Una volta ci si andava per acquistare le sigarette, vendute a prezzi assai inferiori di quelli praticati in Italia. Ma San Marino, con quella scritta ad accogliere chi vi entrava (Benvenuti nell’antica terra della libertà) è sempre stato una meta non solo per i viaggi reali ma anche per quelli di fantasia, con quel monte visibile da lontano.
Luogo che riserva tra le pieghe della sua Storia tante vicende curiose, come la rivolta di Rovereta avvenuta negli anni Cinquanta, o l’entrata clandestina di Montale da un sentiero solitamente praticato dai contrabbandieri, per ritirare il milione di lire in qualità di vincitore di un premio letterario, quando le frontiere erano presidiate da posti di blocchi della polizia: lo stato italiano non voleva l’apertura di un casinò all’interno del territorio sammarinese.
Tante suggestioni, unite alle riflessioni che il presente può dare: così salutiamo l’arrivo in libreria del primo romanzo di Luca Restivo, nato qui a Castel San Pietro, che siamo felici di ospitare il 15 marzo, alle ore 21, in dialogo con Corrado Peli.
E nonostante si tratti di un esordio Luca offre ai lettori un libro davvero godibile sotto tanti aspetti. Si riflette sui confini, sulla politica di mentalità ristretta, sulle radici e sul senso che possono avere nel XXI secolo, sulla modernità e sulla storia, in una cornice briosa, ironica e piena di ritmo. Che altro volete?
LUCA RESTIVO, SAN MARINO GOODBYE, BLACKIE EDITORE -in vendita dal 5 marzo 2024
Un giorno i confini della repubblica più antica del mondo si chiudono. Secoli di convivenza terminano con il calare di una sbarra arrugginita. Gli animi si scaldano, mentre i conti correnti vengono congelati. Milioni di italiani si accorgono di avere uno Stato dentro il proprio Stato, e che ora è davvero arrabbiato. A questo punto succede di tutto. C’è chi cerca di varcare i confini con l’inganno e chi difende la frontiera con ogni mezzo. Ci sono Capitani Reggenti imbroglioni, giovani idealisti e doganieri integerrimi, vacanzieri con la passione per il duce e influencer con quella del fatturato. C’è la diplomazia internazionale che si muove, mentre l’ombra del complotto si allunga sul monte Titano. C’è chi trova il tempo per amare anche con la guerra alle porte. Ritroviamo tutti gli elementi che caratterizzano questi tempi inquieti: l’ossessione per i confini, i venti di guerra, l’odio per il diverso, i danni di una certa retorica. Fino al colpo di scena finale, il romanzo rimane in bilico tra commedia e tragedia. Come sempre avviene nel nostro Paese, e in quelli che esso contiene.