delle morti e che lei salva così dall’oblio. Dopo la guerra, Alina si è laureata in medicina, ha sposato Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, e come pediatra si è dedicata per tutta la vita ai bambini più disagiati.

Boris Cyrulnik,La vita dopo Auschwitz,Mondadori

«Sono nato due volte. Alla mia prima nascita non c’ero. Il mio corpo è venuto al mondo il 26 luglio 1937 a Bordeaux. Me l’hanno detto.

E devo crederlo poiché non ne ho alcun ricordo.

La mia seconda nascita, invece, è fissa nella mia memoria. Una notte, sono stato arrestato da alcuni uomini armati che circondavano il mio letto. Mi stavano cercando per uccidermi.

La mia storia è nata quella notte.»

Boris Cyrulnik, celebre psichiatra francese, ha un passato tormentato alle spalle: i genitori, di origine ebraica, sono stati rinchiusi e assassinati nel campo di concentramento di Auschwitz quando lui era ancora un bambino.

Rimasto solo, è caduto prigioniero dei nazisti ma è riuscito a salvarsi per miracolo nascondendosi nel bagno della sinagoga della sua città. Dopo aver trascorso l’infanzia come un fuggitivo, in casa di famiglie che lo ospitavano e in orfanotrofio, terminata la guerra ha scelto di diventare psichiatra. Pur lavorando ogni giorno con traumi e sofferenze da superare, soltanto di recente è riuscito ad affrontare il proprio passato, per testimoniare a voce alta l’orrore vissuto e le conseguenze dolorose che ha dovuto affrontare crescendo.

La vita dopo Auschwitz è un viaggio nella memoria, un’esplorazione profonda dei ricordi di un passato che emerge dopo un lungo silenzio. La memoria, ci dice Cyrulnik, non racconta la verità storica dei fatti, ma un’altra verità, soggettiva ma non per questo meno reale: un meccanismo dal potere salvifico che cancella, seleziona e modifica quello che è accaduto e che nel tempo ha plasmato i nostri ricordi per rendere il dolore accettabile aiutandoci a superare i traumi vissuti.

Attraverso la sua storia, Cyrulnik si rivolge a tutti coloro che cercano di scappare da un passato difficile: un lavoro paziente, in cui l’autore si è messo in gioco, accettando di essere per la prima volta soggetto e oggetto della propria ricerca. Un saggio che unisce le emozioni e la sofferenza di un sopravvissuto a una rigorosa analisi sulla costruzione della memoria, da cui emergono i segni di un’infanzia stravolta dalla guerra e, al tempo stesso, il desiderio di superare l’infelicità per rispondere con forza alla chiamata della vita.

EDITH STEIN,

Un’ebrea testimone per la verità,

MARIA CECILIA DEL VOLTO SANTO, San Paolo

Edith Stein nacque a Breslavia da famiglia ebrea. Di straordinarie doti intellettuali, intraprese la carriera universitaria divenendo assistente del filosofo Edmund Husserl.

Dopo aver letto l’autobiografi a di Teresa d’Avila, abbandonò l’ateismo e si convertì.

A causa delle leggi razziali fu costretta ad abbandonare l’insegnamento ed entrò nel carmelo di Colonia prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce.

Trasferitasi nei Paesi Bassi, non sfuggì alla rappresaglia nazista e venne deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa il 9 agosto 1942 insieme alla sorella Rosa.

Conoscere la sua figura vuol dire compiere un’esperienza di provocante attualità.

Nella nostra civiltà meccanizzata e tecnologica, Edith, donna dalla parola limpida ed essenziale, ha qualcosa da dire: è un andare alle radici, alla scoperta dell’esistenza umana.

Edith Stein è stata beatificata (1987) e canonizzata (1998) da Giovanni Paolo II, che nel 1999 l’ha proclamata compatrona d’Europa.

Al cinema, dal libro di Edith Bruck, Quanta stella  Garzanti

Nell’immediato dopoguerra, in un villaggio dell’Europa Orientale, una giovanissima sopravvissuta vive una burrascosa storia d’amore che diventerà per lei occasione di coraggiosa ribellione e appassionante rinascita.

