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Posts Tagged ‘Treblinka’

da giovedì, dall’autore de Vita e destino, Vasilij Grossman:
Uno scrittore in guerra – Adelphi
A cura di Antony Beevor e Luba Vinogradova
Traduzione di Valentina Parisi
«Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità»: attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di «Krasnaja zvezda» (Stella Rossa), il giornale dell’esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l’Ucraina, la difesa di Mosca e l’assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a Vita e destino. Benché fosse un tipico esponente dell’intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l’ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall’altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini – di sorprendente qualità letteraria – che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve. E il commento, sapiente cornice, ci guida attraverso le tappe della Grande Guerra Patriottica, dallo shock dell’invasione tedesca del 1941 fino alla trionfale avanzata russa su Berlino, passando per l’epica battaglia di Kursk e l’atroce scoperta dei campi di sterminio di Treblinka e Majdanek.

 

 

 

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English: Janusz Korczak Polski: Janusz Korczak

English: Janusz Korczak Polski: Janusz Korczak (Photo credit: Wikipedia)

in libreria, Diario del Ghetto, di Janus Korczak (Castelvecchi), la testimonianza in prima persona del medico – pediatra a cui si deve tra l’altro “Il diritto del bambino al rispetto”:

Janusz Korczak, scrittore e medico polacco, è stato uno dei più importanti educatori nel mondo occidentale. Pediatra di successo e autore di fama mondiale, rinunciò a una brillante carriera scientifica per consacrare ai bambini la sua intera esistenza. Per loro, per i loro diritti e per il rispetto della loro integrità si è battuto fino all’ultimo. Con l’occupazione nazista della Polonia, Korczak – come tanti ebrei – venne inviato al ghetto di Varsavia. Quando nel 1942 i nazisti ordinarono ai duecento bambini ospiti della Casa dell’Orfano, da lui fondata e diretta per trent’anni, di salire sul treno diretto al campo di sterminio di Treblinka, Korczak andò con loro, nonostante l’offerta di un trattamento di favore che gli stessi nazisti erano pronti a riservargli. Diario del ghetto è il triste resoconto di quei giorni drammatici. Scrivendo con tenacia nonostante la stanchezza, complice il silenzio della notte e l’inesauribile desiderio di vivere, Korczak, oltre a creare un doloroso affresco del ghetto, riepiloga i temi che lo hanno accompagnato fin dall’infanzia, come a riaffermare l’opera di una vita nel momento stesso della disfatta. Scorrendo queste pagine, «piene di saggezza e di amarezza», come scrisse Elio Toaff, «si rimane perplessi. Come poteva un uomo rimanere così calmo, freddo, quasi imparziale in una situazione come quella? Nelle sue parole, in certe sue espressioni, c’è un’ironia così amara che talvolta fa raggelare il sangue».

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