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Posts Tagged ‘scrittori sudamericani’

cortazarzamapiglia

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Ernesto Sabato

Image via Wikipedia

Sur è arrivato finalmente in libreria con i primi tre titoli.
Ma cosa è Sur? Una nuova collana di minimum fax? Una vera e propria casa editrice indipendente? Quali saranno gli autori e i titoli?
Scopriamo meglio questo nuovo, interessante progetto.

Iniziamo dal nome: cosa è Sur? Sur fa riferimento sia alla rivista letteraria argentina fondata da Victoria Ocampo nel 1931, sia all’editoriale che, con lo stesso nome e fondato ancora dalla Ocampo, apparve nel 1933.
Fin da subito, Sur assunse un chiaro profilo antinazista, antifascista e antifrachista, e riunì un gruppo nutrito di intellettuali latinoamericani. Celebrò il trionfo degli alleati nella seconda guerra mondiale e si schierò contro la dittatura di Perón, festeggiando la sua caduta nel 1955.

Con tale nome, Sur nasce oggi memore dell’importanza di una rivista che ebbe tra i suoi collaboratori Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Guillermo de Torre, Ernesto Sabato.

Sur è un marchio minimum fax, e si propone come casa editrice indipendente dedicata alla letteratura latinoamericana di qualità. Pubblicherà, quindi, autori di oggi e classici contemporanei da riscoprire, puntando l’attenzione su un’area geografica forse ancora poco conosciuta in Italia dal punto di vista letterario.

I primi tre titoli escono a fine ottobre e inaugurano l’iniziativa in grande stile. 3 capolavori della letteratura e 3 oggetti-libro davvero molto curati, con una traduzione di qualità e una veste grafica originale:

   Prima della fine di Ernesto Sabato –>Prima della fine è un libro emozionante, fatto di ricordi e riflessioni di uno dei più grandi intellettuali del XX secolo. Il percorso culturale e umano di Ernesto Sabato, lungo cent’anni, intreccia memorie familiari (la morte del figlio Jose Federico, l’amore per Matilde, compagna di tutta la vita) ed eventi storici (la dittatura argentina, al termine della quale l’autore fu chiamato a dirigere la Commissione Nazionale sui Desaparecidos) con le passioni della sua vita: l’attività politica, la fisica, la letteratura, la pittura. Arricchita da un testo inedito dell’autore, l’edizione italiana di Prima della fine segna la nascita di SUR.
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I fantasmi di César Aira —> Quante forme di realismo conosciamo? Davanti alle storie surreali e oniriche di César Aira, in quale territorio ci troviamo? È questa la domanda che nasce dalla lettura dei romanzi di questo scrittore argentino, classe 1949, estremamente prolifico ma quasi sconosciuto in Italia…

    Scene da una battaglia sotterranea di Rodolfo Fogwill –> Los pichiciegos – titolo originale del romanzo di Fogwill – è un brillante esempio di scrittura di guerra: scritto “con dodici grammi di cocaina in due giorni e mezzo” nel giugno del 1982, racconta la storia di un gruppo di disertori dell’esercito argentino…

Sur nasce con titoli di qualità e con alcuni obiettivi che oggi, nel panorama editoriale italiano – soffocato dal potere delle grandi concentrazioni editoriali che pubblicano titoli in eccedenza, tendendo a omologare la proposta per rispondere alle richieste di un mercato che si regge sulla promozione selvaggia – appaiono quasi “rivoluzionari”: pubblicare inizialmente non più di otto titoli annui. Nascendo senza alcun capitale, Sur non ambisce a crescere in dimensioni, ma si propone di lavorare con onestà, riscoprendo la qualità dei libri che vengono pubblicati.
Cura dei diritti, redazione, ufficio stampa, e produzione sono affidate a minimum fax; la gestione amministrativa e la cura del sito alla cooperativa Lotto 49.