Regia: Roberto Faenza

Con Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Moni Ovadia, Nico Mirallegro, Jane Alexande

Storia di una ladra di libri (The Book Thief) è un film del 2013 diretto da Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush ed Emily Watson.

 

La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo La bambina che salvava i libri di Markus Zusak, scritto nel 2005.

Dato tra i favoriti nella corsa alle nomination agli Oscar, il film è la trasposizione cinematografica del best-seller di Markus Zukas “La bambina che salvava i libri”: oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo e per quattro anni nella classifica dei migliori libri di sempre stilata dal New York Times. Si tratta del debutto alla regia cinematografica di Brian Percival, pluripremiato regista della serie tv Downton Abbey ed ha per protagonisti Geoffrey Rush, Emily Watson e la giovane rivelazione Sophie Nélisse (Monsieur Lazhar), tutti dati per possibili candidati agli Academy Awards.

Sono gli anni del potere di Hitler e della Seconda Guerra Mondiale. Lo spettatore assiste alle vicende di cui è protagonista la piccola Liesel Meminger (Sophie Nélisse), affidata dalla madre incapace di mantenerla ai coniugi Max (Geoffrey Rush) e Rosa (Emily Watson). Liesel non ha frequentato la scuola, ma attraverso gli insegnamenti del suo nuovo papà, durante lunghe notti trascorse con lui a studiare, impara ben presto a leggere. È grazie all’amore per la lettura che supera l’iniziale diffidenza verso Max (Ben Schnetzer), un ebreo tedesco che i suoi genitori nascondono nel sottoscala della loro cantina. Insieme a lui legge i romanzi che salva dai roghi nazisti o ruba dalle biblioteche. Per entrambi l’immaginazione diventa l’unico modo per sfuggire all’orrore nazista che si scatena intorno a loro…

Un film ricco di emozioni che affronta temi universali come l’amicizia, la forza dell’animo umano, il potere delle parole e la capacità di trovare la bellezza nascosta anche nei luoghi più bui.

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PER CHI HA PIU’ DI UNDICI ANNI

English: Photograph of author John Boyne taken...

English: Photograph of author John Boyne taken in Dublin October 2010 (Photo credit: Wikipedia)

 

  nuove avventure per Rico e Oscar, amici molto diversi tra loro, ma che si completano a vicenda!

Eva Weaver, Il piccolo burattinaio di Varsavia, Mondadori

Un’altra toccante vicenda sull’Olocausto

Cailin Og, Hope – L’ultimo segreto del fuoco, Salani

  Gli Dei sono pronti a tornare sulla terra per portare distruzione, ma Hope è la prescelta..

 Sergio Rossi, Un lampo nell’ombra, Feltrinelli kids

  Bologna, 1909.Tranway, osterie, grandi cambiamenti sociali. E qualche delitto, su cui sarà chiamata ad indagare la Regia Polizia Scientifica

R.J.Palacio, Wonder, Giunti 

una storia toccante sulla diversità

Jean Craighead George, Julie dei lupi, Salani

   la storia di una amicizia in una terra ai confini del mondo.

Jonathan Auxier, Peter Nimble e i suoi fantastici occhi, Salani

Un romanzo traboccante fantasia, ironia, e avventura. Finalista al Premio Andersen 2013

Maria Beatrice Masella, Respiro, Sinnos

 Rossana non ce la fa proprio a dimenticare il Sud, lasciato per una nuova vita a Bologna, in compagnia solo della mamma. Poi, qualcosa cambia…

Viviana Mazza, Storia di Malala, Mondadori  

 per conoscere la vita di una ragazza piena di coraggio.

Kathryn Littlewood, Profumo di zucchero, Mondadori 

una sfida all’ultima ricetta per recuperare un libro molto prezioso… Il seguito de Profumo di cioccolato.

Jennifer A. Nielsen, Il principe perduto, Feltrinelli

Un regno sull’orlo della guerra, un trono vacante, la lotta di tre orfani per essere scelti come sosia del principe: un compito molto pericoloso. Perfetto per chi ama l’avventura!

John Boyne, Resta dove sei e poi vai, Rizzoli

Dall’autore de IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE, una storia emozionante nei giorni della Ia Guerra

P.D.Baccalario, L’ombra di Amadeus, Piemme

Quale mistero si nasconde dietro la morte del più grande musicista di tutti i tempi?

