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Posts Tagged ‘laterza’


«E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Mi di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente?

Sabato prossimo Eric Gobetti in dialogo con Nerina Depangher, profuga istriana, Medicina.

Libreria Atlantide curerà il bookshop, proponendo il libro di Eric Gobetti e gli altri della collana Laterza Fact Checking.

Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente. Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.

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“Mettersi in cammino vuol dire scegliere un’altra vita. Una vita semplice, in cui ogni incontro è una porta, ogni volto un viaggio, ogni sentiero una via per esplorare se stessi e il mondo. Farsi nomadi per essere liberi.

Il 24 giugno al Giardino degli Angeli alle 18,30 ANTEPRIMA alla tappa locale de PAROLE, PASSI, SOGNI  con LUIGI NACCI,

in dialogo con Alessia Fontana.

Luigi Nacci,  poeta, scrittore, insegnante, guida escursionistica, ha messo la parola “viandanza” al centro della sua ricerca di uomo e di autore. Per Ediciclo dirige la collana “La biblioteca del viandante”. Ha dato vita al Festival della Viandanza.

 Luigi Nacci, originale cantore della ‘viandanza’, della vita come cammino, si interroga sul valore che ha in questi tempi concitati e iperconnessi la pratica ancestrale e stravolgente del viaggio a piedi.

“Mettersi in cammino vuol dire scegliere un’altra vita. Una vita semplice, in cui ogni incontro è una porta, ogni volto un viaggio, ogni sentiero una via per esplorare se stessi e il mondo. Farsi nomadi per essere liberi.

Un libro prezioso che ci esorta a incamminarci, ciascuno con il proprio passo, verso il nostro destino, una raccolta di dieci anni di riflessioni sulla viandanza.

Alessia Fontana

Ex libraia in Fnac e poi Feltrinelli, lavora nel mondo dei libri da più di 20 anni

PAROLE, PASSI, SOGNI.

Grazie alla collaborazione tra Libri Mompracem, la rivista Erodoto 108, lo scrittore e giornalista Paolo Ciampi, Libreria Il Mosaico ragazzi, e Atlantide il primo fine settimana di luglio 2022, sabato 2 e domenica 3, il Comune di Fontanelice (Bo) e il Room & Breakfast La Gramadora di Castel San Pietro (Bo) saranno teatro di una serie di eventi incentrati sul mondo del libro, tappa locale del percorso PAROLE PASSI SOGNI ( https://ilibridimompracem.it/ ), un festival culturale appenninico.

Sabato 2 luglio, Domenica 3 luglio 2022

Comune di Fontanelice e Room & Breakfast La Gramadora

A breve il programma completo!

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“Giovedì 4 novembre alle 19.00 nella Sala Teatro polivalente di via Padre Zoffoli, 1 a Borgo Tossignano, gli storici Chiara Colombini, Carlo Greppi, Francesco Filippi, Eric Gobetti dialogheranno con Andrea Pagani, scrittore e docente, in particolare sull’uso pubblico della storia e sui luoghi comuni attraverso i quali passa l’opinione generale sui concetti di Resistenza e Antifascismo. L’iniziativa è promossa dall’Anpi di Vallata con la collaborazione del Cidra e il Patrocinio del Comune di Borgo Tossignano.”

ad Atlantide l’onore di gestire il ricco bookshop tematico!

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il mondo che ci circonda è il risultato delle mille scelte che facciamo ogni giorno. L’editore Laterza ha deciso di privilegiare BOOKDEALER per l’acquisto online dal suo sito, ed è una presa di posizione decisa, in favore di chi, come Laterza, ama davvero i libri, e contribuisce a mantenere vivo e vitale il settore dell’editoria.


https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858143063


La strage silenziosaCome l’Africa ha rischiato di morire di AIDS e come si è invertita la rottaRoberto Morozzo della Rocca
pref. di J. Sachs
Vent’anni fa l’AIDS ha messo a rischio la sopravvivenza di un intero continente nell’indifferenza delle maggiori istituzioni internazionali. Dal 1996 le cure per l’AIDS, in Occidente, esistevano. E si poteva sopravvivere in buona salute. All’Africa invece le terapie erano negate, sebbene in quell’area i malati si contassero a milioni e non a migliaia come nei paesi ricchi. Perché questo doppio standard? Si dubitava della capacità degli africani di assumere regolarmente le medicine; le fragili sanità pubbliche africane erano considerate inefficienti; i costosi farmaci antiretrovirali contro l’AIDS, che in Occidente salvavano vite, apparivano un lusso (senza però che i corrispettivi farmaci generici, a basso costo, fossero presi in considerazione, per tutelare gli interessi delle multinazionali farmaceutiche). Dominava insomma un afro-pessimismo: curare i malati di AIDS nelle regioni subsahariane veniva giudicato una perdita di tempo e denaro. E intanto, la durata media della vita crollava e le economie collassavano. Malgrado gli sforzi di figure come Kofi Annan, Stephen Lewis, Jeffrey Sachs e di tanti medici e volontari sul campo, l’opzione terapeutica si sarebbe affermata in Africa lentamente. L’accesso universale alle terapie sarebbe stato convenuto a livello internazionale soltanto intorno al 2015. La storia di come si è invertita la rotta nel nome della necessità di salvare il numero più alto possibile di vite è una lezione esemplare che ci può aiutare ad affrontare meglio il presente.
#laterza #bookdealer

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I LIBRI NON HANNO CONFINI.

