Fa parte di un’opera letteraria più ampia dedicata a Barcellona IL GIOCO DELL’ANGELO, la nuova prova letteraria di Carlos Ruiz Zafon. E insieme al fascino gotico della città, tra amori assoluti e crudeli delitti, troveremo di nuovo il CIMITERO DEI LIBRI DIMENTICATI
Ecco la trama de IL GIOCO DELL’ANGELO, in libreria per Mondadori dopo le vostre ferie….
In una Barcellona come al solito suggestiva, ad inizio secolo, David Martin è cresciuto con un unico grande sogno: diventare uno scrittore. I suoi inizi però non sono all’altezza delle aspettative, e dopo un’infanzia piena di durezze il solo posto di lavor che riuscirà a trovare sarà presso un piccolo giornale, La voce dell’industria, come contabile. Qui, per una strana combinazioe, avrà occasione di pubblicare un racconto, il primo di quella che diventerà una fortunata serie: I MISTERI DI BARCELLONA
Insieme al successo (e all’invidia dei colleghi) arriverà anche lo strano interessamento da parte di un potente ed ambiguo personaggio, Andreas Corelli, che provvederà non poco a stravolgere l’esistenza di David: dapprima gli darà appuntamento in una casa di Barcellona che, come David scoprirà successivamente, non esiste più da anni; in seguito, gli restituirà la copia che David aveva smarrito di Grandi Speranze, il capolavoro dickensiano su cui il giovane aveva intessuto i suoi primi sogni di lettore; ma soprattutto gli predirà il futuro di un amore tra lui e una ragazza, Cristina. Quello che l’enigmatico Andreas non saprà o non vorrà preconizzare a David è che la sua vita è in grave pericolo. E il modo per sfuggire alla morte sarà creare per lui un’opera incredibilmente sublime e blasfema, la cui creazione scatenerà forze e reazioni difficilmente controllabili…
Qui, potete arrivare al sito ufficiale spagnolo del libro:
e qui al nostro speciale BARCELLONA NEI LIBRI:
https://buoneletture.wordpress.com/2008/10/17/uno-speciale-su-barcellona-nei-libri/
dal 23 settembre. Pare proprio che dal 23 settembre avremo tra le mani IL GIOCO DELL’ANGELO, edito in Italia da Mondadori.
non vediamo l’ora!
Devo dire che mi ero talmente innamorato de ‘L’ombra del vento’ e successivamente de ‘Il principe delle nebbie’ (letto in seguito per quanto precedente) che, armato del mio spagnolo ‘basic’ e di un vocabolarietto tascabile mi sono divorato le 660 pagine e fischia del ‘Juego del angel’. A parte le difficolta di lettura devo dire che sospendo il giudizio….per quanto non sia pentito di averlo letto – al punto che sicuramente mi procurero’ la copia in italiano – ho avuto l’impressione che alligni nel romanzo un compiacimento eccessivo della goticità che caratterizza lo stile di Zafon, tanto da contaminare il finale con momenti quasi granguignoleschi…Peccato perchè questo appesantisce un una trama che nella prima parte scorre con incredibile leggerezza nonostante la quasi completa assenza di ‘azione’. Cio’ non toglie che Zafon è e rimane un grande, e forse questa seconda opera un po’ indigesta del ciclo catalano potrebbe essere il pedaggio per accedere alla strada che porta ad un’altra sorpresa…..
Cordialità
tornando indietro a L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, in questo video su YOUTUBE potete vedere anche un DIAPORAMA di Barcellona, e sentire quella che viene considerata la canzone ufficiale del libro:
1.200.000 copie vendute in Spagna, 200.000 in America Latina, fino a metà agosto, 230.000 nella prima settimana di vendita.
Numeri noetevoli, quelli de EL JUEGO DEL ANGEL!
