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Posts Tagged ‘spy story consigliate’

da quello che consideriamo il vero maestro della spy story e del thriller, giovedì in libreria un nuovo intrigo internazionale per Gabriel Allon:

DANIEL SILVA, IL CASO CARAVAGGIO, NERI POZZA
Nell’angusta stanza senza finestre in cui è trattenuto, il mercante d’arte Julian Isherwood sa di essere nei guai fino al collo. Se non fosse certo di essere innocente, la versione dei fatti che ha fornito quando i carabinieri di Como lo hanno trovato accanto a un cadavere “letteralmente fatto a pezzi” sembrerebbe ridicola persino a lui. Lo vogliono incastrare, è chiaro. E chi può farlo, se non quell'”odioso, pingue” collega che risponde al nome di Oliver Dimbley? “Discreto come il fischio di un treno a mezzanotte”, Dimbley lo aveva avvicinato in un pub di Londra, gli aveva offerto di comprare la sua galleria d’arte di Mason’s Yard (come faceva a sapere dei suoi conti in rosso e della sua crescente “passione per l’alcol”?) e lo aveva spedito sul lago di Como, nella lussuosa villa di Jack Bradshaw, collezionista che, guarda caso, Julian ha trovato cadavere, riverso in un lago di sangue. Per fortuna il generale Cesare Ferrari del Nucleo Artistico di Roma, che ne ha viste troppe per fidarsi di un caso all’apparenza così semplice, ha pensato bene di rivolgersi a Gabriel Allon, ex agente del Mossad e restauratore di fama internazionale di quadri e affreschi. Amico di vecchia data di Isherwood, Allon accorre subito sulle sponde del lago e non impiega molto a scoprire che la vittima era a capo di un’organizzazione che comprava quadri rubati per poi rivenderli a un facoltoso e anonimo “appassionato d’arte”. Un vasto traffico illegale di capolavori della pittura…

 

 

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Daniel Silva,La ragazza inglese,

Giano edizioni

 

Madeline Hart è un astro nascente del governo britannico. Intelligente, bella e dotata di una grinta che le deriva da un’infanzia difficile, Madeline sembra avere tutte le carte in regola per fare una brillante carriera. Un segreto, però, si cela dietro tanta perfezione: è l’amante del Primo Ministro Jonathan Lancaster. E quando un giorno la ragazza scompare misteriosamente da una spiaggia della Corsica dove si trovava in vacanza, è chiaro che qualcun altro doveva essere a conoscenza del suo segreto.

Terrorizzato dalla possibilità che i sequestratori possano rivelare alla stampa la sua relazione con Madeline e mandare così in frantumi la sua carriera politica, il Primo Ministro Lancaster decide di risolvere la faccenda da solo e, invece di coinvolgere la polizia, si affida a un agente del Mossad con la passione per l’arte e il restauro di opere antiche: Gabriel Allon. Le richieste dei rapitori sono chiare e il tempo stringe: se il riscatto non verrà pagato entro sette giorni, Madeline verrà uccisa. E mentre la lancetta dell’orologio inizia a scorrere, Gabriel Allon capirà che dietro questo sequestro si nasconde un piano ben più pericoloso, una cospirazione che, se non riuscirà a fermare, rischia di stravolgere gli equilibri politici dell’intero pianeta.

 

La ragazza inglese – ultimo romanzo di una delle serie di thriller più fortunate al mondo – è schizzato al numero uno della classifica del New York Times, battendo Inferno di Dan Brown e Il richiamo del cucolo di J.K. Rowling e preannunciandosi già come il caso editoriale dell’anno anche in Italia.

Una storia che, tra inseguimenti, false piste e omicidi, porterà Gabriel Allon a capire che niente è quello che sembra, e che esiste una cosa più pericolosa persino dei nemici: la verità.

 

«Una prosa ipnotica, personaggi descritti con rara maestria e un’azione senza pause incanteranno i fan di Silva e convertiranno i novizi».

People

 

«Gabriel Allon è uno degli eroi più affascinanti che il genere thriller abbia mai prodotto».

Philadelphia Inquirer

 

«Cresce il successo della serie dedicata a Gabriel Allon, Agente del Mossad ed esperto d’arte. L’autore? Ricorda John Le Carré».

BookPage

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Il brillante esordio di Dan Vyleta con questa Spy story densa di allusioni letterarie è ritratto avvincente di vincitori e vinti, delle miserie suscitate dalla guerra. Nella freddissima Berlino dell’inverno 1946 1947 le miserie umane abbondano, e l’autore con bravura riesce a tratteggiare il clima umano e storico di quei giorni, ricavandone una storia avvincente, sotto certi aspetti accostabile a quelle di Graham Greene.

