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Posts Tagged ‘Premio Hugo’

cresce la voglia di passeggiare per le strade di una metropoli africana: Lagos, quella di Chris Abani (Graceland), di Igoni Barrett (Culo nero) di Chimamanda Ngozi Adichie (Americanah), e ora anche di NNedi Okorafor, una città assai feconda per gli scrittori, evidentemente.

Nnedi Okorafor si è aggiudicata i premi Hugo e Nebula, e questo dovrebbe farvi capire lo scaffale in cui dirigervi per trovare il libro. In realtà, nonostante l’arrivo dal cielo di una misteriosa entità nelle acque antistanti Lagos non si tratta solo di pura fantascienza. le pagine dell’autrice si nutrono di realismo magico africano, delle antiche tradizioni letterarie del continente, ben innestate sulla realtà storica nigeriana, di terra comunque invasa nei secoli da ben altre entità, di nazione in trasformazione, di città – mondo in cui tutto è possibile, donando al lettore un mosaico molto, molto intrigante.

Ottima qualità di scrittura, e grande inventiva per questa scrittrice americana nata negli States da genitori nigeriani, da seguire (anche George R.R.Martin crede in lei, se ha deciso di produrre una serie da un suo libro, Chi teme la morte- edito da Gargoyle…).

– Se avete voglia, leggetevi questo articolo in cui Chimamanda Ngozi Adichie risponde ad una giornalista francese…

https://www.theguardian.com/books/2018/jan/30/interviewer-asks-chimamanda-ngozi-adichie-are-there-bookshops-in-nigeria

 

Nnedi Okorafor, Laguna, Zona 42 editore

 

 

 

Un boato nel cielo di Lagos. Qualcosa precipita nell’oceano al largo della costa della più popolosa e leggendaria città della Nigeria. Il mare brulica di nuova vita, e dal mare una nuova entità emerge per sconvolgere la vita del paese africano.

 

Adaora, biologa marina alla ricerca di stabilità, Anthony, rapper capace di incantare le folle e Agu, un soldato dallo spiccato senso di giustizia, si incontreranno proprio lì, sul mare: insieme dovranno confrontarsi con i segreti delle proprie esistenze per tentare di salvare il paese che amano in una forsennata corsa contro il tempo. Accompagnano Ayodele, la donna misteriosa arrivata da un luogo ignoto, giunta a Lagos per promettere un cambiamento epocale, mentre il caos si diffonde senza controllo tra la popolazione della città.

 

Laguna racconta la storia di un’umanità al crocevia tra tradizioni secolari, un presente incerto e un futuro denso di potenzialità. Il romanzo combina in una miscela esplosiva il più classico tema fantascientifico, l’invasione aliena, al fermento di una città tentacolare. Con una pluralità di voci narranti, Laguna unisce in uno straordinario abbraccio la tradizione magica africana alla riflessione sociale e politica della migliore fantascienza. La scrittura di Nnedi Okorafor, avvincente, emozionante e spericolata, avvolge il lettore in una rete di suggestioni che ne rivelano tutta la ricchezza.

 

L’autrice

 

Nata negli Stati Uniti da genitori nigeriani, Nnedimma Nkemdili Okorafor è una delle più talentuose autrici emerse negli ultimi anni sulla scena internazionale. Nnedi Okorafor si è affermata grazie a una produzione narrativa capace di trascendere il genere per combinare in maniera mirabile fantascienza e tradizione africana, fantasy e realismo magico.

Vincitrice di molti tra i più prestigiosi premi letterari (Hugo, Nebula, World Fantasy Award tra gli altri) è professoressa di Scrittura creativa presso l’Università di Buffalo (NY).

Laguna è il suo primo romanzo di fantascienza a essere tradotto in italiano.

Traduzione

Chiara Reali vive a Milano. Scrive in rete dal 2005 e ha pubblicato racconti su Linus, ‘tina, e nelle antologie Tu sei Lei. Otto scrittrici italiane (Minimum Fax) e Propulsioni d’improbabilità (Zona 42). Per Zona 42 Chiara Reali ha tradotto i romanzi di Ian McDonald, Jon Courtenay Grimwood e Tricia Sullivan.

Nnedi Okorafor, Laguna (Lagoon), Zona 42, traduzione di Chiara Reali, 304 pagine, formato 14×19, Euro 15,90.

 

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China Miéville, English fantasy fiction writer.

Image via Wikipedia

FINALMENTE, un nuovo libro del più dotato ed originale autore di fantascienza moderna, di cui i lettori italiani possono leggere davvero ben poco…. (in compenso, su vampiri, giallisti scandinavi, cani straordinari, la scelta ci pare più ampia…).  Un autore pluripremiato e amatissimo da pubblico e critica, impegnato anche in politica (con il Socialist Workers Party), di cui Fanucci presenta:

China Mieville, La città & la città, Fanucci

Torna in libreria l’autore più acclamato della fantascienza moderna con un sci-fi thriller vincitore, come miglior romanzo pubblicato nel 2010, di:
PREMIO HUGO
ARTHUR C. CLARKE AWARD
BRITISH SCIENCE FICTION AWARD
WORLD FANTASY AWARD
E FINALISTA AL PREMIO NEBULA NEL 2011

