DUE GLI APPUNTAMENTI di Atlantide per il mese di luglio, entrambi a Freschi di Stampa – Imola: saremo noi a gestire questi due bookshop.
Imola – Biblioteca Comunale – Nel giardino della Biblioteca
Freschi di Stampa 2024 – Ventitreesima edizione. Ore 21 per tutti gli appuntamenti-
• mercoledì 10 luglio: Vera Gheno, Grammamanti (Einaudi, 2024). Bookshop a cura di Atlantide
• martedì 30 luglio: Saba Anglana, La signora Meraviglia (Sellerio, 2024). Bookshop Atlantide
La rassegna è realizzata grazie al contributo di Andalò Gianni Srl meccanica di precisione
Grammamanti. Immaginare futuri con le parole
di Vera Gheno
Einaudi, 2024
Le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera, matura. Perché le parole ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo.
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
La signora meraviglia
di Saba Anglana
Sellerio Editore Palermo, 2024
Un uomo insegue una giovane, poco più di una bambina, che corre disperata per salvarsi la vita. Lui è somalo, lei etiope, si chiama Abebech, e verrà abbandonata in Somalia con una figlia e un vuoto incolmabile dentro di sé. Nel 1938 l’Africa Orientale Italiana è un regno coloniale, un nuovo impero nato da pochi anni. Molti decenni dopo, nel 2015 a Roma, Dighei è una signora etiope dal carattere ribelle. Ha bisogno di prendere la cittadinanza, il governo ha imposto nuove regole per gli stranieri, anche per chi è in Italia da quarant’anni insieme al resto della famiglia. La nipote Saba aiuta la zia a muoversi nella burocrazia di una città faticosa e contraddittoria: dipendenti comunali confusi, documenti impossibili da reperire, barriere di ogni tipo, situazioni talmente assurde da diventare comiche. Questo percorso frustrante alla ricerca della agognata signora Meraviglia – come in casa chiamano la cittadinanza italiana – si rivela decisivo per comprendere la natura di un turbamento che da nonna Abebech fino a Saba stessa ha infestato tutte loro. Un sentimento oscuro, un senso martellante e oppressivo di vuoto, forse un bisogno insoddisfatto di capire chi si è davvero, la paura raggelante di non essere niente e nulla. Dal passato emerge la storia di una famiglia sin dall’inizio sradicata: Abebech giunge a Mogadiscio seguendo il caso e la necessità, e in ascolto dei presagi di un indovino. Qui conosce il suo futuro marito e finalmente, con i loro otto figli, sembra possibile una parvenza di felicità, di serenità familiare. Almeno fino a quando Abebech non inizia a scivolare in un abisso dove le parole e il senso della vita svaniscono. Forse è posseduta da uno spirito pericoloso e inquietante, che solo una donna può aiutarla ad affrontare. Questa donna ha un nome che tornerà molti anni dopo: Wezero Dinkinesh, letteralmente signora Meraviglia.
la rassegna:
Imola – Biblioteca Comunale – Nel giardino della Biblioteca
Freschi di Stampa 2024 – Ventitreesima edizione. Ore 21 per tutti gli appuntamenti-
• martedì 18 giugno: Mariangela Galatea Vaglio, Afrodite. La verità della dea. (Giunti, 2024) – Bookshop a cura di Atlantide
• martedì 25 giugno: Beppe Conti, Il giallo del Tour. (Minerva, 2024).
• martedì 2 luglio: Marino Sinibaldi, Timbuctù, podcast prodotto dal Post
• mercoledì 10 luglio: Vera Gheno, Grammamanti (Einaudi, 2024). Bookshop a cura di Atlantide
• martedì 16 luglio: Cristiano Cavina, L’ananas no (Bompiani, 2024).
• martedì 23 luglio: Rey Sciutto, Michelangelo non è una tartaruga (Mondadori Electa, 2024)
• martedì 30 luglio: Saba Anglana, La signora Meraviglia (Sellerio, 2024). Bookshop Atlantide
La rassegna è realizzata grazie al contributo di Andalò Gianni Srl meccanica di precisione
(gli altri appuntamenti saranno gestiti da altre librerie del territorio)
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