Cornelia Funke, Fearless – oltre lo specchio, Mondadori

 Un’altra avventura nel mondo al di là dello specchio.

Barbara Garlaschelli, Davì, Camelozampa

   Davì, indiano metropolitano, e Nicla, fuggita di casa. Due esistenze randagie che si incontrano…

Lorenza Bernardi, In punta di di dita, Einaudi ragazzi

“Non tutti hanno la fortuna di avere una famiglia. Ma alcuni hanno la sfortuna di averne due”. Questo è il tormentone per Rebecca, tredici anni, con dentro una gran rabbia verso il mondo..

Dirk Loyd, Dark lord, Salani

 vincitore del premio Roald Dahl per il libro + divertente dell’anno..

Reed Tucker e Larkin, Moore Kelly, I segreti di Amber House, Feltrinelli

La mamma di Sarah non vuole restare nella vecchia casa di famiglia in cui sono rientrati per i funerali della nonna… Forse ha ragione.

Fabrizio Silei, Katia viaggia leggera, San Paolo

Katia ha quattordici anni e vive con la madre, il padre se ne e’ andato lasciandole sole. lL due conducono un’esistenza precaria, finchè nel corso dell’ennesimo viaggio di trasferimento da una citta’ all’altra incontrano un bell’uomo che viaggia con un vistoso suv nero e parla di non ben definiti affarii, cercando di coinvolgerle sarà tutto oro ciò che luccica?

Alyssa Brugman, Alex & Alex, Edt Giralangolo

Alex, nome neutro, che può essere quello di una ragazza o quello di un ragazzo…. Il protagonista di questo libro sa cosa vuole essere.. Un libro coraggioso sull’identità!

Neil Gaiman, L’oceano in fondo al sentiero, Mondadori

Imperdibile il nuovo libro dell’autore di Coraline, per adulti e young adults!

Libri al cinema: HUNGER GAMES – LA RAGAZZA DI FUOCO sui grandi schermi dal romanzo di Suzanne Collins

  

E SE SIETE ANCORA INDECISI, ricordate che potete offrire anche un buono acquisto.

Ora anche on line qui:

http://regalaunbuonoatlantide.wordpress.com/

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Silei abbandona il romanzo storico per esplorare con efficacia i nostri miseri tempi ne KATIA VIAGGIA LEGGERA.

Se ci avete decisamente convinto con L’angelo nero e con Se il diavolo porta il cappello  (li avevamo entrambi inseriti tra i migliori libri dell’anno per ragazzi), ci trascina sempre più nella cerchia dei suoi estimatori con questa sua ultima fatica.

Katia e la madre hanno già cambiato molte case, anche diverse città di residenza, fino all’incontro con una persona che sembra essere in grado di strapparle ad una esistenza precaria, dove lo stipendio basta appena a tirare avanti.

Ma i sistemi usati dal nuovo affascinante fidanzato per arricchirsi sono un po’ troppo rapidi, e le due donne rischiano davvero di smarrire la retta via..

Un vero e proprio “affresco” del presente, non proprio lusinghiero, di sicuro realistico: accessori firmati e precarietà, denaro facile e moralità, la velocità dei tempi e la supremazia dell’apparire…

 

La scheda

FABRIZIO SILEI, KATIA VIAGGIA LEGGERA, SAN PAOLO

Katia ha quattordici anni e vive con la madre, il padre se ne è andato anni prima lasciandole sole. Le due conducono un’esistenza precaria. Nel corso dell’ennesimo viaggio di trasferimento da una città all’altra incontrano Vincenzo, un bell’uomo giovane e simpatico che viaggia con un vistoso SUV nero e parla di non ben definiti “affari”. Vincenzo corteggia la mamma e si conquista la simpatia di Katia. Ma fin da subito si rivela essere un truffatore che le coinvolge nei suoi raggiri convincendole del fatto che in fondo si tratti di azioni giustificate: il mondo è falsità e cattiveria e le vittime delle truffe cadono nell’inganno spinte dalla loro stessa avidità. Di volta in volta gli scrupoli di Katia e della mamma vengono vinti dalla capacità persuasiva di Vincenzo. E se il dubbio persiste, il desiderio di un po’ di stabilità e di qualcuno che si occupi di loro ha infine la meglio. Poi Vincenzo propone loro l’ultima grande truffa, quella che li sistemerà per sempre. Il meccanismo inesorabile prende il via, ma per Katia è sempre più difficile tenere a bada i rimorsi e condurre una doppia esistenza. Età di lettura: da 12 anni.

ci sembra giusto affiancare a quello di Silei un libro per ragazzi che parla di etica! e magari non solo per loro! la sua lettura potrebbe valere due ore di affidamento ai servizi sociali, per ricostruirsi un percorso…

Bruce Weinstein e Tuono Pettinato

E SE NESSUNO MI BECCA?

