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Sfinge, ovvero Eugenia Codronchi Argeli, scrittrice dalla vasta produzione letteraria: romanzi, novelle, saggi e articoli per quotidiani nazionali, ben inserita nei circoli letterari dell’epoca.  Ricorrono i novanta anni dalla sua morte,  avvenuta a Castel San Pietro, nella Villa Coccapane dove visse e convisse con Bianca Belinzaghi, anche lei scrittrice nota con il nome maschile di Guido di San Giuliano. La sua splendida dimora venne distrutta negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale, la battaglia furiosa che avvenne nei pressi del torrente Gaiana non la risparmiò e causò diversi morti. La casa editrice Fernandel propone una nuova edizione di un suo romanzo, dando il via ad una collana dedicata ad autrici dimenticate del Novecento italiano, Le Oblique. E la primissima presentazione sarà in Atlantide con il curatore de La costola di Adamo, Jessy  Simonini, in dialogo con Muriel Pavoni:

LIBRERIA ATLANTIDE, mercoledì 22 maggio, ore 20,30

Jessy Simonini, curatore del romanzo di Sfinge (Eugenia Codronchi Argeli) La costola di Adamo presenta il libro edito da Fernandel. Intervista a cura di Muriel Pavoni.

In collaborazione con Associazione Terra Storia Memoria. Con il patrocinio del Comune di Castel S.Pietro.

Ravenna, anni dieci del Novecento: la giovane Andrea Norbani esercita la professione di medico, ed è una delle figure più in vista del Partito repubblicano. Soggetto eccentrico, lontano dai canoni della femminilità e dai ruoli predefiniti, Andrea si divide fra le cure ai malati e la battaglia politica, che conduce in un mondo esclusivamente maschile, restando fedele ai valori del mazzinianesimo. Le sue certezze vacillano quando si innamora del leader del partito rivale, il socialista Filippo Spada: l’incontro con Spada coincide con la scoperta dell’amore come sentimento universale di liberazione e di fratellanza, che ricuce le fratture, placa gli odi di parte e i conflitti. La relazione fra i due militanti politici si consuma in una Romagna segnata dalla violenza della Settimana rossa, in cui socialisti e repubblicani, anarchici e rivoluzionari si uniscono in una lotta comune contro il bellicismo nazionalista e la repressione esercitata dallo Stato

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And now, LA SUPERCLASSIFICA dei primi quattro mesi del 2024, in Atlantide.

L’avvocato Guido Guerrieri è il nostro top seller,Silvia Avallone in seconda posizione, e Joel Dicker in terza. La rappresentanza “autoctona” conquista un assai onorevole sesto posto con Luca Restivo e un decimo con Corrado Peli.

LE CLASSIFICHE I più venduti gennaio – aprile–2024- In Atlantide

N. 1- GIANRICO CAROFIGLIO, L’ORIZZONTE DELLA NOTTE, EINAUDI

N. 2 – SILVIA AVALLONE, CUORE NERO, RIZZOLI

N.3 – JOEL DICKER, UN ANIMALE SELVAGGIO, LA NAVE DI TESEO

N. 4 – MICHELA MURGIA, DARE LA VITA, RIZZOLI

N. 5 – ANTONIO MANZINI, TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA, MONDADORI

N. 6–LUCA RESTIVO, SAN MARINO GOODBYE, BLACKIE

N. 7- CHIARA VALERIO, CHI DICE E CHI TACE, SELLERIO

N. 8- ROBERTO VECCHIONI, TRA IL SILENZIO E IL TUONO, EINAUDI

N. 9 ALESSANDO ROBECCHI, PESCI PICCOLI, SELLERIO

N. 10 GABRIEL GARCIA MARQUEZ, CI VEDIAMO IN AGOSTO, MONDADORI e

N. 10– CORRADO PELI, LA MALEDIZIONE DI FOSSOSECCO, FANUCCI (ex aequo)

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LE CLASSIFICHE I più venduti –aprile 2024- in Atlantide. Dicker vola alto, resiste e incanta i lettori Silvia Avallone, entra di prepotenza Alicia Gimenez Bartlett con un nuovo appuntamento con Petra, poi Francois Morlupi, Valentina Mira, Carlotto, Pulixi… Un mese incandescente!

