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UNA NOVITA’ AL GIORNO, UGO CORNIA, BUCHI, FELTRINELLI
Posted in Uncategorized, tagged autori emiliani, BUCHI, FELTRINELLI, libri, libri nuovi, novità libri, recensioni, scrittori emiliani, ugo cornia on Maggio 27, 2016| Leave a Comment »
le deliziose “operette ipotetiche” di Ugo Cornia
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged libri, libri consigliati, Modena, nuovi libri consigliati, Operette ipotetiche, QUODLIBET, recensioni di libri, ugo cornia on settembre 24, 2010| Leave a Comment »
“Sono molto legato da tanti anni a Celati, Cavazzoni, Benati” dice Ugo Cornia, e leggendo i suoi libri certe affinità si colgono al volo!
Le storie leggere (leggerezza calviniana) ed il consueto tono orale di Ugo Cornia sono qui di nuovo, questa sua nuova raccolta di “racconti filosofici” sul mondo che ci circonda , sui piccoli fatti quotidiani colti in momenti grotteschi o fantastici, sono belle e fanno ridere davvero! Garantito! Non sarà una recensione ineccepibile dal punto di vista critico, ma tant’è!
Ugo Cornia
Operette ipotetiche, Quodlibet
Per la gioia degli appassionati di Ugo Cornia, ecco un nuovo catalogo dei suoi sragionamenti.
Ugo Cornia abita Modena come i filosofi greci abitavano Atene, nel senso che Modena è la sua patria, come Atene era la patria ad esempio di Diogene Cinico. E senza Modena non si sa cosa Ugo Cornia avrebbe fatto, se avrebbe mai scritto i suoi tipici e incantevoli libricini; come Diogene, che senza Atene non sarebbe stato un cinico famoso ma solo un barbone.
Qui in queste Operette ipotetiche Ugo Cornia si mette a fare dei ragionamenti partendo da una più o meno accettabile ipotesi: cosa succederebbe se Dio facesse sparire per un po’ Piazza Grande di Modena; o resuscitasse la mummia di Tutankhamon con tutti i problemi connessi; se il Dio monoteista si fosse affermato sugli antichi dèi politeisti con pestaggi indiscriminati; se Giove e Mercurio esistessero davvero e interferissero col genere umano e con le donne in particolare; se coi progressi della plastica una mucca potesse diventare una signora; se un uomo una notte andando a pisciare incontrasse in bagno suo padre morto anni prima che sta pisciando anche lui, e gli dicesse: ma non eri morto papà? cosa sei tornato a fare? e il padre gli dicesse: sono tornato un attimo a pisciare, non vedi? e il figlio: com’è papà l’aldilà? eccetera eccetera.
Come si vede sarebbe un libricino classico di filosofia, se non fosse tutto fatto di storie comiche e campate per aria, che però danno da pensare filosoficamente.
Sulle tristezze e i ragionamenti, di Ugo Cornia
Posted in i libri che ci sono piaciuti - recensioni, tagged libri consigliati, recensioni di libri, ugo cornia on Maggio 9, 2008| Leave a Comment »

Dalla introduzione di Ermanno Cavazzoni:
“A Modena chi soggiorna come ospite nella casa dello scrittore Ugo Cornia può avere un’esperienza che chiamerei filosofica. Ugo Cornia è nel palazzo l’unico inquilino della Comunità Economica Europea, mentre gli altri inquilini sono tutti parecchio scorbutici e leggermente razzisti nei confronti di Cornia. Arrivati al secondo piano di via della Cella 35, c’è sulla destra il suo appartamento. Una volta entrati si nota ad esempio che le serrande ci sono ma non si possono alzare; quelle aperte viceversa non si possono ormai più abbassare e lì ha nidificato il piccione, che poi da vecchio ci viene a morire. All’interno delle stanze gli oggetti (che tendono al basso), giunti a terra, lì quasi sempre rimangono, senza distinzione tra cavi elettrici arrotolati, borse sportive, scarpe sportive con calze, sedie o gambe isolate di sedie; di modo che il visitatore in transito auspicherebbe un camminamento sopraelevato, ad esempio su passerelle, come si vedono a Venezia con l’acqua alta. E per tutta la casa, ma specialmente in cucina, corrono liberamente gli scarafaggi, i quali non temono niente, se non i libri, che sono usati da Ugo Cornia per minacciarli, e abbattere i più tracotanti con un lancio fulmineo. Il libro poi resta nel punto in cui è stato scagliato, e su di esso gli scarafaggi innalzano le loro teorie riguardo la vita, la morte, la volontà suprema che c’è dietro ogni libro: se nel libro c’era scritto il destino dello scarafaggio schiacciato, se avendo accesso alla biblioteca si potrebbe conoscere il destino di tutti, se gli scarafaggi creeranno mai una civiltà e come sarà. Lo scrittore Giampaolo Morelli dice che è la casa di Cornia la civiltà già creata in terra dagli scarafaggi, entro la quale Cornia si muove come Yahwèh nella Bibbia. Le stanze da bagno sono due: una senz’acqua, l’altra senza i sanitari, a significare una verità filosofica ancora però non formulabile, e a contrastare in ogni caso le smanie umane, l’ubbidienza passiva alla prostata, la boria, il lusso, la fretta di questo forsennato secolo. Su tutto si stende un manto leggero e uniforme di polvere, che simboleggia il tempo che scorre. E anche sull’ospite che eventualmente cerca di prendere sonno, si stende durante la notte questo velo impalpabile, che lo eguaglia a ogni altra cosa giacente per terra, con la differenza che l’ospite viene interpretato dagli scarafaggi come il profilo del monte Sinai.”
Ugo Cornia, lo stralunato professore di filosofia di Modena, si è ormai conquistato un suo pubblico di fedelissimi e di veri e prori fans (se non fosse che il termine, riferito a lui, appare del tutto fuori luogo).
In questo nuovo divertentissimo libricino edito da Quodlibet, si racconta e si sragiona con grande acume di questo nostro tempo di trapasso (comprese le questioni amorose), con la consueta, invincibile, debolezza.
Imperdibile.