Breve trattato di etica per ragazzi, Il castoro

 

“Vivere rispettando le regole dell’etica non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche l’unica maniera per vivere bene. Leggendo questo libro scoprirai cinque importanti principi, fondamentali per fare le scelte giuste ogni volta in cui ti trovi di fronte alla domanda “E adesso cosa faccio?”. L’educazione all’etica, come del resto ogni educazione, dovrebbe insegnarti come pensare e non cosa pensare. Lo scopo non è diventare perfetto, ma vivere a pieno la vita e continuare a essere sempre fiero di te stesso.” Bruce Weinstein

 

Ci sono domande a cui è difficile trovare risposte convincenti: che fare quando a comportarsi male sono i genitori? Quando si può non rispettare una promessa? Bisogna essere sempre sinceri, a costo di essere brutali? Posso lasciare la mia ragazza con un’email? Piccole questioni, situazioni quotidiane che ogni ragazzo si trova ad affrontare, ma che possono e devono essere fonte di crescita personale.

Partendo da cinque principi pratici, con tantissimi esempi concreti a casa, a scuola, con gli amici, questo libro mira a guidare i ragazzi verso la costruzione di una convivenza più rispettosa e serena con gli altri ma anche, e soprattutto, con se stessi. Per diventare adulti nel senso più nobile del termine, senza necessità di scorciatoie.

 

 

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Rick Riordan at the 2007 Texas Book Festival, ...

Rick Riordan at the 2007 Texas Book Festival, Austin, Texas, United States. (Photo credit: Wikipedia)

DA DIECI\UNDICI ANNI IN SU

Vanna Cercenà, Agata Christie e il fazzoletto cifrato, Lapis

La giovane Agata ha già bene in mente quello che farà da grande: un nuovo titolo per la collana Sì Io sono, in cui grandi personaggi vengono ritratti quando erano solo ragazzi!

Sylvia Heinlein, In fuga con la zia, San Paolo

La giovane Sara non vuole che la zia Ubalda, adorabile ma affetta da una malattia mentale, sia trasferita lontano, in un centro medico. Tenteranno una fuga, dai risvolti molto divertenti!

Luisa Mattia, Noi siamo così, Sinnos  

Arianna, la sua fuga da famiglia, amici, il suo timore di crescere. E il modo di essere, di vivere i rapporti, i conflitti, i sentimenti dei ragazzi della II L. Che l’autrice ha davvero incontrato!

Sofia Gallo, I lupi arrivano col freddo, Edt

nella terra contesa tra Turchi e Curdi può capitare di essere rapiti per essere destinati a diventare guerriglieri, come accade al giovane protagonista, Fuad

Anna Carey, La mia vita secondo me, Giralangolo

“Mi chiamo Rebecca Rafferty e mia madre mi sta rovinando la vita. Tanto per cambiare.” Il diario di una adolescente!

Rick Riordan, Eroi dell’Olimpo – L’eroe perduto, Mondadori

Una nuova saga!

Agatha Christie, Il mistero del Treno azzurro, Mondadori

un giallo classico!

Robert Louis Stevenson – Roy Thomas e Mario Gully, L’isola del tesoro, Marvel

Il classico a fumetti !

Bettina Obrecht, Castelli di fiammiferi, Uovonero

La sorella di Jan non parla, affetta da autismo: Jan vorrebbe a tutti i costi aiutarla..