 

Dan Vyleta , L’uomo di Berlino, Longanesi

 

Berlino, inverno 1946. La guerra è appena terminata e la città mostra al mondo tutte le sue ferite. Non c’è quasi edificio che sia rimasto in piedi e gli abitanti si aggirano come spettri, in attesa che il cielo plumbeo si apra e accada qualche miracolo che permetta loro di sopravvivere. Anche Pavel Richter non possiede quasi nulla, a parte i tanti libri che tappezzano le pareti del suo appartamento. Con lui c’è Anders. un orfanello che traffica nel mercato nero e procura a Pavel la penicillina di cui ha bisogno per una brutta infezione ai reni. In cambio. Pavel cerca di fare da padre e da insegnante al ragazzino. Al piano di sopra abita Sonia, una donna che come tante altre ha un solo bene da offrire in cambio di ciò che le serve per non morire di stenti: il proprio corpo. Che cosa la unisce a Pavel? Ma soprattutto, chi è veramente. Pavel Richter? Ha il passaporto americano e parla alla perfezione quattro lingue, compreso il russo: legge Dickens ad alta voce e cita a memoria Dostoevskij, ma non batte ciglio quando il suo migliore amico, Boyd White. di professione magnaccia, si presenta alla sua porta con una strana consegna: un cadavere…

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Se fino a qualche anno fa gli inglesi erano maestri del genere Spionaggio, la loro leadership è messa in dubbio da alcuni autori Americani.
Senza dubbio il miglior esponente di questa particolare arte è Alan Furst. Un vero e proprio maestro dello spionaggio storico, con la sua eleganza e la capacità di rendere dettagliatamente l’ambientazione pre Seconda Guerra Mondiale, senza risparmiare colpi di scena, intrighi,  e passioni: la sua fama  verrà ulteriormente rafforzata con questo suo nuovo libro!

 

Alan Furst, Le spie di Varsavia, Giano

 

È il 1937 a Varsavia e la vita non mostra in apparenza alcun segno della tragedia che incombe sulla Polonia, e che troverà il suo culmine due anni dopo con la spartizione russo-tedesca del paese sancita dal patto Molotov-Ribbentrop. Il club più esclusivo della capitale continua a essere il Circolo del Tennis dei principi Brosowicz, dove la principessa Toni riceve, in compagnia del marito Kazimierz, i suoi pari dell’aristocrazia polacca, oltre a simpatici dentisti ebrei accompagnati da consorti intelligenti, generali dell’esercito, capitani d’industria, esponenti socialisti del parlamento polacco e svariati giovani eleganti e nullafacenti. Il preferito della principessa è uno solo: Jean-Francois Mercier de Boutillon, attaché militare francese in Polonia. Mercier è un uomo attraente, cui le ferite rimediate in più guerre hanno accresciuto il fascino virile. È anche capace di inaspettati e singolari travestimenti. Di tanto in tanto indossa un soprabito sudicio un cappello sformato con la tesa rigorosamente abbassata sulla fronte, e se ne va in un bar proletario del quartiere Praga a incontrare un ingegnere tedesco di una fabbrica d’armi di Breslavia, generalmente riluttante e spaventato alla sola idea di svelare i segreti della sua industria. Mercier è, infatti, una spia, uno di quegli uomini che, nella Varsavia del ’37, stanno scavando l’abisso in cui precipiterà tra poco la Polonia e, con essa, l’Europa e il mondo intero.

 

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Robert Littell è considerato uno dei maestri dell’odierna Spy Fiction , e in questo suo primo libro pubblicato in Italia fornisce una prova che non deluderà i lettori, grazie alla tensione che riesce a ricreare sulla pagina, e alla discreta dose di ironia con cui riesce a stemperarla. Interessante anche il personaggio principale, un ex agente CIA turbato dalle troppe identità . . .

Robert Littell, L’oligarca, Fanucci

Martin Odum, ex agente della CIA, ora detective privato a Brooklyn, si affanna a ricostruire la verità in un labirinto di ricordi e identità passate ‘leggende’, come vengono chiamate nel gergo delle agenzie. Ma chi è Martin Odum? È lui stesso un personaggio creato ad arte dai quartier generali della CIA? Soffre di un disordine della personalità, ha subito un lavaggio del cervello o la sua è semplicemente stanchezza? Robert Littell sposta lo sguardo dalla Guerra Fredda del suo bestseller internazionale “The Company” per dedicarsi a un singolo funzionario dei servizi segrerti, catturato un gioco di specchi in cui ricordare il passato comporta pericoli mortali quanto il dimenticarlo.

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