Ma la vera novità sta nella distribuzione: nascendo in un’epoca in cui il libro, il suo aspetto fisico e la sua diffusione vivono un momento di transizione e di criticità, Sur dedicherà particolare attenzione – oltre che ai contenuti e alla forma dei propri libri – al modo di venderli. Ha creato quindi un nuovo modello distributivo, alternativo a quello attuale, dominato dall’enorme potere contrattuale delle librerie di catena, che sta mettendo sempre più a rischio la sopravvivenza di piccole realtà indipendenti. Sur prediligerà il rapporto con i librai indipendenti, ai quali offrirà l’acquisto diretto con uno sconto minimo reale del 40% a fronte di un acquisto minimo (verrà concesso uno sconto via via superiore in base ad alcune variabili, e potrà arrivare fino al 51%), e una comunicazione diretta con i lettori.

Il modello distributivo proposto da Sur si completa con altre forme di vendita e condivisione del progetto: la vendita on-line, il download dell’e-book, la formula “abbonamento”, la vendita di un limitato quantitativo di copie in edizione speciale numerata, e infine il pre-acquisto in crowd-funding o sottoscrizione popolare.

Sur intende avvicinare e mettere in comunicazione diretta le figure principali del mondo del libro: autore-editore-libraio-lettore, favorendo così un rapporto più partecipato dei soggetti alla cultura e alla diffusione del libro. Altre iniziative si muovono in questo senso:

il blog di approfondimenti sulla letteratura latinoamericana, curato da Raul Schenardi, in cui saranno disponibili interviste, articoli, recensioni, traduzioni, e altre notizie di cultura.
la possibilità di diventare SponSUR di un libro! “SponSURizzare” un libro significa diventarne mecenate, portavoce, diffusore: potrai acquistare un quantitativo di copie, personalizzare l’edizione, e favorire la diffusione.
l’opportunità di creare circoli di lettura nella tua città, aiutare a trovare librerie amiche da mettere direttamente in contatto con Sur.

Titoli in programma nel 2012, per avere un’idea di cosa ci aspetta…

Andrés Caicedo, Viva la musica
Juan Carlos Onetti, Gli addii
Roberto Bolaño, L’ultima conversazione
Ricardo Piglia, Respirazione artificiale
Ernesto Sábato, L’angelo dell’abisso
Guillermo Cabrera Infante, La ninfa incostante
Alan Pauls, Storia dei capelli

www.edizionisur.it

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Juan Carlos Onetti

Image via Wikipedia

Juan Carlos Onetti

“Il mio regno non è in questo mondo”. Una frase che ben si adatta alla personalità dell’autore!

Grandi scrittori della narrativa latinoamericana come ­il messicano Carlos Fuentes e il peruviano Mario Vargas Llosa considerano Onetti l’autentico iniziatore del romanzo contemporaneo latinoamericano, il “padrino occulto” della letteratura latinoamericana. Più vicino al sentire di Dostoiesvski, Conrad e Faulkner che al felice realismo magico, la sua opera è sovente popolata da sentimenti di isolamento, angoscia, solitudine e distanza dalla realtà.

La vita breve, riproposto ora da Einaudi, è un’opera che segna uno spartiacque nell’opera dell’autore, e anche nei canoni narrativi della letteratura del subcontinente. Creazione assolutamente originale, la località immaginaria di Santa María diviene così il mondo parallelo creato dall’autore, che andrà sovrapponendo pian piano al “mondo reale”, lontano dal difficile e problematico quotidiano, dominato dalla crisi dei valori, dalla perdita dell’innocenza.

Juan Carlos Onetti, Vita Breve, Einaudi
In libreria dal 6 settembre

Juan María Brausen ha la moglie malata e sta per essere licenziato. La vita reale gli sembra orribile. Inizia a ideare un racconto ambientato nella città immaginaria di Santa María e a poco a poco si identifica con il protagonista. Ma mescolare realtà e fantasia è rischioso: Brausen rimane implicato in questioni di omicidio e spaccio di droga.
La polizia è sulle sue tracce. Nella vita reale o in quella immaginaria? Alla fine, come vedrà ogni lettore, questa domanda non avrà più alcun senso.
Uno dei più grandi capolavori della letteratura ispano-americana.

