Perchè è conveniente fare acquisti in una piccola libreria indipendente, in una attività economica indipendente?
Quando acquistate in una piccola libreria indipendente,o in qualsiasi altra piccola realtà del vostro paese, l’intera comunità ne trae beneficio sotto molteplici aspetti:
Economicamente
– Atlantide è un contribuente regolare dello stato italiano: parte del denaro speso localmente rientra in circolo nella comunità, grazie alle imposte locali e alle addizionali. Noi inoltre non abbiamo la sede in Lussemburgo o in altri paradisi fiscali, in quei casi il denaro ricavato viene preso a voi (cittadino italiano) e custodito oltreconfine; ( vedi qui https://buoneletture.wordpress.com/2014/02/22/amazon-e-le-imposte/)
Oltretutto, voi dovrete pagare più imposte per ovviare al mancato introito del vostro stato, che deve comunque far fronte alla parte elusa. Pensate di guadagnarci con gli sconti, poi vi aumentano la tassazione. Figo! (senza parlare del trattamento riservato ai lavoratori, in certe aziende (vedi il volume En Amazonie, Jean Baptiste Malet, Kogoi edizioni, o l’ormai famoso documentario della BBC realizzato all’interno di uno dei giganteschi magazzini, THE TRUTH BEHIND THE CLICK
)
– Le piccole realtà agiscono in un’ottica più lungimirante di quella dei grandi gruppi,costretti a fornire elevati utili immediati ai propri azionisti, a qualunque costo, senza troppi problemi etici (con risultati sotto gli occhi di tutti, di questi tempi….A meno che non amiate il paradosso rappresentato dal Too big to fail)
L’ambiente
– Comprare locale significa meno packaging, meno trasporti, meno traffico e inquinamento
– Fare acquisti in un centro storico anziché in un centro commerciale vuol dire meno infrastrutture da costruire in aperta campagna, meno costi per il loro mantenimento, più denaro a disposizione per la vostra comunità
La comunità
– Il negoziante di una piccola realtà è vostro amico e vicino, sa consigliarvi e darvi attenzione come persona, prima che come cliente. Molte volte conosce voi e i vostri figli da tanti anni, e viceversa!
– Le piccole realtà del vostro paese contribuiscono a sostenere le attività di scuole e organismi di carità, versando in beneficenza molto più delle catene, in proporzione.
– I centri storici esistono da secoli, le piazze sono sempre state il fulcro della comunità, il luogo per incontrare persone e dare vita a nuove idee. Se i centri storici si svuotano, il degrado, sociale e culturale, avanza.
– Più piccole librerie, più editori indipendenti . Equazione semplice per contribuire a creare una offerta culturale variegata, valore sostenuto anche dalla Comunità Europea
– Più piccole realtà significa più scelta, più diversità culturale, la possibilità di dare vita in ogni paese ad una comunità come nessun’altra, non standardizzata e omologata.
Libreria Atlantide, indipendente dal 1993
Sottoscriviamo in pieno.
3 libraie (indipendenti)
Rappresento una piccola libreria di Pisa, ed anch’io mi trovo a combattere con fotocopie illegali, sconti minori da parte delle case editrici, che minacciano continuamente di chiudere il conto se non raggiungi un certo fatturato e spese sempre maggiori. Senza contare gli studi settore.
Saluti
Silvia Frangioni
ho aperto da ottobre una libreria indipendente nel centro storico di Lucca. Mio padre fa questo lavoro da più di 20 anni e insieme a lui io sono cresciuta con la consapevolezza che la libreria indipendente fornisca un servizio, una professionalità e un rapporto personale che le grandi catene non possono fornire.
LA verità però è che è dura andare avanti visto che hanno aperto alla fine di marzo un’altra grossa catena nel centro storico di lucca, andando tra l’altro, a deturpare l’idea stessa di commercio nel centro storico.
Ormai si vendono libri al supermercato , distruggendo il piacere di scegliere il Proprio libro in un ambiente unico e con persone competenti..che per lo meno sanno di cosa parlano e cosa vendono. tra l’altro in questo modo si sbatte in faccia alle persone la tipologia di libri che ALTRI VOGLIONO CHE LA GENTE LEGGA…
supermercati e grandi gruppi, il profitto sopra la conoscenza. anche il nuovo decreto legge del Governo sull’abolizione delle tariffe agevolate per l’editoria di certo non facilita la vita dei più piccoli.
Bravi bravissimi! mi mandate una mail con i vostri riferimenti?
grazie
Raffaella Soldani
Ufficio Stampa
Ugo Mursia Editore
provvedo. comunque,
ehm, per eventuali richieste di danni, chiedere del mio socio.
[…] Libreria Atlantide di Castel S Pietro in provincia di Bologna hanno redatto un decalogo per spiegare perché è importante comprare libri nelle piccole librerie indipendenti. Lo […]
salve a tutti. vorrei un’informazione:
che differenza c’è tra una libreria ed una “libreria indipendente”?
perchè esistono catene (tipo la catena arion) che hanno 20 negozi e si chiamano libreria indipendente.
mi piacerebbe leggere tanti commenti su questo.
grazie.
Fare acquisti in un centro storico anziché in un centro commerciale vuol dire meno infrastrutture da costruire in aperta campagna, meno costi per il loro mantenimento, più denaro a disposizione per la vostra comunità.