N. 1- JOEL DICKER, UN ANIMALE SELVAGGIO, LA NAVE DI TESEO

N. 2 – ALICIA GIMENEZ BARTLETT, LA DONNA CHE FUGGE, SELLERIO

N.3 – MASSIMO CARLOTTO, TRUDY, EINAUDI

N. 4 – GIANRICO CAROFIGLIO, L’ORIZZONTE DELLA NOTTE, EINAUDI

N. 5– FRANCOIS MORLUPI, IL GIOCO DEGLI OPPOSTI, SALANI

N. 6 – SILVIA AVALLONE, CUORE NERO, RIZZOLI

N. 7– VALENTINA MIRA, DALLA STESSA PARTE MI TROVERAI, SEM

N. 8- PIERGIORGIO PULIXI, PER UN’ORA D’AMORE, RIZZOLI

N. 9 ERALDO BALDINI, LE LUNGHE OMBRE FREDDE, RIZZOLI

N. 10– FERZAN OZPETEK, CUORE NASCOSTO, MONDADORI

(NOTA: non sono state calcolate le vendite relative alle serate di presentazione libri)

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Si è tramutato in un crocevia di voci e storie l’hotel Castello martedì sera, abbiamo ascoltato una marea di testimonianze, ricordi, aneddoti su come l’uomo Senna (più che lo sportivo) aveva attraversato le vite di persone provenienti da vari angoli del globo terracqueo.

Lo slovacco che parlava solo russo e una decina di parole di inglese, il trio portoghese residente in Svizzera con il loro camper, le famiglie che avevano chiamato Ayrton e Senna i loro figli, chi era venuto in Vespa da Como, chi si era tatuato il volto del pilota, le persone che si erano conosciute grazie a lui…

Abbiamo percepito l’emozione nella voce della titolare dell’Hotel, Luisa Tosoni, per arrivare al momento clou, quando Giorgio Terruzzi ha commosso la platea tornando a quei giorni di trenta anni fa, ripercorrendo il percorso umano di Ayrton.

Serata indimenticabile.

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“ho scritto un libro. Per scriverlo ho sentito il bisogno di tornare nella sua camera d’albergo, la Suite 200 dell’Hotel Castello di Castel San Pietro Terme, dove Ayrton trascorse la sua ultima notte, alle prese con un lutto primo e fresco da pista, la morte di Roland Ratzenberger, e con un momento decisivo della propria vita, con molte decisioni da prendere e la necessità di comporre una bilancio urgente. Mentre mi trovavo là, nel silenzio della stanza, mentre scrivevo, ho ritrovato un patrimonio intatto, ciò che Ayrton mostrò a suo tempo, come pilota, come persona. Abbastanza per commuovere e rimpiangere ma anche per ripristinare un conforto profondo. Il valore di un percorso, di uno sforzo spaventoso, persino di un insegnamento. È questo, credo, che conta, che tiene qui Ayrton, che porta Ayrton anche nel cuore e nella testa di chi non lo vide correre o fare. Giovani o giovanissimi, pronti anche loro ad incontrare un uomo singolare e modernissimo. Capace di considerare ciò che aveva ricevuto in dote dal firmamento, in un primo capitolo soltanto, in una specie di spunto o di debito da accudire con un impegno assoluto, pagando pegno con una sofferenza acuta.

Luce e ombra, uniche e tenere, feroci e rare. Da guardarci dentro, guardando anche dentro noi stessi. È questa l’eredità. Ed è per questo che Ayrton continua a correre nei nostri pressi come un ragazzo fortissimo, fragile, meraviglioso.”

TRATTO da questo sito, a sua volta tratto da IL POST

“Ad essere onesti, non mi sento il più grande idolo brasiliano. Non mi sento così importante da meritare una festa nel corso di una notte in Brasile.” Ayrton Senna

Noi però torneremo a ricordarlo, a trenta anni dalla sua scomparsa, di nuovo all’Hotel Castello: Giorgio Terruzzi, Suite 200 – L’ultima notte di Ayrton Senna, Martedi 30 aprile alle 18,30.

Martedì 30 aprile-mercoledì 1° maggio dalle ore 11 alle ore 16 apertura al pubblico della Suite 200 per la visita gratuita.

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LA PARABOLA DEL PANIFICIO INDIPENDENTE

una storia dedicata a tutti quelli che, con il loro lavoro, resistono ogni giorno all’omologazione, che resistono e fanno comunità. Un libro, un messaggio, una speranza.

