La fortezza, il libro che suggeriamo oggi, lo avevamo presentato quasi due anni fa nel notiziario che trasmettiamo via mail: ora l’editore lo propone con una nuova veste, e noi siamo ben lieti di riproporlo nuovamente! Un altro motivo ci spinge a riparlarne: con l’indipendenza del Kosovo la temperatura nella regione potrebbe salire di nuovo, e la lettura di certi testi può perlomeno fornire una chiave d’interpretazione al complicato intreccio di nazionalità che vivono nella ex-Yugoslavia.
La letteratura slava è possente e vigorosa, piena di vita, a volte tracimante ed eccessiva come un fiume in piena, per averne un’idea pensate anche alla cinematografia di Kusturica. La fortezza è un bel modo per calarsi in quella realtà artistica, un testo importante degli anni 70 recuperato dall’editore Besa, attento a quanto accade sull’altra sponda dell’Adriatico.
La Sarajevo del XVIII secolo in cui è ambientato il romanzo era una sorta di inferno in cui il potere turco non andava troppo per il sottile per raggiungere i propri scopi, dove le guerre (con la Russia, nel caso specifico) o le rivolte mietevano generazioni di giovani, in cui il diritto veniva regolarmente violato dal più forte.
Un romanzo affascinante in cui nonostante le tante prove subite, il protagonista , eroe atipico, ostinato e anticorfomista, è capace di restare fedele alle sue convinzioni, senza rispondere all’odio che lo circonda con altro odio.
La fortezza
MeSa SelimoviC
Besa Editrice
Scritto nel 1970, La fortezza è un potente affresco della città di Sarajevo nel diciottesimo secolo al tempo delle guerre turco-russe, quando ormai l’impero ottomano iniziava la sua decadenza.
Il giovane mussulmano Ahmet Sabo, dopo otto anni di guerra combattuta sul Dnestr, torna nella sua Sarajevo con la morte nel cuore. Il ritorno a casa rappresenta un controcampo della guerra: la famiglia di Ahmet è stata sterminata, altra gente è stata uccisa dalla peste e dalle malattie. La città inoltre è preda, dall’esterno, della violenza dei briganti, mentre all’interno è dominata da uomini crudeli, arricchiti di ogni specie, potenti commercianti che hanno approfittato della guerra, detentori del potere che hanno in mano i destini della gente.
Un lugubre edificio è testimone del dominio e della corruzione, la fortezza, luogo da incubo in cui questi lerci notabili si riuniscono e decidono della vita e della morte di chi si oppone loro. Ahmet è un giovane puro di cuore, mite, silenzioso, alieno da qualsiasi compromesso: nella ricerca di un lavoro questa sua integrità morale rappresenta il maggiore ostacolo. Sarà l’incontro con lo studente Ramiz, un giovane con idee rivoluzionarie, a spingere Ahmet fuori dalla solitudine e ad affrontare il rischio; quando Ramiz viene catturato e rinchiuso nella fortezza, rischiando la pena di morte, Ahmet decide di agire e riesce a far fuggire il giovane rivoluzionario con un’azione spettacolare.
La speranza che Ramiz rappresenta per il futuro del paese è l’unica nota ottimistica nella vita travagliata di Ahmet, insieme alla certezza dell’amore che lo lega a Tijana, la giovane donna cristiana cui si è unito in matrimonio e che lo appoggerà sempre in tutte le sue scelte.
Nato in Bosnia nel 1910, autore di un romanzo classico ingiustamente dimenticato in patria, Il derviscio e la morte (1960), MESA SELIMOVIC è uno dei romanzieri più grandi degli anni Sessanta.
Il romanzo La fortezza, scritto dieci anni dopo, è considerato come un altro capolavoro della letteratura serbo-croata. Scrittore di grande impegno civile, durante la seconda guerra mondiale partecipò alla lotta di liberazione e fu uno degli intellettuali più importanti della vita culturale nella Iugoslavia di Tito.
assolutamente da leggere!!!
[…] Il 7 marzo 1945 nascevo lo stato jugoslavo. Oggi proponiamo il nuovo libro di un autore “classico”, il bosniaco Meša Selimović, a chiudere la sua ideale trilogia iniziata con La fortezza e proseguita con Il derviscio e la morte. Non dimenticate, il panorama editoriale può riservare delle gran belle sorprese anche escludendo i soliti venti nomi o poco più che si vedono recensiti nei principali organi d’informazione, e questo scrittore può di certo contribuire a entrare nel clima di quelle terre, di là dal mare. (https://buoneletture.wordpress.com/2008/02/12/la-fortezza-di-mesa-selimovic/ ) […]