 

“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri.

(L’obbedienza non è più una virtù)

DON MILANI

 

Le librerie sono sempre state luoghi di incontro, in cui scoprire il mondo, ampliare gli orizzonti. I muri non aiutano nessuno, servono solo ad isolarsi, e a perdere la facoltà di udire le voci.

 

Aprire un libro vuole dire permettere al pensiero di confrontarsi con quello di un’altra persona, diventare empatici e propensi all’ascolto. Ad Atlantide trovate in bella vista un piccolo scaffale dedicato ai migranti. Per bambini e per grandi.

 

 

 

 

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dal vincitore del Premio Strega, ecco annunciato New York è una finestra senza tende, ovvero, dalle montagne ai grattacieli: in libreria dal 24 luglio, per Laterza, da Paolo Cognetti.

Ho pensato di poter prendere tutte le storie mai raccontate – tutte le trame inventate da un essere umano, tutti i personaggi e i luoghi – e di metterle insieme per formare un mondo, e ho pensato che se quel mondo avesse avuto una capitale, ecco, io c’ero finito in mezzo. Mi trovavo nella capitale dell’immaginazione.»

«La prima guglia sparata in cielo, il primo marciapiede gremito, il colore della pelle del primo incontro. Il primo odore inatteso, che per qualcuno è di oceano, o di carne arrostita, o di zucchero a velo, o di ruggine e foglie marce, anche se quello che sta marcendo è legno, cemento, ferro, mattoni, perché l’intera città sembra attaccata dalla ruggine e dalla muffa. Sono inaspettati anche i colori. Non il bagliore freddo del vetro e dell’acciaio, ma le tonalità pastello del rosso, dell’arancio, del marrone. La sorpresa di sbarcare nel Nuovo Mondo e scoprire una città vecchia: non come sono vecchie quelle europee, che sono vecchie come monumenti, ma vecchia come una fabbrica abbandonata, o una casa di famiglia, o gli edifici ferroviari che si vedono appena fuori dalle stazioni, o i luna park in disuso.» «Questo libro è frutto di diversi viaggi a New York. Il risultato è una mappa ottenuta per accumulazione di appunti – piena di buchi, libri che non ho letto, posti che non ho visitato. Del resto, se scrivere una guida sulla città più raccontata al mondo ha un senso, l’unico senso possibile è che sia incompleta, particolare e mia.»

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davvero un grande storico, Emilio GENTILE, di quelli che vorresti invitare per una presentazione. Ecco la sua ultima fatica, dedicata alla figura dell’UOMO FORTE.
 
Emilio Gentile, Il capo e la folla, Laterza
 
 
 
Conoscere l’arte di impressionare l’immaginazione delle folle, vuol dire conoscere l’arte di governarle». Così scriveva nel 1895 Gustave Le Bon nel suo celebre libro Psicologia delle folle. Emilio Gentile rievoca le principali esperienze di partecipazione delle folle alla politicca dell’antichità di capi straordinari, che hanno governato con le folle per distruggere o per salvare la democrazia. Da Napoleone Bonaparte a Napoleone III, incontrando poi Franklin D. Roosevelt, Churchill, sull’attuale tendenza a trasformare il ‘governo del popolo, dal popolo, per il popolo’ in una democrazia recitativa, dove la politica diventa l’arte di governo di un capo, che in nome del popolo muta i cittadini in una folla apatica, beota o servile.
 
Attraverso la storia raccontata da Gentile, il lettore può forse trarre l’impulso a preservare la dignità della propria coscienza critica, evitando di essere assorbito nella folla sottomessa al capo in una democrazia recitativa.
 
Uno dei più importanti storici italiani esplora il rapporto che ha legato la folla a leader carismatici come Roosevelt, Mussolini, Lenin, Hitler, Ataturk, de Gaulle, Kennedy. E rivela le dinamiche all’interno delle masse, la seduzione delle parole e delle immagini, la personalizzazione della politica, gli effetti sulla democrazia. Attraverso la sua indagine, le persone che vogliono preservare l’autonomia della loro individualità in una democrazia recitativa possono forse apprendere come evitare di diventare una folla, che non può fare a meno di un padrone.
 