LA PARABOLA DEL PANIFICIO INDIPENDENTE

scritto e illustrato da Neil Packer

traduzione di Sara Saorin

Stampato su carta ecologica FSC da Camelozampa editore

La parabola del panificio indipendente è un libro speciale: perché racchiude lo sguardo sul mondo di Neil Packer, geniale e pluripremiato illustratore e autore inglese (da Unico nel suo genere a Harry Potter e l’Ordine della Fenice). Perché con la semplicità fiabesca di una storia che ha il sapore di una “parabola”, e con le straordinarie illustrazioni ricche di minuziosi dettagli, racconta quello che sta succedendo alle nostre città, e la fatica di chi ogni giorno resiste alla continua spinta verso la standardizzazione. Un progetto speciale anche perché è stato “infornato con amore” da Camelozampa, casa editrice orgogliosamente indipendente, che lo pubblica per la prima volta, e stampato nell’ultima tipografia che resiste nella città di Venezia. Con questo titolo, Camelozampa inaugura Le Scintille, una nuova collana in cui racconto e illustrazione parlano a un pubblico trasversale.

la locandina PER LE MIE LETTURE è opera di Agnese Baruzzi per le librerie indies, disegnata con cuore e arte gratuitamente.

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Nel libro di Giorgio Terruzzi  troverete il brano che segue, capace di fare accapponare la pelle, tale da sembrare uscito da una tragedia di Shakespeare, eppure realmente accaduto.

Il dottor Sid Watkins tentò inutilmente di rianimare Roland Ratzenberger, Senna accorse sul luogo dell’incidente, immediatamente (e contravvenendo al regolamento su una safety car). Più tardi, al centro medico, Watkins, amico intimo del pilata da tempo,

” ebbe la forza delicatissima di pronunciare una frase memorabile:

 «Ayrton, lascia perdere questa vita, non correre domani, ci sono molte altre cose da fare. Hai vinto tre titoli mondiali, sei il miglior pilota del mondo. Non hai bisogno di rischiare ancora. Andiamocene via, andiamo a pescare».

Stavano ritti, vicini, uno di fronte all’altro a pochi metri dalla pista, Senna con le braccia incrociate sul petto e uno sguardo tristissimo, Watkins con le mani nelle tasche della tuta. Sena rimase in silenzio per molti, moltissimi secondi. Fu lo stesso Watkins, anni dopo, a svelare, nel suo libro Life at the limit – Triumph and tragedy in Formula One, quel dialogo con Ayrton:   «Ci sono cose che sfuggono al nostro controllo. Ho bisogno di continuare».

Ecco la copertina della nuova edizione, in libreria da oggi. Noi vi ricordiamo l’appuntamento all’Hotel Castello, il 30 aprile, alle 18,30!

Suite 200 ricostruisce l’ultima notte di Ayrton Senna, prima del Gran Premio che gli sarà fatale. Nella solitudine della suite Ayrton ricostruisce la sua vita e la sua carriera, in un esame intimo e senza sconti che restituisce il profilo di un essere umano complesso e sfaccettato, misterioso e familiare al tempo stesso.

Arricchito da una nuova prefazione dell’autore, Suite 200 torna in libreria nella nuova veste grafica curata da Paper Paper, con in copertina l’ormai classica illustrazione di Guido Scarabottolo.

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Il libro di Joël Dicker, Animale selvaggio, La nave di Teseo, da poco uscito, balza subito in testa alle classifiche di Atlantide, seguito dal libro di Silvia Avallone “Cuore nero”, Rizzoli, ancora tra i più venduti in libreria dopo tante settimane dalla sua uscita, e da Trudy, di Massimo Carlotto, Einaudi. La classifica completa:

N. 1- JOEL DICKER, ANIMALE SELVAGGIO, LA NAVE DI TESEO

N. 2 – SILVIA AVALLONE, CUORE NERO, RIZZOLI

N.3 – MASSIMO CARLOTTO, TRUDY, EUBAYDU

N. 4 – GABRIEL GARCIA MARQUEZ, CI VEDIAMO IN AGOSTO, MONDADORI

N. 5– GIANRICO CAROFIGLIO, L’ORIZZONTE DELLA NOTTE, EINAUDI

N. 6 –PAPA FRANCESCO, LIFE, HARPER COLLINS

N. 7– ROBERTO VECCHIONI, TRA IL SILENZIO E IL TUONO, EINAUDI

N. 8- LUCA RESTIVO, SAN MARINO GOODBYE, BLACKIE

N. 9 CHIARA VALERIO, CHI DICE E CHI TACE, SELLERIO

N. 10– GINO CECCHETTIN, CARA GIULIA, RIZZOLI

(NOTA: non sono state calcolate le vendite relative alle serate di presentazione libri)

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In Germania la pubblicazione del Mein Kampf era proibita fino al 2016: solo allora ne fu “consentita nuovamente la distribuzione in libreria proprio per smontarne la leggenda e percepirne gli echi nel presente, con la consapevolezza che niente può distruggere l’orrore più del senso critico, e dunque la riconversione del mostro nei perimetri della realtà. Sì, perché Mein Kampf è in fondo solo l’autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali.”