29 ottobre, martedì.
finalmente, abbiamo quella che dovrebbe essere la data definitiva per l’uscita de IL GIOCO DELL’ANGELO.
appuntamento al 29 ottobre! acquistate il libro in una libreria indipendente!
qui trovate uno speciale dedicato a Barcellona nei libri, da La cattedrale del mare fino a Nessuna notizia di Gurb, fino a IL GIOCO DELL’ANGELO:
https://buoneletture.wordpress.com/2008/10/17/uno-speciale-su-barcellona-nei-libri/
Ho visto che su libreriauniversitaria.it è già in vendita!
http://www.libreriauniversitaria.it/gioco-angelo-ruiz-zafon-carlos/libro/9788804583356
ciao antonio!
loro possono dichiararlo IN VENDITA, ma non ce l’hanno: tutte le librerie d’Italia lo ricevono il 29 ottobre, si chiamino libreria universitaria, bol, o ibs. Sarebbe corretto riportare la giusta data di uscita, il 29 ottobre, come fanno le altri grandi librerie on line.
E dichiarare ESAURITI libri che non sono effettivamente esauriti, come fa Ibs per esempio, come NON fa quasi mai Lib.Universitaria, dove pare tutti siano pronti per la spedizione…
RETTIFICA! Mondadori a sorpresa propone un lancio novità dedicato solo a IL GIOCO DELL’ANGELO: lo trovate nelle librerie già nel fine settimana, da venerdì
Ho amato infinitamente L’ombra del vento e anche ll principe delle nebbie mi è piaciuto moltissimo. Quindi mi sono precipitata a comprare Il gioco dell’Angelo. L’ho letto in 3 giorni e devo dire che ne sono rimasta assai delusa. Brutta trama, nessun pathos, nessun personaggio col quale identificarsi e per il quale parteggiare. Tra l’altro ci sono alcune somiglianze (invero sospette) con la trama del film Joe verso il Vulcano. Non dico quali, naturalmente, per non sciupare la lettura.
In definitiva un libro che gira su se stesso senza un vero obiettivo, un traguardo, una meta.
Peccato.
ragazzi leggetelo!!! è eccezionaleeeeeee!!!
sin ora sono a pagina 400 delle 600 che compongono il libro..e che dire…??Zafon è grandioso!!!!
Leggendo “Il gioco dell’angelo” devo dire che se non fosse scritto da sé medesimo, Ruiz Zafòn potrebbe denunciare l’autore per plagio. Molti elementi comuni al bellissimo “Ombra del vento”, ma senza l’incantata atmosfera. Fosse una continuazione o una sorta di episodio precedente al suo più fortunato best seller capirei…,ma così. Un po’ di delusione dopo tanta attesa, anche se sa catturare l’attenzione del lettore.
ho letto il libro in 1 settimana tra un compito e l’altro.. in questo romanzo nn manca l’avventura il libro verso la fine è anche troppo vorticoso ma la bellezza e la descrizione completo dei personaggi che invece aveva contraddistinto l’ombra del vento mi è piaciuto molto il rapporto david/ isabella! e voi ke ne dite?
Questo posto è un mistero.Un santuario.Ogni libro,ogni volume che vedi,ha un’anima.L’anima di chi l’ha scritto e di quelli che lo hanno letto e vissuto e sognato.Ogni volta che un libro cambia di mano,ogni volta che qualcuno fa scorrere lo sguardo sulle sue pagine,il suo spirito cresce e si rafforza.In questo posto i libri che nessuno più ricorda,i libri che si sono perduti nel tempo,vivono per sempre,in attesa di arrivare tra le mani di un nuovo lettore,di un nuovo spirito.
Noi li vendiamo e li compriamo,ma in realtà i libri non ci appartengono mai.Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno.Adesso hanno soltanto noi.
Ho finito “Il gioco dell’angelo” ieri sera non ci sono parole adatte per descrivere tanta bellezza!!
pessimo,zeppo di aggettivi e ripetizioni,miscuglio insostenibile di immagini storie e personaggi mai compiuti,nulla a che vedere con la magia dell’ombra del vento.
mi sa che qualcuno non ha capito che è un precedente dell’ombra del vento. infatti facciamo conoscenza del padre e del nonno di daniel, lui nascerà molto dopo e la madre sarà proprio isabella.
se isabella è la madre di daniel…allora nn ci sto capendo niente, la trama regge a questa ipotesi, ma poi no si spiega la presenza del padre di daniel martin, che non è certo il figlio del libraio Semperè.
inoltre chi era l’uomo che aveva la spilla a forma di angelo?
il libro è stato molto affascinante ma ho trovato delle discontinuità con il volume precedente “L’ombra del vento”.