La caratteristica fondamentale della folla, protagonista della politica moderna, è il bisogno di un capo. Da ciò ha origine, nell’epoca contemporanea, la personalizzazione della politica e del potere anche nelle democrazie moderne. Nel 2009 “Le Monde” inserì fra i venti libri che hanno cambiato il mondo La psicologia delle folle di Gustave Le Bon, pubblicato nel 1895, tradotto in molte lingue e continuamente riedito fino ai giorni nostri. Le Bon insegnava ai capi che «conoscere l’arte di impressionare l’immaginazione delle folle, vuol dire conoscere l’arte di governare». Politici molto diversi, democratici, totalitari o autoritari seguirono gli insegnamenti della Psicologia delle folle. Nella scia dell’opera di Le Bon, Emilio Gentile rievoca le principali esperienze di personalizzazione del potere nell’epoca contemporanea, da Napoleone a Kennedy: una riflessione storica utile per comprendere l’attuale tendenza a trasformare il ‘governo del popolo, dal popolo, per il popolo’, in una democrazia recitativa, fondata sul comando di un capo acclamato dalla folla.
 
«I caratteri specifici della folla sono la suggestionabilità, l’incapacità di ragionare, l’esagerazione dei sentimenti, il semplicismo delle opinioni e altre caratteristiche che apparentano la folla al bambino o agli esseri primitivi per “la facilità a lasciarsi impressionare dalle parole e dalle immagini, a farsi trascinare in atti lesivi dei suoi più evidenti interessi”.»
 
«Nella folla, le attitudini coscienti, razionali e intellettuali dei singoli individui si annullano, e predominano i caratteri inconsci. I fenomeni inconsci svolgono una parte preponderante nel funzionamento dell’intelligenza. E ciò accade non solo per una folla composta da individui senza cultura o appartenenti alle classi popolari, ma anche per una folla composta da individui colti o appartenenti alle classi superiori. Le decisioni di interesse generale prese da un’assemblea di uomini illustri, ma di specializzazioni diverse, non sono molto migliori delle decisioni che potrebbero esser prese in una riunione di imbecilli.»
 
«Nella psicologia delle folle, le immagini acquistano la vivacità delle cose reali e sono considerate reali: l’irreale predomina sul reale. Ciò va tenuto presente soprattutto nelle elezioni. Il capo candidato può promettere senza timore le più imponenti riforme. Le promesse esagerate producono sul momento un grande effetto e non impegnano affatto per l’avvenire, perché l’elettore non si preoccupa mai di sapere se l’eletto ha rispettato la proclamata professione di fede, in base alla quale avrebbe dovuto giustificare la sua elezione. Ma soprattutto il capo deve possedere il prestigio, l’elemento fondamentale della persuasione, la molla più forte di ogni potere.»

English: Mug shot of the revolutionary sociali...

English: Mug shot of the revolutionary socialist Benito Mussolini, later Italian Fascist leader Benito Mussolini, following his arrest by Swiss police for lack of identification papers. Italiano: Foto segnaletica del rivoluzionario socialista Benito Mussolini, later Italian Fascist leader Benito Mussolini, poi divenuto capo del Fascismo, dopo il suo arresto da parte della polizia svizzera per mancanza di documenti di identificazione. (Photo credit: Wikipedia)

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Piante e giardini

Franco Cardini, Nostalgia del Paradiso – il giardino medievale, Laterza
Dalle recinzioni claustrali monastiche sino alle raffinate costruzioni dell’Umanesimo attraverso la lezione musulmana e le esperienze cortesi, il giardino riflette non solo la complessa vicenda storica del nostro Medioevo europeo, ma anche il rapporto tra messaggio filosofico e teologico ed esperienza botanica e naturalistica. Il giardiniere medievale ripete il gesto creatore di Dio, conosce le norme sapienti che possono piegare la natura per ricreare, se non la realtà, quanto meno l’illusione dell’Eden perduto. Il paradiso terrestre e i Campi Elisi sono gli archetipi, i modelli di una costruzione umana che osa sfidare il limite dell’eterno, nel sogno paradossale di una natura perfetta e al tempo stesso dominata dall’uomo.

 

Kingsbury Noel; fotografie di Andrea Jones, La magia degli alberi, Atlante edizioni
Gli alberi sono indispensabili alla vita. Protagonisti indiscussi del paesaggio naturale e urbano così come della storia e della cultura, gli alberi forniscono cibo e riparo a uomini e animali, sono parte del ciclo che regola le precipitazioni d’acqua e svolgono un ruolo essenziale nella produzione dell’ossigeno. Una volta tagliati forniscono il legno, un materiale che da sempre accompagna l’umanità sulla strada della civilizzazione. La diversità degli alberi è parte della loro attrattiva universale. Dagli alberi si possono raccogliere fiori per ghirlande o fibre per la carta, sostanze medicinali o frutti nutrienti. Presso alcune culture vi sono alberi in cui dimorano le divinità. Tra i più grandi organismi viventi, gli alberi dimostrano una straordinaria capacità di adattamento all’ambiente, ai cambiamenti climatici e alla presenza di altre piante o animali. Scritto da Noël Kingsbury, un esperto di tematiche ambientali di fama mondiale, “La Magia degli Alberi” celebra la meraviglia, il mistero, la bellezza e l’utilità di questi giganti del regno vegetale. Rassegna di novanta specie diverse, “La Magia degli Alberi” si sofferma sulle caratteristiche fisiche e sull’importanza storica e culturale delle piante.

