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Posts Tagged ‘URSULA LE GUIN’

 

scintillante novità nel reparto FANTASCIENZA:”Embassytown” di China Miéville, Fanucci
Uno dei grandi maestri del genere, autore visionario creatore tra l’altro del Ciclo di  New Crobuzon, vincitore di Premi Hugo, Arthur Clarke Award…
Un raffinato costruttore di mondi utopici in cui la libertà individuale è sovente minacciata da un ottuso potere centrale, in cui l’alienazione dei loro abitanti è palese e descritta con originalità, precisione e una spruzzata di humour.
 
Care lettrici e cari lettori,
 
siamo felici ed emozionati nell’annunciare l’arrivo, in ebook e in libreria, dell’atteso Embassytown di China Miéville: dalla vena immaginifica di uno dei nuovi maestri della fantascienza, un romanzo visionario e suggestivo che indaga il linguaggio e le sue possibilità.
“Un’opera d’arte pienamente riuscita.”
Ursula K. Le Guin
“La Science Fiction nella sua dimensione letteraria più compiuta.”
Milwaukee Journal Sentinel

n un futuro remoto, gli esseri umani si sono spinti ai confini dell’universo colonizzando il pianeta Arieka. Qui i rapporti tra gli uomini e il popolo degli Ariekei, custode di una lingua misteriosa e inaccessibile, sono possibili solo grazie ai pochi ambasciatori in grado di comprenderne il linguaggio. Avice Benner Cho, una colona umana, ha fatto ritorno sul pianeta, nella città di Embassytown, dopo anni di viaggio nello spazio più profondo. Non è in grado di parlare la lingua degli Ariekei, eppure in qualche modo ne rappresenta una parte: lei, come altri esseri umani, è utilizzata dagli indigeni come una “similitudine vivente”, necessaria alla formulazione di concetti altrimenti inesprimibili. A causa di oscuri intrighi politici, sul pianeta è stato inviato un nuovo ambasciatore e il fragile equilibrio tra umani e alieni subisce una violenta scossa. Una catastrofe è all’orizzonte, mentre Avice si trova divisa tra un marito che non ama più, un sistema nel quale non ha più fiducia e una lingua che non può parlare ma che comunica attraverso di lei, al di fuori della sua volontà.

Dalla vena immaginifica di uno dei nuovi maestri della fantascienza, un romanzo visionario e suggestivo che indaga sul linguaggio e le sue possibilità.

mieville

 

 

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important

Chi è convinto che la fantascienza sia un genere d’evasione, con battaglie mirabolanti tra alieni cattivi ed eroici umani, potrebbe ripartire da questo libro. Ad Atlantide piace generare dubbi, troppe certezze non portano da nessuna parte! Non è certo un caso che Ursula Le Guin sia da tempo annoverata tra i candidati al Premio Nobel, e sarebbe bello che un giorno vi arrivasse, anche per ufficializzare il genere!
La città delle illusioni non è certo un libro d’azione, un libro facile, le corde che l’autrice riesce a sollecitare nel lettore sono molteplici, grazie alla valida scrittura, alla capacità di costruire una trama convincente, e per i temi di fondo: romanzo di formazione, i temi dell’identità, del condizionamento della mente, della decadenza che segue un utilizzo improprio della tecnologia…

Città delle illusioni è il terzo romanzo di una sorta di saga, o meglio, di un insieme di romanzi che fanno parte de IL CICLO DELL’ECUMENE, che non è necessario leggere in ordine di pubblicazione.

L’impalcatura della storia sembrerebbe classica: sul pianeta Terra i suoi abitanti vivono separati in piccole comunità autarchiche, dopo il collasso della civiltà; terreno facile per una colonizzazione da parte di alieni interessati a sfruttare le risorse del pianeta. La trama sembrerebbe qualcosa di già noto, ma l’autrice ha tutto il talento necessario però per rendere unica la sua narrazione!