Matteo Corradini, La repubblica delle farfalle, Rizzoli – Sofia Schito, La B capovolta, Edizioni Lupo   

due toccanti libri sull’Olocausto. (e anche il graphic novel Joffo Joseph, Bailly Kris, Un sacco di biglie, Rizzoli Lizard )

Andreas Steinhofel, Rico Oscar e il ladro d’ombra

Due amici molto diversi tra loro, il primo è alto, ha il cervello lento e non ha paura di nulla, il secondo è il suo contrario: dovranno risolvere un insolito caso di polizia.

Michael Morpurgo, Verso casa, Piemme

Dall’autore di War Horse l’avventura di un bambino e della sua amica a quattro zampe, in fuga dalla guerra.

Franziska Gehm, i libri delle SORELLE VAMPIRO, IL CASTORO

Mamma umana e papà vampiro per le due sorelle protagoniste di queste avventure….

Giovanni Nucci, Ulisse – il mare colore del vino, Salani

Una nuova affascinante versione del racconto più astuto dell’eroe greco.

Rebecca Stead, Segreti e bugie, Feltrinelli

Grandi cambiamenti per Georges (con la S finale, come il pittore Seurat, che ha ispirato i genitori). Casa e scuola nuova, bulli prepotenti in azione, eccentrici vicini. E la sensazione che la vita sia come la pittura puntillista: bisogna essere ad una certa distanza dal quadro per riuscire a decifrarlo!

Finalisti al premio Andersen come Miglior libro 9/12 anni

Guido Quarzo, La meravigliosa macchina di Pietro Corvo, Salani

(il libro che si è aggiudicato il prestigio premio)

Jonathan Auxier, Peter Nimble e i suoi fantastici occhi, Salani

Un romanzo traboccante fantasia, ironia, e avventura, pieno di ritmo

Anna Lavatelli, Gastón e la ricetta perfetta, Giunti

Pirati di fiume, magici quaderni di ricette, un orfanotrofio: ingredienti gustosi!

Libri al cinema: HUNGER GAMES – LA RAGAZZA DI FUOCO sui grandi schermi dal romanzo di Suzanne Collins

IMPERDIBILI

PROPOSTE SEMPREVERDI

Philip Pullmann. Il rubino di fumo, Salani.

 

David Almond, Il grande gioco, Salani

 

Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Rizzoli

 

Uri Orlev, L’isola in via degli uccelli, Salani

 

Ian McEwan, L’inventore di sogni, Einaudi

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important

Cover of "Sophie Scholl - The Final Days&...

Cover of Sophie Scholl – The Final Days

FEBBRAIO 2013, settanta anni dal sacrificio dei ragazzi appartenenti al gruppo della ROSA BIANCA, che si oppose alla follia nazista. Giusto ricordarli!

da Wikipedia

La Rosa Bianca (in lingua tedesca: Die Weiße Rose) è stato un gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo nonviolento al regime della Germania nazista. La Rosa Bianca fu attiva dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione.

Operativo a Monaco di Baviera, il gruppo pubblicò sei opuscoli, che chiamavano i tedeschi a ingaggiare la resistenza passiva contro il regime nazista. Un settimo opuscolo, che potrebbe essere stato preparato, non venne mai distribuito perché il gruppo cadde nelle mani della Gestapo.

Il gruppo era composto da cinque studenti: i fratelli Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. A essi si unì un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli.

Sebbene i membri della Rosa Bianca fossero tutti studenti all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, avevano anche partecipato alla guerra sul fronte francese e su quello russo, dove furono testimoni delle atrocità commesse contro gli ebrei e sentirono che il rovesciamento delle sorti che la Wehrmacht soffrì a Stalingrado avrebbe alla fine portato alla sconfitta della Germania.

Essi rigettavano la violenza della Germania nazista di Adolf Hitler e credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi cristiani di tolleranza e giustizia. Citando estensivamente la Bibbia, Laozi, Aristotele e Novalis, così come Goethe e Schiller, si appellarono a quella che consideravano l’intellighenzia tedesca, credendo che si sarebbe intrinsecamente opposta al Nazismo.

In un primo momento, gli opuscoli vennero spediti in massa verso differenti città della Baviera e dell’Austria, poiché i membri ritenevano che la Germania meridionale fosse più ricettiva nei confronti del loro messaggio antimilitarista.