La barcellona descritta è magica e spettrale…consiglio la lettura!!
attendo risposte..
Allora…il Sempere padre nel “Gioco Dell’Angelo” è il nonno di Daniel. Il padre del protagonista dell'”Ombra Del Vento” è il Sempere figlio del “Gioco”, mentre la madre è Isabella.
Chiarito questo, il libro mi ha un pò deluso…tanti misteri senza soluzione, una trama abbastanza confusa, un protagonista che a volte assume atteggiamenti inspiegabili e l’eccesso di atmosfere gotiche pesano sul romanzo inficiandone la qualità (specie se questo viene posto a confronto con il magico “L’Ombra Del Vento”).
La bravura di Zafòn nel catturare il lettore rimane comunque notevole; giudico “Il Gioco Dell’Angelo” un buon libro, che avrebbe potuto essere migliore con una maggiore cura per i particolari e la trama.
Speriamo che nel prossimo romanzo l’autore riesca a tornare ai fasti dell'”Ombra”!
Ragazzi, io non ho ancora letto l’Ombra del Vento. Perciò non faccio confronti. Questo librò però è stato splendido, me lo sono letto tutto d’un fiato. Cattura il lettor e i personaggi mi piacciono molto. La trama è confusionaria ma alla fine ti lascia ben comprendere il senso della storia. Che grande artista, che emozioni che regala!
Tra tutti i libri che ho letto questo è un libro indimenticabile l’ho letto in 4 giorni e come l’ombra del vento è stato capace di rapirmi e di farmi vivere, respirare, conoscere barcellona dal punto di vista di un uomo alla ricerca del senso della sua vita..ammetto di essermi commossa una volta chiuso il libro..
Ho amato e straconsigliato L’ombra del vento e non posso che rimanere affascinato anche dal Gioco dell’angelo. Ho approfondito con un post sul mio blog… quest’ultimo romanzo non raggiunge le vette del primo (ma come si fa? E’ naturale..) ma per me è stata una bella lettura!
Non l’ho ancora finito ma sono alle ultime pagine…. credo che gli intrecci siano davvero troppi e che ciò vada a discapito della narrazione che ne risente tantissimo… Attendo di finirlo… al momento non ci capisco più nulla….:0(
leggere il gioco dell’angelo e stato un piacere immenso questo libro insieme all ombra del vento mi ha lasciato un vuoto incolmabile non riesco piu a leggere niente che ne regga il paragone
Scusate, io ho appena finito di leggere “il gioco dell’angelo” dopo ovviamente aver letto “L’ombra del vento”. Devo dire che l’ombra del vento è stato chiaro e bellissimo, con tantissima suspance e anche molto chiaro e comprensibile, ma non posso dire ugualmente del gioco dell’angelo, che sono arrivata alla fine con il battiucuore per l’emozione e la paura, ma sono rimasta male perchè non l’ho capito, mi dispiace ma alla fine mi sono persa e non ho capito……il principale e la bambina chi erano alla fine?
PESSIMO MISCUGLIO DI INDIANA JONES ( MORTI A DECINE ED IL PROTAGONISTA SEMPRE ILLESO ) E CAPPUCCETTO ROSSO PER IL FINALE STUPIDO CHE TI FA PENTIRE DI AVER PERSO TEMPO.
Questo libro non mi è proprio piaciuto. Leggete Angel Heart di William Hjortsberg, del 1987, è molto simile come idea, ma con una forza narrativa e un ritmo completamente diversi.
This is exactly what I think. I am now reading “El juego del angel”, and the foundations are exactly the same used in “Angel Heart”. In fact Andrea Corelli should be performed by Robert De Niro, and David Martin by the troubled Mickey Rourke.
