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Posts Tagged ‘NECROPOLI’

I migliori romanzi del 2008

grossman

I migliori romanzi e racconti degli ultimi mesi
LA QUARTA MOGLIE, ALISSA YORK, GIUNTI
Ispirandosi ad un fatto realmente accaduto, il massacro di MOUNTAIN MEADOWS nel 1857, in cui mormoni e indiani sterminarono un convoglio diretto ad Ovest, Alissa York con stile lirico e vibrante ricostruisce con sapienza la vita di una famiglia mormone dell’epoca, un nucleo diviso dai segreti e unito dalla fede. Tante sono le suggestioni che offre questo romanzo, i rapporti tra il poco socievole marito e le mogli, tra le donne, quelli con i nativi, le ombre del passato
BORIS PAHOR, NECROPOLI, FAZI EDITORE
Dopo una dozzina di traduzioni nel mondo, finalmente pubblicato in italiano il capolavoro di uno scrittore italiano di origine slovena. Non c’è modo di evitare lo sguardo coraggioso e diretto di Boris Pahor sui mali del ‘900. Il suo nome è stato giustamente accostato a quello di Primo Levi, Imre Kértesz e Robert Antelme! Dello stesso autore è disponibile anche IL ROGO DEL PORTO, un’ottima raccolta di racconti per rivivere le vicissitudini delle genti slovene nell’Italia post Seconda guerra Mondiale
DAVID GROSSMAN, A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE, MONDADORI
Un grande libro, in cui le indubbie qualità dell’autore trovano corpo in una vicenda che attraversa il dramma di Israele, e quello personale dello scrittore, il cui figlio è scomparso durante gli ultimi giorni della guerra del Libano.
PAOLO GIORDANO, LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, MONDADORI
Il premio Strega 2008, esordiente rivelazione del’anno
GIANNI CELATI, I COSTUMI DEGLI ITALIANI, QUODLIBET
Da un autore quanto mai schivo e riservato, lontano dalle tentazioni televisive, due raccolte di racconti dal titolo emblematico, in cui ritroviamo la sua originale vena comica, usata per dipingere la provincia italiana.
IAN HOLDING, NEL MONDO INSENSIBILE, EINAUDI
Un libro forte e lirico, dedicato all’esperienza bianca sul suolo africano, in quel martoriato Paese che è lo Zimbabwe. Basato su una storia vera accaduta ad un allievo dell’autore . . .
HALDOR LAXNESS, IL CONCERTO DEI PESCI, IPERBOREA
Dal Premio Nobel 1955 un romanzo corale. Una rappresentazione limpida, a tinte vivaci di un mondo lontano, l’Islanda di inizio Novecento, dove l’esistenza era semplice ed accettata per quello che era, senza l’assillo del denaro e dell’accumulo della ricchezza, ma dove alla base regnava la visione di un mondo in cui era possibile accettare il prossimo, rispettandolo.
MURIEL SPARK, ATTEGGIAMENTO SOSPETTO, ADELPHI
Una delle sue migliori opere, che trae spunto dalle vicende autobiografiche dell’autrice, aspirante scrittrice senza un penny nella Londra di fine anni 40. Un romanzo condito con il consueto humour, e una trama ricca di stimoli!
CRISTIANO CAVINA, I FRUTTI DIMENTICATI, MARCOS Y MARCOS
Il nuovo libro dell’autore di NEL PAESE DI TOLINTESAC,il romanzo definitivo di Casola Valsenio
STEFAN ZWEIG, BRUCIANTE SEGRETO, ADELPHI
Un piccolo e indimenticabile libro come Adelphi sa offrirci. Una novella in cui è contenuta in maniera concentrata l’arte narrativa di Stefan Zweig, capace di catturare l’attenzione del lettore in un crescendo di emozioni.
MARE DI PAPAVERI, AMITAV GHOSH, NERI POZZA
È il primo volume di una ambiziosa trilogia dedicata all’India Moderna, in cui lo sguardo dell’autore si sposta sulla sua visione dell’umanità, rappresentata dai vari personaggi presenti su una goletta in navigazione, e dai loro modi di agire tre ragazze d’oggi alle prese con i problemi causati dalle matrigne!
MELANIA MAZZUCCO, LA LUNGA ATTESA DELL’ANGELO
Una splendida biografia romanzata sul Tintoretto, sulle sue passioni e debolezze, e del Cinquecento in cui visse.
DAVID WROBLEWKSKI, LA STORIA DI EDGAR SAWTELLE, RIZZOLI
Una amicizia con un cane, una storia in cui una relazione supera i confini delle parole..
UNA NUOVA TERRA, JHUMPA LAHIRI, GUANDA
Scenari diversi per raccontare otto storie di esilio e di perdita, di amore deluso o negato, di maternità e conflitti famigliari.Una conoscenza profonda dei conflitti del cuore, un occhio acuto per i dettagli, la capacità di evocare con straordinaria precisione la vita quotidiana dei personaggi..
KAFKA SULLA SPIAGGIA, HARUMI MURAKAMI, EINAUDI
Un vecchio che capisce la lingua dei gatti e un quindicenne con la maturità di un adulto. Il primo fugge da un delitto sconvolgente, il secondo da una sconvolgente profezia. Kafka sulla spiaggia è un libro affascinante e misterioso, da leggere e rileggere per scoprire nuovi dettagli e forse qualche risposta, una storia di destini e coincidenze . .
VITA E DESTINO, VASILIJ GROSSMAN, ADELPHI
Un altro grande libro sulle grandi tragedie del 900, sul fallimento delle ideologie. La riscoperta di un grande autore russo, oscurato dalla censura.
CANI E LUPI, IRENE NEMIROVSKY, ADELPHI
Una vera e propria testimone del NOVECENTO, una autrice esule russa morta ad Auschwitz nel 1942 dopo i decenni passati in Francia . . . Cani e lupi è di certo paradigmatico della sua produzione letteraria, con il tema doloroso dell’esilio, la fatalità del destino, l’abile descrizione dei personaggi e dell’ambiente sociale in cui vivono, il peso della storia.