In seguito a un lungo periodo di inattività, dopo il luglio 1942, la Rosa Bianca prese una posizione più vigorosa contro Hitler nel febbraio 1943, distribuendo gli ultimi due opuscoli e dipingendo slogan anti-hitleriani sui muri di Monaco, e addirittura sui cancelli dell’università. Lo spostamento delle loro posizioni risulta ovvio dalla lettura dell’intestazione dei loro nuovi opuscoli, sui quali si leggeva “Il movimento di resistenza in Germania”.

Il sesto opuscolo venne distribuito nell’università il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. Quasi tutti i volantini vennero distribuiti in luoghi frequentati, Sophie Scholl prese la coraggiosa decisione di salire in cima alle scale dell’atrio e lanciare da lì gli ultimi volantini sugli studenti sottostanti. Venne individuata da un bidello nazionalista che la bloccò e la consegnò assieme al fratello alla polizia di regime. Gli altri membri attivi vennero subito fermati e il gruppo, assieme a tutti quelli a loro associati, venne sottoposto a interrogatorio da parte della Gestapo. Gli Scholl si assunsero immediatamente la piena responsabilità degli scritti sperando, invano, di proteggere i rimanenti membri del circolo; i funzionari della Gestapo che li interrogarono rimasero stupiti per il coraggio e la determinazione dei due giovani. La Gestapo torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943.

I fratelli Scholl e Probst furono i primi ad affrontare il processo, il 22 febbraio 1943 presso il Volksgerichtshof («tribunale del Popolo»), un tribunale politico speciale presieduto da Roland Freisler. Nel corso di un breve dibattimento, durato cinque ore, furono reputati colpevoli e ghigliottinati il giorno stesso. Le motivazioni della sentenza furono le seguenti:
« Gli accusati hanno, in tempo di guerra e per mezzo di volantini, incitato al sabotaggio dello sforzo bellico e degli armamenti, e al rovesciamento dello stile di vita nazionalsocialista del nostro popolo, hanno propagandato idee disfattiste e hanno diffamato il Führer in modo assai volgare, prestando così aiuto al nemico del Reich e indebolendo la sicurezza armata della nazione. Per questi motivi essi devono essere puniti con la morte.”

Gli altri membri chiave del gruppo, processati il 19 aprile 1943, furono anch’essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi. Amici e colleghi della Rosa Bianca, che aiutarono nella preparazione e distribuzione degli opuscoli e raccolsero fondi per la vedova e il giovane figlio di Probst (Probst aveva tre figli, di cui uno appena nato), vennero condannati al carcere con una pena oscillante tra i sei mesi e i dieci anni. Nel complesso a Monaco e Amburgo furono condannati a morte quindici appartenenti al gruppo e trentotto alla carcerazione. Questi ultimi alla fine della guerra furono liberati dalle truppe americane. Durante il nazismo il Volksgerichtshof da solo condannò a morte cinquemilatrecento persone.

BIBLIOGRAFIA

Inge Scholl, La Rosa Bianca, trad. di Marcella Ravà, Valentina Gallegati, ITACA 

Il volume racconta la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl che diedero vita alla “Rosa Bianca”, movimento studentesco di opposizione al nazismo, e che furono giustiziati il 22 febbraio 1943. Introdotto da Tanja Piesch, curatrice dell’omonima mostra allestita al Meeting di Rimini nell’edizione 2005, il libro è arricchito dal racconto di amici e di testimoni delle ultime ore dei fratelli Scholl. Il volume si conclude con un intervento di Thomas Mann alla trasmissione radiofonica della BBC di Londra nel 1943.

La rosa Bianca, Paolo Ghezzi, San Paolo 

Il volume ci ricorda la storia del gruppo antinazista denominato La Rosa Bianca, le cui vicende culminarono cinquant’anni fa con l’uccisione dei suoi componenti, un gruppo di universitari tedeschi che si erano opposti al regime in nome della libertà.
 La Rosa Bianca, trad. di Nicoletti M.,  Romano Guardini, Morcelliana,

film
La Rosa Bianca – Sophie Scholl (Sophie Scholl – Die letzten Tage, 2005) di Marc Rothemund

con Julia Jentsch; Fabian Hinrichs; Gerald Alexander Held; Johanna Gastdorf; André Hennicke; Florian Stetter

