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Posts Tagged ‘scrittori nordici’

Jon Kalman Stefansson sembra usi rileggere questo libro quando si avvicina il Natale: di certo, un gran bel biglietto da visita, no? Avete voglia di affrontare una tempesta di neve memorabile, per salvare la vita delle pecore smarrite tra i monti?

http://iperborea.com/titolo/448/

Gunnar Gunnarsson
Il pastore d’Islanda, Iperborea

l Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per Il vecchio e il mare, considerato in Islanda il vero canto di Natale.

Traduzione di: Maria Valeria D’avino

Gunnar Gunnarsson (1889-1975), plurinominato al Nobel, è uno dei grandi nomi della letteratura islandese. Nato in una famiglia povera ma deciso a seguire la sua vocazione di scrittore, si trasferisce in Danimarca dove riesce a terminare gli studi e comincia a scrivere romanzi che presto gli procurano fama internazionale e i più prestigiosi riconoscimenti. Tutte le sue maggiori opere sono state scritte in danese, tra cui Il pastore d’Islanda, La chiesa sulla montagna, L’uccello nero, e solo in seguito tradotte in islandese dall’autore stesso, che torna in patria nel 1939 per rimanervi fino alla morte. Il pastore d’Islanda ha avuto svariate letture e interpretazioni sia in Islanda che all’estero.

Gunnar Gunnarsson. Mynd fengin með leyfi frá v...

Gunnar Gunnarsson. Mynd fengin með leyfi frá vefsíðu Skriðuklausturs. (Photo credit: Wikipedia)

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“Asiel” (Asilo) è la prima parola appresa in olandese da Memed, il primo dei profughi protagonista di questo imponente nuovo romanzo di Kader Abdollah, che si conferma grande narratore raccontandoci la parabola dell’immigrazione in Olanda dagli anni ’80 ai primi decenni del nostro secolo.
 
Un pappagallo volò sull’Ijssel, Iperborea
 
 
Lungo le placide sponde del fiume IJssel, quattro paesini dell’Olanda profonda si ritrovano ad accogliere un gruppo di rifugiati. Provenienti da diversi angoli del Medioriente ma uniti dalla comune cultura islamica, sono i primi stranieri ad arrivare negli anni ’80 in questi centri di rigorosa tradizione protestante, incontrando la spontanea solidarietà dei locali e un nuovo mondo che li obbliga a interrogarsi sulla propria identità. Dall’affascinante Memed, che allaccia una difficile relazione con un’olandese, all’interprete Lina, che si adopera per l’integrazione fino a essere eletta in Parlamento, a Khalid, discendente da una famiglia di miniatori del Corano, che si fa strada come restauratore museale e «pittore di gay». Dai fieri «dodici anziani» che tengono vive le antiche radici, alla ribelle Pari, che lascia il marito, studia l’olandese e comincia a scrivere per un giornale, pagando a caro prezzo la propria emancipazione. Ma le nuove ondate di profughi e populismi, l’11 settembre e l’omicidio di Theo van Gogh rompono i loro precari equilibri. In un imponente romanzo corale Kader Abdolah racconta dall’interno, con gli occhi degli immigrati, l’Olanda della proverbiale tolleranza che degenera in contrapposti radicalismi. E trasportando nell’Europa di oggi la poesia delle fiabe persiane, affida al pappagallo di una vecchia guaritrice olandese il ruolo di testimone delle umane vicende e mediatore, attraverso la letteratura, tra Oriente e Occidente. Mentre la Storia scorre inarrestabile come il fiume IJssel, a cui i profughi, per antica usanza, continuano a confidare sogni, dolori e paure, attendendo speranzosi una risposta.
Titolo originale: Papegaai vloog over de IJssel
Prima edizione: Settembre 2016
pp. 544
Nazione: Olanda
Traduzione di: Elisabetta Svaluto Moreolo
Theo van Gogh (July 23, 1957–November 2, 2004)...

Theo van Gogh (July 23, 1957–November 2, 2004), Dutch film director, television producer, publicist, actor, killed by an islamic jihadist in Amsterdam (Photo credit: Wikipedia)

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C’è qualcosa di meglio di un bel giallo con una grande figura di investigatore e con una ambientazione suggestiva come può esserlo quello della Bretagna, con le sue spiagge enormi e l’incanto del mare potente? Aggiungete un calibrato mix di omicidi, corruzione politica, e la minaccia dell’arrivo della madre del commissario, preoccupata per la condizione del suo bimbo esiliato in provincia dopo i fasti parigini…

 

 

 

Fidatevi ciecamente della letteratura per ragazzi che arriva dal nord, non abbiate timore: ne è una conferma questo adorabile romanzo che per certi aspetti fa il verso alle gesta di Pippi Calzelunghe: perché la protagonista mica resta indietro di molto in un confronto con quel magico personaggio in quanto a trovate, e il clima che si respira nel libroè quello di una serena infanzia nordica! Adorabile libro!

 

CUORE DI WAFFEL, MARIA PARR, BEISLER

 

 

Nella minuscola Baia di Martinfranta la vita del giovane Trille e della sua migliore amica Lena scorre al ritmo di avventure sempre nuove. Tutt’intorno l’irresistibile profumo delle cialde morbide appena sfornate e i dorati waffel della zia-nonna.

Trille e Lena ne combinano di tutti i colori come quella volta che costruirono una funicolare tra le loro case e Lena vi rimase appesa a tre metri d’altezza; o quando immaginarono di trasformarsi nella polena di un vascello pirata…

Per fortuna ci sono il nonno e la zia-nonna che li aiutano a cavarsi d’impiccio. Ma che succede quando accade qualcosa a cui nessuno può porre rimedio? Un libro travolgente che provoca emozioni forti, scritto con l’immaginazione vivace di una giovanissima e spensierata autrice norvegese.

 

Un libro scaldacuore, soffice e croccante

come uno spicchio di waffel, e dolce come

il cuore della nonna più buona del mondo.

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