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Posts Tagged ‘thriller psicologici’

 

 

un attenta indagine nei meandri della mente umana, cercando di viaggiare nei sottili confini che separano normalità e follia. Una Londra lontana da quella dei circuiti turistici, vista dopo gli attentati del 2005, quando il modo di vivere era ormai mutato, e una Francoforte ottimamente descritta fanno da sfondo ad un thriller elegante e conturbante!

«L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa.»

 

Wulf Dorn, Phobia,  
Corbaccio

 

«Uno scrittore brillante e pieno di talento.» LA STAMPA

 

«Con Wulf Dorn il successo è garantito!» TTL

 

«Dorn va all’essenza delle cose con uno stile asciutto e senza ricorrere a facili effetti.» SÜDDEUTSCHE ZEITUNG

 

 

Sa tutto del tuo passato.

Della tua vita. Della tua famiglia.

Ma tu non sai nulla di lui.

 

Londra, una notte di dicembre nel quartiere di Forest Hill. L’automobile del marito nel vialetto di casa. La chiave nella toppa. I passi che risuonano in corridoio. Rumori familiari per Sarah Bridgewater. Ma l’uomo che trova in cucina non è Stephen. Eppure indossa gli abiti di Stephen, ha la sua valigia, ed è arrivato fin lì con l’auto di Stephen. Sostiene di essere Stephen, e conosce delle cose che solo il marito di Sarah può conoscere. Per Sarah e per Harvey, il figlio di sei anni, incomincia un incubo atroce, anche perché lo sconosciuto scompare così come era apparso e nessuno crede alla sua esistenza, né la polizia è preoccupata del fatto che il marito risulti svanito nel nulla. Sarah sa che può contare solo su una persona: l’amico psichiatra Mark Behrend. Con il misterioso sconosciuto ha così inizio un duello psicologico, in cui ogni punto vinto o perso può significare riuscire a sopravvivere o venire brutalmente uccisi…

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UN THRILLER ad alta tensione, da leggere in un battibaleno, con il cuore in gola, e il fazzoletto pronto per le lacrime. Romanzo dal taglio psicologico e dal tono femminile, sorprendente ed emozionante come il precedente SORELLA, Nel limbo rappresenta davvero qualcosa di molto originale nel panorama del genere, che ne supera con slancio i confini!

Rosamund Lupton, Nel limbo , Giano

Grace Covey ha trentanove anni, un marito di successo, Mike, e due figli: Jenny, che ha sedici anni e gambe lunghe da far girare la testa a uomini ammirati e a donne invidiose, e Adam, un bambino di otto anni, sensibile e dolce, che legge di cavalieri buoni e si fa chiamare Sir Covey. Grace non sa che la vita che ha conosciuto finora durerà meno di ventiquattro ore.
Un fumo nero e denso sporca il cielo limpido di una tranquilla giornata estiva e si alza da dove non dovrebbe: dalla scuola. Adam è fuori, salvo. Vicino alla statua di bronzo davanti all’edificio singhiozza appoggiato a un’amica di Jenny che lo tiene stretto. Grace si concede un secondo, o forse due, di straziante sollievo, poi comincia a cercare Jenny. Caschetto biondo, alta, magra… Non c’è nessuno come lei, lí fuori. Sul ponte che conduce alla scuola le sirene continuano a ululare quando Grace prende a correre. Corre oltre la paura, oltre le fiamme, oltre il dolore, corre a sfidare l’incendio, perché la sopravvivenza di una madre dipende da quella dei suoi figli. E nessun fumo che riempie la bocca e penetra nella gola e nei polmoni, nessun fuoco che fischia e sibila come un enorme serpente, nessun ruggito delle fiamme possono fermarla.
Grace e Jenny vengono salvate dai pompieri e condotte d’urgenza in ospedale. La ragazza ha riportato ustioni gravissime e ha bisogno di un trapianto di cuore, mentre Grace è in coma. Entrambe si trovano intrappolate in quel limbo che separa i vivi dai morti. Sospese in una dimensione che le costringe a essere spettatrici immobili e inerti della tragedia che le ha colpite.
Mike raggiunge l’ospedale insieme alla sorella, Sarah. La donna è anche un poliziotto. Inevitabile che cerchi di capire che cosa sia successo in quella scuola.
Dietro l’immane tragedia si nasconde, infatti, una verità ancora piú inquietante: l’incendio è doloso e sembra che il piromane abbia voluto colpire proprio Jenny. Perché?
Il giallo si infittisce e la suspense monta. Tutti i personaggi coinvolti sembrano nascondere qualcosa. E la sicurezza di aver capito che cosa sia successo vacilla di pagina in pagina, fino alle ultime battute, quando il mistero viene chiarito e si rivela agghiacciante.

Rosamund Lupton si è laureata in letteratura inglese a Cambridge e vive a Londra con marito e figli. Ha lavorato a lungo nell’editoria e come sceneggiatrice. Sorella è il suo primo romanzo, uno dei maggiori best seller dell’ultima stagione letteraria inglese. Con il suo secondo romanzo, Afterwards, Rosamund Lupton si è definitivamente imposta come uno dei nuovi talenti della narrativa britannica contemporanea.
http://www.rosamundlupton.com

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Sorella , Rosamund Lupton , Giano