All around is just a copy of the atmosphere in “La Sombra del Viento”, and a fake to lie us, trustfully readers, with fast food literature.
questo libro non mi è piaciuto perchè troppo simile al precedente romanzo “l’ombra del vento”. l’ambientazione, i personaggi e la trama sono simili, se non uguali. Ne il gioco dell’angelo si scopre la falsa capacità dell’autore di scrivere libri differenti e la sua “natura industriale”. perciò non lo consiglio.
ecco, io sono alla metà del libro “Il gioco dell’angelo”, in pocche parole questo libro, scondo me, è molto come dr:logico, cioè bisogna pensare e pensare per capire dove vole mandarci…ma contemporaniamente misterioso ed affascinante, forse lo penso cosi perche non so il finale , ma da quello che ho capito è che la vita ci porta speranze ma anche misteri 😉
Leggendo Il gioco dell’angelo (EL JUEGO DEL ÁNGEL, 2008) ho avuto l’impressione, almeno per circa una buona metà delle oltre 600 pagine, che l’abilità narrativa di Carlos Ruiz Zafón fosse venuta maturando rispetto al romanzo di sette anni prima, L’ombra del vento (LA SOMBRA DEL VIENTO) che pure gli era valso un ampio consenso di critica e di pubblico, con la vendita di più di 8 milioni di copie.
Mi è sembrato che il “guazzabuglio” di successo, come ho definito il romanzo del 2001, avesse lasciato il posto ad un lavoro più maturo e raffinato, senza la velleità di ricreare l’atmosfera dei grandi classici della letteratura e mescolare tra loro alla rinfusa una pluralità di generi letterari.
La ricostruzione della Barcellona anni ’20 funziona abbastanza, come pure appare convincente il dialogo interiore del giovane scrittore David Martin, lacerato e diviso da una duplice esigenza: quella della propria sopravvivenza che lo induce a scrivere sotto pseudonimo libelli per la serie intitolata “La città dei maledetti” di un piccolo editore senza scrupoli, e l’altra, cui aspira con tutte le sue forze, di scrivere finalmente un libro degno di questo nome. Probabile effetto di questa personale scissione della mente e dell’anima è la malattia mortale che lo colpisce e che lo porterebbe alla tomba senza l’intervento dell’ “angelo”, alias l’editore Andreas Corelli che, in cambio di una grossa somma di denaro e della guarigione, gli propone di scrivere un libro in grado di proporsi come il testo sacro di una nuova religione.
Di quale religione si tratti, Zafón non dice, non tanto per permettere al lettore di liberare la propria fantasia, quanto perché questa cosiddetta nuova religione in realtà c’è già nota sin dai tempi biblici. E cosa se ne fa il diavolo di un testo sacro, visto che le pagine sulle quali egli scrive più volentieri sono quelle del mondo? Una volta almeno stipulava contratti di eterna giovinezza e successo in cambio dell’anima, mentre ora pare si accontenti di un libro…
L’eterno “patto col diavolo” (com’è si sa il diavolo è un angelo decaduto) è comunque trattato abilmente da Zafón in una prospettiva seducente e singolare. Ciò che alimenta un clima di suspense e induce a proseguire nella lettura del romanzo. Come pure, la descrizione della spettrale “casa della torre”, in cui Martin finisce col ritirarsi, è gestita con abilità narrativa ancorché né nuova né originale per questo genere letterario.
Poi, ad un certo punto, ecco riapparire “il guazzabuglio” nel quale Zafón s’era già mosso in L’ombra del vento, con figure improbabili e stereotipi che fanno “molto rumore per nulla”. Insomma, ancora una volta si ha l’impressione che i personaggi dello scrittore catalano non sappiano vivere di vita propria ma abbiano bisogno del filo doppio del burattinaio per muoversi in un labirinto di situazioni e di intrighi. Tutti, per la verità, con l’eccezione di David Martin e di Isabella, la ragazza che gli fa da assistente, la cui figura è tratteggiata con sufficiente perizia da farla apparire di carne e sangue e non semplice marionetta. Sposata ad un amico di Martin, Isabella concepirà un figlio di nome Daniel Sempere, lo stesso nome, cioè, del protagonista di L’ombra del vento. Bizzarrìa gratuita, introdotta probabilmente per incrementare il “passa parola” sul nuovo romanzo, giacché non esiste alcun motivo plausibile per la duplice attribuzione dello stesso nome. Esiste invece più di un collegamento nell’intreccio narrativo dei due romanzi, entrambi dalla trama esile e pretestuosa, entrambi zavorrati di improbabili quanto noiose avventure.
(Dal BLOG: http://zibaldone-sergio.blogspot.com )
Sono d’accordo: Angel Heart di William Hjortsberg, gli somiglia davvero(stranamente..)