«È forse impazzito, Brausen?
Si può dire che è diventato pazzo alla maniera di quei memorabili personaggi della letteratura raggirati dalla vita immaginaria, come il don Chisciotte dei romanzi di cavalleria o la Madame Bovary dei romanzetti d’amore, che finiscono per sostituire la vita reale con quella delle loro fantasie. Tale temeraria pretesa, insita nella condizione umana, ha sempre spinto alcuni uomini e donne a cercare di raggiungere l’impossibile, a ribellarsi contro la propria condizione e ad ambire a qualcosa di diverso. Tendenza che ha reso possibili il progresso e la civiltà, ma che genera anche frustrazione e sofferenza quando i sognatori si rendono conto che la vita reale non coincide mai con quella della finzione.
Sognare e fantasticare è l’ultimo rifugio di Brausen dal momento in cui la sua visione pessimista e disperata del mondo sembra non lasciargli altra scappatoia se non il suicidio».
dal saggio di Mario Vargas Llosa

Juan Carlos Onetti (Montevideo, 1º luglio 1909 – Madrid, 30 maggio 1994) è stato uno scrittore uruguaiano.

Onetti nacque a Montevideo nel 1909 e si trasferì a vent’anni a Buenos Aires, in Argentina, dove pubblicò alcuni racconti e iniziò a lavorare come giornalista. Negli anni sessanta raggiunse una discreta notorietà anche all’estero e nel 1974 fu imprigionato dalla giunta militare.

Nel 1975 si trasferì in Spagna, prendendo residenza a Madrid, città dove rimase fino alla morte nel 1994, e dove fu sepolto nel Cementerio de la Almudena.

Grazie alle sue rarefatte e nello stesso tempo drammatiche costruzioni letterarie contribuì alla nascita della moderna letteratura latinoamericana, diventandone uno fra i più incisivi ed originali esponenti. L’esperienza della vita gretta e provinciale nel paese immaginario di Santa María e un pessimismo che raggiunge, in alcuni romanzi, una angoscia profonda sono i caratteri principali del suo universo narrativo, che richiama William Faulkner e Joseph Conrad.

Esordì con il romanzo breve Il Pozzo (El pozo, 1939) ed in seguito furono pubblicati i romanzi Terra di nessuno (Tierra de nadie, 1941), Per questa notte (Para esta noche, 1942), La vita breve (La vida breve, 1950), Il cantiere (El astillero, 1961), Raccattacadaveri (Juntacádaveres, 1964) e Lasciamo che parli il vento (Dejemos hablar al viento, 1979).

Nel 1980 a Onetti fu conferito il Premio Cervantes.

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Luis Sepúlveda: la videointervista
Lo scrittore cileno parla del suo nuovo romanzo, L’ombra di quel che eravamo (Guanda), in libreria da giovedì 3 settembre

Tre amici si danno appuntamento in un magazzino di Santiago del Cile. Li accomuna l’antica militanza tra i sostenitori di Salvador Allende e uno sguardo amareggiato sulla vita. La città è molto cambiata, e anche loro non sono più gli stessi: c’è chi ha una valvola saltata in seguito a un soggiorno obbligato in un centro di tortura, chi ha perso la splendida chioma alla Jimi Hendrix, chi ha messo su una ragguardevole pancia. Convocati dall’anarchico Pedro Nolasco, detto l’Ombra, per compiere insieme un’ultima, audace azione rivoluzionaria, Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas hanno però deciso di scrollarsi gli anni di dosso e attendono l’arrivo del loro leader.
Invano: perché il destino cieco e beffardo ci mette lo zampino, prendendo le forme di un mitico giradischi che si trasforma in un micidiale proiettile, riservando a Nolasco la più musicale delle uscite di scena. Chi prenderà il suo posto, in una vicenda che è una girandola di coincidenze, se non il più sprovveduto tra i militanti delle molte correnti di un tempo, quel Coco Aravena a cui il destino offre finalmente una possibilità di riscatto? E dove condurranno le indagini dell’ispettore Crespo, alle prese con l’identificazione di un cadavere e con un furto di elettrodomestici?

http://www.illibraio.it/dettaglio/65093/luis-sep%C3%BAlveda-la-videointervista

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