E’ la storia di due sorelle, Beatrice la maggiore, matura e responsabile account director a New York e Tess impulsiva e capricciosa, le cui vite sono segnate da un lutto importante, la morte di un fratellino. Alla notizia della scomparsa di Tess, pensando all’ennesimo colpo di testa della sorella incinta in seguito alla relazione clandestina con uno dei suoi tutor all’universita’, Bea prende il primo volo per Londra per andare a cercarla ma appena sbarca viene raggiunta dalla notizia del ritrovamento del cadavere della sorellina. Gli elementi in mano alla polizia fanno ipotizzare il suicidio. Non credendoci nemmeno per un attimo si trasferisce a casa sua per cercare di capire cos’e’ accaduto e scopre una persona ben diversa da quella che credeva di conoscere:che viveva in un alloggio fatiscente ma possedeva oggetti che non poteva nemmeno lontanamente permettersi, che aveva preso parte ad una cura medica dagli esiti incerti, che era vittimadi uno stalker…

Raffinato thriller psicologico ed opera prima di una scrittrice gia’ pluripremiata in Inghilterra e negli Stati Uniti, Sorella esplora i complicati meccanismi familiari offrendo anche sprazzi di ottima letteratura, aggiungendo un’altra perla alla collana Nerogiano.

“Meraviglioso, avvincente, stilisticamente perfetto, Sorella si situa in quella terra rara in cui romanzo criminale e letteratura coincidono” Jeffery Deaver

“Un thriller straordinario…che in una tranquilla atmosfera familiare, assesta un colpo tremendo” Guardian

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Una clinica, un ristretto gruppo di persone, medici e pazienti, costrette a passare ore insieme a causa di alcuni eventi inattesi, la possibilità che un pericoloso serial killer sia molto vicino a loro, colpi di scena e batticuore: questi sono gli elementi di un potente thriller (psychothriller, viene definito in copertina) animato da una tensione crescente

Sebastian Fitzek
Il Ladro di anime, Elliot edizioni

Il thriller numero uno delle classifiche tedesche con oltre cinquecentomila copie vendute.

Tutto accade in una notte, la vigilia di Natale. In una lussuosa clinica psichiatrica fuori Berlino, mentre la neve che scende copiosa rende il luogo ancora più isolato, medici e pazienti si rendono conto con orrore che l’inquietante maniaco che sta terrorizzando la città, il cosiddetto “Ladro di anime”, che riesce ogni volta a spezzare la volontà delle sue vittime riducendole a meri involucri umani, si trova all’interno della struttura e ha praticato il suo misterioso e terribile trattamento alla dottoressa Sophia Dorn. Uno dei pazienti, Caspar, preda di un’amnesia per cui nessuno finora ha formulato una valida spiegazione, si mette a caccia dello psicopatico. Nel frattempo Caspar viene folgorato progressivamente da scene della sua vita precedente, che man mano fanno luce sulla sua identità e sulla sua drammatica storia personale. Psichiatra egli stesso, esperto nella pratica dell’ipnosi, la sua vita è stata segnata da un tremendo errore: molti anni prima, per aiutare la figlia dodicenne Marie a superare un trauma, l’ha sottoposta a ipnosi, ma durante il trattamento la piccola è stata colpita da un infarto che l’ha lasciata tuttora in uno stato vegetativo molto simile a quello in cui vengono ritrovate le vittime del Ladro di anime . . Coinvolgente, capace di tenere con il fiato sospeso fino alla risoluzione finale della vicenda, Il ladro di anime è un romanzo sorprendente non solo per la trama elaborata e perfetta ma per la straordinaria capacità di Fitzek di portare il lettore dentro gli stati di coscienza alterati dei protagonisti e creare una tensione continua, estenuante e, letteralmente, ipnotica.

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Daphne Du Maurier èuna eccellente autrice, capace di dar vita a storie in cui le sfumature psicologiche vengono rese in maniera impareggiabile, amata da Hithcock che decretà il successo del suo Rebecca adattandolo per lo schermo cinematografico.
Anche Il capro espiatorio può essere annoverato tra le sue cose migliori, un ottimo romanco in cui il suo realismo psicologico, la sua capacità di rendere al lettore le intime coordinate dei personaggi che osserva, i lati oscuri delle loro personalità, è al top. La sua prosa è elegante, e il timido professore si trasfomerà (e cercherà di trasformare chi gli sta accanto) in molti altri ruoli, smarrendo le proprie certezze.

Il capro espiatorio
Du Maurier Daphne, Il saggiatore

John è un mite professore inglese. Non ha una famiglia, non ha una donna. Tutti gli anni va in vacanza da solo, in Francia, dove si limita a osservare le vite altrui. Alla fine di una vacanza uguale a tutte le altre, in attesa di partire, seduto al bar di una stazione di provincia tra viaggiatori, uomini soli, famiglie e bambini urlanti, incontra se stesso. Il suo sosia perfetto, il conte Jean de Gué. È come vedere un solo uomo che si riflette allo specchio. Un brivido scorre lungo la schiena dei due, il desiderio di voltarsi e fuggire, poi un legame sempre più profondo, stretto in una notte d’alcol e confessioni, li incatena. Al mattino John si sveglia stordito, nudo, derubato di tutto, al suo fianco solo un fagotto con gli effetti personali del sosia. Obbligato a prenderne il posto, l’anonimo insegnante londinese si trova intrappolato nella personalità arrogante e seduttiva del nobile, ne diventa l’ombra. Non più spettatore della vita, si ritrova di colpo in una famiglia sconosciuta, tra personaggi piegati dall’identità schiacciante di Jean: una figlioletta che gioca con bambole trafitte al cuore da pennini appuntiti, un fratello sottomesso e frustrato, una madre immobile e crudele. John tenterà di liberare con il suo candido intuito la nuova famiglia dall’intrico di rancori e sofferenze. Il gioco di identità lo porterà però molto vicino a perdere la certezza dei propri pensieri, la coscienza di sé, fino a confondere definitivamente la sua realtà con quella del sosia.

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