Monaco, 1943. Mentre la guerra di Hitler devasta l’Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari decide di ribellarsi al nazismo e alla sua disumana macchina da guerra. Nasce così la “Rosa Bianca”, un movimento di resistenza al Terzo Reich. Sophie Scholl è l’unica donna che si unisce al gruppo; una ragazza come tante, che il tempo matura in una combattente audace ed impegnata. Il 18 febbraio 1943, Sophie ed il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre distribuiscono volantini all’università. Nei giorni a seguire l’interrogatorio di Sophie da parte di Mohr, ufficiale della Gestapo, si trasforma in uno strenuo duello psicologico.

 un appuntamento:

http://www.montesolebikegroup.it/php5/iniziativa.php?idiniz=537

Venerdì 25 gennaio 2013
Ritrovo: Ore 20.30 sala di S. Sigismondo, via S. Sigismondo 7 – Bologna
Consueto appuntamento di inizio anno per presentare le idee sui nostri viaggi e gli itinerari per il 2013.

Abbiamo inoltre pensato di intraprendere un viaggio nella memoria cogliendo l’occasione del 70° anniversario della Battaglia di Stalingrado e del sacrificio dei ragazzi della Rosa Bianca: per rievocare questa tragica vicenda verranno letti alcuni brani dalle Ultime lettere da Stalingrado, in cui compare anche la corrispondenza tra Fritz Hartnagel, ufficiale della Wehrmacht, e la fidanzata Sophie Scholl, componente del movimento di resistenza della Rosa Bianca.

Alla lettura:
Marisa Bonetti
Marco Frascaroli
Patrizia Tossani

Accompagnamento musicale, al violino:
Leonardo Caranti
(musiche di Kabalevski e Beethoven)

Un rinfresco concluderà la serata

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So a minha cabeça

So a minha cabeça (Photo credit: Felipe Skroski)

OFFERTA DI PROVA! dal 7 al 18 giugno  troverete SCONTATI DEL 15%  i titoli consigliati. E un segnalibro in 3d per chi ne acquista tre!

DA DIECI\UNDICI ANNI IN SU

Zita Dazzi, Luce dei miei occhi, Einaudi ragazzi

Una famiglia qualsiasi, con due figli, due genitori che forse non si vogliono più bene; poi, improvvisa una malattia: ,a riaccendere la luce negli occhi di Giovanni servirà la forza della vita, attraverso i sogni dei ragazzi.

Bottero Simone, Leggera come i sogni, Mondadori

Zouck ha 17 anni e ama ballare come niente al mondo. Un giorno inizia a credere che il suo corpo non sia adatto alla danza, a vedersi con chili di troppo e con le forme sbagliate. E’ cosi’ che smette di mangiare, per iniziare una lotta contro la bilancia…

Nicola Brunialti, Il mummificatore, Newton Compton

Giallo, avventura, racconto fantastico, e una storia d’amore sullo sfondo per questo libro che piacerà a chi ama Tim Burton e Neil Gaiman.

Jordan Sonneblink, L’arte disparare balle, Giunti  

Tante città per San Lee, costretto a trasferirsi per seguire la famiglia, e a cercare sempre di apparire in modi diversi per adattarsi alle nuove amicizie. Finchè, in una nuova località..

Anna Lavatelli, Non chiamatela Crudelia Demon, Piemme

Ragazzini annoiati capaci di scherzi poco simpatici, sembra un copione già visto. Ma per fortuna, sulla strada di Katia ci sarà una anziana signora…

Siobhan Dowd, Il mistero del London Eye, Uovo nero  

Un ragazzino scompare mistereriosamente sotto gli occhi dei genitori. Saranno quelli “speciali” di un ragazzo afflitto da Sindrome di Asperger a vederci chiaro sull’accaduto. Premio Andersen 2012

Bob Buyea, Il maestro nuovo, Rizzoli

   Una quinta elementare, un nuovo maestro. Molto particolare, capace di entrare davvero nei cuori degli alunni. Saranno sette suoi alunni a far rivivere per noi un anno di scuola.

Giusi Quarenghi, Niente mi basta, Salani  

un’estate di crescita lontano da casa per la protagonista di questo bel romanzo.