Una speciale attenzione è dedicata all’impatto sull’ecosistema delle specie introdotte dall’uomo…

 

Gilles Clement, Piccola pedagogia dell’erba – riflessioni sul giardino planetario, Deriveapprodi

Temporali e cimiteri, land art e insetti, volpi volanti e dèi del giardino.

Poi migrazioni, vagabondaggi, erranza umana e vegetale. Architetture urbane e del paesaggio. Radici secolari. Talpe sovversive e cani randagi. Un libro lungo vent’anni che raccoglie il farsi del pensiero e della pratica di Gilles Clément, giardiniere, paesaggista e filosofo francese. Ritroviamo gli incolti, il meticciato, il terzo paesaggio, il giardino planetario e il giardino in movimento – temi cari all’autore e per i quali è oggi noto. Ma anche le nuvole, il bioma, Jean-Baptiste Lamarck e il posto degli umani nella biosfera. A tenere insieme tutto questo è Louisa Jones, curatrice del volume, e il pensiero stesso di Gilles Clément, a partire dalla filosofìa di una Terra intesa come vivente, sulla quale “la vita avanza seguendo un caos poetico, che si offre a tutti coloro che sono disposti a non chiudere gli occhi”. Postfazione di Andrea Di Salvo.

 

Richard Buchmann, Le ragioni dei fiori, Ponte alle grazie
Da epoche immemori, i fiori garantiscono la sopravvivenza materiale e spirituale degli uomini. I loro frutti e i loro semi permettono ancora oggi la produzione di cibo, spezie, vestiti e farmaci per gran parte della popolazione terrestre. Stephen Buchmann, associando lo sguardo clinico dello scienziato della natura a un bagaglio di conoscenze che abbraccia storia, letteratura, economia e cultura popolare, mette a nudo le segrete alchimie della vita dei fiori e indaga il ruolo cruciale che hanno ricoperto nell’evoluzione della nostra specie, ispirando miti, religioni, arte e architettura, poesia e scienza, in ogni tempo e a ogni latitudine. Se l’irrazionalità che governa l’industria floricola, il ricorso a tecniche di coltivazione che danno esemplari senza profumo e nocivi per l’uomo, la creazione in laboratorio di varietà insolite e accattivanti, come le rose blu e le petunie nere, sta conducendo oggi alla progressiva scomparsa delle specie che crescono spontaneamente in natura o nei nostri giardini, tuttavia “non tutto è perduto”, assicura Buchmann: “Fiori e uomini dipendono gli uni dagli altri e solo insieme possono assicurarsi la sopravvivenza”. “La ragione dei fiori”, con l’ausilio di immagini, ci presenta queste magnificenze colorate sotto una luce inaspettata, svelando l’incantesimo che gettano su di noi mentre spargono la loro bellezza nel mondo.

Autore

Richard Buchmann vive a Tucson, Arizona, ed è botanico esperto in impollinazione e api. Insegna entomologia all’Università dell’Arizona ed è ricercatore associato in Ecologia e Biologia dell’evoluzione.
 

Andrew Hornung, Le Rose italiane, Pendragon

La storia delle rose ottenute in Italia dall’Ottocento a oggi è un “romanzo” che non era stato ancora scritto: vi si trovano colpi di scena e misteriose scomparse, usurpazioni ed eredità disperse, vizi e virtù dell’italica stirpe. Andrew Hornung, esperto inglese di rose e giardini italiani, è riuscito in una grande impresa, raccogliendo e sistematizzando per la prima volta informazioni frammentarie, sparse in cataloghi, articoli di riviste e libri rarissimi e, soprattutto, presentando informazioni derivanti da fonti inedite: archivi pubblici e privati, diari e bollettini compilati dagli stessi ibridatori e testimonianze dirette. Il risultato è un volume che, per la prima volta, permette a tutti gli appassionati di conoscere l’importante contributo di uomini e donne del Belpaese alla storia universale delle rose

 

MAGIA ALBERI

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seguito della prima parte. Che trovate qui:

https://buoneletture.wordpress.com/2015/08/27/qualche-libro-in-uscita-da-azar-nafisi-a-jo-nesbo-da-michele-serra-a-niccolo-ammaniti-parte-prima/

(poi ci sono le altre schede che saltuariamente usiamo pubblicare su questa pagina! Seguiteci)

Kazuo Ishiguro, Il gigante sepolto, Einaudi

«Un’intensa indagine sulla memoria e sulla colpa, ma anche un racconto di straordinarie atmosfere, una storia di travolgente leggibilità da divorare tutta d’un fiato. Un romanzo doloroso e bellissimo sul dovere del ricordo e il bisogno dell’oblio». Alex Preston, The Guardian

 

Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l’origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti – il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone, e il valoroso guerriero sassone Wistan, in missione per conto del suo re – e con essi affrontano ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l’aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di Artù Galvano e il potente drago Querig. Giungono infine in vista della meta, e qui li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore.

