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Posts Tagged ‘vita di pi’

Téa Obreht

Image by mabel.sound via Flickr

Il potere del mito, della narrazione, della storia. Ecco quanto è riuscito a trasmettere ai lettori Tea Obreht con questo emozionante debutto. Si parte dalle storie raccontate dal nonno, e il mistero che circonda la sua scomparsa (è andato a morire in un piccolo villaggio, lontano da tutto e da tutti) fa affiorare i ricordi e annodare fili che si pensavano perduti. Un esordio fortunato caratterizzato da una notevole capacità narrativa, che ha permesso all’autrice di essere la più giovane vincitrice del prestigioso Orange Prize.

Tea Obreht, L’amante della tigre, Rizzoli
Ci sono storie delle quali non potremmo mai fare a meno, storie che ci appartengono come un nome, un destino. Per Natalia, giovane medico in un Paese balcanico uscito dalla guerra, a contare soprattutto sono le storie che le raccontava suo nonno: quella misteriosa di Gavran Gailé, il mitico uomo senza morte; e quella della tigre di Galina, giunta in montagna dallo zoo della Città bombardata a terrorizzare o a sedurre le persone che incontra. E adesso che il nonno se ne è andato – andato a morire lontano da tutto e da tutti in uno sputo di villaggio di là della frontiera – tocca a Natalia provare a far luce sul mistero dei suoi ultimi giorni. E insieme riavvolgere il filo di quelle storie, per ritrovare finalmente il bandolo, doloroso e irrinunciabile, della memoria. “L’amante della tigre” segna l’esordio di una narratrice nata, capace di raccontare, con tocco leggero e una scrittura sensibile alle minime vibrazioni della realtà, cosa vuol dire vivere e crescere in un Paese che ha attraversato la follia e l’orrore della guerra civile. In corso di traduzione in 23 Paesi, “L’amante della tigre” ha conquistato la critica e scalato le classifiche internazionali, proiettando la sua autrice – la più giovane vincitrice nella storia dell’Orange Prize inglese – al centro della scena letteraria mondiale.

Altre tigri: animale fantastico, ha colpito la fantasia di alcuni grandissimi della letteratura: ne riportiamo qualcuno, cominciando con un breve passo di Borges, immaginandolo bambino “indugiare senza fine davanti a una delle gabbie dello Zoo”..

Nell’infanzia esercitai con fervore l’adorazione della tigre: non la tigre di pelo cangiante dei giuncheti vaganti del Paranà e del disordine dell’Amazonas, ma la tigre striata, asiatica, reale, che solo i guerrieri possono affrontare, sopra un castello sul dorso di un elefante. Solevo indugiare senza fine davanti a una delle gabbie dello Zoo; apprezzavo le vaste enciclopedie e i libri di storia naturale, per lo splendore delle loro tigri. (Ricordo ancora quelle figure, io che non posso ricordare senza errore la fronte o il sorriso di una donna.) Trascorse l’infanzia, declinarono le tigri e la passione per esse, ma son rimaste nei miei sogni. In quello strato sommerso o caotico dominano ancora, in questo modo: addormentato, mi distrae un sogno quasliasi e a un tratto so che è un sogno. Soglio pensare allora: questo è un sogno, una pura diversione della mia volontà, e giacché il mio potere è illimitato, susciterò una tigre.
Oh, inabilità! Giammai i miei sogni sanno generare la desiderata fiera. Appare, sì, la tigre, ma debole o smagrita, o con impure variazioni di forma, o d’una grandezza inammissibile, o in una visione fugare, o somigliante a un cane o a un uccello.

(da L’artefice, Adelphi)

VITA DI PI , YANN  MARTEL, PIEMME
Un ragazzo e quattro animali alla deriva nell’oceano Pacifico, superstiti di un tragico naufragio. La loro sfida è la sopravvivenza. Tempo pochi giorni e, della zebra ferita, dell’orango e della iena non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stata la tigre con cui Pi, giovane indiano senza più famiglia, è ora costretto a dividere i pochi metri di una scialuppa. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. Con l’ingegno, con la forza di uno spirito caparbio e visionario Pi affronta la sua grande avventura. Ed è un viaggio straordinario, appassionante e terribile, ispirato, spiazzante, ironico e violento, che trascina il lettore fino all’attimo in cui il sipario si leva sull’ultimo, agghiacciante colpo di scena.

BESTIARIO, JULIO CORTAZAR, EINAUDI
La scrittura di Cortazar affonda le radici nella precisione realistica. I vari quartieri di Buenos Aires, gli ambienti borghesi, le atmosfere familiari, i locali dove si balla il tango: il misterioso, l’irrazionale, il tragico germogliano dalla più corporea descrizione del quotidiano. È proprio lì che salti nel tempo, scambi di destini, apparizioni e stregonerie prendono forma e senso: la vita segreta di una società si carica di segni e tensioni inquietanti. Particolare suggestione ha il “bestiario” metafisico di Cortazar: animali invisibili, come la tigre del racconto che dà il titolo al libro, o immaginari, o creati dal nulla come i coniglietti della Lettera a una signorina di Parigi.