Sottoscrivo in pieno questo punto in particolare (pur essendo d’accordo anche sugli altri) perchè è una cosa a cui poco pensano tutti: i frequentatori assidui dei megaipersuper outlet e gli amministratori (seh) che permettono questi scempi.
Libraio indipendente alzati e cammina…! Nuove idee per una rinnovata unione dei piccoli librai
[…] Un grazie anche alle librerie indipendenti. […]
basta catene omologate tutte uguali, meglio tante librerie diverse e omunque preferisco fare un bel giro nella mia città all’aria aperta che non passare delle ore in un grosso cubo di cemento , zona tangenziale, come soni i centri commerciali
Sottoscriviamo in pieno. Siamo Monica e Chiara di una piccola libreria indipendente di Pontedera (Pi) e non riusciamo a spiegarci come sia possibile competere con la scontistica praticata dai supermercati, dalle coop, dalle edicole etc.. chi più ne’ ha più ne’ metta. In questi posti i libri diventano merce come i pomodori e le zucchine, senza identità e dignità.
Siamo molto interessate a essere informate delle iniziative delle quali vi farete portavoci, riteniamo infatti per certo di condividerle in pieno.
Dai, unendoci forse riusciremo a ribellarci a un sistema che ci schiaccia non lasciandoci scampo! Del resto come direbbe Luciana Castellina: “L’indignazione e’ sempre la premessa, ma occorre un seguito: la ribellione”.
Se non ora Quando? Se non noi chi?
Sottoscriviamo e lanciamo un messaggio, per così dire, di “solidarietà” agli altri librai indipendenti ! noi siamo della prov. di Treviso. Suggerisco di dare uno sguardo a http://www.liberilibrai.it/index.asp associazione di Librai indipendenti ed Editori piccoli. Associarsi costa una quota irrisoria annua: solo con l’informazione riusciremo a fare gruppo e arginare, se non sconfiggere, la minaccia della grande distribuzione. W le librerie indipendenti!
[…] è capitato di leggere un post sul perché fare acquisti in una libreria indipendente. Lo ha pubblicato, per l’appunto, una libreria e i commenti sono fioccati. Le grandi catene […]
So che si tratta di una goccia nel mare, ma fa piacere leggere che la chiusura di due colossi in Australia, come si legge su Tropico del Libro , ha favorito la nascita di ulteriori librerie indipendenti. Soprattutto perché i cittadini le hanno preferite per i regali natalizi e le istituzioni si stanno muovendo per una regolamentazione sensata.
Come autore trovo spesso un’accoglienza calorosa nelle piccole librerie… quella di Trevignano con Giorgio e Luigi, per dire… ecco, loro mi hanno messo voglia di riprendere il giro degli incontri con i lettori… forse se gli autori si ospitassero tra loro per diffondere nelle librerie indipendenti le loro opere non sarebbe male… anche questa è comunità letteraria… senza la passione dei librai non c’è opera che possa trovare lettori…. e lo dico da autore Einaudi.
Un consiglio: fate un elenco per provincia con i vostri recapiti e vedrete che altri autori come me vi proporranno iniziative…
Giulio Laurenti (su Facebook all’occorrenza)
Un pensiero su librerie e centri commerciali. Recentemente alla Spezia ne hanno aperto uno dimensionato su Las Vegas…
C’E’ UNA PICCOLA LIBRERIA
C’è una piccola libreria nel centro
commerciale. Come la cella di san
Colombano in un bordello, come
una monaca al Grande Fratello.
Il Sindaco l’ha fortemente voluta.
In mezzo alla ridda di compratori
un’oasi, una fonte, niente di meno.
Ci tiene, il Sindaco, alla Cultura,
un pio cerone su un volto osceno.
E tutt’intorno alla letteratura
s’erge e scintilla la Cattedrale.
Una Las Vegas per noi accoliti,
un nuovo fonte battesimale.
Se noi fedeli, spingendo il carrello
scorgessimo a un canto la libreria
la esploreremmo in punta di piedi
tanto c’è coda alla pizzeria.
Osserveremmo il silenzio. L’odore
dei libri, materno, un sentore
amico e lontano – di gesso, di niveina? –
ci soffierebbe all’orecchio parole … Manzoni?
Ecco che il tavolo s’è liberato,
pronte le pizze nei tondi cartoni.
Ma i moralismi dobbiamo evitare
qui c’è lavoro, ci sono occupati!
L’abbiamo imparato col fronte mare
e con la fabbrica di carri armati.
( Marco Cattaruzza )
da quando sono diventata mamma ho scoperto una piccola e fantastica libreria indipendente per bambini nel centro storico della mia città, Genova.Non saprei come rendere l’idea, ma, lì dentro, è tutta un’altra musica, e comprare un libro con e per la mia Anna non ha prezzo..
Marta
http://www.cittaperta.it/tutte-le-news/item/2726-chiude-la-storica-libreria-zazie
mi chiamo patrizia torri vorrei dirvi che sono molto brava a scrivere al computer e anche a fare traduzioni in francese.
[…] le spietate regole del mercato purtroppo non risparmiano chi lavora con passione e qualità come i librai indipendenti. Preferiscono vigliaccamente agevolare la grande distribuzione che può permettersi il lusso di […]