Ursula Le Guin, Città delle illusioni, Gargoyle Books
l progresso tecnologico dell’umanità non è andato di pari passo con quello della conoscenza. Questa penuria di saggezza ha reso gli uomini miseri nella loro vulnerabilità, facilmente in balìa di esseri superiori, come gli inquietanti Shing. La Terra appare una sconfinata e arida distesa attraversata da verdi foreste, dove gli umani sopravvivono in gruppi isolati. A infrangere la placida esistenza di una piccola comunità, arriva un forestiero dalla carnagione ambrata e dagli occhi felini e privi di iride, senza ricordi né identità. Un messaggero del nemico? Un mutaforma? Un vagabondo che giunge da molto lontano? Toccherà allo stesso sconosciuto trovare le risposte che lo riguardano, nel corso di un lungo viaggio alla ricerca della memoria perduta, che lo porterà fra popolazioni guerriere, fino alla città mitica di Es Toch, a ridosso del futuro…

Figlia del famoso antropologo Alfred Kroeber e della poetessa e romanziera Theodora Kroeber, Ursula K. Le Guin (Berkeley 1929) è uno dei rari esponenti della letteratura utopica moderna, senza dubbio tra i principali autori viventi di fantascienza. Vincitrice di cinque premi Hugo e sei premi Nebula, con La spiaggia più lontana (1973, ciclo di “Earthsea“) ha conquistato, inoltre, il National Book Award, il più prestigioso riconoscimento dell’editoria statunitense. La profondità e attualità dei suoi temi che spaziano dal femminismo al pacifismo, dal socialismo all’anarchismo hanno reso i suoi romanzi noti e apprezzati ben oltre i tradizionali confini del genere. Quasi tutte le sue opere sono diventate dei bestseller internazionali, tradotti in più di 16 lingue e sempre ripubblicati nel corso degli anni. Tra le sue opere ricordiamo La mano sinistra delle tenebre, Il mondo della foresta e I reietti dell’altro pianeta. Dal terzo e quarto libro della fortunata serie di “Earthsea” (1968-1972) è stato tratto, nel 2005, il film di animazione Il racconto di Terramare diretto da Gorō Miyazaki, figlio del Maestro Hayao Miyazaki.

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Ha vinto cinque premi Hugo e sei premi Nebula – i massimi riconoscimenti della letteratura fantastica – ed è considerata una delle principali autrici viventi di fantascienza. Grande innovatrice del genere fantascientifico\fantastico, è capace di introdurre i temi del pacifismo, dell’utopia e del femminismo nelle sue storie. Cavallo di ferro editore propone di Ursula Le Guin un grande romanzo storico dedicato alla moglie italica di Enea, l’eroe di Virgilio. Lavinia racconta finalmente la propria vicenda, dialogando con il lettore, rimarcando con intelligenza quanto taciuto dal poeta, come a suggerire che se la Storia ricorda Enea, è anche grazie alla presenza di Lavinia…

Ursula K. Le Guin

Image via Wikipedia

In omaggio all’Eneide di Virgilio, Ursula K. Le Guin dà voce a un perso­naggio silenzioso e minore del poema: la principessa Lavinia, moglie italica dell’eroe troiano Enea. Ed è proprio attraverso il racconto della giovane, stavolta protagonista e artefice del suo destino, che ripercorriamo gli ultimi libri dell’opera virgiliana, guardandoli da un diverso punto di vista.
Lungo un filo tutto nuovo che congiunge fra loro i pochi cenni a Lavinia nell’Eneide, l’autrice narra l’infanzia e l’adolescenza di questa ragazza nell’idillico mondo pre-romano, il tur­bamento di fronte alla scelta dei pretendenti alla sua mano, l’arrivo del va­loroso straniero secondo quanto an­nunciato da un oracolo, e poi la guerra.
Prorompendo dagli stretti confini che le ha imposto Virgilio, la principessa Lavinia del Lazio si muterà a sua volta in un’eroina, nell’emblema di una forza che non è solo violenza e armi, e si farà delicata portavoce del diritto all’autodeterminazione. Con questo romanzo, considerato dalla critica il coronamento della sua lunga carriera letteraria, Ursula K. Le Guin si conferma attenta indagatrice dei rapporti sociali e superba maestra nella creazione di affascinanti scenari.

http://www.ursulakleguin.com/Index-Lavinia.html

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