 

Una tigre per Malgudi, Narayan R.K. , Giunti
Raja – giovane maschio di tigre, spavaldo e crudele – è stato a lungo il sovrano della giungla. Ma poi, perduta la femmina e i piccoli, è diventato il terrore dei villaggi vicini, lo sterminatore delle greggi. Finché catturato, viene rinchiuso in un circo, dove sperimenterà sulla sua pelle la violenza fredda, progettata e compiaciuta degli uomini. Ma il suo disgusto per la condizione umana raggiungerà il culmine quando verrà scaraventato su un set cinematografico, dove farà il tragico incontro con la modernità. Una sanguinosa evasione lo libererà, ma solo per fargli vivere altre mille peripezie nell’assurdo mondo degli uomini. Sarà l’incontro con un eremita a salvarlo, diventando compagno e allievo di quello strano essere umano.

 

Il libro della giungla, R. Kipling, Piemme e altre edizioni

“Kipling sembra che sguazzi nel ribaltamento dei ruoli. Gli animali parlano, molti sono sensibili e solidali. Gli uomini hanno reazioni irrazionali e bestiali. Il ribaltamento dei ruoli è un ottimo allenamento contro il pregiudizio. Mowgli invita indirettamente i giovani lettori a sospettare degli accostamenti troppo facili: lupo-cattivo, serpente-vile, extraco-munitario-pericolo. Dopo oltre un secolo, Rudyard Kipling continua a educare così i cuccioli d’uomo.” (Dall’introduzione di Luigi Garlando)

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Da LA STRAORDINARIA INVENZIONE DI HUGO CABRET

English: Kristin Scott Thomas at the Cannes fi...

Image via Wikipedia

(di cui, grazie alla preziosa collaborazione di una amica\traduttrice disponiamo di una copia con dedica ad Atlantide), in arrivo ad inizio febbraio la versione cinematografica di Martin Scorsese:

http://www.hugomovie.com/#home

 La straordinaria invenzione di Hugo Cabret,
Selznick Brian, Mondadori
La luna, le luci di una città, una stazione affollata, due occhi spaventati. Le immagini a carboncino scorrono come in un cinema di carta fino a inquadrare il volto di Hugo Cabret, l’orfano che vive nella stazione di Parigi. Nel suo nascondiglio segreto, Hugo coltiva il sogno di diventare un grande illusionista e di portare a termine una missione: riparare l’automa prodigioso che il padre gli ha lasciato prima di morire. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita. Tra romanzo, cinema e graphic novel, un libro in cui le parole illustrano le immagini.

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Basato sull’omonimo romanzo di grande successo di Jonathan Safran Foer, Molto Forte, Incredibilmente Vicino racconta la storia del viaggio di un ragazzo da una perdita devastante alla scoperta di se stesso, sullo sfondo gli eventi tragici dell’11 Settembre.

http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&ved=0CDAQtwIwAg&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3Ddw0HHlsd1d0&ei=Jl39TtufOcqP4gTtopmSCA&usg=AFQjCNFq6nLZrehaiXxUwoFw9kr30xLBgA

Molto forte, incredibilmente vicino,
 Foer Jonathan S., Guanda

A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: “C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”. È l’11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all’enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l’incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.

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Con la regia di Steven Spielberg, con Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch, approda sul grande schermo il romanzo di Michael Morpurgo:

http://www.warhorsemovie.com/

Michael Morpurgo, War Horse, Rizzoli
urante la Prima guerra mondiale oltre un milione di cavalli inglesi partirono per il fronte.
Poco più di sessantamila fecero ritorno in patria. Jo ey era uno di loro.
Albert e Joey sono cresciuti insieme; poi la guerra li separa. Albert, ancora troppo giovane per fare il soldato, è cos tretto a lasciar partire il suo Joey, venduto alla cavalleria inglese. Giunto in Francia, Joey combatte al fianco degli inglesi, e poi, caduto nelle mani del nemico, si trova a servire i soldati tedeschi, sempre con grande coraggio e generosità. Ma la determinazione che nasce dall’amore non ha confini, e non appena Albert ha l’età per arruolarsi parte a sua volta per il fronte, deciso a ritrovare il suo amato cavallo e a riportarlo a casa.

