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Posts Tagged ‘Spagna’

tempo di scuola, ormai. Questo libro lo trovate in libreria da giovedì:

Josefina Aldecoa,
Storia di una maestra, Sellerio
Un racconto toccante e letterario sulla condizione femminile, sulla dura vita dei maestri di campagna, sul sogno di una missione educativa che considera l’insegnamento come uno strumento rivoluzionario per abbattere l’ignoranza e la povertà. Un libro pieno di speranza, ritratto di una vita coraggiosa che sempre ha perseguito la strada della libertà.
Traduzione dallo spagnolo di Sara Cavarero
Titolo originale: Historia de una maestra
Lungo le tappe della vita, la generosa carriera di una maestra nella Spagna repubblicana.
Era il 1923 quando iniziò quello che Gabriela chiama il suo «sogno», che è lo stesso sogno rivoluzionario dell’istruzione: vincere l’infelicità umana attraverso l’educazione. Maestra appena diplomata, il primo incarico lo ebbe in un paesino di montagna isolato, che le insegnò prima di tutto la resistenza di un ambiente ottuso. Subito dopo, la Guinea equatoriale, dove conobbe l’entusiasmo infantile dell’apprendere in cui si manifesta, essendo i bambini uno specchio fedele, il desiderio insopprimibile della società di progredire. Poi i distretti rurali della Spagna profonda, con le prospettive nuove aperte dalla Seconda Repubblica, gli odi retrivi e i fanatici eccessi, mentre la sua vita privata si dibatteva nella dura esistenza quotidiana. Fino alla scoppio della guerra civile, il sogno infranto.
Ma Gabriela non è una militante, è una maestra. Per questo nella sua memoria risalta, con più forza che in qualunque retorica progressista, come sia l’istruzione il campo permanente in cui si svolge la lotta per il cambiamento.
E le sue parole non riflettono solo il sacrificio, in un’epoca volenterosa, di tanti maestri di campagna (in Spagna, ma si può dire anche altrove) che volevano salvare la società attraverso l’educazione.
Josefina Aldecoa (1926-2011), autrice spagnola di romanzi, memorie e racconti, ha scritto questo Storia di una maestra nel 1990, riportando in forma narrativa i ricordi autobiografici della madre

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Quanti sono gli scrittori sudamericani che vivono in Spagna? Qualcuno ha fatto un censimento? Sembra davvero siano tanti, e che ci donino anche opere molto interessanti. Come questo noir decisamente ironico se non divertente, popolato da singolari personaggi.
Il numero tre. Il protagonista, ufficialmente oscuro rappresentante di prodotti medicinali, in realtà efficientissimo killer al soldo dell’Azienda
I suoi due figli, con lui per una vacanza che però riserva qualche sorpresa. La destinazione cambia all’improvviso e diventa un campeggio  a cinque stelle per nudisti. E c’è anche un lavoretto da compiere per paparino…
La sua ex moglie e il suo nuovo amore, un giudice integerrimo
L’ex numero tre. Altro killer, passato a miglior vita, che continua ad essere ricordato però come “maestro d’esperienze”.
Uno scrittore di successo in vacanza. Andres Camilleri. Intellettuale, e amante della Sicilia

«Diffidare delle troppe coincidenze» gli viene spiegato al telefono, e questo dovrà affrontare Numero Tre in questa singolare “consegna”: insieme ai dubbi che cominceranno a spogliarsi del suo abito di freddo sterminatore, per intraprendere un percorso diverso, grazie anche ai consigli del Professore..

Carlos Salem
Nuda è la morte, Tropea
traduzione: Marchetti P.

Il ritmo veloce e la trama noir sono un successo e una garanzia di divertimento.”
El cultural

“Il suo stile, debitore di Soriano, Chandler e Bukowski, unisce violenza e risvolti umoristici, in un motore che funziona con il combustibile di una cosmovisione caustica: il suo è romanzo noir.”
Crítica de la Argentina

“Per Carlos Salem e per altri scrittori come Paco Ignacio Taibo II, il noir non corrisponde alla scrittura poliziesca latinoamericana: parlano di ‘nuovo romanzo d’avventura’. La particolarità dei loro personaggi è che amano la loro città, si vestono come tutti, e sono a un passo dal diventare i delinquenti che loro stessi perseguono.”
Littexpress
Carlos Salem