 

 

Paola Mastrocola, La passione ribelle, Laterza

 

Credevamo nell’immortalità. Una volta i grandi ci mettevano la vita per completare una sola opera, che magari vedeva la luce solo dopo la loro morte. C’erano progetti lunghi, che superavano il nostro limitatissimo tempo. Credevamo nell’immortalità, e questo ci toglieva la fretta, la smania di arrivare. Eravamo felici di non arrivare. Scrivevamo canzonieri lunghi una vita, dedicandoli a donne che erano morte da un pezzo. Scrivevamo trattati, che radunavano in sé, e ordinavano, tutto lo scibile su un dato argomento. Scrivevamo, anche, a mano: scrivere a mano è lento, e quella lentezza favorisce i pensieri, li accompagna, li plasma meglio. Li rende più profondi, meno buttati li, estemporanei. Vedevamo le cancellature che è un po’ come rivedere le foto dei vecchi amici e fidanzati. È dare tempo all’immagine di noi, capire che siamo esseri stratificati, farciti di momenti diversi, e che la vita è un mutamento continuo, e volgersi a vedere le prime forme ci rassicura sulle future.

 

 

Stephen King, Chi perde paga, Sperling

Un altro colpo da maestro di Stephen King , il secondo romanzo della trilogia iniziata con Mr. Mercedes, nel quale l’autore tocca un tema a lui caro, quello del potere della letteratura sulla vita di ogni giorno, nel bene e nel male.

 

SVEGLIATI GENIO! Il genio è John Rothstein, scrittore osannato dalla critica e amato dal pubblico – reso immortale dal suo personaggio feticcio Jimmy Gold – che però non pubblica più da vent’anni. L’uomo che lo apostrofa è Morris Bellamy, il suo fan più accanito, piombato a casa sua nel cuore della notte, furibondo non solo perché Rothstein ha smesso di scrivere, ma perché ha fatto finire malissimo il suo adorato Jimmy. Bellamy è venuto a rapinarlo, ma soprattutto a vendicarsi. E così, una volta estorta la combinazione della cassaforte al vecchio autore, si libera di lui facendogli saltare l’illustre cervello. Non sa ancora che oltre ai soldi (tantissimi soldi), John Rothstein nascondeva un tesoro ben più prezioso: decine di taccuini con gli appunti per un nuovo romanzo. E non sa che passeranno trent’anni prima che possa recuperarli. A quel punto, però, dovrà fare i conti con Bill Hodges, il detective in pensione eroe melanconico di Mr. Mercedes , e i suoi inseparabili aiutanti Holly Gibney e Jerome Robinson. Come in Misery non deve morire , King mette in scena l’ossessione di un lettore per il suo scrittore, un’ossessione spinta fino al limite della follia e raccontata con ritmo serratissimo.

 

 

Matilde Asensi, Il ritorno di Catone, Rizzoli

 

 

“Il ritorno dell’ultimo Catone” verrà lanciato da Planeta a fine settembre con un’importante campagna pubblicitaria.

 

Tornano le avventure di Ottavia Salina, Farag Boswell e Kaspar, membri della setta degli Staurofílakes, chiamati a proteggere la Vera Croce a ogni costo. Ottavia e Farag sono incaricati da una facoltosa coppia canadese di rintracciare i nove ossari che contengono i resti dei fratelli e delle sorelle di Gesù. Ottavia, ex-suora, è restia ad accettare l’incarico, a differenza di Farag e di Kaspar, l’ultimo Catone, che si presenta a Toronto annunciando di aver rinunciato al titolo e di essere favorevole all’impresa. Se l’indagine avesse esito positivo, verrebbe scardinato uno dei dogmi portanti della religione cattolica: l’Immacolata Concezione.

 

Dacia Maraini, La bambina e il sognatore, Rizzoli

 

“Per la prima volta ho preso come protagonista di un mio romanzo una figura maschile e questa novità mi mette un poco di agitazione.” – Dacia Maraini

 

Nani Sapienza fa il maestro e i suoi alunni lo adorano, soprattutto per la sua incredibile capacità di raccontare storie. Purtroppo lo stesso non vale per i colleghi e il preside della scuola, che lo accusano di non rispettare regole e programmi. Lui però ha sempre saputo resistere, anche alla perdita di una figlia morta di leucemia e all’abbandono da parte della moglie, che l’ha lasciato in una casa piena di oggetti della piccola. Quando in città scompare una bambina dell’età di sua figlia in lui nasce un’inquietudine tremenda, non smette di cercarla e sognarla, sente che può essere salvata. E allora farà di tutto, da solo e con i suoi alunni, pur di ritrovare la pace e sentirsi padre ancora una volta.