Patrick Ness – Siobhan Dowd, Sette minuti dopo mezzanotte, Mondadori

Per gli appassionati di David Almond, una storia forte e commovente: la malattia di una persona cara, la rabbia per la crudeltà della vita, per essere al centro delle attenzioni dei compagni, un vecchio albero che inizia a raccontare storie…

Colin Meloy, Wildwood – i segreti del bosco proibito, Salani

Un mondo magico e fantastico vi attende, in cui la natura convive con la città…

Francois Place, La dogana volante, Rizzoli

Insidie e avventure per Gwen, ragazzo bretone di inizio Novecento.

Antonio Ferrara, Ero cattivo, San Paolo

Angelo, 13 anni, per uno scherzo riuscito male viene spedito in una comunità, dove troverà un modo diverso di vivere grazie anche ad un prete un po’ strano… Premio Andersen 2012

Guus Kuijer, Graffi sul tavolo, Salani

Un libro delicato e complicato come la vita, una storia che partendo dalla morte di una nonna parla di rapporti tra le persone, con una ragazzina alla scoperta del senso dell’esistenza.

Wolfang Herrndorf, Un’estate lunga sette giorni, Rizzoli

premio Deutscher Jugendliteraturpreis per questo libro che piacerà a chi ama Aidan Chambers! Una vita ai margini, per il protagonista…

Un classico: L’isola del tesoro di Robert Luis Stevenson con le illustrazioni di Roberto Innocenti (Principi & Principi editore)

Libri al cinema: Lo Hobbit di Tolkien, che vedrete sui grandi schermi a dicembre, regia di Peter Jackson

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il titolo del libro, perlomeno nell’edizione italiana, fa riferimento alla vecchia casa in cui la protagonista ha vissuto: è ad un vecchio albero piantato in cortile che Susan confida le difficoltà dell’oggi: casa nuova, genitori che si separano, una bocciatura. E’ da questa vecchia abitazione che prenderà via il distacco da una certa vita, per traghettarsi ad altro. Un altro buon romanzo di crescita!

Kreslehener Gabi, Non abito più qui, San Paolo

I genitori di Susanne hanno divorziato e la sua vita è stata stravolta. Adesso non abita più in una bella villetta, ma si è trasferita insieme ai fratelli nella piccola casa della nonna. Anche a scuola va tutto storto e a fine anno viene bocciata. L’unica nota positiva è l’amicizia con Sulzer, Hanna e Carlo. A poco a poco però, nonostante un padre assente, tutto preso dalla figlia avuta dalla nuova compagna, e una madre concentrata solo sulla propria vita, Susanne ritrova il giusto equilibrio, impara a capire il peso e il valore dei sentimenti, ma soprattutto si innamora e, nonostante il parere contrario della madre, decide di fare un viaggio in Italia col suo ragazzo. Susanne, dopo un anno difficile, è ormai cresciuta e in grado di capire cos’è giusto per se stessa e di compiere delle scelte mature. Età di lettura: da 13 anni

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il titolo del libro, perlomeno nell’edizione italiana, fa riferimento alla vecchia casa in cui la protagonista ha vissuto: è ad un vecchio albero piantato in cortile che Susan confida le difficoltà dell’oggi: casa nuova, genitori che si separano, una bocciatura. E’ da questa vecchia abitazione che prenderà via il distacco da una certa vita, per traghettarsi ad altro. Un altro buon romanzo di crescita!

Kreslehener Gabi, Non abito più qui, San Paolo

I genitori di Susanne hanno divorziato e la sua vita è stata stravolta. Adesso non abita più in una bella villetta, ma si è trasferita insieme ai fratelli nella piccola casa della nonna. Anche a scuola va tutto storto e a fine anno viene bocciata. L’unica nota positiva è l’amicizia con Sulzer, Hanna e Carlo. A poco a poco però, nonostante un padre assente, tutto preso dalla figlia avuta dalla nuova compagna, e una madre concentrata solo sulla propria vita, Susanne ritrova il giusto equilibrio, impara a capire il peso e il valore dei sentimenti, ma soprattutto si innamora e, nonostante il parere contrario della madre, decide di fare un viaggio in Italia col suo ragazzo. Susanne, dopo un anno difficile, è ormai cresciuta e in grado di capire cos’è giusto per se stessa e di compiere delle scelte mature. Età di lettura: da 13 anni

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