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pahor

Il voto via internet degli ascoltatori del popolare programma Fahrenheit ha premiato Boris Pahor. Il suo ‘Necropoli’, infatti, è risultato il più apprezzato fra gli altri libri in concorso (era anche il favorito di Atlantide ). Prima di Boris Pahor avevano vinto negli anni precedenti Roberto Saviano, Ascanio Celestini e Milena Agus.La proclamazione e’ avvenuta all’ultima diretta della trasmissione condotta da Marino Sinibaldi dalla Fiera della piccola e media editoria a Roma. Lo scrittore triestino e’ risultato il piu’ votato precedendo Flavio Soriga (Sardinia Blues), Eraldo Affinati (La citta’ dei ragazzi), Paolo Giordano (La solitudine dei numeri primi).

A noi non resta che riproporre quanto avevamo scritto al momento della sua uscita:

Un grande autore italiano, di lingua slovena, è al centro di una vicenda davvero singolare. La prima data di pubblicazione di questo libro è il 1967, in sloveno. Seguono molte altre traduzioni nel mondo, dal francese all’inglese, perfino in finlandese. Un piccolo editore locale, le Edizioni del Consorzio culturale del Monfalconese lo fanno conoscere ad un ristretto pubblico italiano nel 1997. I riconoscimenti internazionali aumentano( come la Legion d’Onore in Francia), e finalmente qualche settimana fa FAZI lo propone al grande pubblico del nostro Paese. E tutti i giornali cominciano a parlare della grandezza dell’autore, sottraendolo all’oblio con colpevole ritardo. Necropoli è davvero un gran libro, pieno di dolore per quanto accaduto, sorretto da una prosa decisamente di grande livello. Ci auguriamo che anche gli altri suoi scritti vengano presto resi disponibili ai lettori del Bel Paese”
Boris Pahor
Necropoli
Fazi

introduzione di Claudio Magris

«Necropoli riesce a fondere l’assoluto dell’orrore con la complessità della storia».
dall’introduzione di Claudio Magris

Campo di concentramento di Natzweiler- Struthof sui Vosgi. L’uomo che vi arriva, un pomeriggio d’estate insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni torna nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al filo spinato trasformati in museo, il flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con il loro carico di dolore e di commozione. Ritornano la sofferenza per la fame e il freddo, l’umiliazione per le percosse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l’hanno fatta. E come fotogrammi di una pellicola, impressa nel corpo e nell’anima, si snodano le infinite vicende che ci parlano di un orrore che in nessun modo si riesce a spiegare, unite però alla solidarietà tra prigionieri, a un’umanità mai del tutto sconfitta, a un desiderio di vivere che neanche in circostanze così drammatiche si è mai perso completamente.

Scritto con un linguaggio crudo che non cede all’autocommiserazione, Necropoli è un libro autobiografico intenso e sconvolgente. E se Boris Pahor ci racconta la sua esperienza del mondo crematorio perché la memoria non si perda e la storia non sia passata invano, quella che ci dà non è però solo la fedele testimonianza delle atrocità dei lager nazisti, è anche un emozionante documento sulla capacità di resistere e sulla generosità dell’individuo.

«Un libro sconvolgente, la visita a un campo della morte e il riaffiorare di immagini intollerabili descritte con una precisione allucinata e una eccezionale finezza di analisi».

«Le Monde»

«Un memoir indimenticabile ed evocativo. Con la sua voce intensa e originale Pahor penetra nel cuore dei lettori e li conduce nel luogo dove perse la maggior parte dei suoi compagni e molto di sé».

«Kirkus Review»

«Non c’è modo di evitare lo sguardo coraggioso e diretto di Boris Pahor. Il suo nome è stato giustamente accostato a quello di Primo Levi, Imre Kértesz e Robert Antelme».

«Süddeutsche Zeitung»

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