“Bianco ovunque, il bianco di una neve perennemente immacolata, distese scintillanti, iceberg che i giochi di luce trasformano in fantomatici velieri alla deriva, un cielo vertiginosamente alto, di un azzurro così azzurro da parere il colore dell’eternità, e poi una notte interminabile di buio e silenzio che dura sei lunghi mesi: una natura estrema, quella artica, che non lascia indenne nessuno”. Ecco come l’editore Iperborea presenta la Groenlandia di Jorn Riel.
Negli anni 50, ventenne, Jorn Riel si unì alla spedizione di un geologo nelle fredde terre di Groenlandia, attratto dalle cosiddette “zone bianche”, quei lembi di terra praticamente inesplortati dell’isola più grande del mondo. Da questo amore sono nati i suoi libri, che raccontano (per quel che riguarda le sue traduzioni italiane) in modo irresistibile le avventure quotidiane e i rapporti duri e morbidi, a volte da vecchie zie, a volte bisbetici che nascono tra i cacciatori che qui si radunano, recuperando lo skrøne.
Il concetto di skrøne ci arriva proprio dal Grande Nord,e possiamo considerarlo un racconto fatto di una buona invenzione, condita con un pizzico di esagerazione, qualche grassa risata e qualche appunto di filosofia della vita .
Safari artico, La vergine fredda, Uno strano duello, sono libri che svelano un universo per noi distante attraverso i racconti di antieroi intenti a far passare il lunghissimo inverno: uomini accomunati da un senso di libertà e amicizia, forti di una umanità resa solida dai rigori di un luogo estremo.
Prima di domani ha la stessa ambientazione geografica, diversa quella temporale: la protagonista, la vecchia Ninioq, avrà il sentore di una tragedia imminente, prossima. Siamo nel periodo dei primi contatti degli Inuit con i bianchi, da cui verranno bellamente sterminati. L’ironia a cui Jorn Riel ci aveva abituati è assente, per entrare nel dettaglio minimo della vita quotidiana tra i ghiacci, con la vita normale che cambia bruscamente direzione per quel popolo. Un autore consigliatissimo, imperdibile per chi ama i libri di Paasilinna. (ma per chi non lo conosce, suggeriamo di partire con Uno strano duello o Safari artico)
PRIMA DI DOMANI, JORN RIEL, IPERBOREA
Nordest della Groenlandia, intorno al 1860. Ninioq è ormai vecchia. I suoi occhi vedono bene ed è ancora una buona rematrice, ma sa che presto le forze l’abbandoneranno e sarà tempo di andare a esporsi sola sul ghiaccio e morire con dignità. Pensa alla fine con serenità, gli uomini e gli animali da sempre nascono e poi muoiono, mentre il mare, il cielo, le montagne sono come sono sempre stati. Eppure una strana inquietudine l’assilla, come se tutto si stesse disgregando, come se lei e la tribù stessero perdendo la vita che hanno sempre vissuto. Solo la natura immutabile che si stende sotto il suo sguardo può placare la sua angoscia senza nome. È per questo che si offre di partire sola con Manik, il nipotino preferito, per l’isola di Neqe, quando viene il momento di portare il pesce a seccare: prima che li vengano a riprendere per la raccolta dei mirtilli, potrà insegnargli tutto ciò che serve a un vero inuit. Ma il tempo passa e nessuna imbarcazione compare all’orizzonte. Ninioq sente l’angoscia trasformarsi in uno spaventoso presentimento: che siano stati abbandonati? Che siano rimasti soli al mondo? Un destino drammatico incombe sul giovanissimo cacciatore che si appresta ad affrontare la vita, e una responsabilità ancora più grande grava su Ninioq, così vicina ad abbandonarla. In uno dei suoi romanzi più intensi e avventurosi, Jørn Riel parla di affetti, tradizioni e confronto di civiltà sullo sfondo di una tragedia che la storia ha lasciato in sordina: il massacro degli inuit.
Nasce nel 1931 a Odense, la città di Hans-Christian Andersen. Ha pubblicato finora circa quaranta libri con una tiratura media nella sola Danimarca di 260.000 copie. In Francia è uno degli autori più tradotti e amati del Nord. Nelle sue storie la comicità si mescola a una nascosta poesia e alla testimonianza umana di vite che, nelle loro follie e nella loro elementare saggezza, restano improntate all’autenticità e alla solidarietà. Dopo aver vissuto sedici anni in Groenlandia con i cacciatori che gli hanno ispirato la maggior parte dei suoi romanzi e racconti, è inviato dell’ONU in Medio ed Estremo Oriente. Attualmente vive a Kuala Lumpur, in Malesia, con la moglie, i figli e il suo piccolo branco di scimmie, alternando soggiorni in Nuova Guinea ed Europa.
Autore dell’anno nel ’94, riceve nel ’98 il Premio della Letteratura Nordica in Francia, e nel 2004 il prestigioso Premio Nathansen.
Prima di domani, Before Tomorrow, è diventato anche un film, realizzato da una comunità di donne
http://beforetomorrow.ca/en/index.php
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