E Stefano Massini, primo italiano a vincere gli Oscar del teatro nel 2016, compie una operazione analoga, “ci consegna la sua biopsia del testo maledetto, un feroce distillato in cui la religione nazista di rabbia e paura, il culto dell’io e l’esaltazione della massa ci appaiono in tutta la loro forza di potentissimo déjà-vu.”

Mein Kampf. Da Adolf Hitler

di Stefano Massini

Einaudi, in libreria da martedi 16 aprile

Scriveva Primo Levi che niente è più necessario della conoscenza per evitare il ripetersi della tragedia, soprattutto se essa prende forma lentamente nella progressiva seduzione delle masse. A un secolo di distanza da quando Adolf Hitler dettava il suo manifesto politico in una cella di Landsberg am Lech, quelle pagine sono diventate uno dei simboli del male assoluto, e come tali sottoposte all’anatema laico che ne ha fatto un libro proibito. Ma questo cono d’ombra, figlio di una freudiana rimozione, ha contribuito ad accrescerne la mitologia fino a quando, nel 2016, la Germania ha deciso di consentirne nuovamente la distribuzione in libreria proprio per smontarne la leggenda e percepirne gli echi nel presente, con la consapevolezza che niente può distruggere l’orrore più del senso critico, e dunque la riconversione del mostro nei perimetri della realtà. Sì, perché Mein Kampf è in fondo solo l’autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali, con l’aggravante però di una spiccata propensione all’empatia, agli albori di un Novecento che nel carisma avrebbe eletto la propria apoteosi. Da questa formula, ripetibile e tuttora emulata a ogni latitudine, discende l’urgenza di confrontarci ora più che mai con un testo mai morto, capace di riproporsi sotto marchi e colori diversi soprattutto in un’epoca in cui la propaganda si è ramificata online, e ci raggiunge ormai capillarmente. Dopo molti anni di ricerca e di scrittura, notomizzando parola per parola del testo originario, con l’innesto di centinaia di discorsi e dichiarazioni dello stesso Hitler, Stefano Massini ci consegna la sua biopsia del testo maledetto, un feroce distillato in cui la religione nazista di rabbia e paura, il culto dell’io e l’esaltazione della massa ci appaiono in tutta la loro forza di potentissimo déjà-vu.

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La Biblioteca di Ozzano dell’Emilia ospita, per la rassegna “Incontri con l’autore”, Paolo Casadio per presentare il suo ultimo romanzo, accompagno dalle musiche di Ivan Corbari e dalle letture di Dario Bolotti. Evento in collaborazione con libreria Atlantide.

Giotto, orfano di 10 anni originario della Romagna, e Andrea, giovane dottoressa, si sono scelti e, nel caos anche legislativo della guerra, Andrea riesce a portare il bambino con sé e di fatto ad adottarlo. Rientrati sul Lago di Garda, dove vivono i genitori della donna, Andrea e Giotto trovano la casa di famiglia requisita, e devono vincere le diffidenze del paese e dei parenti verso una genitorialità non canonica. Attorno nasce la Repubblica di Salò, e l’occupazione nazifascista si insinua in ogni aspetto della quotidianità. Dichiarata zona ospedaliera, la riviera è in apparenza tranquilla, ma la Resistenza è attiva, e Andrea utilizza la propria posizione professionale per aiutare i partigiani, raccogliendo informazioni riservate mentre lavora presso un ospedale militare tedesco e come medico aziendale per un’officina aeronautica. Un romanzo in cui alla tragicità della guerra fa da contraltare la simpatia esuberante di Giotto e l’amore tra una madre e un figlio, una storia sulla Seconda Guerra Mondiale e la lotta partigiana di una giovane donna.

Paolo Casadio ritrova Andrea e, insieme a lei, Giotto. La guerra non è ancora finita e la giovane dottoressa sarà di nuovo messa alla prova.

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