 

 

 

Cees Nooteboom,

Tumbas, Iperborea

 

Viaggiatore impenitente, Cees Nooteboom ha esplorato il mondo visitando le tombe di grandi scrittori e pensatori: quella di Neruda in Chile, di Stevenson a Samoa, di Kawabata in Giappone, di Keats e Shelley a Roma nel cimitero degli stranieri; o ancora le tombe di Joyce, Canetti e Thomas Mann a Zurigo, Balzac, Nerval e Proust a Père Lachaise; Brecht e Hegel a Berlino, e molti altri. Tumbas è un prezioso libro di viaggio che fonde esperienza, erudizione e amore per la letteratura, una raccolta di straordinarie riflessioni sull’immortalità e la poesia.

 

«Qual è stata la prima tomba che ho descritto quando ancora non pensavo a questo libro? Avevo già superato i quaranta, avevo letto Proust in ritardo, e anche là, al cimitero di Père Lachaise, quella sensazione di essere quasi in famiglia, di sapere troppe cose. Era il 1977 ed ero colmo di Albertine e di Charlus, della duchessa de Guermantes e di Norpois. Era una giornata di novembre, il giorno dei morti, un freddo invernale. I vivi facevano visita ai morti, io facevo visita ai miei e annotavo quel che vedevo e quel che pensavo. Al primo posto c’era Balzac: quattro mazzi di crisantemi e due ceri accesi. Proust doveva accontentarsi di due mazzetti di astri color ruggine semplicemente posati.Balzac e Nerval riposano sullo stesso vialetto, un po’ di sbieco l’uno rispetto all’altro. Per trovare Proust – come per trovare Edith Piaf – il visitatore deve lasciare la strada principale del cimitero: senza una mappa di questo regno dei morti non sarebbe possibile trovare la sua tomba. Quando mi ci sono trovato davanti non sapevo cosa dovessi pensare: Proust non è più da nessuna parte, e dunque nemmeno qui. Eppure, grazie alla concreta nera forma marmorea della tomba, si crea per un attimo l’illusione di trovarsi in sua presenza, di trovarsi vicini a lui, e nel frattempo il pensiero corre a due campanili in Normandia che hanno svolto un ruolo talmente importante nella vita di quel bambino che sarebbe poi diventato l’uomo qui sepolto da indurlo a scriverne in un modo che oggi mi costringe a riflettere su di lui e sul suo tempo perduto. Perché? Perché quel tempo l’ha ritrovato non solo per se stesso, ma per chiunque lo legga. Non posso sfuggire alla sensazione che la nera, lucida tomba dinanzi a me sia piena fino all’orlo di tempo compresso, così che ancora adesso il lettore è avvolto in una nebulosa di supposizioni su chi fossero Charlus e Albertine: ombre che altrimenti sarebbero svanite per sempre, come tutti i loro contemporanei mai descritti da nessuno.»

 

Mia Couto, L’altro lato del mondo, Sellerio

Mwanito Vitalicio ha undici anni e dall’età di tre vive all’interno di un parco safari abbandonato, le uniche persone che conosce sono il padre, il fratello, lo zio e un ex militare al tempo stesso amico e servitore. Gli è stato detto che sono gli unici sopravvissuti, che non ci sono legami col mondo, che sono in attesa di un cenno da parte di Dio e che in questo luogo non è ammesso né piangere né pregare. Dopo la morte della moglie il padre ha deciso di recidere ogni legame e ha scelto di esiliarsi in quel posto remoto e inaccessibile convincendo i familiari che il mondo che li circonda è scomparso. Jesusalém è un paradiso alla rovescia, dove l’uomo si è costruito un suo microcosmo per riuscire a dimenticare la realtà che gli ha portato solo dolori, dominata dal caos e dalla violenza. Non c’è via di fuga per nessuno di loro, solo il fratello maggiore ha dei vaghi ricordi del passato e del mondo esterno, al quale vorrebbe tornare. Per questo mantiene un legame con ciò che si sono lasciati alle spalle e ne fa partecipe il fratello minore insegnandogli in segreto a leggere e a scrivere. Il bambino subisce e aderisce al delirio di annientamento del padre e ne diventa complice, ma trova una segreta via di fuga nella scrittura. E lui il grande riconciliatore, l’accordatore di silenzi, il narratore di questa storia. Fin quando un giorno, a Jesusalém, appare una donna, bianca, portoghese, giunta in Africa alla ricerca del marito. Con lei arriva una ventata di vita..