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Dobbiamo parlare di Kevin,
Regia: Lynne Ramsay
Cast: Tilda Swinton, John C. Reilly, Ezra Miller

http://www.imdb.com/video/imdb/vi566533657/

Dobbiamo parlare di Kevin,
  Shriver Lionel, Piemme
A 16 anni, Kevin ha preso l’arco con cui si esercitava da tempo e ha ucciso sistematicamente, nella palestra della scuola che frequentava, sette compagni, un inserviente e l’insegnante di algebra. Uccidere, nella sua logica distorta, era il mezzo per uscire dalla massa indistinta e diventare protagonista. E ora lo è, nel carcere minorile in cui è rinchiuso, temuto e rispettato dagli altri giovani reclusi. A raccontarcelo è la madre, Eva Katchadourian, newyorkese di successo, in una serie di lettere al marito assente. Attraverso le sue parole si snoda la storia della famiglia e dei suoi componenti: Eva, con il suo rapporto ambivalente nei confronti della maternità, il marito Frank, sempre pronto a giustificare il figlio in totale contrasto con lei, e lo stesso Kevin, un piccolo genio del male da quando ha aperto gli occhi sul mondo. Lettera dopo lettera, è un susseguirsi di fatti e di episodi che scavano nella vita familiare e ci restituiscono un quadro lacerante, sofferto, filtrato dalla lucida intelligenza e dalla profonda umanità di Eva, che non smette di chiedersi se non sia anche sua, e del rapporto di malcelata ostilità con il figlio, la colpa di quanto è

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Tratto dal romanzo di Tatiana De Rosnay,  un intenso racconto sul rastrellamento del Vél d’Hiv nella Parigi del 1942 e sulle conseguenze del raggiungimento della verità.

Regista: Gilles Paquet-Brenner
Attori principali: Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Frédéric Pierrot,

http://www.youtube.com/watch?v=XPy9vnVEnug

La chiave di Sara, Rosnay Tatiana de, Mondadori
È una notte d’estate come tante altre, a Parigi. La piccola Sarah è a casa con la sua famiglia, quando viene svegliata dall’irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa sta succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave. È il 16 luglio del 1942. Sarah, insieme a migliaia di altri ebrei, viene rinchiusa nel Vélodrome d’Hiver, in attesa di essere deportata nei campi di concentramento in Germania. Ma il suo unico pensiero è tornare a liberare il fratellino. Sessant’anni dopo, Julia, una giornalista americana che vive a Parigi, deve fare un’inchiesta su quei drammatici fatti. Mette mano agli archivi, interroga i testimoni, va alla ricerca dei sopravvissuti, e le indagini la portano molto più lontano del previsto. Il destino di Julia si incrocia fatalmente con quello della piccola Sarah, la cui vita è legata alla sua più di quanto lei possa immaginare. Che fine ha fatto quella bambina? Cosa è davvero successo in quei giorni? Quello che Julia scopre cambierà per sempre la sua esistenza.

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E, finalmente, LO HOBBIT!

http://www.youtube.com/watch?v=JTSoD4BBCJc

Peter Jackson, “The Hobbit”

 

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chiusura con PI. LIFE OF PI, tratto dal fantastico libro di Yann Martel. Arriverà forse a fine 2012, con la regia di Ang LEE? riusciremo a vedere sul grande schermo l’avventura sull’oceano di Piscine Molitor Patel e di Roger Parker?

http://www.imdb.com/title/tt0454876/

 

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Una scimmia e un asino, sono i protagonisti di una insolita odissea nell’atteso nuovo libro di Yann Martell, il fortunatissimo autore de VITA DI PI (era molto che lo aspettavamo!). Imminente nel mondo anglosassone, di certo più avanti in Italia

Ecco il booktrailer:

http://www.youtube.com/watch?v=9dSTSo0jVP8&feature=player_embedded

E il sito ufficiale del libro
http://www.beatriceandvirgil.com/uk/

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Life of Pi, Vita di Pi, di Yan.  Un libro a cui siamo sinceramente affezionati!
Booker Prize 2002,è l’odissea di un ragazzo forzatamente a stretto contatto con una tigre nello spazio limitato di una scialuppa di salvataggio, quasi un novello Robinson Crusoe dei mari, un libro davvero avvincente sulla magia che si cela nell’esistenza, molto gradito dai nostri lettori,e da milioni di altri nel mondo!

Ssapevamo che era (da tempo) in preparazione un film (il regista dovrebbe essere Ang Lee), e che stava per arrivare una versione illustrata. Le immagini sono state affidate a Tomislav Torjanac, anche se quelle di Andrea Offerman ci erano piaciute assai, ne trovate traccia qui: http://andreaoffermann.blogspot.com/2006/04/life-of-pi-battle-of-minds.html

Il libro sta per arrivare sul mercato inglese, presto speriamo di vederlo anche nelle librerie italiche, mentre è di pochi giorni fa la notizia che Yann Martell è ormai pronto con il nuovo libro: 2010, il primo romanzo dopo Life of Pi. Speriamo di vederlo presto anche in Italia!

Tutto sulla versione illustrata di Life of Pi, interviste all’autore ed altro ancora:
http://www.lifeofpi.co.uk/about/

pi

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