Un pizzico di mistero, un po’ di sovrannaturale, e qualche spruzzata di gotico, il tutto presentato in forma di “mother suspense”. Cosa ci può essere di più angosciante per una madre che notare strani comportamenti nella piccola figlia: non la chiama mai mamma, ha una paura ossessiva dell’acqua, disegna una casa che chiama “sua” che non è quella in cui abita con la madre. Un thriller particolare capace di tener desta l’attenzione del lettore.
LE VOCI DI MIA FIGLIA, MARGARET LEROY, FANUCCI
Grace ha una figlia di quattro anni, Sylvie, avuta da una relazione con un affascinante quarantenne quando aveva appena diciotto anni, e ora è seriamente preoccupata per ciò che osserva in lei. Sylvie ha incubi che la perseguitano, prova un puro terrore per l’acqua, aggredisce gli altri bambini senza un motivo apparente, e ha una strana fissazione per una foto di un villaggio di pescatori trovata per caso su una rivista che tiene accanto al suo letto e che si ostina a chiamare ‘casa’. Cosa c’è che non va in Sylvie?
Superando i pregiudizi di amici e conoscenti, la sua solitudine e l’indifferenza del padre della bambina, Grace si troverà ad affrontare il mistero che si cela dietro il comportamento di sua figlia, finendo per scoprire una verità davvero difficile da credere e rischiando di mettere in pericolo l’unica cosa che conta veramente nella sua vita: l’amore per Sylvie.
La scrittura di Margaret Leroy è come un sogno. ”
Tony Parsons
Lo straordinario romanzo di Margaret Leroy. un’opera di grande sensibilità e originalità in cui vita presente e passata si itrecciano in modo sorprendente. Un grande successo internazionale.”
Margaret Leroy, dopo aver provato lavori di ogni genere, e con alle spalle un matrimonio fallito, si è specializzata nell’assistenza sociale per bambini. Dopo aver incontrato il suo secondo marito, con il quale ha avuto una figlia, ha lasciato il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
il sito dell’autrice: www.margaretleroy.com
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