 

Neil Gaiman, illustrazioni di C.Riddell, La regina del bosco, Mondadori

Una giovane regina decide di andare a risvegliare una principessa dall’incantesimo del sonno, seguendo i nani nelle gallerie scavate nelle montagne del regno. Ma la principessa non è ciò che sembra. Una rilettura dark d’autore delle due fiabe popolari. Età di lettura: da 11 anni.

e anche DILUVIO DI FUOCO di Amitav Ghosh  per Neri Pozza, di cui non disponiamo ancora della scheda. Il terzo libro della sua trilogia dedicata alla storia dell’India. Ecco qualche brano letto dall’autore.

 

 

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per bambini:

 

Foody presenta l’Expo. Numeri e storie da record

Editore                       : Giunti Junior

 

Insieme alla mascotte Foody un viaggio nel tempo alla scoperta di Expo.

Partendo

da Milano, un percorso alla scoperta di tutte le esposizioni mondiali, attraverso le innovazioni, i monumenti lasciati nelle città, gli uomini e le donne che hanno fatto la storia delle esposizioni universali. Il viaggio è reso ancora più avvincente da una sezione per creare, con i cartoncini prefustellati e gli stencil, i modellini dei simboli più significativi di Expo. Età di

lettura: da 8 anni.

 

per adulti

 

Milano Expo 2015. Expo 2015, tra opportunità e scandali. Come conoscere, interpretare eodere l’esposizione internazionale 2015

Editore                       : Barbera

 

 

Nel 2015 Milano ospiterà, come aveva già fatto nel 1906, l’Expo.

Un’occasione

unica di crescita e formazione non solo per il capoluogo lombardo ma per tutto il nostro Paese. Il tema scelto per l’Esposizione Universale di Milano 2015 è “Nutrire il pianeta, energia perla vita”. E saranno chiamate in causa le tecnologie, l’innovazione, la cultura, le tradizioni e la creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo. Un’Expo che guarda al futuro e che avrà come tema principale il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra. Vi parteciperanno centoquarantasette paesi da tutto il mondo, più tre Organizzazioni internazionali come l’Onu, il Cern e la Commissione Europea. Questo libro raccoglie informazioni, curiosità e aneddoti che raccontano l’Expo di Milano 2015.

 

 

 

 

 

Excelsior. Il gran ballo dell’Expo

Autore                       : Barbacetto Gianni, Maroni Marco

Editore                       : Chiarelettere

 

 

Benvenuti alla grande abbuffata dell’Expo, l’evento che dovrebbe cambiare faccia a Milano e innescare la ripresa italiana. Un’avventura che inizia nel 2008, poi tre anni persi a litigare su chi comanda e altri tre anni in cui si cerca di recuperare il tempo perduto e di disinnescare le inchieste che rivelano clamorosi casi di corruzione. Ecco la vera storia, quella più visibile e quella segreta, dell’esposizione universale che si tiene a Milano dal primo maggio al

31 ottobre 2015. Che cos’è un’Expo? Come nasce Expo 2015? Chi sono gli uomini che la sponsorizzano? Perché Milano? Perché il sito espositivo è stato realizzato sulle aree al confine nordovest della città? Quanto costa? Chi ci guadagna? E ancora, che cosa diventerà la grande area dell’Expo quando la manifestazione sarà finita? I soldi pubblici spesi per acquistarla saranno recuperati? La città avrà un lascito per il futuro o l’Expo si trasformerà nell’ennesimo quartiere abbandonato, nell’ennesima colata di cemento? Nel libro trovate le risposte, i numeri e tutte le operazioni immobiliari realizzate e molto altro…

 

 

Expo Milano 2015. Storia delle esposizioni universali

Autore                       : Beltrame Massimo

Editore                       : Meravigli

 

Il 31 marzo 2008, nella sede del Bureau International des Expositions, Milano, dopo 109 anni, vince l’Expo. Expo Milano 2015 può rappresentare l’occasione per la svolta: lasciarsi alle spalle un periodo di contrazione delle risorse, per aprirsi a una fase nuova caratterizzata da un ritorno agli investimenti e soprattutto da un recupero dell’entusiasmo. Questo libro vuole dare un quadro generale di riferimento che possa aiutare il visitatore o il semplice cittadino ad approcciare la grande Esposizione milanese del 2015 inserendola in un preciso contesto di riferimento, fatto di ricostruzione storica e di costume. Il testo si articola n tre parti: la prima è una carrellata che ricostruisce la storia delle Esposizioni Universali più importanti (da Londra 1851 a Shanghai 2010). La seconda riguarda Milano, in particolare l’Expo dei Trasporti del 1906 e le diverse Esposizioni Industriali di fine ‘800 che la precedettero. Esaurito il contesto storico, l’ultima parte è focalizzata sulla presentazione dell’Expo attuale (contesto, analisi del tema, declinazione del tema nel master plan).

