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Posts Tagged ‘Studart Heloneida’

studart

“Titoli pubblicati dal 1° gennaio 2009 al 13 maggio: Editore Mondadori 440 titoli circa – Editore Marcos y Marcos 9 titoli – Editore Rizzoli 240 titoli circa – Editore e/o 11 titoli circa”. Questo dato, raccolto da un libraio, sarebbe già uno stimolo a parlare dei pochi titoli editi da Marcos Y Marcos e da E.o, per cercare di bilanciare le cose; se poi aggiungiamo che questi due editori non lesinano sulla qualità delle loro proposte, ne scriviamo ancor più volentieri!

Chi ama i caratteri tipici delle letterature sudamericane, le geografie improbabili di Garcia Marquez o Jorge Amado, non dovrebbe mancare l’appuntamento con Heloneida Studart, di cui Marcos Y marcos propone ora Francobollo d’addio dopo averci fatto conoscere l’autrice con La libertà è un passero blu.
Il linguaggio e le atmosfere danno vita in questo vibrante romanzo ad un connubio saggiamente in equilibro tra il reale e l’ irreale (ma possibile) .
Come in molte parti del mondo, neppure in Brasile i diritti delle donne ottengono rispetto assoluto, e Francobollo d’addio (come del resto l’intera vita e opera di Heloneida, vera e propria icona del femminismo locale) è un vero e proprio inno alla libertà delle donne, alla capacità di coalizzarsi per difendersi dalle difficoltà, tematiche non fini a se stesse, che emergono da una gran bella storia, affascinante come la terra da cui proviene, leggera e profonda al tempo stesso: la sorte di Mariana e Leonor, due sorelle molto diverse, e della loro famiglia cattura subito il cuore del lettore dalle prime pagine.
Leggere solo e soltanto autori sudamericani può risultare eccessivo, ma ritrovare ogni tanto il particolare clima che si sprigiona dalle pagine da quegli scrittori, è impagabile!

Francobollo d’addio ,
Studart Heloneida, Marcos Y Marcos

Mariana piange ancora il suo unico vero amore: Vasco. Un ventenne gettato in mare da un aereo, dopo orrende torture, perché difendeva un sogno. E nei diari che le ha lasciato sua zia, Mariana trova un’inquietante conferma: per una donna, in Brasile, l’amore non può essere una libera scelta. Trionfasse pure il socialismo, per le donne la libertà non ci sarà ancora per molto tempo. In quei diari c’è la storia della sua famiglia, i Nogueira Alencar. Ci sono donne che tentano di sfuggire alle tenaglie di tradizioni bigotte, doveri assurdi, mariti codardi; donne che osano cercare l’amore e finiscono segregate in convento. Era così nel passato, è drammaticamente così anche oggi. Mariana pensa al groviglio di sentimenti che divora sua sorella Leonor, sposata con un professore universitario che la tratta come una domestica, la considera un oggetto. Pensa a suo marito, armatore ricco e influente, che vive appeso ai propri affari, che lei conosce a stento, con cui fa l’amore per dovere. E quando la rabbia di Leonor sfocia in un clamoroso delitto, Mariana – che è un avvocato tenace e affermato – per riscattare decenni di oppressione decide di proteggerla… Ambientato in un Brasile splendido, sfiancato dalla corruzione e dai trafficanti di droga, questo romanzo è la storia di un assassinio perpetrato per vendetta. Ma è soprattutto un inno all’amore, un disperato appello al riconoscimento delle sempre neglette libertà delle donne.

Heloneida Studart nasce a Fortaleza, nel Nordest del Brasile, nel 1932. Unica femmina di cinque figli, lascia giovanissima la città natale e le costrizioni di un’educazione rigida e conservatrice per trasferirsi a Rio de Janeiro e intraprendere la sua carriera di giornalista e attivista politica. Paga con la persecuzione e il carcere, durante la dittatura, il suo impegno contro ogni forma di discriminazione e di oppressione. Dal 1978, continua la sua militanza come deputato per il Partito dei lavoratori brasiliano.
Dice di essere diventata femminista alla faccia di una zia che ripeteva sempre che le donne non hanno volontà, e scrittrice per le tante ore trascorse in cucina, con la vecchia domestica nera, ad ascoltare leggende favolose, piene di orrori e sensualità.
Dice di aver sempre lottato per una pace che sia libera coesistenza tra diversi, nel rispetto delle reciproche diversità.
Heloneida Studart è morta nel dicembre 2007. Il governatore di Rio de Janeiro ha disposto tre giorni di bandiere a mezz’asta in memoria del deputato di sei legislature, della pioniera del movimento femminista in Brasile, della scrittrice e della donna forte e generos

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