Immaginate due città, separate e unite allo stesso tempo, in un punto indefinito dell’Europa. Figlie della catastrofe post-sovietica.
Due città sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identità. Un’anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a un certo punto della storia? Tutto questo, o forse no.
Per un cittadino dell’una il più grave reato è quello di vedere un cittadino dell’altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la punizione per chi trasgredisce è certa e impietosa. Così tutti sono abituati fin dalla nascita a non-vedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che
pure sono lì, sotto i loro occhi e a portata di mano.
Viene scoperto un delitto, in una delle due città, e le indagini portano fino all’altra città, e poi oltre, in un’altra realtà che nessuna delle due sembra conoscere, e che forse le trascende entrambe.
Un romanzo che è allo stesso tempo una appassionante detective-story nel solco della grande tradizione noir del Novecento e una parabola nemmeno troppo nascosta della difficoltà di comunicare nel mondo alienato di oggi. China Miéville conferma in quest’opera tutte le sue eccezionali capacità
di narratore e di manipolatore del linguaggio.

CHINA TOM MIÉVILLE è nato a Londra nel 1972. A diciotto anni si è trasferito in Egitto, dove ha insegnato inglese e si è interessato alla cultura araba e alla situazione politica mediorientale. È laureato a Cambridge in antropologia sociale e ha conseguito un master presso la London School of Economics. Il suo primo romanzo, King Rat (1998), è stato nominato per il Bram Stoker Prize. Perdido Street Station (2000) ha vinto l’Arthur Clarke Award e il British Fantasy Award nel 2001. Fanucci Editore ha già pubblicato

“Immaginate una collaborazione tra Raymond Chandler e Kafka, con l’aggiunta di un pizzico di politica e di paranoia.Il risultato è ipnotico.” Independent ‘The 50 Best Winter Reads’

“Un avvincente thriller filosofico su come le paure umane e il pregiudizio possano ridisegnare la realtà.” Times

“Si tende a invocare troppo spesso i nomi di Kafka e Orwell per qualsiasi cosa appena un po’ diversa dal comune, ma in questo caso la comparazione è assolutamente appropriata.” The Times

“Attraverso questa esasperata metafora sulla separazione,Miéville esamina abilmente le illusioni che le persone abbracciano per salvaguardare i propri privilegi sociali.” Publishers Weekly

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MIEVILLE

Il premio Hugo 2010 è stato tributato ex equo a China Mieville per The city & The City e a Paolo Bacigalupi per The Windup Girl. Parlare di Premi Hugo vuol dire parlare del massimo premio tributato al mondo del fantastico più che alla fantascienza classica,  come il profano può immaginarla, con storie di astronavi, alieni invasori, omini verdi. Scorrendo i premiati delle precedenti edizioni troviamo autori egeneri molto diversi tra loro, come Kurt Vonnegut di Ghiaccio-nove,  Dan Simmons,  Robert Silverberg, Michael Chabon con Il sindacato dei poliziotti yiddish, all’intera bibliografia di Philip K. Dick.

Vale quindi la pena conoscere meglio l’autore già tradotto in Italia, il trentottenne China Mieville che si è già aggiudicato l’Arthur Clarke Award e il British Fantasy Award, raffinato costruttore di mondi utopici in cui la libertà individuale è sovente minacciata da un ottuso potere centrale, in cui l’alienazione dei loro abitanti è palese e descritta con originalità, precisione e una spruzzata di humour.

Presentiamo il primo libro del ciclo di New Crobuzon, edito da Fanucci(ma non disponibile al momento..)
Perdido Street Station

La metropoli di New Crobuzon si estende al centro di un mondo sbalorditivo. Umani, mutanti e razze arcane si accalcano nell’oscurità fra le ciminiere, lungo fiumi indolenti alimentati da rivoli innaturali, tra fabbriche e fonderie che pulsano nella notte. Per piú di mille anni il Parlamento e la sua brutale milizia hanno governato su una moltitudine di operai e artisti, spie e maghi, ubriachi e prostitute. Ma uno straniero è giunto con le tasche piene d’oro e ha imposto una richiesta inverosimile, scatenando l’incredibile. La città, l’immensa capitale, la sterminata New Crobuzon cade in preda a un terrore sconosciuto: il destino di milioni dipende da un gruppo di emarginati in fuga da legislatori e signori del crimine. Il paesaggio notturno diviene un territorio di caccia, mentre le battaglie infuriano all’ombra di costruzioni immense e bizzarre. Una resa dei conti è prevista nel cuore della città, nello smisurato edificio che si chiama Perdido Street Station. Ormai, per chiunque viva a New Crobuzon, è troppo tardi per fuggire

China Tom Miéville (Norwich, 6 settembre 1972) è uno scrittore inglese di romanzi di fantascienza e fantasy. Ama descrivere le sue opere come “weird fiction” (in omaggio a scrittori delle riviste pulp e horror come Howard Phillips Lovecraft), e appartiene a un gruppo eterogeneo di scrittori definito talvolta New Weird che stanno cercando di liberare la fantasy dai cliché di genere e commerciali degli epigoni di Tolkien.

Miéville ha indicato la Trilogia di Borrible di Michael de Larrabeiti come una delle maggiori influenze sulla sua formazione. Miéville ha scritto un’introduzione per l’edizione del 2002 della trilogia, che però non è stata inserita nel volume; essa resta inedita.

qui, trovate tutti i vincitori di questa edizione degli HUGO AWARD:
http://www.thehugoawards.org/2010/09/2010-hugo-award-winners/

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