Il

tutto nella speranza che i lettori di questo lavoro, approcciando l’Esposizione nei padiglioni di Rho-Pero, possano non solo interpretare l’attualità dell’evento, ma ricordarsi, attraverso un tuffo nel passato, del perché a Milano la modernità sia stata, in un modo o nell’altro, sempre di casa.

 

 

La candidatura. Expo: la vera storia di un successo italiano

Autore                       : Castellini Curiel Gaetano

Editore                       : Indiana

 

Questo libro racconta due storie. La storia, pubblica, di un evento che caratterizzerà per molti mesi la vita di una città e quella, privata, di chi ha contribuito a far sì che questo evento potesse avere luogo. Per quasi due anni Gaetano Castellini Curiel ha viaggiato a caccia di voti in isole sperdute e superpotenze economiche, tra camere d’albergo, voli interminabili e incontri formali con presidenti stranieri. Questo libro racconta la sua storia, nel senso etimologico del termine: testimonianza in prima persona di fatti che coinvolgono l’interesse pubblico. In quei mesi, Expo è stata tutta la sua vita.

Per noi Expo è legata soprattutto ai titoli sulle prime pagine, alle polemiche sugli appalti, ai ritardi sui lavori, ai conflitti sulla governance, alle accuse di corruzione. La candidatura, però, è anche la storia di un successo italiano, di un’avventura partita da Milano che ha visto la collaborazione di tutto il “Sistema Paese”, unito verso un obiettivo comune.

 

 

Cibo, energia, pianeta, vita=expo 2015,

Autore                       : Ponzoni Carlo

Editore                       : Maggioli Editore

 

Con questa seconda edizione della pubblicazione l’autore vuole rendere maggiormente coscienti i lettori sul tema di EXPO Milano 2015, in modo che leggendo questo libro sapranno cosa aspettarsi da questo evento internazionale nella sua interezza. Gli EXPO son una manifestazione complessa, che nel loro percorso di realizzazione comportano quasi sempre una presa di coscienza da parte del pubblico, che viene sensibilizzato di volta in volta su delle tematiche specifiche. Prendendo spunto dal tema della manifestazione milanese e variando dall’approccio classicista di analisi pura e semplice si vuole portare il lettore ad avere uno spettro più ampio delle realtà attuali e future, di tutte le declinazioni che si possono avere sul tema della sostenibilità, partendo dall’aspetto culturale fino al tema dei green works, passando dall’architettura, che rimane centrale nel percorso proposto, fino alla filiera agroalimentare. Si analizzeranno progetti, materiali e tecnologie innovative, improntate al risparmio energetico. Attraverso le loro applicazioni si vedranno sfruttate al meglio le loro qualità da alcuni dei maestri dell’architettura contemporanea. Si propone anche una visione delle passate edizioni della manifestazione, cercando di cogliere le note positive e gli impulsi che sono stati prodotti, si tratteranno le tematiche della nutrizione, filiera corta e sostenibilità agroalimentare. Maggior spazio viene dedicata alla manifestazione milanese, con i temi proposti dai singoli stati.

 

 

Le mani su Milano. Gli oligarchi del cemento da Ligresti all’Expo

Autore                       : Stefanoni Franco

Editore                       : Laterza

 

 

La Milano da mangiare dopo la Milano da bere. In una parabola che va dagli anni Ottanta fino ai Duemila, un’oligarchia fondata sul cemento ha conquistato la capitale economica del paese. Ha saputo essere prepotente e ingorda. In città, l’ultima parola è quasi sempre rimasta nella disponibilità di una manciata di costruttori, immobiliaristi, palazzinari, a costituire un sistema concentrico capace di dettare la linea a scapito di chiunque altro. La politica locale è stata spesso succube o complice, i cittadini impotenti, le banche conniventi. In questo libro è raccontata la storia di chi ha comandato e comanda nella spartizione del territorio milanese e delle sue vicinanze, di chi ha messo le mani su quartieri del centro e delle periferie, di chi ha disegnato la rivoluzione urbanistica di immense aree ex industriali, di chi si è appropriato di un business da decine di miliardi di euro, incoraggiato dalle amministrazioni pubbliche e generosamente finanziato dagli istituti di credito. Milano terra di conquista di Salvatore Ligresti e poi dei suoi eredi. Milano, ex capitale morale trasformata nell’ombelico del mondo della corruttela, bersaglio dei peggiori appetiti. E poi rete di interessi che non conosce steccati, che pervade appalti, concessioni, varianti di piani regolatori, che scatena aspettative dorate. Con un miraggio finale: l’Expo 2015.

 

qualche altro titolo lo trovate in questa bibliografia:

https://app.box.com/s/tu6z4uu7erxnk3dg0ljkoi24dvmwo3uh

 

 

 

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