Il libro

Quest’estate in un campo di nudisti della Murcia qualcuno deve morire. Ma chi? È quello che intende verifi care il Numero Tre, uno dei più spietati assassini a pagamento della società di sicari nota come l’Azienda. Peccato che il Numero Tre si nasconda dietro l’anonima fi gura di Juanito Pérez Pérez, un timido rappresentante di medicinali sulla soglia dei quarant’anni, in vacanza con i suoi figli; e che in quel camping ci trovi la sua ex moglie, un giudice in prima linea nella lotta contro il crimine, un amico d’infanzia, un altro assassino particolarmente crudele, un ispettore di polizia che da anni sospetta della sua doppia identità e un’incognita amorosa di nome Yolanda. Per la prima volta Juanito si scopre letteralmente nudo, di fronte alla vita e di fronte alla morte. Sarà la straordinaria figura di Andrés Camilleri, professore in pensione e scrittore di successo, a ridargli fiducia, coinvolgendolo in appassionate discussioni e aiutandolo nella sua lotta contro l’Azienda, fi no al colpo di scena finale. Questo romanzo di Carlos Salem, dalla trama vertiginosa e sorprendente, è un noir anomalo che va molto al di là dei confini di genere per l’ironia che sprigiona dalle sue pagine, l’energica incisività dello stile e l’innovativo tema della morte come prodotto industriale.

Carlos Salem

Carlos Salem è nato a Buenos Aires nel 1959 e vive in Spagna dal 1988. Poeta, giornalista e scrittore, è tradotto in Francia e Germania. Considerato uno dei migliori narratori del panorama letterario spagnolo contemporaneo, insegna scrittura creativa a Madrid e Ginevra, e ha ricevuto molti premi sia in Spagna che in Francia. Nuda è la morte ha ricevuto il Premio Novelpol per il miglior romanzo poliziesco e il Paris Noir (per il quale era in competizione anche Petros Markaris).

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Death of a surrealist soldier

Image by funadium via Flickr

Ispirato alla propria biografia, Il silenzio dell’aviatore ci riporta ai giorni della guerra di Spagna. All’interno di un gruppo di aviatori, quando le sorti della guerra volgono al peggio, potrebbe celarsi un traditore, e le sorti dell’equipaggio sono affidate proprio alle mani del principale sospetto. La prosa secca e precisa, il pathos creato dalla prima pagina, gli ideali e le emozioni provate dai protagonisti sono resi con bravura da questo autore belga scomparso nel 2006, prozio tra l’altro di Amelie Nothomb.

Il silenzio dell’aviatore, Paul Nothomb, Keller

Pilota combattente nella Guerra Civile spagnola al fianco di André Malraux, membro della Resistenza belga, Paul Nothomb inizia proprio con questo romanzo la propria risalita dagli inferi in cui era precipitato a seguito della cattura della Gestapo e delle torture subite. Alla sua uscita il romanzo conquistò scrittori come Claude Mauriac, Roger Nimier, Jean-Louis Roy, Roger Stéphane…
Il silenzio dell’aviatore è un appassionante romanzo autobiografico ambientato durante la Guerra Civile spagnola.
Sin dall’inizio si viene catapultati in piena battaglia. L’intero equipaggio è nelle mani di un pilota belga sul quale pesa però il sospetto di tradimento.
Tra lui, il capo squadriglia e l’equipaggio, prende forma un duello pieno di silenzi, dubbi e complicità che si risolverà con una rivelazione inattesa proprio al termine di una coraggiosa incursione aerea contro le truppe italiane.
Temi forti come lealtà, amicizia, coraggio convivono con l’azione, l’adrenalina della battaglia e gli ideali che animarono e contrapposero, nel 1936, le giovani generazioni europee.
Il romanzo è stato scritto nel 1950 da Paul Nothomb, narratore di qualità ancora sconosciuto in Italia e uomo che ha sempre combattuto per i propri  ideali di libertà: dalla Guerra Civile di Spagna alla Resistenza belga contro le truppe di occupazione naziste nella Seconda Guerra Mondiale.
Il Silenzio dell’aviatore è però importante perché ci mette di fronte alla scrittura come risalita dagli inferi che hannno segnato la biografia di Nothomb degna dei personaggi romantici e degli avventurieri dei migliori romanzi di Joseph Conrad.

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